La manipolazione mentale: come riconoscerla per imparare a proteggersi

Riconoscere e proteggersi dalla manipolazione mentale è essenziale per preservare la propria autonomia e il proprio benessere emotivo.
manipolazione mentale e psicologica

La manipolazione mentale o plagio mentale può sembrare qualcosa da thriller psicologico, ma è più comune di quanto pensiamo e può avvenire in situazioni quotidiane.

Il manipolatore si avvale di varie tecniche di manipolazione per influenzare e controllare. Queste strategie possono avere un impatto devastante sulla psiche dell’individuo, fino al punto di demolire psicologicamente una persona.

Ma non ti preoccupare, ci sono modi per riconoscere quando qualcuno sta cercando di giocare con la tua mente e strategie per tenerti al sicuro. In questo articolo ti forniamo alcune tecniche di manipolazione psicologica comuni e consigli su come proteggerti dalle relazioni tossiche, continua a leggere.

Manipolazione mentale: significato

La manipolazione mentale consiste nell’applicazione di strategie che distruggono l’identità di un individuo all’interno di una relazione di potere. 

Emanuela Tizzani e colleghi

Psicologia nera e manipolazione mentale

La psicologia nera si riferisce a pratiche manipolative, spesso con intenti malevoli, volte a influenzare il pensiero, il comportamento o le emozioni degli altri in modo negativo. Queste pratiche possono includere:

  • il controllo
  • il gaslighting
  • la manipolazione mentale ed emotiva
  • altre tecniche di manipolazione
Psicologia nera e manipolazione mentale

Manipolazione mentale e seduzione

La seduzione è il processo attraverso il quale una persona cerca di attrarre e conquistare l’altra, spesso con l’obiettivo di instaurare una relazione romantica o sessuale. La seduzione può coinvolgere gesti, comportamenti e parole che mirano a suscitare interesse, fascino e desiderio nell’altra persona.

La manipolazione mentale può essere utilizzata anche all’interno della seduzione, quando una persona cerca di influenzare i sentimenti o le decisioni dell’altra per ottenere ciò che desidera. Questo può comportare l’uso di tattiche manipolative come:

  • il love bombing
  • il nascondere informazioni rilevanti
  • il manipolare le emozioni dell’altra persona per ottenere la sua approvazione o coinvolgimento

L’importanza di riconoscere il plagio mentale

Anche a te sarà capitato di avere a che fare con una persona tossica, che sembra fare di tutto per sabotare la tua autostima, annullarti come persona allo scopo di riuscire a controllarti. Questi tipi di persone sono spesso identificabili come bugiardi patologici o individui con disturbo narcisistico di personalità e sono abilissimi nella manipolare una persona.

Queste dinamiche non fanno altro che ingigantire le nostre insicurezze, perciò è fondamentale saperle riconoscere, anche se può essere molto difficile perché un manipolatore è molto astuto nel nascondere i suoi scopi.

Ovviamente tutti i giorni può capitare di incappare in una più lieve forma di manipolazione mentale, ad esempio finalizzata a ottenere un favore, ma ora noi stiamo parlando di casi in cui il danno provocato alla vittima può essere molto profondo, perché mira alla base il suo essere.

Un altro fenomeno diffuso è il ghosting, ovvero quando una persona si allontana all’improvviso dalle nostre vite. Può trattarsi anche di ghosting in amicizia: un amico scompare improvvisamente e questo può generare smarrimento e frustrazione.

Tipologie di manipolazione mentale

Un manipolatore può ricorrere a numerose strategie per raggiunger i suoi scopi, studiando la vittima e facendo leva sui suoi punti deboli. Tutto ciò viene messo in atto in maniera subdola e velata. In particolare, il manipolatore ha per lo più un atteggiamento passivo aggressivo, ovvero mette in campo un’ostilità in forma indiretta, ad esempio attraverso il silenzio, e persevera senza mostrare traccia di senso di colpa, nel più completo distacco emotivo, e non esita a ferire la vittima se questo può avvantaggiarlo.

Di seguito, vediamo alcune tipologie di plagio mentale.

Manipolazione emotiva

Questa tipologia coinvolge l’uso delle emozioni per controllare gli altri. Il manipolatore può cercare di suscitare emozioni come colpa, compassione o gratitudine per ottenere il comportamento desiderato dalla vittima. Questa forma di manipolazione è comune nelle relazioni tossiche.

