Quali sono le competenze genitoriali?

Scopri le competenze genitoriali essenziali per favorire lo sviluppo sano e felice dei tuoi figli

Essere genitori è un viaggio straordinario e commovente, un sentiero segnato da momenti di gioia, sfide inaspettate e un amore profondo che cresce ogni giorno.

Tuttavia, non esiste una mappa perfetta per diventare genitori, e spesso ci troviamo a navigare tra le acque complesse della crescita dei nostri figli o del nostro figlio, in caso di figlio unico.

Le competenze genitoriali comprendono una serie di capacità che i genitori dovrebbero sviluppare per consentire ai figli uno sviluppo armonico e sereno della personalità e garantire la loro sopravvivenza fisica, mentale, sociale e psicologica.

Le funzioni genitoriali possono essere espresse attraverso diversi stili educativi alcuni dei quali risultano essere inadeguati.

Cerchiamo di comprendere meglio cosa si intenda per competenze genitoriali e come fare per sviluppare le strategie educative più efficaci per svolgere una corretta funzione parentale.

Quali dovrebbero essere le qualità di un genitore adeguato?

Il benessere mentale di un bambino è importante e può avere un impatto sul suo futuro esponendolo a vari rischi psicologici.

Le qualità di un genitore “adeguato” possono essere racchiuse nel modello delle 4C:

  • cura;
  • coerenza;
  • scelte;
  • conseguenze.

Si tratta di competenze genitoriali che aiutano a soddisfare i bisogni psicologici, fisici, sociali e mentali dei bambini e gettano solide basi per il loro benessere psicofisico.

Essere genitori, specialmente quando hai una famiglia ricostruita, è difficile e dobbiamo essere consapevoli di come i nostri atteggiamenti e comportamenti influiscono sui nostri figli.

Le 4C possono essere applicate in modo diverso a seconda dei contesti e dei bambini ma in linea generale aiutano ad orientarsi nel difficile compito della genitorialità.

Vediamole nel dettaglio.

Prendersi cura

Prendersi cura non significa solamente soddisfare i bisogni materiali del bambino ma soprattutto essere in grado di mostrare accettazione e affetto.

Per un genitore è molto importante riuscire a creare uno spazio sicuro e privo di giudizi per instaurare un dialogo sereno con il figlio. I genitori possono sviluppare questa competenza dimostrando il proprio affetto anche quando ci sono dei problemi da risolvere.

Se le azioni di un genitore si basano sulla cura, i messaggi saranno sempre di incoraggiamento anche quando si rimprovera il figlio per un comportamento sbagliato.

I genitori possono anche aiutare i figli ad avere maggiore consapevolezza delle proprie emozioni e sviluppare in loro empatia e intelligenza emotiva. Un genitore si offre come guida per accompagnare il figlio nella risoluzione di problemi concreti ma anche porre un ascolto attivo per comprendere cosa accade nella sua vita quotidiana.

Essere coerenti

La coerenza fornisce ai bambini la visione di un ambiente sicuro e prevedibile che aiuta a sviluppare la loro fiducia.

Essere coerenti nei nostri atteggiamenti, aspettative e regole di vita aiuta i bambini a imparare a creare connessioni tra i loro comportamenti e il mondo che li circonda.

E’ altrettanto importante che la coerenza si sviluppi tra i genitori i quali dovrebbero cercare di mantenere le stesse direzioni educative nei confronti dei figli. Potrebbe essere utile in questo senso sviluppare una comprensione condivisa su come essere genitori e sulle regole da trasmettere ai figli.

Anche di fronte ai periodi di maggiore incertezza la coerenza permette di mantenere stabili alcune routine e questo tranquillizza i bambini rispetto alla paura dei cambiamenti.

Quando i genitori si trovano in periodi di difficoltà è bene che ne discutano in privato per non esporre i bambini alle preoccupazioni e ai fattori di stress degli adulti.

Aiutare nelle scelte

Tra le competenze genitoriali più importanti c’è la capacità di affiancare i figli nello sviluppo dell’autonomia e delle capacità decisionali.

Può essere utile quindi porre il bambino di fronte a delle alternative e guidarlo nella scelta attraverso domande che prendano in considerazione le caratteristiche delle opzioni disponibili.

Per aiutare i figli a sviluppare un pensiero critico individuale è importante far capire che evitare di scegliere non è mai una buona soluzione. Ad esempio procrastinare non li aiuta a risolvere un problema. Anche quando le cose non vanno per il verso desiderato si può guidare il bambino a sviluppare un atteggiamento di resilienza.

Considerare le conseguenze delle azioni

Ai genitori spetta il compito di educare i figli a comprendere che le loro azioni avranno sempre delle conseguenze nella realtà.

