Depressione catatonica: cos'è, sintomi e cura

Scopri in questo articolo cos'è la depressione catatonica, come si manifesta e come si cura.

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Depressione catatonica

La depressione catatonica è una forma rara e grave di disturbo depressivo, caratterizzata da alterazioni motorie estreme, come immobilità prolungata o agitazione incontrollabile. Questo stato può essere accompagnato da mutismo, posture rigide e un distacco profondo dalla realtà, rendendo la condizione particolarmente complessa da diagnosticare e trattare. 

L'articolo approfondisce i sintomi, le cause e le opzioni terapeutiche per questa condizione, gettando luce su un aspetto poco conosciuto ma cruciale della salute mentale.

Cos'è la depressione catatonica?

La depressione catatonica rappresenta una forma particolarmente grave e complessa di depressione che si manifesta con una serie di comportamenti insoliti e spesso allarmanti. Le persone affette da questa condizione possono sembrare completamente disconnesse dalla realtà circostante, non rispondendo a stimoli o interagendo con l'ambiente. Caratteristiche tipiche sono l'immobilità prolungata, movimenti ripetitivi e senza scopo, e una comunicazione fortemente compromessa o addirittura assente

Cosa vuol dire essere in stato catatonico?

Essere in stato catatonico significa vivere un'esperienza profondamente alterata della realtà. Le persone affette da questo disturbo manifestano una serie di sintomi caratteristici che ne compromettono profondamente la capacità di interagire con l'ambiente circostante.

Tra questi, si osservano un aumento del tono muscolare a riposo, che si traduce in posture statiche e rigide, spesso mantenute per lunghi periodi, una rigidità del pensiero, che può manifestarsi con la ripetizione ossessiva di parole o frasi (ecolalia) o, al contrario, con un mutismo totale. Nella catatonia, sono presenti anche momenti di completa immobilità (inerzia motoria) e periodi di agitazione apparentemente senza scopo (iperattività artificiosa).

Stato catatonico

Quanti tipi di depressione esistono?

La depressione è un disturbo complesso che si manifesta in diverse forme, ognuna con caratteristiche e sintomi specifici. I principali tipi di depressione includono:

  • Depressione maggiore: caratterizzata da episodi di umore depresso, perdita di interesse e piacere nelle attività quotidiane, e sintomi fisici come insonnia o perdita di appetito.
  • Depressione ansiosa: i sintomi tipici dell'ansia si sovrappongono a quelli depressivi, rendendo la gestione della condizione più complessa.
  • Distimia: una forma cronica di depressione meno grave ma persistente, che può durare anni e influenzare la qualità della vita.
  • Depressione psicotica: include sintomi psicotici come deliri e allucinazioni, associati a un episodio di depressione maggiore.
  • Depressione reattiva: scaturisce da eventi stressanti o traumatici, come lutti o separazioni.
  • Depressione post-parto: da non confondere con il baby blues che tende a risolversi spontaneamente, si verifica dopo il parto e può manifestarsi con sintomi di tristezza, ansia e affaticamento.
  • Depressione senile: colpisce gli anziani, spesso in concomitanza con altre malattie o disabilità.
  • Depressione post-intervento chirurgico: può manifestarsi dopo un intervento chirurgico significativo, influenzando il recupero fisico e psicologico.
La depressione può fare paura

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Quali sono i sintomi della catatonia?

Il DSM-5 identifica almeno tre segni distintivi per diagnosticare questa condizione. Tra i sintomi più comuni si trovano:

  • Stupor: assenza di movimento e risposta agli stimoli.
  • Catalessia: mantenimento di posture rigide.
  • Flessibilità cerea: gli arti possono essere posizionati in modo innaturale e mantenuti in quella posizione.
  • Mutismo: risposta verbale assente o minima.
  • Negativismo: opposizione alle istruzioni.
  • Postura fissa: mantenimento di una posizione per lungo tempo.
  • Agitazione psicomotoria: movimento non influenzato da stimoli esterni.

