La Giornata Mondiale della Salute Mentale: la ricorrenza che abbraccia il benessere a 360 gradi

Durante la Giornata Mondiale sulla Salute Mentale vengono organizzate varie attività, eventi e campagne per combattere lo stigma sociale associato ai disturbi mentali e per promuovere l’accesso ai servizi di salute mentale.

Martedì 10 ottobre 2023 sarà la Giornata Mondiale della Salute Mentale, una ricorrenza che si celebra dal 1992, sempre nello stesso giorno. Forse non ne hai mai sentito parlare, ma si tratta di un’occasione per tutti gli addetti ai lavori (ma anche per i pazienti o le persone che pensano di essere affette da un disagio emotivo o clinico) di condividere conoscenze e spunti per migliorare sempre più nella ricerca e nella pratica.

Se questo argomento ti interessa, prosegui nella lettura e scoprirai tutto quello che c’è da sapere sulla Giornata Mondiale della Salute Mentale.

Breve storia della Giornata Mondiale della Salute Mentale

La Giornata Mondiale della Salute Mentale (World Mental Health Day) nasce in anni relativamente recenti quando, nel 1992 l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) decise di avviare questa usanza allo scopo di dare ai professionisti e alle professioniste che ogni giorno lavorano nel settore della psicologia e della psichiatria di fare luce sullo stato dell’arte, ma anche per sensibilizzare le folle. Quello della malattia psichica, infatti, è ancora oggi uno stigma duro a morire in certi contesti, a causa soprattutto di una mancanza di informazione che, anche quando c’è, non riesce a raggiungere tutti in modo capillare.

Un traguardo importante raggiunto a questo proposito è rappresentato dal documento pubblicato dall’OMS nel 2013, il Mental Health Action Plan 2013-2020. Nel suo testo si legge che l’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce come una necessità l’intervenire in modo da riconoscere a ogni persona il diritto di poter godere del migliore stato di salute mentale possibile. Di fatto, viene riconosciuta l’importanza del benessere psichico come complementare a quello fisico e, insieme, questi due aspetti determinano il benessere globale della persona. Non basta più, quindi, l’assenza di una patologia fisica, di una disabilità o di qualsiasi tipo di menomazione per poter stabilire che una persona è sana. Di seguito vedremo nel dettaglio cosa questo documento intende realmente per salute mentale.

La salute mentale come parte del benessere individuale

Anche se abbiamo chiarito che la salute mentale fa parte del benessere generale dell’individuo e contribuisce a determinarlo in senso generale, potresti avere ancora dei dubbi su cosa esattamente si intenda con questa espressione. Ovviamente parliamo dei disturbi che hanno una rilevanza clinica, ma non soltanto: a causare un malessere psichico può essere anche una situazione di svantaggio di qualsiasi tipo (sociale, culturale, economico, ambientale). Per questo motivo le condizioni di vita in cui ciascuno di noi trascorre la sua esistenza possono avere una forte influenza diretta sul benessere, e a volte provocano anche reazioni importanti.

Con l’istituzione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, quindi, si cerca di diffondere anche la consapevolezza che i fattori esterni giocano il loro ruolo, esattamente come quelli interni. L’altra parte che determina il benessere psichico, infatti, dipende dal proprio funzionamento personale in diversi ambiti, la capacità di esprimere e gestire in maniera adeguata le proprie emozioni, i propri pensieri, saper modulare i propri comportamenti e inserirsi armoniosamente nella società e nelle relazioni che si intrattengono con gli altri.

Di conseguenza, in certa misura il benessere mentale individuale dipende dalla persona stessa e dalle sue competenze, in altra misura è la società a doversene fare carico, dimostrandosi protettiva, comprensiva e accogliente verso un fenomeno, quello della patologia mentale, che ancora non gode del giusto riconoscimento.

Le sfide moderne per la Giornata Mondiale della Salute Mentale

Le figure coinvolte, ogni anno, scelgono un tema particolare da affrontare per l’evento. Ad oggi, nel 2023, le sfide attuali si incrociano con quelle del passato: non conosciamo ancora il tema di quest’anno, ma si inserirà in un contesto di passaggio, in cui la società è sempre più rilevante nel plasmare la salute psichica delle persone che ne fanno parte.

