Questa pagina parla di lutto

In questo articolo faremo spesso riferimento a una situazione specifica - quella del lutto - che potrebbe far venire a galla delle sensazioni spiacevoli. È importante vivere ed elaborare le emozioni che si provano, ma se non te la senti di leggere ti capiamo.

I testi sono stati validati dal punto di vista clinico.

Cosa significa “essere in lutto”?

Dopo la perdita di una persona cara ogni persona reagisce a suo modo. C’è chi si chiude nel proprio guscio, c’è chi preferisce condividere il proprio dolore con le altre persone. Anche se le reazioni sono diverse, tutte servono per elaborare il lutto in maniera più o meno efficace.

Si può perdere una persona amata, ma anche uno scopo importante in cui si è investito tempo ed energia, un traguardo desiderato, oppure un ideale in cui si credeva. In ogni caso si parla di “lutto”.

Questa espressione racchiude l’insieme di sentimenti, pensieri, comportamenti, sintomi fisici ed emozioni che si presentano dopo la perdita di una persona o di qualcosa di estremamente importante.

Il lutto e la morte

La morte è un fenomeno naturale, ineluttabile. Eppure, da sempre, ha costituito uno scoglio enorme nella vita degli esseri umani: accettare di perdere una persona cara, o di non esistere più nelle vite delle persone che amiamo, è una delle cose più difficili da affrontare.

Esistono differenze individuali importanti nel modo di affrontare la morte, o anche solo la sua idea. La cultura, la religione, le esperienze infantili, la storia di vita, il temperamento e la personalità possono influenzare il modo con il quale ci rapportiamo alla morte in tutti i suoi aspetti: in special modo quanto ci è stato insegnato a temerla e considerarla la fine di qualunque aspetto della nostra vita o di chi amiamo.

Stare male dopo un lutto è sbagliato?

No: uno degli errori più comuni che facciamo è associare la tristezza del lutto a uno stato patologico da curare. Il lutto è una reazione e la sua elaborazione richiede tempo.

Si parla di “lutto patologico” quando non riusciamo ad accettare la perdita. In questi casi, anche a distanza di molto tempo dalla perdita, continuiamo a percepire una sofferenza intensa che si autoalimenta e che ci impedisce di andare avanti con la nostra vita.

Come viene elaborato un lutto?

Qualsiasi sia l’origine del nostro lutto, è importante che nel percorso che porta alla sua accettazione ci siano queste fasi.

Diniego

All’inizio facciamo fatica a credere di aver subito una perdita così grande e proviamo un misto tra stordimento e confusione.

Ricerca e struggimento

Iniziamo a provare dolore, associato a sintomi fisici di stress tra cui lo stato di vigilanza e di agitazione.

Consapevolezza

Capiamo che ormai non c’è sforzo che possiamo fare per recuperare la perdita. Questo può scatenare sintomi ansiosi e depressivi.

Accettazione

Pian piano riorganizziamo la nostra vita nella consapevolezza del non ritorno di ciò che non c’è più.

Superare il lutto

Non sappiamo se ti sia già capitato di vivere uno o più lutti. In ogni caso, sappi che hai tutta la nostra comprensione.

Fare i conti con le perdite è una delle sfide più difficili che la vita può metterci davanti, perciò è importante sapere che c’è qualcuno che può darci una mano.

Alcune persone che lavorano qui in Serenis ci hanno detto che sono state aiutate dai propri fratelli, da amiche di vecchia data, altre dai propri cagnolini, altre ancora con l’aiuto di una psicoterapeuta.

Non ti diremo di iniziare un percorso di psicoterapia con noi: è una tua scelta.

Sappi però che se dovesse servirti, noi ci siamo 💜 

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Domande frequenti

I contenuti di questa pagina sono verificati?
Come funziona Serenis?
Quanto costa la terapia online?

Questa pagina parla di lutto

In questo articolo faremo spesso riferimento a una situazione specifica - quella del lutto - che potrebbe far venire a galla delle sensazioni spiacevoli. È importante vivere ed elaborare le emozioni che si provano, ma se non te la senti di leggere ti capiamo.

Prima di tutto: perché ci occupiamo di Lutto?

Perché siamo un centro medico specializzato in psicoterapia e supporto psicologico. Collaboriamo con oltre 600 tra terapeute e terapeuti e cerchiamo di rendere il benessere mentale più accessibile, anche cercando di comunicare in modo chiaro e responsabile.