Il paziente può mostrare grimace, ovvero espressioni facciali distorte e ripetute, può ripetere le parole (ecolalia) o i gesti (ecoprassia) di altre persone o manifestare movimenti stereotipati ovvero movimenti ripetitivi e senza scopo apparente, come dondolare, sbattere le mani o compiere gesti strani.

La catatonia è una condizione caratterizzata da una notevole variabilità nella gravità e nella manifestazione dei sintomi. Un episodio catatonico può presentarsi con un'ampia gamma di intensità, da forme lievi a forme severe. I sintomi possono fluttuare nel tempo, intensificarsi, attenuarsi o cambiare completamente da un episodio all'altro. Spesso, la catatonia si manifesta come un'esacerbazione di disturbi preesistenti, come la depressione, la mania o la psicosi.

Depressione catatonica sintomi

Quali sono le cause della depressione catatonica?

Le cause della depressione catatonica possono essere molteplici e spesso correlate con altri disturbi psichiatrici o condizioni mediche. Tra le più comuni ricordiamo:

  • Disturbi dell'umore
  • Disturbi psicotici
  • Condizioni neurologiche
  • Condizioni mediche
  • Fattori ambientali
  • Uso di sostanze

Gli studi hanno dimostrato una correlazione tra catatonia e autismo.

Come uscire dallo stato catatonico?

Uscire dallo stato catatonico richiede un intervento medico immediato e specializzato. Non esiste una cura universale, ma il trattamento si basa principalmente sulla gestione dei sintomi e sulla risoluzione della causa sottostante.

La letteratura scientifica sottolinea l'importanza della comunicazione verbale con i pazienti catatonici, nonostante l'apparente assenza di responsività. Numerose testimonianze evidenziano la capacità dei pazienti di percepire e comprendere gli stimoli ambientali durante gli episodi catatonici, suggerendo la necessità di mantenere un costante dialogo con essi (Callari e colleghi, 2014).

Catatonia

Quale è il trattamento di prima linea nella catatonia?

La catatonia è una condizione complessa che richiede un approccio diagnostico e terapeutico mirato, come indicato nel DSM-5. Il trattamento tempestivo e di carattere multidisciplinare, che coinvolge diverse figure professionali (psichiatra, neurologo, infettivologo, internista), risulta fondamentale per la gestione del paziente catatonico.

Il ricovero ospedaliero è spesso necessario per una corretta diagnosi e per avviare un trattamento adeguato. Gli accertamenti clinici e psichiatrici permettono di identificare la causa della catatonia e di escludere altre patologie.

Le benzodiazepine, come il lorazepam, sono generalmente il primo trattamento farmacologico ma è fondamentale un supporto psicologico per il paziente e la sua famiglia. Il percorso psicoterapeutico, in particolare la terapia cognitivo comportamentale, aiuta a comprendere la malattia, a gestire le emozioni, i sintomi della sindrome ansioso-depressiva e a migliorare la qualità di vita.

La terapia elettroconvulsivante viene impiegata nel caso in cui il trattamento farmacologico si riveli inefficace.

Serenis può aiutarti

La catatonia è una condizione che richiede un intervento tempestivo e specializzato. Un percorso di psicoterapia online può essere un primo passo fondamentale per affrontare questa sfida. Grazie al supporto degli psicoterapeuti di Serenis, potrai comprendere le cause della tua catatonia e sviluppare strategie di coping efficaci per ritrovare il tuo benessere.

 

Fonti:

  • DiGiacinto, J. (2021, September 17). What is catatonia? Healthline. https://www.healthline.com/health/depression/catatonic-depression
  • La gestione clinica delle sindromi catatoniche. parte I: diagnosi, setting clinico e principi di trattamento. (n.d.). https://old.jpsychopathol.it/wp-content/uploads/2015/07/06-Callari1.pdf
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Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
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