Ti è mai capitato di conoscere una persona e, dopo qualche uscita, questa sparisce semplicemente nel nulla? Se la risposta a questa domanda è sì, significa che hai subito un fenomeno chiamato ghosting. Con questo termine si definisce proprio una modalità di mettere fine a una frequentazione senza dare alcuna spiegazione all’altro.
Ma cosa c’è veramente dietro questa uscita di scena? Il ghoster è al corrente degli effetti della sua sparizione sull’altra persona? Se vuoi saperne di più sul ghosting, continua a leggere e troverai tutte le risposte.
Indice dall’articolo
Che cos’è il ghosting?
Per comprendere in maniera approfondita le dinamiche che guidano il ghosting e quelle che ne conseguono, può essere utile iniziare con una definizione. Con questo termine, come abbiamo detto, si intende lo sparire nel nulla come scelta di comportamento per interrompere una relazione che, in genere, è agli inizi.
Nonostante si tratti di una modalità che viene da sempre utilizzata, la società moderna rende decisamente più facile la sua pratica, dal momento che la tecnologia, se da una parte ci facilita e ci aiuta nell’avere maggiori possibilità di conoscere qualcuno di nuovo e potenzialmente interessante, dall’altra rende anche molto più semplice interrompere i contatti, dal momento che crea una distanza nei rapporti che stanno nascendo, e se si desidera non continuare offrono una soluzione estremamente banale: interrompere di punto in bianco le comunicazioni, in maniera totale e radicale.
Sulle vittime questo comportamento risulta incomprensibile e ha degli effetti molto forti: siete usciti per qualche volta, tutto è sempre andato bene, stai vivendo la tua nuova frequentazione con entusiasmo e ottimismo e, all’improvviso, inizi a non ricevere più alcun tipo di risposta a messaggi e telefonate, come se la persona si fosse volatilizzata. La prima reazione è di smarrimento: non capisci che cosa sta succedendo e mille dubbi ti assillano. L’illusione crolla nel momento in cui realizzi che l’altro (o l’altra) ha scelto di sparire e che le cose non stavano andando nel modo idilliaco che credevi.
Il ghosting è un fulmine a ciel sereno, nella maggior parte dei casi, proprio perché avviene all’inizio di una relazione che sembra prendere forma positivamente, a volte anche con slancio. Ma molte volte lo sparire nel nulla è la conseguenza di una relazione vissuta a metà, in cui un individuo sta insieme a un altro ma non si coinvolge in maniera completa o non mette abbastanza in gioco se stesso. Quando si presenta una piccola difficoltà, di conseguenza, il ghoster preferisce scappare e scomparire, perché gli manca il coraggio per affrontarla e preferisce non dare spiegazioni. Avendo mantenuto un rapporto distaccato già in partenza, non gli è difficile prendere completamente le distanze e, anzi, questa gli sembra la soluzione più comoda.
Identikit del ghoster: perché preferisce sparire nel nulla?
Potremmo aggiungere, quindi, che il ghosting di fatto non è solo una dinamica di evitamento nei confronti dell’altro, ma anche verso se stessi e le proprie emozioni negative. Nei casi in cui si incappa in una situazione emotivamente complessa, che coinvolge anche un’altra persona, l’individuo che mette in atto il ghosting è la tipica persona che non sa come affrontare di petto la situazione e rendere conto all’altro di ciò che sente e pensa.
Tipicamente, quindi, il ghoster è un individuo che ha delle difficoltà intrinseche, soprattutto in termini di insicurezza e di scarsa autoefficacia. In pratica, è una persona che non ritiene di possedere gli strumenti emotivi per fare fronte a delle condizioni complesse e si lascia sopraffare dalle sue fragilità, evitando di contrastarle e di prendere una posizione.
Quando frequentiamo qualcuno che non ci piace o con il quale per qualche altro motivo non vogliamo intraprendere una storia, ci viene richiesto di comunicare le nostre intenzioni, ma questo richiede un piccolo atto di coraggio per esprimerci con franchezza. Questo comporta un confronto con quello che avrebbe potuto essere un potenziale partner, la cui dinamica dipende anche dalla sua reazione e dalla sua capacità di tollerare una frustrazione senza vedere il rifiuto come un’ingiustizia o un fallimento personale.
