Nictofobia o acluofobia: la paura del buio

Esplora la nictofobia: sintomi, cause e strategie per affrontare la paura del buio e migliorare il benessere emotivo.
nictofobia

La nictofobia, chiamata anche acluofobia o più comunemente paura del buio è una paura estrema dell’oscurità che può provocare sintomi intensi di ansia.

La paura morbosa del buio e della notte condivide con le fobie più comuni come:

Il fatto di essere incentrata verso una situazione specifica piuttosto che un oggetto (al contrario dellaracnofobia o dell’emetofobia), che in questo caso è ritrovarsi al buio.

Una paura diviene fobia quando si presenta come:

  • irrazionale;
  • eccessiva;
  • ha un impatto forte sulla vita quotidiana della persona che ne soffre.

Spesso la paura del buio nasce durante l’infanzia e viene considerata una normale parte dello sviluppo.

Alcuni studi hanno dimostrato che le persone hanno paura della notte per via della mancanza di stimoli visivi: a spaventare è l’impossibilità di vedere cosa si trova intorno. Nonostante un po’ di timore sia normale, quando la paura del buio inizia a influenzare la quotidianità e il sonno è importante intervenire e chiedere aiuto.

Se l’argomento ti interessa, continua a leggere.

Significato di nictofobia

Cos’è la nictofobia? La nictofobia si manifesta sotto forma di una paura morbosa del buio e della notte. Conosciuta anche come acluofobia, è una sensazione di angoscia o di forte disagio avvertita da una persona quando si trova in un ambiente oscuro.

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Chi soffre di questo disturbo avverte il terrore delle tenebre e una forma di scotofobia, una paura persistente del buio che va oltre la normale ansia dello sviluppo che viene vissuta da molti bambini piccoli.

Questa fobia è caratterizzata inoltre da:

Significato di nictofobia

Diagnosi della paura del buio

La diagnosi della nictofobia prevede un incontro con il medico e l’analisi dei sintomi del paziente, utilizzando i criteri diagnostici del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quinta edizione (DSM-5) sulle fobie specifiche.

Viene considerata clinicamente significativa, quindi una fobia, se l’esposizione al buio:

  • causa un estrema reazione di stress;
  • la paura genera delle significative limitazioni nella vita di tutti i giorni;
  • la paura e l’ansia verso la notte e il buio perdura per un periodo di almeno 6 mesi o più.

Inoltre per una diagnosi completa è utile indagare i sintomi elencati dal DSM-5 relativi alla nictofobia.

I sintomi della paura morbosa del buio e della notte

I sintomi della nictofobia sono simili a quelli che si sperimentano con altre fobie specifiche.

Molte fobie condividono dei sintomi simili. Si tratta di segnali che possono essere fisici oppure emotivi.

Nel caso della nictofobia, i sintomi sono scatenati dal trovarsi nell’oscurità o, addirittura, dal pensare a situazioni in cui ci si potrebbe trovare al buio.

I sintomi fisici includono:

  • problemi di respirazione;
  • battito cardiaco accelerato;
  • sensazione di costrizione toracica o dolore;
  • tremore o formicolio;
  • vertigini;
  • mal di stomaco;
  • vampate di calore o di freddo;
  • sudorazione eccessiva.

I sintomi emotivi sono:

  • sensazioni di ansia o panico;
  • un intenso bisogno di sfuggire dalla situazione;
  • distacco da sé e la sensazione di essere “irreali”;
  • paura di perdere il controllo;
  • sensazione di morte imminente o perdita di conoscenza;
  • percezione di impotenza di fronte alla paura.
I sintomi della paura morbosa del buio e della notte

Etimologia nictofobia

La parola “nictofobia” ha la sua origine nell’unione di due radici greche:

  • nyx (Νύξ). In greco antico significa “notte”. È la radice da cui deriva il termine relativo al periodo buio della giornata;
  • phobos (Φόβος). Significa “paura” o “timore”.

Paura del buio nei bambini: è normale?

La paura del buio e della notte nasce solitamente nell’infanzia fra i 3 e i 6 anni d’età.

A questa età temere di dormire da soli è una parte normale dello sviluppo ed è comune che la paura del bambino sia legata a figure immaginarie come fantasmi e mostri o rumori strani.

Per molti bambini andare a letto con una luce notturna aiuta sino a superare la paura.

Paura del buio negli adulti: quali sono le cause?

Quando la paura però rende impossibile dormire, provoca una grave ansia e continua sino all’età adulta, si parla di nictofobia.

Tra le principali cause di questa patologia si possono trovare:

  • un genitore ansioso. Alcuni bambini infatti sviluppano la paura del buio quando una persona importante per loro ha gli stessi problemi;
  • un genitore iperprotettivo. I bambini che dipendono molto da chi si prende cura di loro, possono sviluppare un’ansia generalizzata e sentirsi impotenti;
  • eventi stressanti. Traumi, come un infortunio grave o un incidente, possono accrescere la probabilità che un soggetto sviluppi una fobia.

Come superare la paura del buio

Come superare la paura del buio? La nictofobia può rendere difficile riposare e dormire a sufficienza. Ciò può andare a influire sulla salute generale, portando ad altri disturbi del sonno come l’insonnia.

In generale è importante rivolgersi a uno psicologo o uno psicoterapeuta e chiedere aiuto se:

  • la paura è legata a un’estrema ansia o a panico;
  • si avverte una paura eccessiva e irragionevole;
  • si evitano determinate situazioni per via di questa paura;
  • questi problemi persistono per sei mesi o più.

Il trattamento migliore viene scelto dal professionista in base ai singoli casi.

La desensibilizzazione sistematica, ad esempio, prevede di esporre la persona ripetutamente alla sua paura sino a quando ciò che teme non scatena più ansia o panico.

La terapia cognitiva-comportamentale permette invece alle persone di identificare i sentimenti di ansia, sostituendoli con pensieri maggiormente positivi o realistici.

Il trattamento di rilassamento invece include la respirazione consapevole e profonda per gestire lo stress e i sintomi fisici che sono legati alle fobie.

Ho superato la paura del buio: le testimonianze

La nictofobia si può sconfiggere, come dimostrano tante storie di persone che sono riuscite a curare questa fobia grazie a una terapia psicologica. “Quando avevo dieci anni ho vissuto un evento traumatico – racconta Sara -. Quella sera i miei genitori erano usciti di casa, lasciandomi da sola. Poi un rumore e mi sono ritrovata, nel buio, a chiudermi in bagno, terrorizzata. Da quel momento ho spesso avuto il terrore del buio e non sono più riuscita a dormire da sola. Oggi inizio a vedere la luce dopo che ho deciso finalmente di rivolgermi a un terapista”.

Marco invece racconta di aver sviluppato ansia e terrore di fronte all’oscurità dopo un evento traumatico. “Per anni – spiega – non sono riuscito a riposare e la nictofobia ha influenzato negativamente la mia vita. Poi è arrivata la terapia. La strada è ancora lunga, ma ora ho finalmente fiducia nel futuro”.

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Fonti

  • William Lyons, Emotion, 1985.
  • Adriano Purgato, Fobie. Le nuove ossessioni del XXI secolo, Castelvecchi, 2006.
Dott. Raffaele Avico

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Psicologo clinico e psicoterapeuta, specializzato in psicoterapia cognitiva e sessuologia clinica. La mia formazione include anche EMDR e mindfulness. Ho un'ampia esperienza nella gestione di disturbi d'ansia, dell'umore, da stress, sessuali, e da uso di sostanze. Mi dedico in particolare al trattamento del trauma psicologico e delle dipendenze. Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.