Per fare questo si può innanzitutto rendere chiare le aspettative sui comportamenti. Ad esempio si può aiutare il bambino a cercare il collegamento che esiste tra una causa ed un effetto o portarlo a riconoscere in modo autonomo quali siano le conseguenze di un loro comportamento sugli altri o sull’ambiente.

Il genitore per primo dovrà fornire dei feedback in modo che il bambino comprenda quali sono i comportamenti desiderati o indesiderati nei diversi contesti.

Bisogna sempre stare attenti a fornire indicazioni a riguardo delle azioni e non riferirle al carattere del figlio. E’ più appropriato sottolineare di aver commesso un errore piuttosto che etichettare il bambino come inadeguato.

Quali sono gli stili genitoriali?

Il modo in cui i genitori educano i figli può avere un impatto importante sullo sviluppo della loro personalità adulta. Lo stile educativo di un genitore dipende da molti fattori personali tra cui:

  • il contesto;
  • le esperienze infantili;
  • il ruolo sociale;
  • il supporto familiare;
  • la cultura;
  • i valori di riferimento.

La ricerca psicologica ha individuato 4 stili principali di genitorialità:

  • autoritari: i genitori autoritari tendono a stabilire regole rigide, tengono in scarsa considerazione l’opinione dei loro figli e si aspettano che loro facciano ciò che gli viene detto. I figli di genitori autoritari possono essere obbedienti ma nel contempo sviluppare una bassa autostima e scarse abilità sociali;
  • autorevoli (o solidali): lo stile autorevole è proprio dei genitori che adottano un atteggiamento democratico, forniscono delle solide regole ma ascoltano anche i punti di vista dei loro figli fornendo loro il giusto grado di indipendenza e responsabilità in base all’età. I figli di genitori autorevoli cresceranno probabilmente più assertivi e socialmente responsabili;
  • permissivi: questi genitori sono affettuosi e amorevoli ma tendono a cedere a tutte le richieste dei loro figli e non stabiliscono né impongono confini o limiti precisi. I figli di genitori permissivi spesso hanno una buona autostima ma il fatto di non avere limiti può farli sentire insicuri. Hanno maggiori probabilità di sviluppare scarse abilità sociali e di autocontrollo;
  • disimpegnati: questi genitori soddisfano i bisogni primari dei propri figli ma non mostrano interesse per gli aspetti emotivi o psicologici. I figli di genitori disimpegnati possono sentirsi non amati e ansiosi. Potrebbero avere problemi comportamentali e scarse abilità sociali e potrebbero non sentirsi motivati ​​a raggiungere i loro obiettivi.

Stili genitoriali disfunzionali

  • genitore elicottero: è uno stile di parenting in cui i genitori tendono a sorvolare sulle vite dei propri figli controllando quasi ogni aspetto della loro vita per orientarli verso il successo. Le alte aspettative genitoriali possono aiutare i bambini a eccellere ma quando sono eccessive possono avere come conseguenza nei bambini lo sviluppo del senso di inadeguatezza o la sensazione di non essere mai all’altezza delle aspettative;
  • genitore bulldozer: il termine bulldozer viene indicato per definire quei genitori iperprotettivi che tendono a rimuovere tutti gli ostacoli che i loro figli possono incontrare con l’intenzione di volerli proteggerli dalla frustrazione di un insuccesso. Questo atteggiamento non consente ai figli di sviluppare autonomia, capacità di affrontare i problemi o di comprendere i rischi e le conseguenze delle loro azioni;
  • genitori negligenti o disinteressati: diversamente dallo stile disimpegnato in questo caso il disinteresse si estende a tutte le aree di vita del bambino il quale deve provvedere da solo ai propri bisogni. Il genitore negligente trascura i bisogni del bambino sia emotivamente che fisicamente esponendo il figlio ad un rischio molto elevato di sviluppare problemi di salute mentale.

Il viaggio delle competenze genitoriali è un percorso senza fine, un impegno a vita che ci insegna, sfida e nutre nel profondo.

Nel cuore di tutto ciò, l’elemento più prezioso è l’amore. L’amore che offriamo ai nostri figli è la forza che guida le nostre azioni e il nostro impegno costante per diventare genitori migliori. Non esiste una perfezione in questo viaggio, ma c’è la bellezza nell’impegno e nell’affetto che mettiamo ogni giorno.

Alla fine, siamo tutti genitori in crescita, imparando dai nostri successi e dalle nostre sfide. E mentre affrontiamo le sfide della vita familiare, ricordiamoci sempre di essere gentili con noi stessi, di chiedere aiuto quando ne abbiamo bisogno e di celebrare ogni piccolo passo avanti.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.