Tutti questi elementi sono spaventanti agli occhi del ghoster. Va da sé che il motivo per cui decide di interrompere i contatti non sempre ha direttamente a che fare con l’altra persona. Anzi, il più delle volte riguarda una sua personale mancanza. O diversi fattori che possono condurre qualcuno a mettere in atto il ghosting, infatti, possono essere dati dalla paura di non essere all’altezza delle aspettative dell’altro, e quindi di deluderlo e mostrarsi in tutte le proprie fragilità. Altre volte, invece, non ci si sente pronti a fronteggiare il peso delle risposte che la controparte potrebbe mettere in campo, anche in termini emotivi. I ghoster, insomma, non vogliono assumersi la responsabilità di ciò che accadrà in seguito al loro rifiuto e temono di essere feriti eccessivamente dalle reazioni dell’altro.
Allo stesso tempo, pur non volendo continuare la relazione, non vogliono sapere di essere la causa della sofferenza dell’altro, e ritengono che sparire nel nulla sia il modo più soft di interrompere una frequentazione, senza liti, senza rabbia e senza scontri. Soprattutto, per il ghoster è protettivo non venire mai a sapere come realmente l’altro abbia elaborato la fine della storia, e quindi non dovrà mai fare i conti con le sue responsabilità.
Insomma, il ghoster mette in atto la soluzione che gli sembra la meno dolorosa di tutte, per se stesso perché gli consente di scappare da emozioni che gli sarebbe troppo difficile gestire, e per l’altro perché la ritiene una modalità preferibile a un confronto diretto. Ma è davvero così?
Il ghosting dal punto di vista della vittima: Le conseguenze dello sparire nel nulla
Per la vittima la realtà è completamente diversa e il suo vissuto non combacia affatto con l’immaginario del ghoster. Al contrario, prendere le distanze quando non si sa perché si è costretti a farlo è molto più complesso e, se all’inizio la reazione è di confusione e incertezza, in secondo luogo subentrano innumerevoli dubbi che riguardano se stessi.
La vittima, infatti, non capendo il motivo di questo sparire nel nulla, inizia a pensare di aver fatto qualcosa di sbagliato, e scandaglia tutti i ricordi dell’ultimo incontro immaginando tutte le possibili alternative che avrebbe potuto attuare per far andare le cose in modo diverso. A questi rimuginii si accompagna un pervasivo senso di colpa, dato dalla convinzione di aver rovinato qualcosa che stava per nascere e di non esserne semplicemente stato degno.
Pensare che l’altro sia scappato, induce la vittima a fare dei pensieri svalutanti, e anche la consapevolezza che la modalità di chiusura adottata sia stata scorretta non aiuta ad attenuare il senso di iper-responsabilità. Non solo la vittima si attribuisce tutta la colpa dell’accaduto, ma si sente anche spogliata di ogni valore personale per non essere stata, agli occhi dell’altro, neanche degna di una spiegazione.
Inoltre, il non avere più notizie della persona che è sparita senza lasciare traccia, in un primo periodo, pone la vittima in una sorta di limbo, in cui prendere le distanze risulta impossibile perché non c’è una vera e propria chiusura e, di conseguenza, nessuna perdita da elaborare. La situazione che si crea è estremamente ambigua: l’altro non è più vicino fisicamente, ma continua a invadere i pensieri e mettere la parola fine è estremamente difficile. Inoltre, senza aver chiarito le dinamiche che hanno portato a una rottura unilaterale, è complesso accettare che tutto sia finito semplicemente con una disillusione. Per quanto possa essere dolorosa, una spiegazione è sempre preferibile, perché consente di avere un quadro completo della situazione, di vivere la sofferenza della rottura e, infine, voltare pagina.
Nei casi più gravi, in cui il ghosting viene sofferto con più intensità, la vittima può sviluppare un senso di sfiducia generalizzato verso le altre persone, temendo che chiunque possa mettere in atto gli stessi comportamenti. A sua volta potrebbe provare una minore motivazione a mettersi nuovamente in gioco in una relazione, perché il non riuscire a trovare una motivazione provoca un calo della stima verso se stessi. Per questo motivo, se ti risulta difficile superare il fatto di aver subito ghosting, potresti rivolgerti a un esperto per ritrovare la sicurezza che hai perduto e riuscire a non colpevolizzarti, dando uno sguardo più lucido all’evento.
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