Tutto quello che vuoi sapere sulla dipendenza affettiva e come gestirla

Trova il tuo percorso per uscire dalla dipendenza affettiva: esplora strategie di autoguarigione, supporto psicologico e tecniche di empowerment

Questo articolo è pensato per rispondere a tutte le domande e curiosità sulla love addiction. Ti spiegherà cos’è la dipendenza affettiva (da non confondere con la codipendenza affettiva), quali sono i sintomi e come si cura, e ti fornirà informazioni scientifiche spiegate in modo semplice. L’articolo è curato da Serenis Health, piattaforma di psicoterapia online.

Cos’è la dipendenza affettiva

La dipendenza affettiva è uno stile di comportamento caratterizzato da un interesse disadattivo, pervasivo ed eccessivo verso uno o più partner romantici. Inoltre, prevede una conseguente mancanza di controllo sia sul comportamento, che sulle proprie emozioni e sui pensieri. Per di più, la persona dipendente arriva alla rinuncia ad altri interessi e relazioni. Nella dipendenza affettiva, l’amore è vissuto come totalizzante e come l’unica cosa che conta, ma è un amore immaturo, incerto, incontrollabile e che schiaccia la propria vita.

In poche parole, una persona con dipendenza affettiva dipende in tutto e per tutto dalla persona amata, dalla relazione che ha con essa o quantomeno, null’altro conta. Inoltre, sviluppa pensieri ossessivi e prova una grande fragilità. Infatti, nella dipendenza affettiva la paura dell’abbandono è centrale: essere lasciati è un pensiero inconcepibile.

La dipendenza affettiva maschile si può presentare in maniera un po’ diversa da quella femminile. Difatti, negli uomini, può rimanere più dissimulata e nascosta, ma a volte può essere anche più drammatica ed eclatante. Secondo alcune teorie ciò accade perché l’uomo, nella nostra cultura, viene visto generalmente come padrone delle proprie emozioni e autosufficiente, che non può in alcun modo mostrare una simile debolezza. Ma è proprio per questo che in alcuni casi la dipendenza affettiva maschile si trasforma in violenza. Non sempre, tuttavia, si riscontrano differenze tra uomini e donne nella manifestazione della dipendenza affettiva.

La dipendenza affettiva in psicologia

In psicologia la dipendenza affettiva viene vista come una dipendenza psicologica che consiste nel pensare sempre a una persona. Sebbene non sia ancora riconosciuta completamente come un disturbo a sé stante dal principale manuale diagnostico, il DSM-5, viene menzionata al suo interno e rientra tra le nuove dipendenze, o new addiction. Per l’appunto, si tratta di dipendenze “nuove”, non legate ad alcuna sostanza.

Si tratta infatti di una dipendenza comportamentale della quale spesso la persona affetta è inconsapevole. Non sempre l’amore morboso di una persona ossessionata da un partner in psicologia viene etichettato come una vera e propria dipendenza. Un – per così dire – amore tossico, in psicologia, può risultare da diversi disturbi presenti in almeno uno dei due partner, ma può anche svilupparsi in persone senza alcuna diagnosi psichiatrica.

La dipendenza affettiva in psicoanalisi viene vista come un attaccamento ossessivo a un partner che non è rassicurante, o che almeno non viene percepito come tale, con il quale non si vive una bella relazione di coppia. Tuttavia, la persona dipendente si identifica con la persona amata, ripercorrendo un rapporto di dipendenza del bambino dalla madre problematico. Occorre specificare che questa interpretazione non è accettata unilateralmente da tutte le correnti psicologiche, ed è soggetta a molte critiche.

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La dipendenza psicologica da una relazione e dalla persona amata per essere riconosciuta come una vera e propria dipendenza, deve soddisfare dei criteri ben precisi per distinguerla dalla psicosi affettiva, molto più vicina alla schizofrenia che a una dipendenza. Ma anche dal disturbo narcisistico di personalità. Infatti, la psicologia del narcisista lo può talvolta rendere estremamente dipendente dal rapporto affettivo, ma in modo differente.

Dipendenza affettiva: come e in che ambiti si manifesta

Come abbiamo visto, la dipendenza affettiva e il narcisismo possono avere talvolta un legame privilegiato. Ma non è l’unico modo in cui si manifesta la dipendenza affettiva. Dipendenza affettiva e depressione sono altrettanto frequenti. In generale, la cosiddetta love addiction si presenta spesso in concomitanza con altri disturbi psicologici o psichiatrici.

