Pedofilia: cos’è, cause e trattamenti 

La pedofilia è discussa in termini di cause, trattamenti e comprensione sociale, puntando a un approccio informato e sensibile verso questa problematica.

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Pedofilo e vittima

Le parafilie sono un modello di comportamento sessuale in cui una persona trae piacere sessuale da oggetti, situazioni o atti che sono considerati atipici. La pedofilia rientra tra le parafilie: se ti interessa l'argomento, approfondiamolo insieme in questo articolo.

Cos'è la pedofilia?

La pedofilia è considerata una parafilia, un comportamento sessuale atipico, che implica una preferenza sessuale per bambini prepuberi o pubescenti da parte di un adulto. L'inizio della pedofilia di solito si verifica durante l'adolescenza, con tendenza a persistere nel tempo. Inoltre i pedofili possono selezionare le loro vittime sia all'interno che all'esterno della loro cerchia familiare, spesso sfruttando opportunità lavorative o attività che li mettono in contatto con bambini.

È importante distinguere tra pedofilia e abuso sessuale sui minori: mentre la pedofilia si riferisce alla preferenza sessuale in sé, l'abuso sessuale su minori è un reato che coinvolge comportamenti sessuali dannosi o molestie nei confronti dei minori. Questo reato è basato sulla realtà fattuale, richiedendo un solo accadimento, mentre la presenza di sole fantasie sessuali o attrazione verso i minori, senza comportamenti attuati, non costituisce un reato.

È importante sottolineare che molti individui con pedofilia non agiscono mai sui loro desideri e possono provare un profondo senso di colpa o vergogna per i loro pensieri o sentimenti.

cos'è la pedofilia

Come si manifesta?

La pedofilia può manifestarsi in diversi comportamenti, come:

  • pensieri o immagini sessuali ricorrenti riguardanti minori;
  • ricerca, visualizzazione o possesso di materiale pornografico che coinvolge minori;
  • stalking o inseguimento di minori per scopi sessuali;
  • abuso sessuale effettivo, che può includere toccamenti, molestie o rapporti sessuali con minori;
  • coinvolgimento o tentativi di coinvolgimento in attività sessuali con minori tramite internet.

Riccardo, 14 anni, chiama la linea 1.96.96 di Telefono Azzurro raccontandol’abuso sessuale subito qualche anno prima da un educatore del centroestivo frequentato: “Mi ha avvicinato dicendomi che se ne intendeva dimassaggi, che doveva massaggiarmi i testicoli perché uno rischiava dirientrare…ora capisco che erano solo scuse. Io avevo la sensazione chenon fosse giusto, ma non capivo cosa stesse succedendo. Una volta haanche proposto un massaggio ad una ragazza più grande e lo ha fattodavanti a me…forse voleva farmi vedere che lo chiedeva a tutti e cheera normale. È successo però che un’altra volta mi sono svegliato e luimi stava praticando sesso orale…gli ho chiesto di smettere perché mistava spaventando, anche se non capivo. Lui ha smesso, quella notte ioho pianto poi ho chiesto ai miei genitori di venirmi a prendere, ma nonho raccontato niente di quello che era successo. Ho detto che non stavobene con il gruppo e loro mi hanno creduto”.

ABUSO SESSUALE OFFLINE - Maurino Simona

La pedofilia è caratterizzata dal suo carattere egosintonico, in cui il soggetto non percepisce la propria condotta come negativa o problematica, bensì ne trae piacere. Di conseguenza, il pedofilo spesso non si rende conto di avere una malattia e non prova sensi di colpa nei confronti delle vittime. Questa mancanza di consapevolezza può portare il pedofilo a giustificare le proprie azioni e a interpretare erroneamente il comportamento dei minori come consensuale.

Ci sono due tipi principali di pedofili:

  • pedofilo sadico: trae piacere dal fare del male ai bambini, sia mentalmente (come umiliarli) che fisicamente (usando la violenza). Ad esempio, potrebbe insultare e ferire un bambino.
  • pedofilo ludico: tende a giocare con i bambini senza traumatizzarli. Il suo obiettivo è guadagnare la fiducia del bambino e dei genitori, mantenendo segreta la sua vera intenzione di abusare. Potrebbe fingersi un amico del bambino e coinvolgerlo in giochi innocenti come scambiare regali o fare attività divertenti, tutto mentre nasconde le sue vere intenzioni.

Diagnosi di pedofilia

Secondo il DSM-5, a un individuo viene diagnosticato un disturbo pedofilico quando:

  • per almeno 6 mesi, ha avuto fantasie sessuali ricorrenti, impulsi sessuali intensi o comportamenti sessuali che coinvolgono atti sessuali con un bambino prepubere (generalmente di 13 anni o più giovane). In alcuni casi anche da adolescenti postpuberi di 16 o 17 anni;
  • ha agito su questi impulsi sessuali o tali impulsi causano un disagio clinicamente significativo o compromissione sociale, lavorativa o in altre aree importanti del funzionamento;
  • ha almeno di 16 anni ed è almeno 5 anni più anziana del bambino o dell'adolescente coinvolto.

