Menarca: come preparare una figlia all’arrivo delle prime mestruazioni

Scopri come preparare una figlia al menarca, o primo ciclo.
menarca, come preparare la figlia al primo ciclo

La prima mestruazione, o menarca, avviene solitamente intorno ai 12 o 13 anni. È uno dei momenti più importanti nella vita di una donna perché rappresenta il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, ed è caratterizzato dallo sviluppo e dalla maturazione degli organi sessuali secondari e da cambiamenti ormonali e psicologici.

Nonostante sia un fenomeno del tutto naturale e fisiologico, spesso non sappiamo come affrontare l’argomento con nostra figlia. Riuscire a creare un dialogo rassicurante ed empatico è fondamentale per aiutarla ad accettare i cambiamenti dovuti alla pubertà. Trovare le parole giuste per spiegare il menarca e il ciclo mestruale può aiutare le nostre figlie a vivere con consapevolezza e serenità questo passaggio così importante della loro esistenza.

Non dimentichiamo inoltre che l’arrivo delle prime mestruazioni indica il raggiungimento della maturità sessuale e della capacità riproduttiva. È quindi importante non trattare il ciclo come qualcosa di isolato ma come una parte dell’educazione sessuale.

Cos’è il menarca?

L’arrivo delle mestruazioni è una tappa fondamentale nella vita di una giovane ragazza. Tradizionalmente, questo momento segna la fine dell’infanzia e l’ingresso nell’età adulta.

Da un punto di vista strettamente biologico, il menarca è un fenomeno fisiologico che indica il momento in cui si verifica il primo ciclo mestruale e una donna diventa potenzialmente fertile.

Questo è uno dei nodi più difficli da affrontare soprattutto per un genitore che si trova a dover accettare l’ingresso della propria figlia in un mondo in cui iniziano a far capolino parole come sessualità e maternità.

Il rischio è quello di farsi prendere dall’ansia e di trasmetterla alle nostre figlie, regalando loro un’immagine distorta e poco funzionale di questo periodo così importante della loro vita.

Non dimentichiamo infatti che il menarca non è soltanto un fatto puramente fisico ma è il simbolo dell’ingresso nella vita adulta: il corpo cambia e la bambina si trasforma nella giovane donna di domani.

Nella sua mente si affacciano tematiche e comportamenti nuovi, un linguaggio diverso in cui la tempesta ormonale fa emergere desideri inediti che narrano del bisogno di piacere per piacersi, di seduzione e interesse per la sfera intima ma anche della forte necessità di interazioni e connessioni affettive funzionali e soprattutto affidabili.

È un universo complesso, fatto di potenzialità inespresse che devono trovare presto la propria voce per costruire una vita adulta soddisfacente e serena.

Il menarca quindi va oltre il puro fatto fisico: è un appuntamento al quale arrivare preparati e consapevoli per viverlo con gioia e completezza ed è compito di un genitore aiutare una figlia a comprendere i cambiamenti che l’attendono.

I cambiamenti fisici e psicologici del menarca

La prima mestruazione è l’inizio di una profonda trasformazione sia fisica che psicologica.

Il fisico diventa uno “sconosciuto”. Oltre alla crescita della peluria in varie parti del corpo, assistiamo all’aumento del seno e dei fianchi che si fanno più tondi. La ragazzina spesso si guarda allo specchio e avverte la spiacevole sensazione di non riconoscersi. Nel momento in cui si rende conto di questo cambiamento, cerca una conferma e un confronto nelle coetanee e nei modelli imposti dalla società. Spesso i paragoni la fanno sentire inadeguata e tende a sentirsi sbagliata e fuori posto.

A questo disagio fisico si aggiunge quello psicologico.

Durante la pubertà si fa forte il desiderio di autodeterminarsi e di affermare la propria identità, seguendo un percorso alterno di differenziazione e identificazione faticoso e capace di disorientare anche l’adolescente più sereno. A questo vanno aggiunte tutte quelle emozioni e pulsioni alle quali è difficile dare un nome.

Menarca: quando iniziare a parlarne?

Nessuno può prevedere esattamente quando si verificherà il primo ciclo mestruale. Tuttavia, esistono degli indicatori che possono aiutarci più o meno a capire se è vicino. A titolo indicativo, il menarca avviene all’incirca due anni dopo la comparsa del seno e dei primi peli pubici. Può essere utile inoltre fare riferimento a quanti anni aveva la madre quando ha avuto il primo ciclo mestruale.

Per evitare qualsiasi sorpresa, è consigliabile iniziare ad affrontare l’argomento intorno ai 10 anni, ricordandoci però che è buona norma soddisfare e rispondere con semplicità e senza allarmismi a qualsiasi curiosità, anche se pensiamo che nostra figlia sia ancora piccola. È preferibile integrare la discussione in conversazioni quotidiane piuttosto che affrontarlo improvvisamente e con serietà eccessiva, poiché ciò potrebbe generare ansia nell’adolescente.