Esempi di manipolazione affettiva sono:

  • ricatto emotivo
  • minimizzazione
  • sfruttamento delle insicurezze
  • far dubitare la persona di se stessa
Manipolazione emotiva

Manomissione delle relazioni

Il manipolatore affettivo può cercare di manipolare o sabotare le relazioni della vittima con gli altri, diffondendo pettegolezzi o creando conflitti per mantenere il controllo sulla vittima.

Amore condizionale

Il manipolatore può mostrare affetto o supporto solo quando la vittima soddisfa le sue richieste o aspettative, creando un ambiente in cui la vittima si sente costantemente in debito o insicura.

La manipolazione mentale in amore

La manipolazione mentale in amore è un fenomeno complesso che può verificarsi quando una persona cerca di controllare o influenzare il partner attraverso tattiche emotive, psicologiche o comportamentali. Queste tattiche possono essere utilizzate per ottenere un vantaggio personale, esercitare il controllo o mantenere il potere nella relazione.

Alcuni esempi di manipolazione psicologica in amore:

  • isolamento – in questo modo, il manipolatore può esercitare un maggiore controllo sulla vita del partner;
  • bugie e manipolazione dell’informazione – può includere la distorsione della realtà o la presentazione selettiva delle informazioni.
  • controllo finanziario – controllare le finanze del partner, costringendolo a dipendere economicamente da lui o ad adottare determinati comportamenti in base alle sue esigenze finanziarie.
  • minacce o coercizione – per ottenere il comportamento desiderato dal partner, inducendo la paura o l’insicurezza nel tentativo di ottenere il suo consenso.

Chi è la vittima della manipolazione psicologica?

Il manipolatore sceglie la sua vittima con estrema attenzione, tra coloro che presentano delle particolari debolezze caratteriali che possono facilitarlo nel mettere in atto il suo gioco.

Prima di tutto, cercherà qualcuno di indifeso, che non riesce a vedere il male negli altri e ritiene che tutti siano sempre onesti come lo è lui o lei. D’altra parte si tratta spesso di persone che hanno un’autostima bassa o scarsa fiducia in se stesse, e magari sono convinte di non essere degne di amore. Questo tratto caratteriale è molto ricercato dai manipolatori perché predispone alla dipendenza affettiva e a pendere letteralmente dalle labbra della prima persona che è disposta a concedere affetto a queste persone.

Il manipolatore sarà in grado di subentrare facilmente nelle fragilità di una persona bisognosa di affetto, riconoscimento e considerazione, perché sa come approfittare della sua necessità di trovare un equilibrio colmando le mancanze che sente.

Altra caratteristica che rende una persona una potenziale vittima di plagio mentale è la solitudine. L’essere umano è un animale sociale, perciò è del tutto normale che una persona che si sente sola desideri trovare una compagnia, anche per soddisfare il bisogno di sentirsi apprezzato e di attribuirsi un valore. Questo bisogno, però, rende vulnerabili all’azione di un manipolatore.

In base alla descrizione che abbiamo fatto della vittima ideale del manipolatore, dunque, chiunque potrebbe incappare in questa trappola, anche una persona molto intelligente e consapevole di se stessa e dei suoi processi mentali. La fragilità che espone al rischio, quindi, non sta nel punto di vista cognitivo ma in quello emotivo: un’autostima forte e salda è l’unica difesa contro la manipolazione mentale.

Manipolazione mentale: come se ne esce?

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Come riconoscere la manipolazione mentale

Come puoi fare a sapere se sei veramente vittima di una manipolazione mentale? Se questo fenomeno si può verificare in qualsiasi ambiente relazionale, può essere difficile riconoscerlo. Presta attenzione a questi dettagli.

  • Stato di confusione

Se ti senti spesso confuso/a quando interagisci con una certa persona, potrebbe essere un segno di manipolazione psicologica. Ricorda che il manipolatore sa come manipolare le persone. Inizialmente, il plagio mentale può essere ben nascosto da una comunicazione efficace, quindi fai attenzione a come ti senti quando incontri il partner in una relazione sentimentale. Provi ansia o timore? Percepisci condotte controllanti?