Questo è vero in particolare per altre forma di dipendenza. La dipendenza affettiva e la tossicodipendenza sono un connubio non insolito. Lo sono anche il disturbo da stress post-traumatico, l’ansia e in generale una condizione di poca autostima. In particolare, in questi casi la dipendenza da un rapporto affettivo aiuta a sopportare il terrore della solitudine e del vuoto.

Anche i disturbi di personalità e la dipendenza affettiva sono strettamente collegati. Un esempio è il disturbo narcisistico, ma anche il disturbo di personalità dipendente. In questo caso, la persona che ha un disturbo di personalità dipendente, non mostra solo i segni di una dipendenza. Anzi, il disturbo di personalità si accompagna spesso ad altre problematiche, come il disturbo bipolare, la depressione maggiore, i disturbi d’ansia e i disturbi dell’alimentazione.

Quindi, la dipendenza affettiva, che spesso si esprime con gelosia e attacchi di rabbia per il terrore di perdere la persona amata, compare spesso in concomitanza con altri disturbi e con essi può anche confondersi. Per questo la sua classificazione e diagnosi sono ancora incerte e discusse. Tuttavia, non sempre la dipendenza affettiva si manifesta assieme ad altri disturbi. È anche vero che non sempre una persona con dipendenza affettiva si lega a persone con particolari problemi psicologici.

Quali sono le cause della dipendenza affettiva

Le cause della dipendenza affettiva possono dipendere da un abuso subito in età infantile oppure da uno stile genitoriale ambivalente. Queste sono le ipotesi più spesso citate in letteratura, anche se non sono confermate. In poche parole, secondo queste teorie quasi sempre le cause della dipendenza affettiva riportano all’infanzia. In particolare, quando si parla della responsabilità dello stile genitoriale, si intende che le figure di accudimento accudiscono in maniera incostante e ambigua: ciò porta il bambino a sentirsi vulnerabile e a sviluppare la dipendenza affettiva.

Le cause della gelosia ossessiva alla base della dipendenza rimandano proprio a un rapporto problematico nell’infanzia. Il bambino può diventare poco selettivo nei confronti delle attenzioni che riceve, ovvero, siano esse positive o negative, diventano comunque rassicuranti. Così, in età adulta, cercherebbe attenzioni di qualsiasi tipo, anche umilianti, pur di sentirsi amato, per questo che spesso le persone con dipendenza affettiva mantengono relazioni malate.

Quindi, le cause della gelosia patologica potrebbero dipendere dal terrore dell’abbandono. Questo meccanismo potrebbe essere anche tra le cause del narcisista patologico, o tra le cause dell’anaffettività. Secondo alcuni autori, infatti, lo stesso trauma infantile è in grado di causare problemi diversi in base allo stile cognitivo della persona.

Secondo alcuni autori, le cause della dipendenza affettiva maschile, pur essendo le stesse di quella femminile, porterebbero più spesso gli uomini a nasconderla, anzi, avrebbero la tendenza a far fronte al trauma con il meccanismo dell’ “identificazione con l’aggressore”, che comporta l’assunzione del ruolo subito in precedenza. Invece, le donne sarebbero più portate a rivivere le violenze subite, nel tentativo illusorio di controllarle e riscattarsi dal passato. Ciò potrebbe spiegare la maggior frequenza con cui le donne sono colpite dalla dipendenza affettiva rispetto agli uomini.

Quali sono i sintomi della dipendenza affettiva

I sintomi della dipendenza affettiva più comuni riguardano essenzialmente la fissazione malsana con il proprio partner che spesso comporta la persona a compiere compulsioni ossessive, come ad esempio chiamare al telefono di continuo la persona amata oppure addirittura pedinarla o fare stalking. In questo caso i sintomi dell’astinenza coincidono con i sintomi di fine amore. Quando l’amore finisce i sintomi normali in chi subisce l’abbandono sono la preoccupazione, la gelosia, la disperazione. Solitamente durano per un breve periodo, mentre per il dipendente affettivo sono all’ordine del giorno.

La dipendenza affettiva spesso si manifesta anche nella fase dell’innamoramento con sintomi simili a quelli di chi subisce l’anaffettività o di chi viene scaricato. Il dramma è palesemente esagerato, immotivato, ma la persona dipendente ha il terrore di soffrire di solitudine, e i sintomi di ciò sono proprio le compulsioni e le ossessioni per la persona che dice di amare. Ecco tutti i sintomi della dipendenza affettiva e i segni per riconoscerla.

