Emozioni primarie: quali sono?

Tutti possediamo le emozioni primarie, sono innate ed essenziali per la sopravvivenza: quali sono e come influiscono sulla nostra vita

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Le emozioni sono come pennellate di colore nel quadro della nostra vita. Non c'è una tonalità giusta o sbagliata, ma ognuna aggiunge un tocco unico al dipinto della nostra esistenza, sia le emozioni primarie che secondarie.

Cosa sono le emozioni primarie

Le emozioni primarie, anche conosciute come fondamentali, sono quelle innate e universali che tutti gli esseri umani e molti animali condividono. Esse svolgono un ruolo cruciale nella regolazione della nostra biologia interna, nell'interpretazione degli eventi esterni e nel guidare i nostri comportamenti. Secondo lo psicologo Robert Plutchik, le emozioni possono essere rappresentate tramite una "ruota delle emozioni", che include otto emozioni di base e otto emozioni avanzate, ognuna derivante dalla combinazione di due emozioni di base.

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Quali sono le emozioni primarie

Negli anni '60 Paul Ekman, sostenitore delle teorie evoluzionistiche, con i suoi collaboratori fece una serie di ricerche sull'espressione ed identificazione delle emozioni tra diverse popolazioni del mondo.

In particolare vogliamo riportarvi uno studio scientifico condotto su persone appartenenti alle culture dei Fore, in Nuova Guinea, e dei Dani, in Indonesia, che hanno la caratteristica di essere socialmente e culturalmente isolati dal resto del mondo.

I risultati di questa ricerca dimostrarono che, pur essendo popoli lontanissimi tra loro, con una cultura completamente diversa e che non erano mai stati in contatto nemmeno per mezzo di tv e giornali, manifestavano le stesse espressioni facciali di chi apparteneva a culture occidentali, sudamericane ed orientali. Dagli esiti degli esprimenti condotti dai ricercatori sono state identificate le 7 emozioni primarie, e quindi di base:

EmozioneDescrizione
RabbiaÈ una reazione alla frustrazione e può manifestarsi in diversi modi, tra cui l’aggressività.
PauraLa risposta a un qualcosa che percepiamo come pericolosa. È dominata dall’istinto che ha come obiettivo la nostra sopravvivenza.
TristezzaNasce in seguito alla perdita di qualcuno o qualcosa, perché non abbiamo raggiunto uno scopo che ci eravamo prefissati e molto altro ancora.
GioiaQualcosa di positivo, finalmente, che ci porta ad essere soddisfatti e che ha su di noi un potere travolgente.
SorpresaIl brivido che proviamo quando siamo di fronte a qualcosa di inaspettato, e per questo può essere seguito da paura o gioia.
DisprezzoQuando non abbiamo un briciolo di stima nei confronti di qualcosa e/o qualcuno, tanto che tendiamo a rifiutarla perché la consideriamo priva di dignità morale e/o intellettuale.
DisgustoSi esprime attraverso un’espressione facciale specifica.

Che ruolo hanno nella nostra vita

Le emozioni sono essenziali e per questo ricoprono tantissimi ruoli diversi nella vita di ognuno di noi. Sperimentiamo determinate sensazioni perché abbiamo bisogno che il nostro organismo si adatti alla situazione che stiamo vivendo, e quindi ci servono per prepararci all’azione.

Le emozioni primarie hanno anche una funzione sociale e interpersonale e in più influiscono sulla nostra attività cognitiva, per cui quella della mente, perché orientano le nostre scelte. Sono perciò strumenti essenziali per mediare fra situazioni che cambiano continuamente e che ci fanno attivare - in diversi casi - le più opportune risposte comportamentali, o comunque quelle che riteniamo utili.

Le emozioni primarie si rivelano anche dei potenti mezzi di comunicazione sia interni che esterni alla nostra persona. Un esempio di tutto ciò è la paura, emozione che ci comunica che qualcosa sta accadendo. Quando scatta, quindi, ci irrigidiamo e magari scappiamo da quella precisa situazione. Contemporaneamente l'ambiente esterno percepisce la nostra paura, si allarma e si prepara all'azione.

Le emozioni comunicano agli altri (e li influenzano), anche tramite le espressioni facciali molto più velocemente rispetto all’uso delle parole. In più, comunicano anche con noi stessi perché le nostre reazioni emotive possono informarci su una situazione e/o allarmarci perché magari sta succedendo qualcosa.

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Le emozioni secondarie

Non si può parlare di emozioni primarie senza fare riferimento alle secondarie. Queste ultime, infatti, sono il risultato di una mescolanza delle prime. Ciò vuol dire che sono emozioni più complesse perché vengono condizionate e plasmate dall'esperienza. Degli esempi di emozioni secondarie sono la vergogna, il senso di colpa, il rimorso e l’invidia.

Antonio Damasio, neurologo, neuroscienziato, psicologo e saggista portoghese, sostiene che le emozioni secondarie emergono in noi quando iniziamo a provare dei sentimenti perché creiamo delle connessioni tra categorie di oggetti e situazioni, da un lato, ed emozioni primarie dall’altro. Per fare un esempio pratico della definizione data dall'esperto, la gioia è un'emozione primaria, mentre l’euforia è secondaria perché appartiene alla gamma di emozioni che nascono dalla felicità stessa.

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Differenze tra emozioni primarie e secondarie

Le emozioni primarie rappresentano la nostra reazione immediata agli eventi e alle situazioni che ci circondano, mentre le emozioni secondarie sono una risposta a come ci sentiamo. Un esempio chiaro di questa distinzione è quando proviamo vergogna (emozione secondaria) per aver avuto paura (emozione primaria) in una determinata situazione. Questa distinzione ci aiuta a penetrare più in profondità nelle nostre reazioni emotive e nelle loro radici.

Per comprendere se stiamo sperimentando un'emozione primaria o secondaria, possiamo porci alcune domande fondamentali. Innanzitutto, chiediamoci se l'emozione è una reazione diretta all'evento. Se sì, è probabile che sia primaria. Al contrario, se l'emozione non sembra una risposta diretta, potrebbe essere secondaria.

Un altro modo per distinguere tra emozioni primarie e secondarie è osservare se le emozioni si attenuano dopo che l'evento iniziale è terminato. Se l'intensità emotiva diminuisce rapidamente, è probabile che si tratti di un'emozione primaria. Tuttavia, se l'emozione persiste nel tempo e continua a influenzare il nostro stato d'animo presente, potrebbe essere una manifestazione di un'emozione secondaria.

La tabella seguente illustra alcuni esempi di emozioni primarie e di emozioni secondarie associate che possono derivare da esse:

Emozione primariaEmozione secondaria
GioiaSperanzoso, orgoglioso, emozionato, felice
PauraAnsioso, insicuro, inferiore, panico
RabbiaRancore, odio, invidia, gelosia, fastidio
TristezzaVergogna, negligenza, depressione, colpa, isolamento
SorpresaSconvolto, sgomento, confuso, perplesso
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Domenico De Donatis
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.

DsMDott.ssa Martina Migliore
Dott.ssa Martina Migliore
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

FRFederico Russo
Federico Russo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048.

Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara.

Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.