L’istinto umano di osservare il mondo che ci circonda è insito nella nostra natura, ma quando questo istinto si trasforma in un’ossessione segreta di spiare gli altri in momenti privati, entriamo nel mondo complesso del voyeurismo.
In un’era in cui la tecnologia offre nuovi strumenti per l’osservazione clandestina, è più importante che mai esaminare da vicino questa parafilia.
Da Alfred Hitchcock a fenomeni mediatici contemporanei, come la serie TV “The Voyeur,” il tema dell’osservazione segreta ha affascinato e inquietato il pubblico per generazioni.
Ma qual è la vera essenza di questa parafilia? Quali sono le sue radici psicologiche? Come trattare il voyeurismo?
Leggi l’articolo per avere le risposte che cerchi.
Parafilia significato
Le parafilie comprendono fantasie, desideri o comportamenti sessuali ricorrenti che coinvolgono oggetti inanimati, bambini o adulti non consenzienti.
Così il DSM-5 stabilisce il significato di parafilia, tenendola ben separata da quelli che invece sono i disturbi parafilici, dei veri e propri disturbi mentali.
Questi disturbi possono diventare debilitanti e comportare rischi reputazionali, portando all’umiliazione per coloro che li vivono o per i partner coinvolti.
La gestione dei disturbi parafilici non è ampiamente discussa nella letteratura scientifica, in parte perché spesso sono considerati come conseguenza di disturbi psicotici sottostanti.
Spesso, le parafilie sono correlate con disturbi dell’umore come distimia (55%) e disturbo depressivo maggiore (39%), oltre al disturbo da uso di sostanze (40,8%). Tuttavia, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è l’unico disturbo dell’asse I del DSM-IV significativamente associato alle parafilie.
Le prove limitate sul trattamento delle parafilie suggeriscono che la farmacoterapia con inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) costituisce un pilastro nella gestione biologica. Gli SSRI sono stati osservati per ridurre la fantasiosità sessuale e il desiderio nelle fantasie parafiliche, e possono contribuire alla riduzione dei sintomi ossessivo-compulsivi e al miglioramento del controllo degli impulsi, il che è utile per individui con comportamenti sessuali compulsivi.
Nel frattempo, terapie come la terapia cognitivo-comportamentale e la psicoterapia psicodinamica breve hanno dimostrato di aiutare nella gestione delle parafilie.
La gestione è essenziale, considerando l’alto potenziale di reati e incarcerazione associato a queste condizioni.
Voyeurismo: significato e caratteristiche
Il voyeurismo è un disturbo parafiliaco che si manifesta attraverso la pratica ossessiva di osservare individui inconsapevoli e non consenzienti durante attività private, come:
- spogliarsi;
- l’utilizzo del bagno;
- l’attività sessuale.
Secondo le ricerche il disturbo voyeuristico interessa il 12% degli uomini, mentre è meno diffuso nelle donne.
I comportamenti voyeuristici possono includere anche quelli facilitati dalla tecnologia, come la registrazione in cabine del bagno, l’installazione di telecamere in spazi privati o, più recentemente, il cosiddetto “upskirting” che consiste nel scattare una foto o registrare sotto i vestiti di qualcuno.
Il voyeurismo è stato criminalizzato in diversi paesi, e la legislazione varia riguardo alla necessità che le vittime siano inconsapevoli dell’atto voyeuristico.
Le vittime del voyeurismo sperimentano gravi conseguenze psicologiche, inclusa:
- ansia;
- depressione;
- disturbo da stress post-traumatico (PTSD).
Possono sentirsi violati, umiliati e imbarazzati. Questi effetti possono persistere nel tempo, influenzando le relazioni personali e la qualità della vita delle vittime.
Voyeurismo sul web
Il voyeurismo ha assunto una nuova dimensione nell’era digitale, con la diffusione di Internet e delle tecnologie connesse.
Il voyeurismo sul web rappresenta una forma moderna di questo disturbo parafilico, che coinvolge l’osservazione segreta di individui attraverso mezzi digitali, senza il loro consenso. I voyeuristici possono spiare la vita altrui, violando la loro privacy online o raccogliendo immagini o video intimi.
Il voyeur: profilo psicologico
Solitamente il voyeur è un uomo relativamente giovane, di basso status socioeconomico, spesso incline a reati minori.
In un recente studio (2023), è emerso che la maggior parte dei vouyer aveva vissuto relazioni negative tra pari e/o intime, che spesso avevano portato a comportamenti antisociali e sessuali non tipici.
Questi comportamenti erano associati a diversi fattori di rischio precoci, tra cui:
- disregolazione emotiva;
- scarsa salute mentale;
- supporto emotivo limitato;
- strategie di coping maladattive.
Nel contesto del modello di studio, sono state individuate 3 diverse vie o percorsi che spiegano il coinvolgimento in comportamenti voyeuristici.
- Soddisfazione sessuale
Coinvolge individui con tendenze verso l’ipersessualità o la dipendenza sessuale. Per alcune persone, il coinvolgimento voyeuristico rappresenta una strategia di coping per sfuggire a una vita percepita come insensibile o problematica. Questi individui possono percepire il voyeurismo come un modo per evadere dalla realtà o come un “paracadute di sicurezza.”