Il riconoscimento dei fattori di rischio costituisce una parte fondamentale degli obiettivi di questa iniziativa, ora più che mai dato che il malessere mentale riguarda tantissime persone e si stima che almeno 1 persona su 10 soffra di un qualche disagio emotivo. Il documento che abbiamo citato prima, il Mental Health Plan 2013-2020, include alcuni studi scientifici che affermano che la sola depressione rappresenta, a livello mondiale, il 4,3% dei casi di malattia, un dato che la rende tra i problemi di salute più diffusi.

Un ulteriore accento viene posto, negli ultimi anni, sugli strascichi che ci portiamo appresso dalla pandemia di Covid-19, che in un certo senso sembra aver sancito un prima e un dopo nelle nostre vite, ponendosi come momento distintivo nell’esistenza di tutti. Ma questi eventi hanno influito anche sulla concezione che tutti abbiamo di malattia: per la prima volta sono state adottate misure restrittive pubbliche con l’idea di proteggerci che, di fatto, hanno alimentato uno stress e una preoccupazione che si sono evoluti in sentimenti di angoscia. L’isolamento stesso dovuto al lock-down ha avuto ripercussioni sulla salute mentale: chi stava male ha visto aggravarsi la sua condizione e molti di coloro che stavano bene hanno iniziato a stare male. È un evento le cui conseguenze non si possono ignorare, perché tutti (bambini, adolescenti e adulti) hanno vissuto, in nome della prevenzione, una situazione anomala che per un certo tempo si è trasformata in una normalità alternativa, dando origine anche a disturbi importanti, soprattutto depressione e ansia, dati dalla deprivazione sociale e dall’incertezza per il futuro.

La Giornata Mondiale della Salute Mentale per normalizzare la patologia psichica

Anche se non conosciamo ancora con esattezza il tema che verrà affrontato quest’anno, martedì 10 ottobre 2023 avrà luogo nuovamente la Giornata Mondiale della Salute Mentale e non verranno persi di vista gli obiettivi storici che hanno determinato la nascita di questa importante ricorrenza.

Uno degli scopi che sono stati trasversali a tutte le edizioni è quello di interrompere il pregiudizio, aiutando le persona a capire che depressione, ansia, attacchi di panico o disturbi alimentari possono colpire chiunque in qualsiasi momento della vita. Ciò non significa che la persona abbia qualcosa di sbagliato, che sia strana o debole, ma solo che sta attraversando un periodo difficile, che può superare con l’aiuto di uno specialista che sappia fornirgli un supporto adeguato facendo leva sulle sue conoscenze e competenze.

Ma neanche i disturbi psicotici, decisamente meno comuni e più bizzarri, devono essere oggetto di stigma, dal momento che si tratta di condizioni che vengono diagnosticate da un medico e in nulla dipendono dall’individuo o da un suo essere difettuale.

Il messaggio che più di tutti gli altri la Giornata Mondiale della Salute Mentale si propone di trasmettere al grande pubblico è che le cure adeguate rappresentano la soluzione per uscire da qualsiasi soluzione: psicologi e psicologhe si sforzano in continuazione di informarsi e aumentare le loro capacità per mettere in atto interventi sempre più efficaci, ma buona parte del lavoro deve essere portata a termine dal paziente. Senza la collaborazione non è possibile risolvere nessun disturbo, e il primo passo è quello di imparare a riconoscere un disagio che potrebbe anche non condurre a una diagnosi, ma fa soffrire e quindi deve arrivare all’attenzione di un professionista. L’onestà e la fiducia che vengono rivolti alla figura professionale verranno completamente ripagati: una sempre maggiore consapevolezza pubblica è fondamentale per migliorare i lavori di ricerca e l’efficacia delle terapie.

Affrontare i problemi di salute mentale

La sensibilizzazione aumenta la facilità con la quale le persone possono chiedere aiuto, la fiducia nei servizi e la possibilità di accedere ad essi. Questo è un altro settore in cui la Giornata Mondiale della Salute Mentale si propone di investire, migliorando la qualità delle cure grazie anche a una maggiore informazione da parte del personale sanitario qualificato.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.