  • Sentirsi persi quando non si ha un partner. Chi ha una dipendenza affettiva non passa mai nella vita più di qualche giorno senza un partner.
  • Sentirsi eccessivamente dipendente dal proprio partner. Tutto dipende dal partner, dalla relazione. Senza il partner la vita non ha senso.
  • L’unica relazione che conta. Si arriva a dare la priorità alla relazione con il partner. Questa è di gran lunga la più importante, sopra ogni altra relazione personale, a volte fino al punto di trascurare completamente le altre relazioni personali con la famiglia e gli amici.
  • Ipersensibile ai feedback altrui. Si può diventare depressi e ossessionati quando le proprie avances romantiche non sono ricambiate o sentirsi disperati quando il partner ha bisogno di un po’ di spazio.
  • Relazioni on-off. La persona dipendente cerca costantemente di avere relazioni romantiche anche con partner non compatibili, spesso ci si lascia e riprende decine di volte.
  • Non si può terminare una relazione. Trovare difficile lasciare relazioni malsane o tossiche è tipico della dipendenza affettiva.
  • Lasciare tutto per amore. Chi soffre di dipendenza, può prendere decisioni sbagliate, ad esempio lasciare il lavoro o tagliare i legami con la propria famiglia.
  • Ossessioni. Consistono nel pensare ossessivamente al partner tanto da sconvolgere la propria vita.
  • Idealizzazione. La relazione e il partner vengono idealizzati come perfetti, come risolutori di tutti i problemi della propria vita.

Dipendenza affettiva

Dipendenza affettiva: il test per scoprirla

Come succede per molti altri disturbi, si possono trovare online molti test per la dipendenza affettiva, alcuni dei quali sono stati sviluppati da ricercatori o psicologi. Attenzione, però, perché solo uno psicologo certificato può somministrare un test validato scientificamente. Solo persone che hanno fatto il giusto percorso di formazione possono trarne una conseguente diagnosi. Il fai da te in questi casi è da considerarsi per scopi puramente informativi.

Per il momento, visto che il disturbo non è ancora stato riconosciuto ufficialmente, non esiste un test per la dipendenza affettiva ampiamente utilizzato. Tuttavia, un test è stato recentemente validato scientificamente e risponde al nome di Love Addiction Inventory (LAI). Si tratta di un breve questionario che va compilato in autonomia e basta rispondere a una ventina di domande molto semplici. Molti terapeuti lo propongono online gratuitamente.

Soluzioni e rimedi alla dipendenza affettiva

Le soluzioni alla dipendenza affettiva non sono così facili da trovare. Questo perché non è una condizione universalmente riconosciuta. Inoltre, la diagnosi e il trattamento sono tipicamente decisi dal proprio terapeuta. Guarire dalla dipendenza affettiva può significare fare un percorso simile ad altre forme di dipendenza. 

Una forma comune di terapia usata per liberarsi dalla dipendenza affettiva velocemente è la terapia cognitivo-comportamentale. In questo caso, il terapeuta lavora assieme al paziente per scoprire gli schemi mentali problematici che possono contribuire a scatenare i comportamenti di dipendenza. Per prima cosa il terapeuta insegna a guarire dalla gelosia, ovvero, guida la persona a tenere sotto controllo i pensieri irrazionali e la paura dell’abbandono. In più, la terapia porta la persona a individuare strategie per capire come guarire la ferita del rifiuto, sia esso reale o immaginario.

Superare la dipendenza affettiva significa anche guarire dall’ossessione per la persona amata, quindi raggiungere la consapevolezza della propria personalità ossessiva in amore e delle cause della propria dipendenza affettiva. Una psicoterapia è anche in grado di prescrivere degli esercizi per uscire dalla dipendenza affettiva.

Infatti, una delle cose più impegnative del vivere con la dipendenza è ammettere di avere un problema. Molte persone non riescono a identificare il motivo per cui pensieri ed emozioni ossessivi verso i loro partner sia problematico.

Poiché la dipendenza dall’amore non è una forma riconosciuta di condizione mentale, non ci sono attualmente farmaci tipicamente utilizzati per il suo trattamento. Tuttavia, se coesiste con altri disturbi come l’ansia o la depressione, il medico potrebbe prescrivere dei farmaci per trattare i sintomi della condizione co-occorrente.