La diagnosi di pedofilia si basa sulla realtà psichica del soggetto, dove non è richiesto un numero specifico di comportamenti dannosi. Alcuni individui, sebbene possano aver commesso solo un singolo atto o comportamenti occasionali, possono essere clinicamente diagnosticati come affetti da "discontrollo dell'impulso". Allo stesso modo, vi possono essere casi in cui la diagnosi di pedofilia è stabilita anche in assenza di reati, riflettendo una tendenza stabile e pervasiva che non si traduce necessariamente in azioni concrete.

Diagnosi di pedofilia

Pedofilo: profilo psicologico

Dal punto di vista psicologico, i pedofili possono manifestare una serie di distorsioni cognitive. Ad esempio, tendono a negare o minimizzare il loro comportamento, giustificandolo o razionalizzandolo per ridurre il senso di colpa. Nonostante ciò, i sintomi causano un significativo disagio e compromettono il funzionamento psicosociale del soggetto.

Il vero disagio per il pedofilo può derivare dalle conseguenze del suo comportamento, come il rischio di perdere il lavoro, l'isolamento sociale o la detenzione legale. Nei rari casi in cui cerca aiuto psicologico, spesso è motivato dalla necessità di affrontare queste conseguenze esterne piuttosto che il desiderio di cambiare la sua attrazione sessuale.

Oltre alla pedofilia, altre parafilie che possono sfociare in abusi sessuali sono:

Cause della pedofilia

Nella prospettiva psicodinamica, la pedofilia è analizzata come un complesso comportamento sessuale con radici profonde nella psicologia individuale. Secondo una visione classica, i pedofili sembrano fare una scelta oggettuale narcisistica, poiché cercano bambini come oggetti sessuali. Si riteneva che i bambini rappresentassero partner sessuali meno minacciosi o ansiosi rispetto agli adulti. 

Nella pratica clinica, molti pedofili mostrano gravi disturbi della personalità. In alcuni casi, l'attività pedofila è associata a disturbi narcisistici della personalità con tratti antisociali marcati. Le determinanti inconsce del comportamento possono essere strettamente collegate alle dinamiche del sadismo: la conquista sessuale del bambino è uno strumento di vendetta.

I pedofili sono frequentemente essi stessi delle vittime di abusi sessuali infantili e un senso di trionfo e di potere può accompagnare la loro trasformazione di un trauma passivo in una vittimizzazione realizzata attivamente. Questo potrebbe significare che alcuni pedofili cercano di rivendicare un senso di potere e controllo, trasformando un trauma passivo subito in gioventù in una forma attiva di abuso sessuale su altri.

Infine, la pedofilia può variare notevolmente da individuo a individuo: alcuni possono mostrare un blocco evolutivo in cui il loro sviluppo sessuale si è fermato a uno stadio più giovane, mentre altri possono sperimentare una regressione, cioè tornare a un comportamento sessuale rivolto ai bambini dopo aver precedentemente sviluppato interessi sessuali normali per adulti.

Pedofilia cure e trattamenti

Il trattamento della pedofilia mira a ridurre gli impulsi sessuali devianti e prevenire abusi, cercando di affrontare le cause profonde del comportamento pedofilo. La psicoterapia è fondamentale a questo scopo, aiutando la persona a comprendere le radici del comportamento e lavorare verso una rieducazione sessuale. Serenis rende la psicoterapia più accessibile, con il supporto di uno psicologo online selezionato per le tue specifiche esigenze.

In alcune situazioni, come quando la pedofilia è associata a condizioni mediche o psichiatriche specifiche, possono essere prescritti farmaci come il ciproterone acetato e il medrossiprogesterone acetato, che aiutano a ridurre la libido e l'eccitazione sessuale. Il trattamento farmacologico non è considerato un rimedio autonomo, ma piuttosto una componente aggiuntiva alla psicoterapia. 

Fonti

  • AMBROSETTI, A., & DEL LONGO, N. E. V. I. O. (2019). La pedofilia. Parte seconda. Stomia e sessualità, 64.
  • Moser, C. (2019). DSM-5, paraphilias, and the paraphilic disorders: Confusion reigns. Archives of Sexual Behavior, 48(3), 681-689.
  • Capri, P. (1997). IL PROFILO DEL PEDOFILO REALTA' O ILLUSIONE?
  • Gabbard, G. O. (2015). Psichiatria psicodinamica: quinta edizione basata sul DSM-5. Raffaello Cortina Editore. 
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Domenico De Donatis
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.

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Dott.ssa Martina Migliore
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

FRFederico Russo
Federico Russo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048.

Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara.

Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.