Come riconoscere la manipolazione mentale
  • Dubbio sulle tue percezioni

Se inizi a mettere in dubbio le tue percezioni, opinioni, sentimenti e persino la tua visione della realtà, potrebbe essere un segno di manipolazione mentale. Il manipolatore potrebbe minare la tua autostima con critiche costanti o tecniche passive-aggressive.

  • Senso di dipendenza e svalutazione personale

Se ti senti completamente dipendente dai giudizi e dai desideri del manipolatore, e inizi a giustificare il suo comportamento anche se ti tratta male, potrebbe essere un segno di manipolazione. Potresti sviluppare sintomi come depressione, ansia, attacchi di panico o apatia

Manipolazione mentale: le tecniche

Le tecniche di manipolazione mentale sono varie e possono essere utilizzate da individui con l’intenzione di influenzare o controllare il comportamento, le emozioni o i pensieri degli altri.

Il breadcrumbing

Il breadcrumbing è una tattica di manipolazione emotiva e comportamentale utilizzata nelle relazioni romantiche o nelle dinamiche di corteggiamento. Questa tecnica coinvolge il lasciare “briciole di pane” di attenzione, comunicazione o interesse intermittente per mantenere il coinvolgimento emotivo della vittima senza impegnarsi veramente in una relazione significativa.

Come manipolare le persone attraverso la comunicazione

Nello specifico, la comunicazione efficace applicata alla manipolazione mentale viene impiegata allo scopo di distorcere la realtà. Ne è un esempio lampante il gaslighting, che viene utilizzato proprio per confondere la persona fino a farla dubitare delle sue percezioni, dei suoi ricordi e della sua stessa affidabilità.

Inizialmente il manipolatore usa delle parole atte a creare un senso di confusione e, man mano che questa cresce, acquisisce sempre maggiore controllo sui processi di pensiero dell’altro. Il manipolatore può arrivare ad attribuire all’altra persona parole che non ha mai pronunciato proprio allo scopo di confondere.

Maschera del manipolatore

Il manipolatore presenta una facciata falsa di tranquillità e normalità, fingendo che tutto vada bene, mentre nel frattempo sabotano segretamente le azioni della vittima. Questo può causare confusione e indebolire la capacità della vittima di riconoscere il comportamento manipolativo.

Maschera del manipolatore

Come manipolare le persone: proiezione e deresponsabilizzazione

Il manipolatore affettivo proietta i propri problemi, insicurezze o comportamenti negativi e mancanze di rispetto sull’altro, facendo sentire la vittima responsabile o egoista se tenta di affrontare o discutere tali questioni. Questa tecnica può portare la vittima a dubitare di sé stessa e a sentirsi colpevole per qualcosa che non è responsabilità sua.

Manipolare una persona: silenzio ed estraniamento

Il silenzio o l’estraniamento sono potenti strumenti di manipolazione utilizzati dai manipolatori per esercitare controllo e potere sulla vittima all’interno della relazione. Queste tattiche possono essere impiegate come forma di punizione per la vittima o per ottenere ciò che il manipolatore desidera.

La possessività in amore può giocare un ruolo significativo in questa dinamica manipolativa. Il manipolatore possessivo cerca di mantenere un senso di controllo totale sulla vittima e sulle dinamiche della relazione. Quando la vittima non si comporta come desiderato dal manipolatore o non risponde alle sue richieste, quest’ultimo può utilizzare il silenzio o l’estraniamento come modo per punirla e farle sentire colpevole.

Il silenzio può essere interpretato come una forma di punizione emotiva, in cui il manipolatore ignora deliberatamente la vittima, rifiutando di comunicare o di rispondere ai suoi tentativi di contatto. Questo crea un senso di isolamento e abbandono nella vittima, portandola a dubitare di sé stessa e a cercare di risolvere la situazione per ristabilire il contatto emotivo con il manipolatore.

L’estraniamento, d’altra parte, implica una totale interruzione dei contatti e delle interazioni con la vittima da parte del manipolatore. Questo può includere il blocco sui social media, l’evitare incontri o persino l’allontanamento fisico.

L’obiettivo è far sentire alla vittima il peso della perdita e dell’abbandono, costringendola a cercare il perdono o l’attenzione del manipolatore.

