L’ipocondria, anche detta “disturbo d’ansia per la salute”, è una forma clinica dei disturbi d’ansia che comporta una paura eccessiva e ingiustificata per le malattie e le loro conseguenze.
Più nello specifico, la persona ipocondriaca ha contemporaneamente:
- una paura esagerata di potersi ammalare di una grave malattia;
- un’attenzione esagerata per le sue sensazioni fisiche, che vengono enfatizzate e interpretate in maniera scorretta.
Paure delle conseguenze della malattia
In genere, più che la paura di morire, chi soffre di ipocondria teme tutto quello che comporterebbe la malattia: l’invalidità, il dolore, la sofferenza, l’incapacità di compiere le azioni, il danno che ne deriverebbe rispetto alla propria immagine e per quella dei propri familiari, etc.
Nonostante le indagini effettuate, gli esami strumentali o di laboratorio, le frequenti visite mediche e gli accessi al Pronto Soccorso, la persona difficilmente si calma; e se lo fa, è solo per un breve periodo di tempo. Presto una nuova preoccupazione si ripresenterà.
Di fronte alla percezione del pericolo, la persona ipocondriaca non abbraccia le rassicurazioni. Quelle che riceve non sono efficaci, o provengono da persone di cui (pensa) non si può fidare.
Sensazioni fisiche
Inoltre nota con attenzione tutte le sensazioni fisiche, strane, insolite, inusuali o che compaiono all’improvviso. Questa focalizzazione amplifica le variazioni del disturbo fisico e innesca uno stato di ansia e di allarme.
Vive lo stato di ansia come la prova della presenza di un pericolo, anche quando non esiste realmente. L’errata ed esagerata interpretazione dei sintomi innesca uno stato di allarme che porta a immaginare la presenza di una grave malattia. La sensazione diventa realtà e il disturbo fisico, in un circolo vizioso, si amplifica sempre di più.
La persona ipocondriaca pensa che ogni sensazione fisica deve avere una causa riconosciuta, che il pensiero “posso avere una grave malattia” corrisponde alla realtà e che se prova ansia vuol dire che c’è un pericolo.
Storia familiare
In alcuni casi, durante l’infanzia, la persona ipocondriaca ha vissuto in un ambiente familiare particolarmente attento alla salute fisica, con genitori iperprotettivi, sempre in allerta per il suo stato di salute. La paura dei genitori che incorresse in pericoli può aver limitato le esperienze di gioco esplorativo. Può essere stato descritta dai genitori come cagionevole, costituzionalmente debole, incline ad ammalarsi.
Ci potrebbero anche essere state delle esperienze di lutti o di malattie all’interno della famiglia, vissute come eventi che potevano essere evitati, in cui non è stato fatto tutto il possibile. La causa della morte è legata all’importanza di non trascurare i segnali che vengono dal corpo, visti come spie di malattie che covano subdolamente per anni prima di esplodere.
Idea di sé
La persona ipocondriaca si percepisce impotente, fragile, debole, vittima della sfortuna. Immagina che dovrà subire una malattia e tutte le sue conseguenze, che non sarà in grado di poter gestire la situazione, anche se nel passato è riuscita a cavarsela bene nelle esperienze proprie di malattia o dei familiari. Percepisce la medicina come una scienza limitata.
Ricerca delle informazioni mediche
La persona ha bisogno di chiedere più pareri medici e di cercare informazioni mediche su internet. La ricerca online sulla propria patologia conduce a conclusioni catastrofiche, perché partendo non avendo le conoscenze mediche di base non può inserire i sintomi all’interno di una più ampia interpretazione clinica.
Spesso l’allarme per una possibile grave malattia può diventare talmente intenso da sfociare in attacchi di panico, in pensieri ossessivi, ruminazioni, compulsioni per contenere la paura, depressione e abuso di sostanze (in particolari di farmaci volti ad abbassare l’ansia).
Il preoccuparsi può acquisire un valore magico e superstizioso: un modo per scongiurare un pericolo, per tenerlo a bada, un pensiero che può ridurre la probabilità di ammalarsi.
La persona ipocondriaca dovrà imparare ad accettare l’incertezza e i rischi inevitabili che caratterizzano la vita, di potersi ammalare. In questo senso, un percorso di psicoterapia può essere la strada migliore per riuscirci.
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Bibliografia
Daniele Piacentini, Daniela Leveni, Marco Lussetti, Ipocondria, Ansia per le malattie e Disturbo da sintomi somatici, Guida per il clinico e manuale per chi soffre di disturbo, Erickson 2011.