Le mestruazioni sono un argomento da “donne”?

Generalmente è la madre a parlare di menarca e ciclo, del resto è l’unica in famiglia a conoscere e sperimentare in prima persona cosa vuol dire avere le mestruazioni. Questo però non significa che questo sia un argomento da donne e che il padre debba essere escluso da questa parte così importante della vita di una figlia.

Le informazioni sul ciclo non devono essere riservate soltanto alle ragazze: una sana educazione sessuale e una conoscenza dei meccanismi fisiologici del corpo umano può aiutare compagni di scuola, fratelli e amici a capire, a essere empatici e a non fare scherzi o battute che rafforzino i pregiudizi sulle mestruazioni.

Attenzione però a non esagerare con il coinvolgimento di terze parti. La condivisione di questo evento con altri adulti o familiari, soprattutto in presenza della diretta interessata, può generare fastidio e imbarazzo. Il menarca fa parte della sfera privata di una ragazza e proprio per questo è un evento che va trattato con rispetto e discrezione.

Preparare una bambina all’arrivo delle mestruazioni: da dove partire

È molto importante come genitori mantenere sempre un atteggiamento positivo e naturale e rispondere sinceramente a tutti i dubbi e i quesiti delle nostre figlie.

Una delle prime cose che soprattutto una madre è chiamata a fare è capire qual è la sua narrazione personale in materia di menarca e più in generale di intimità e sessualità. Questo vuol dire ripercorrere un ideale “amarcord” partendo dal momento in cui ha avuto il primo ciclo, dalla spiegazione che ha ricevuto in famiglia e dal suo rapporto con le mestruazioni.

I genitori sono un punto di riferimento fondamentale per i figli. Non lasciamoci cogliere impreparati e iniziamo in tempo a informarci sul ciclo mestruale e su tutti i cambiamenti fisici e psicologici della pubertà.

Non esitiamo a richiedere il parere del nostro medico di fiducia e quello di un professionista della salute mentale per avere indicazioni specifiche ed efficaci per aiutarci a comprendere stati d’animo, dubbi e paure che possono tormentare le nostre figlie.

Come parlare del menarca con una figlia: guida pratica

Questo è un piccolo vademecum degli argomenti che sarebbe consigliabile affrontare per preparare nostra figlia all’arrivo del ciclo mestruale:

1) La prima cosa da chiarire è che le mestruazioni sono una parte normale e fisiologica della vita di una donna.

2) I primi cicli saranno leggeri e irregolari. Non c’è nulla di cui preoccuparsi, nel giro di qualche mese si stabilizzeranno fino a rispettare uno schema (28 giorni) che però può variare da donna donna. Ogni ciclo avrà una durata media di 4 o 5 giorni.

3) È normale sentirsi stanche, avere mal di testa, dolori alla pancia, qualche fastidio alla schiena ma anche avere frequenti sbalzi d’umore o desiderare cibi particolari.

4) Spieghiamo con parole semplici la fisiologia del ciclo mestruale, dell’ovulazione e parliamo con naturalezza della possibilità di rimanere incinta, adattando ovviamente i nostri discorsi all’età della ragazza.

5) Non lesiniamo informazioni pratiche su igiene, sui prodotti mestruali e il loro utilizzo.

3 libri per spiegare il ciclo mestruale

La lettura di libri può giocare un ruolo significativo nell’affrontare e comprendere i problemi adolescenziali. Può essere anche un prezioso strumento per spiegare a nostra figlia l’arrivo del menarca e per creare un clima di complicità e intimità che possa rassicurare una giovane adolescente in crescita. Tra le varie proposte vi segnaliamo:
Le Stagioni Dentro di Me, Claudia Sfetez
Questo libro è una guida ironica ma scientifica per spiegare alle ragazze e ai loro famigliari, fratelli compresi, l’anatomia femminile e il ciclo mensile con l’ausilio della PNEI (Psico Neuro Endocrino Immunologia). Età di lettura: da 9 anni.


Guida per bambine ribelli. Alla scoperta del corpo che cambia, Elena Favilli, Elisa Macellari
Semplice ma efficace, è un manuale che parla della rivoluzione della crescita, della confusione e di tutte quelle emozioni e sensazioni improvvise che le bambine non riescono a catalogare e comprendere. Età di lettura: 8 anni


La mia prima mestruazione, Nicole Schäufler
Un supporto concreto per genitori ed educatori e al tempo stesso un viaggio fiabesco alla scoperta di sé: in questo libro le ragazzine impareranno a conoscere gli ormoni, a capire il viaggio dell’ovulo nella pancia e lo scopo del sangue mestruale. Età di lettura: 10 anni

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.