- Ricerca di connessioni malsane
Parliamo di individui che cercano connessioni con gli altri, spesso attraverso relazioni sessuali a lungo termine con adolescenti o coinvolgendosi in comportamenti voyeuristici quando si trovano soli.
- Accesso a persone inappropriate
In questo caso, le persone cercano di ottenere accesso a individui che sono considerati inaccessibili, come figliastri o vicini. Questo comporta spesso una pianificazione estesa, come l’installazione di telecamere.
Nello studio, i partecipanti sono stati suddivisi in 3 categorie di pianificatori, ognuno dei quali aveva motivazioni specifiche per il coinvolgimento in comportamenti voyeuristici:
- pianificatori disorganizzati: individui spinti dalla compulsività sessuale e dalla ricerca di emozioni;
- pianificatori organizzati: individui motivati dall’interesse sessuale per il voyeurismo o per una vittima specifica;
- nessuno: sono spinti dal desiderio sessuale e dall’eccitazione sessuale.
Quali sono le cause del voyeurismo?
Una delle teorie proposte riguarda la paura della perdita di un oggetto o della separazione da esso nella prima età adulta, che potrebbe costituire un fattore predisponente per lo sviluppo del voyeurismo.
Secondo questa teoria, l’individuo potrebbe manifestare un crescente bisogno di mantenere un contatto visivo costante con l’oggetto di interesse, trasformando questa necessità in un comportamento iperattivo della funzione visiva, tipico del voyeurismo.
Altre influenze, come l’ambiente familiare, le esperienze infantili, i fattori genetici e le dinamiche psicologiche individuali, potrebbero contribuire a questa parafilia in modi diversi.
Voyeurismo: una lettura psicodinamica
Otto Feniche, medico e psicoanalista austriaco, ha associato le tendenze voyeuristiche a una fissazione alla scena primaria infantile.
Nella teoria psicoanalitica, la scena primaria si riferisce a un evento in cui un bambino assiste o percepisce un atto sessuale tra i suoi genitori.
La fissazione alla scena primaria si verifica quando il bambino non riesce a superare questa fase in modo adeguato e resta intrappolato in una sorta di “sospensione” psicologica, in cui le dinamiche edipiche si sviluppano in modo disfunzionale.
In questo contesto, il voyeurismo può essere visto come un tentativo di ripetere o rivivere inconsciamente quella scena primaria.
Gli individui con una tale fissazione possono cercare di soddisfare i loro desideri e curiosità sessuali attraverso l’osservazione segreta degli atti sessuali altrui, come se stessero cercando di riappropriarsi dell’esperienza della scena primaria.
Voyeurismo: cure e trattamenti
Il trattamento del voyeurismo rappresenta un aspetto cruciale per aiutare gli individui a gestire e superare le tendenze voyeuristiche, contribuendo al loro benessere e alla prevenzione di comportamenti illegali o dannosi.
Il trattamento del voyeurismo può essere guidato da una comprensione dei percorsi motivazionali che portano a questo comportamento, precedentemente citati:
- per coloro che ricadono nel percorso della soddisfazione sessuale, è essenziale concentrarsi sulla gestione degli impulsi sessuali. Il trattamento dovrebbe mirare a fornire loro strumenti per gestire e ridurre tali impulsi. È importante supportarli nella comprensione di comportamenti sessuali sani e consensuali come alternative al voyeurismo;
- per gli individui che cercano connessioni malsane, il trattamento dovrebbe affrontare le strategie di coping maladattive che possono essere alla base del comportamento voyeuristico;
- nel caso di coloro che cercano di raggiungere persone inaccessibili, come figliastri o vicini, il trattamento dovrebbe concentrarsi sulla gestione dei pensieri sessuali inappropriati e il supporto per soddisfare i desideri sessuali in modo sano e consensuale.
In ogni caso, è importante fornire supporto per lo sviluppo e il mantenimento di relazioni intime sane. Molte persone coinvolte in comportamenti voyeuristici mostrano carenze in questo ambito, che possono influire sui loro comportamenti. L’obiettivo è quello di aiutare queste persone a sviluppare una relazione più sana con la propria sessualità.
In generale il trattamento per il voyeurismo è di solito psicoterapeutico e consiste generalmente in un’analisi o terapia di gruppo ed in altre forme di terapia come quella cognitivo-comportamentale.
In alcuni casi può risultare efficace anche l’uso di antidepressivi come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI). Se tali farmaci non risultano efficaci e il disturbo è grave, si può ricorrere a farmaci che riducono i livelli di testosterone, riducendo così l’impulso sessuale.
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Fonti
- Lakhepatil, S. (2023). Study on the Offences of Stalking, Voyeurism and Sexual Harassment in India. Asian Law & Public Policy Review, 8, 61-70.
- Lister, V. VOYEURISM: WHAT IS IT AND WHAT DO WE KNOW SO FAR?.
- Pang, N. T. P., Masiran, R., & Alimuddin, A. S. (2023). Paraphilia without symptoms of primary psychiatric disorder: a case report. Journal of medical case reports, 17(1), 1-4.
- Lister, V. P., & Gannon, T. A. (2023). A Descriptive Model of Voyeuristic Behavior. Sexual Abuse, 10790632231168072.