Ecco alcuni consigli per superare la dipendenza affettiva:

  • Impara a stare da solo. Cogli l’opportunità di passare del tempo da solo, esplora le ragioni e i fattori scatenanti della tua dipendenza prima di entrare in una nuova relazione.
  • Fai attenzione ai tuoi schemi ricorrenti. Un dipendente affettivo mostra tipicamente lo stesso modello di comportamento con qualsiasi partner. Pensa alle relazioni romantiche che hai avuto e identifica qualsiasi schema ricorrente.
  • Investi in te stesso. Investi nella tua crescita personale, in modo da innamorarti di te stesso. Le persone con questa condizione spesso trascurano se stessi e i propri bisogni.
  • Fai affidamento su amici e familiari. Condividi la tua lotta con questa condizione e i tuoi pensieri, le tue paure e i tuoi progressi, ma non ammorbarli.

Dipendenza affettiva come si cura

Psicoterapeuta: come scegliere

Una volta presa la decisione di farti aiutare da uno o una psicoterapeuta per prenderti cura di te, è il momento di trovare la persona giusta. La decisione non è semplice: ci sono diverse scuole di psicoterapia con diverse tecniche. Ma è proprio questo uno dei momenti più delicati, perché scegliere quella sbagliata potrebbe far fallire la terapia. Ecco qualche consiglio per intraprendere il percorso che fa per te:

  • Scegli qualcuno che non sia legato a parenti o amici: durante la terapia devi sentirti tranquillo o tranquilla e poterti aprire completamente. Questo avviene meglio con professionisti che non sono connessi alla tua sfera di conoscenze;
  • Trova uno o una psicoterapeuta con esperienza: per quanto tutti i terapeuti abbiano avuto una formazione completa, migliaia di ore di esperienza sul campo e una specializzazione sono garanzia di un percorso di successo;
  •  Scegli qualcuno con cui entri in sintonia: questo lo puoi sapere veramente solo provando una seduta, ma in fase di prenotazione puoi porre delle domande che ti aiuteranno a capire meglio se lo o la psicoterapeuta che hai scelto fa al caso tuo. Come sarà strutturato il percorso? Su cosa ci si concentrerà? Sono previsti esercizi e compiti a casa?

Una soluzione è il servizio di psicoterapia online di Serenis, il centro medico che, tra le altre cose, cura anche questo blog. Serenis ha solo psicoterapeuti esperti. Te ne assegna uno adatto alla tua situazione, con cui farai una prova gratuita e inizierai un percorso (e se per qualche motivo non entri in sintonia, puoi richiedere un terapeuta diverso con un clic). Ci sono anche molti altri modi per trovare uno psicoterapeuta valido: per esempio puoi chiedere al medico di base o rivolgerti a un consultorio nella tua zona. L’importante è fare il primo passo.

Testimonianze di dipendenza affettiva

Trovare una testimonianza sulla dipendenza affettiva è molto semplice. Ci sono diversi blog che parlano di dipendenze, moltissimi di questi si concentrano sulla dipendenza affettiva. In particolare, puoi trovare anche molti libri di persone che sono uscite dalla dipendenza affettiva e ne raccontano il percorso, oppure puoi trovare testimonianze di persone che sono uscite da una relazione con una persona dipendente.

Ci sono anche molti video e interviste online, disponibili gratuitamente. Bisogna sempre fare attenzione, però, a distinguere tra i casi patologici di dipendenza affettiva, e quelli che non lo sono. In ogni caso, leggere le esperienze altrui può aiutare ad aumentare la consapevolezza sul problema.

Bibliogrfia e approfondimenti

  • Costa, S., Barberis, N., Griffiths, M.D. et al. The Love Addiction Inventory: Preliminary Findings of the Development Process and Psychometric Characteristics. Int J Ment Health Addiction 19, 651–668 (2021). https://doi.org/10.1007/s11469-019-00097-y
  • Earp, B. D., Wudarczyk, O. A., Foddy, B., & Savulescu, J. (2017). Addicted to love: What is love addiction and when should it be treated?. Philosophy, psychiatry, & psychology: PPP, 24(1), 77.
  • Sussman, S. (2010). Love addiction: Definition, etiology, treatment. Sexual Addiction & Compulsivity, 17(1), 31-45.
  • Sanches, M., & John, V. P. (2019). Treatment of love addiction: Current status and perspectives. The European Journal of Psychiatry, 33(1), 38-44.
Dott. Raffaele Avico

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Psicologo clinico e psicoterapeuta, specializzato in psicoterapia cognitiva e sessuologia clinica. La mia formazione include anche EMDR e mindfulness. Ho un'ampia esperienza nella gestione di disturbi d'ansia, dell'umore, da stress, sessuali, e da uso di sostanze. Mi dedico in particolare al trattamento del trauma psicologico e delle dipendenze. Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822.

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Chiarezza

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.