Razionalizzazione: la protezione egoistica dell’Io

La razionalizzazione è un processo inconscio finalizzato alla riduzione della dissonanza cognitiva. Contrariamente all’idea che la razionalizzazione serva a scambiare informazioni tra i sistemi informativi, si sostiene che essa abbia una funzione egoistica, protettiva del concetto di sé.

La razionalizzazione è comune: pensa alla volpe che non riesce a raggiungere l’uva e dice che è sicuramente acerba. Ernest Jones, nel 1908, l’ha definita come “l’invenzione di una ragione per spiegare un atteggiamento o un’azione il cui movente non è riconosciuto”. È come se la nostra mente creasse una narrativa plausibile per giustificare comportamenti controversi.

La psicologia ha esplorato la razionalizzazione, analizzando come influenzi le nostre decisioni e percezioni di sé. In questo articolo, esamineremo questo concetto, le sue implicazioni e strategie di intervento.

Cos’è la razionalizzazione?

La razionalizzazione si inserisce nel contesto più ampio dei meccanismi di difesa dell’io che si attiva dopo aver compiuto un’azione, quando retroattivamente si elaborano convinzioni e desideri per giustificarla. Coinvolge la modifica delle credenze per renderle coerenti con le azioni compiute, distorcendo talvolta la realtà per renderle più accettabili. Questa fallacia può portare a un’auto-persuasione ingannevole, rendendo difficile affrontare veramente ciò che ha guidato il comportamento.

Razionalizzazione e giustificazioni delle persone

Karin Laurin, psicologa all’Università della British Columbia, ha condotto tre studi sul campo al fine di verificare se l’attualizzazione di una realtà precedentemente anticipata conduca a un aumento delle razionalizzazioni delle persone. Ad esempio, gli abitanti di San Francisco hanno razionalizzato il divieto delle bottiglie d’acqua in plastica, mentre gli americani hanno fatto lo stesso con la presidenza di Donald Trump, specialmente dopo la sua attuazione.

Il sistema immunitario psicologico: un esempio

La razionalizzazione è come quel compagno di classe che cerca sempre di apparire sotto una luce positiva, indipendentemente dalla verità. Secondo Cushman, è il nostro “sistema immunitario psicologico“, una difesa egoistica che protegge il nostro concetto di sé dalle prove della nostra incompetenza, immoralità o instabilità. Ad esempio, se assistiamo a un incidente stradale in cui ci rendiamo conto di aver agito in modo irresponsabile, il cervello può iniziare a tessere giustificazioni per proteggere la nostra immagine, anziché ammettere l’errore.

Perché avviene?

Il comportamento umano è influenzato da processi psicologici inconsci e irrazionali, ma adattivi biologicamente, come gli istinti e la conformità sociale. La razionalizzazione emerge come meccanismo per estrarre significato da questi processi, influenzando le nostre credenze e decisioni.

Flusso di informazioni nella razionalizzazione

Immagina qualcuno che, seguendo un impulso, compra una costosa borsa di lusso e successivamente cerca di giustificare l’acquisto come un investimento per il futuro. Qui la razionalizzazione tenta di rendere coerente un comportamento istintivo con le credenze e i desideri della persona.

Le teorie contemporanee della razionalizzazione spiegano i suoi meccanismi sottostanti, come la dissonanza cognitiva, che motiva a ridurre il disagio rivedendo le convinzioni o i comportamenti.

Contrariamente all’idea tradizionale, la razionalizzazione può avvenire istantaneamente a livello inconscio come sottoprodotto naturale del processo decisionale per alleviare l’ansia e il disagio psicologico.

Razionalizzazione e azione razionale

La distinzione tra razionalizzazione e azione razionale riflette due approcci fondamentalmente diversi nel comprendere il comportamento umano. L’azione razionale implica un processo decisionale consapevole e deliberato, basato su credenze e desideri espliciti. In questo contesto, le persone valutano le informazioni disponibili, pesano le alternative e scelgono l’opzione che ritengono più adatta per soddisfare i loro obiettivi. È un processo che riflette un alto grado di consapevolezza e controllo da parte dell’individuo. D’altra parte, la razionalizzazione si verifica dopo che un’azione è stata compiuta e consiste nel retrocedere per giustificare o spiegare quella decisione.

razionalizzazione differenza azione razionale

Meccanismi di difesa

In psicologia, i meccanismi di difesa sono strategie subconscie per evitare di affrontare pensieri o sentimenti difficili. Tra i meccanismi individuati dalla scuola psicoanalitica di Sigmund Freud, la razionalizzazione è uno dei più significativi. Vediamoli:

Meccanismo di difesaDescrizione
NegazioneLa negazione è il rifiuto di riconoscere una realtà scomoda o dolorosa;
Proiezioneattribuzione dei propri pensieri, sentimenti o motivazioni inaccettabili a qualcun altro;
Spostamentodeviazione dell’oggetto dell’emozione o desiderio da un bersaglio sgradevole o minaccioso a uno meno minaccioso o più accettabile;
Formazione reattivaespressione di un comportamento opposto a un desiderio inaccettabile, spesso in modo eccessivo;
Sublimazionecanale di energie emotive o impulsi in comportamenti socialmente accettabili o creativi;
Introiezioneassorbimento di qualità o attributi di un’altra persona nell’io per aumentare l’autostima;
Somatizzazioneespressione di conflitti emotivi o psicologici attraverso sintomi fisici;
Scissioneseparazione di aspetti contrastanti della personalità o delle esperienze per ridurre la dissonanza cognitiva;
Reazione formaleespressione di un comportamento opposto a un desiderio o impulso inaccettabile;
Annullamentotentativo di annullare un pensiero o un’azione negativa con un’altra azione positiva;
Dissociazioneseparazione di elementi della coscienza, memoria o identità per evitare esperienze dolorose o conflittuali;
Riduzione in attoriduzione dell’ansia o della tensione attraverso l’agire o l’impulsività piuttosto che attraverso la riflessione o la considerazione delle conseguenze;
Identificazione retroattivaassorbimento di un’altra persona o dei loro tratti nell’io per difendersi dall’ansia o dalla minaccia;
Isolamentoseparazione di pensieri o sentimenti inaccettabili dalla loro connessione emotiva.