Silenzio ed estraniamento

Il senso di colpa nel plagio mentale

Potresti chiederti che necessità ha una persona di arrivare a tanto. Partiamo dal presupposto che qualcuno che sente il bisogno di manipolare qualcun altro per avere una sensazione di controllo è una persona molto insicura, che mette in atto delle tecniche di manipolazione scorrette e disfunzionali per sentirsi attribuire un valore.

Da qui deriva un secondo modus operandi tipico: quello di proiettare all’esterno i propri errori per non doverli affrontare, dal momento che un’autostima così bassa non potrebbe sopportarlo. Qualsiasi sia l’oggetto della discussione, il manipolatore cerca sempre di ribaltare la situazione a suo favore, in modo da togliersi ogni colpa.

Un effetto collaterale, però, è quello di causare sofferenza all’altro, non necessariamente in modo diretto. Non sempre, infatti, la vittima viene denigrata, a volte il manipolatore si chiude nel silenzio, facendola sentire invisibile e indegna di considerazione. È un modo per umiliarla e far crescere il senso di colpa verso il partner per non aver accettato di sottostare ai desideri dell’altro.

In altri casi, invece, il manipolatore fa leva sulla pietà, dimostrandosi una persona buona e sempre gentile e disponibile, quando in realtà sta cercando di far crescere un dubbio nell’altro, sabotando tutte le sue conquiste mentre indossa una maschera che cela le sue vere intenzioni.

Manipolazione mentale: come uscirne?

Uscire da una situazione di manipolazione psicologica in una relazione può essere un processo difficile e complesso, ma è assolutamente possibile. Ecco alcuni passi che possono aiutare a superare la manipolazione mentale:

  • Riconoscere la manipolazione

Il primo passo è rendersi conto di essere vittima di manipolazione mentale. Questo può richiedere un periodo di auto-riflessione e auto-analisi per comprendere i modelli dannosi nella relazione.

  • Raggiungere un sostegno

Parla con amici fidati, familiari o un professionista della salute mentale. Condividere le tue esperienze con qualcuno di fiducia può aiutarti a guadagnare prospettiva e sostegno emotivo.

  • Evitare il contatto

Se possibile, prendi le distanze dal manipolatore. Riduci il contatto e non permettere a questa persona di esercitare ulteriormente il suo controllo su di te.

  • Focalizzarsi sul proprio benessere

Concentrati sul prenderti cura di te stesso/a. Pratica l’autocura, coinvolgiti in attività che ti piacciono e che ti fanno sentire bene, e mantieni uno stile di vita sano ed equilibrato.

  • Non colpevolizzarsi

Ricorda che non sei responsabile per le azioni del manipolatore. Non colpevolizzarti per essere stato/a manipolato/a e non permettere che il senso di colpa ostacoli il tuo processo di guarigione.

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Cosa fare contro la manipolazione mentale?

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Reato di manipolazione mentale

Al momento, il reato di manipolazione mentale non è riconosciuto come tale nella maggior parte dei sistemi giuridici. Tuttavia, alcune forme di manipolazione possono costituire reati o violazioni di legge, a seconda delle circostanze e delle leggi specifiche del luogo in cui si verificano.

Ad esempio, se la manipolazione viene utilizzata per commettere altri reati, come frode, abuso domestico, stalking o violenza psicologica, le azioni del manipolatore possono essere perseguite legalmente come parte di quei crimini.

Fonti

  • Tizzani, E., & Giannini, A. M. (2012). La manipolazione mentale nei gruppi distruttivi. Rivista Di Criminologia, Vittimologia E Sicurezza. http://eprints.bice.rm.cnr.it/3902/1/articolo_tizzani%2Dgiannini_2011%2D03.pdf
Redazione

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
In Italia, la recente attenzione mediatica al benessere mentale vede giornali, creator, e centri medici impegnati nella produzione di contenuti informativi. In questo contesto il processo di revisione è fondamentale e lo scopo è garantire informazioni accurate. Il nostro processo di revisione è affidato ai terapeuti e alle terapeute che lavorano in Serenis, con almeno 2.000 ore di esperienza.

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Ogni articolo viene scritto o esaminato da uno psicoterapeuta prima di essere pubblicato.

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Chiarezza

Ogni articolo è rivisto dal punto di vista stilistico, per agevolare la lettura e la comprensione.

Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.