Questa pagina è stata controllata dal punto di vista clinico

Cosa significa “essere in lutto”?

Dopo la perdita di una persona cara ogni persona reagisce a suo modo. C’è chi si chiude nel proprio guscio, c’è chi preferisce condividere il proprio dolore con le altre persone. Anche se le reazioni sono diverse, tutte servono per elaborare il lutto in maniera più o meno efficace.

Si può perdere una persona amata, ma anche uno scopo importante in cui si è investito tempo ed energia, un traguardo desiderato, oppure un ideale in cui si credeva. In ogni caso si parla di “lutto”.

Questa espressione racchiude l’insieme di sentimenti, pensieri, comportamenti, sintomi fisici ed emozioni che si presentano dopo la perdita di una persona o di qualcosa di estremamente importante.

Il lutto e la morte

La morte è un fenomeno naturale, ineluttabile. Eppure, da sempre, ha costituito uno scoglio enorme nella vita degli esseri umani: accettare di perdere una persona cara, o di non esistere più nelle vite delle persone che amiamo, è una delle cose più difficili da affrontare.

Esistono differenze individuali importanti nel modo di affrontare la morte, o anche solo la sua idea. La cultura, la religione, le esperienze infantili, la storia di vita, il temperamento e la personalità possono influenzare il modo con il quale ci rapportiamo alla morte in tutti i suoi aspetti: in special modo quanto ci è stato insegnato a temerla e considerarla la fine di qualunque aspetto della nostra vita o di chi amiamo.

Stare male dopo un lutto è sbagliato?

Dopo la perdita di una persona cara ogni persona reagisce a suo modo. C’è chi si chiude nel proprio guscio, c’è chi preferisce condividere il proprio dolore con le altre persone. Anche se le reazioni sono diverse, tutte servono per elaborare il lutto in maniera più o meno efficace.

Si può perdere una persona amata, ma anche uno scopo importante in cui si è investito tempo ed energia, un traguardo desiderato, oppure un ideale in cui si credeva. In ogni caso si parla di “lutto”.

Questa espressione racchiude l’insieme di sentimenti, pensieri, comportamenti, sintomi fisici ed emozioni che si presentano dopo la perdita di una persona o di qualcosa di estremamente importante.

Stare male dopo un lutto è sbagliato?

  • Perdere qualcosa o qualcuno con cui abbiamo un legame speciale non è facile, ma allo stesso tempo è inevitabile che accada almeno una volta nella vita.

  • Quando non riusciamo a elaborare il lutto correttamente, la psicoterapia può essere un valido aiuto, ma non è l'unico modo per affrontare la situazione.

  • Un po’ come con le automobili: possiamo aprire il cofano anteriore per provare ad aggiustare il motore, ma se non riparte, possiamo andare in officina.

Superare il lutto

Non sappiamo se ti sia già capitato di vivere uno o più lutti. In ogni caso, sappi che hai tutta la nostra comprensione.

Fare i conti con le perdite è una delle sfide più difficili che la vita può metterci davanti, perciò è importante sapere che c’è qualcuno che può darci una mano.

Alcune persone che lavorano qui in Serenis ci hanno detto che sono state aiutate dai propri fratelli, da amiche di vecchia data, altre dai propri cagnolini, altre ancora con l’aiuto di una psicoterapeuta.

Non ti diremo di iniziare un percorso di psicoterapia con noi: è una tua scelta.

Sappi però che se dovesse servirti, noi ci siamo 💜 

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Abbiamo un segreto

“Ho sofferto di ansia ma pensavo fosse un mal di schiena”

Daniele, cofondatore di Serenis

Sappiamo cosa significa fare terapia: ogni dipendente di Serenis (o quasi) ha alle spalle uno o più percorsi.

Conosciamo bene gli ostacoli pratici e culturali che rendono poco accessibile il benessere mentale. Il nostro lavoro è cercare di superarli – non è semplice, ma l’esperienza aiuta.

Ricapitoliamo

  • Se rispondi al questionario troveremo il tuo o la tua terapeuta.

  • Il primo colloquio è gratuito. Se andrà male, potrai farne un altro.

  • Le sedute successive costeranno 49 euro l’una.

  • Avrai anche un diario dove annotare i tuoi progressi.

  • Potrai smettere in ogni momento.

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Quanto costa la terapia online?