meccanismi di difesa sono strategie per gestire situazioni negative, possono cambiare con il tempo, sono automatici e avvengono a livello inconscio.

Funzioni psicologiche della razionalizzazione

Le funzioni psicologiche della razionalizzazione sono molteplici e spesso interconnesse. Ecco alcune delle principali:

  • evitare le delusioni: proteggere l’immagine positiva di sé stessi evitando di rimanere delusi dalle proprie capacità. Modella la nostra percezione di chi siamo e di come ci comportiamo nel mondo;
  • preservazione dell’autostima: protegge la nostra percezione di valore personale, permettendoci di mantenere un’immagine positiva di noi stessi anche di fronte a prove o critiche;
  • riduzione dell’ansia e del disagio: la razionalizzazione ci aiuta a sentirsi meno in colpa o ansiosi riguardo alle decisioni difficili, offrendo spiegazioni plausibili per le nostre azioni;
  • mantenimento della motivazione: ci dà una spinta di fiducia, permettendoci di mantenere alta la determinazione verso i nostri obiettivi, senza demoralizzarci;
  • sfuggire alla colpa: nascondere gli errori e bloccare il senso di colpa associato ad essi;
  • evitare l’introspezione: scavare meno dentro di sé, per paura di ciò che potrebbe emergere;
  • non riconoscere la realtà: utilizzare la razionalizzazione come meccanismo di difesa per proteggersi dalla realtà, specialmente quando questa è troppo difficile da affrontare.

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La razionalizzazione può influenzare anche la soddisfazione dei bisogni della piramide di Maslow, poiché le persone tendono a giustificare i comportamenti in base ai loro bisogni, spesso distorti dalla loro percezione della realtà e del successo.

Rischi e conseguenze

La razionalizzazione, sebbene possa essere adattativa in determinate circostanze, può anche comportare rischi significativi:

  • reprimere le emozioni: quando nascondiamo le nostre emozioni, rischiamo di ignorare segnali importanti che ci aiuterebbero a risolvere conflitti;
  • evitare la crescita personale: la razionalizzazione ci impedisce di affrontare le nostre debolezze e imperfezioni. Questo ci priva dell’opportunità di crescere e migliorare come individui;
  • prolungamento dello stato di insoddisfazione: distorcendo la realtà, ci impedisce di affrontarla e di lavorare per cambiarla, prolungando uno stato di insoddisfazione.

Marcel Proust sottolinea che, nonostante la felicità abbia benefici per il corpo e la mente, è il dolore che spesso ci motiva a cercare cambiamenti e miglioramenti. Attraverso una maggiore consapevolezza e una volontà di affrontare la realtà con onestà e coraggio, possiamo trovare modi più sani per affrontare le sfide e perseguire la felicità e il benessere duraturi.

Come combattere la razionalizzazione?

Smettere di razionalizzare può essere un processo impegnativo, ma è possibile con impegno e consapevolezza. Ecco alcuni suggerimenti:

  • auto-riflessione: chiediti se stai razionalizzando situazioni o decisioni per proteggere la tua immagine o evitare il confronto con emozioni scomode;
  • accetta la realtà: sii onesto con te stesso riguardo alla realtà delle situazioni e delle tue azioni;
  • esplora le emozioni: impara a riconoscere le tue emozioni e ad affrontarle in modo sano;
  • apertura al cambiamento: considera punti di vista diversi e a adatta le tue convinzioni in base alle nuove informazioni o esperienze;
  • pratica la consapevolezza: focalizzati sul momento presente e osserva i tuoi pensieri e le tue reazioni senza giudizio;
  • chiedi supporto: parla con amici, familiari o uno psicoterapeuta se hai difficoltà a smettere di razionalizzare. Possono offrire prospettive e sostegno preziosi durante questo processo di cambiamento.

Se senti di essere intrappolato nella razionalizzazione e vuoi migliorare il tuo benessere emotivo, considera di parlare con uno psicoterapeuta. Serenis può aiutarti: siamo un centro medico autorizzato. Con uno psicologo online, esplorerai le radici dei tuoi schemi di pensiero e svilupperai strumenti pratici per affrontare le sfide con comprensione e compassione. Ricorda che smettere di razionalizzare richiede tempo e pratica, quindi sii gentile con te stesso e persevera nel tuo impegno per affrontare la realtà in modo più onesto e aperto.

Leggi anche il nostro articolo sulla regressione psicologica.

FONTI:

Massaro DW, Friedman D. Razionalità adattiva e identificabilità dei processi psicologici. Scienze comportamentali e del cervello. 1991;

Kahneman D. Un punto di vista psicologico: violazioni delle regole razionali come diagnostica dei processi mentali. Scienze comportamentali e del cervello. 2000;

Cushman F. Rationalization as representational exchange: Scope and mechanism. Behav Brain Sci. 2020.


Redazione

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Revisori

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Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.