L’ergofobia: la paura di lavorare

Superare l’ergofobia può portare a una sensazione di autonomia e realizzazione personale, consentendo di affrontare le sfide lavorative con fiducia e sicurezza.
ergofobia

L’ergofobia rientra nei disturbi d’ansia e indica una paura irrazionale, costante e immotivata nei confronti del lavoro, degli obblighi e degli impegni personali.

Chi soffre di questa fobia può sperimentare un forte carico di disagio all’idea di dover rispettare delle scadenze, svolgere dei compiti giornalieri e via dicendo.

I sintomi dell’ergofobia possono comprendere:

  • sensazioni di ansia;
  • attacchi di panico a lavoro;
  • tachicardia;
  • cefalee.

E altro ancora.

L’ergofobia non è da fraintendere con la semplice pigrizia o letargia: si tratta di una psicopatologia con effetti anche gravi sulla vita dell’individuo.

Le cause potrebbero includere:

Leggi l’articolo per approfondire questi elementi e saperne di più sulla possibilità di cura. Una volta letto, speriamo che tutti i tuoi dubbi su questa condizione siano chiariti e che possa esserti utile nel comprendere e affrontare l’ergofobia, se la stai vivendo o se conosci qualcuno che ne è affetto.

Piango prima di andare a lavoro: cos’è l’ergofobia?

L’espressione “ergofobia” deriva da due termini di derivazione greca:

  • ergon, lavoro;
  • phobos, fobia o paura.

L’ergofobia è generalmente legata quindi all’ambiente del lavoro. Può però estendersi a molti altri ambiti come:

  • ambito scolastico;
  • compiti quotidiani;
  • incombenze.

Ecco che l’ergofobico non sperimenta solo sensazioni di disagio, ma può provare vere e proprie sensazioni di panico e sintomi psicosomatici al pensiero di andare a lavoro.

Per esempio, l’ergofobico potrebbe provare: 

  • profondo malessere alla sola idea di doversi recare sul posto di lavoro o a scuola;
  • angoscia relativa a scenari possibili di lavoro;
  • paura di non saper lavorare;
  • attacchi d’ansia che potrebbero avere conseguenze sul lungo periodo.
Piango prima di andare a lavoro: cos'è l'ergofobia

L’ergofobia non va confusa con l’agitazione: quella stessa che tutti sperimentiamo di fronte ad un compito urgente e importante. Si tratta di una vera e propria psicopatologia: cioè di una reazione disfunzionale di fronte ad uno stimolo da altri considerato neutro o inoffensivo.

Ergofobia: solo paura di andare a lavoro?

Un ergofobico non ha solo paura di andare a lavoro ma anche:

  • paura di sbagliare al lavoro;
  • paura di accettare un lavoro;
  • paura del futuro lavorativo;
  • paura di iniziare a lavorare;
  • paura di non riuscire a fare le cose.

Risulta allora fondamentale non sminuire i sintomi della psicopatologia, dato che l’ergofobico potrebbe avere già di per sé difficoltà a parlare della problematica o a rivolgersi ad uno specialista.

Ansia da lavoro e paura di sbagliare

L’ansia da lavoro e la paura di commettere errori possono alimentare l’ergofobia, una condizione che impedisce alle persone di affrontare le attività lavorative a causa di ansie e timori intensi legati all’ambiente di lavoro.

La paura di sbagliare può creare una spirale di ansia in cui l’individuo evita le situazioni lavorative temute per paura di non essere in grado di soddisfare gli standard o di causare problemi.

Ansia da lavoro e paura di sbagliare

Un ergofobico potrebbe per esempio pensare:

  • “non mi sento in grado di lavorare”;
  • “ho paura di andare a lavoro”;
  • “non riesco a lavorare per l’ansia”;
  • “non voglio partire per lavoro”.

Questa ansia può compromettere la qualità del lavoro e influenzare negativamente la carriera professionale.

Paura di lavorare e fobie correlate

Ci sono diverse fobie correlate all’ambiente di lavoro o ad aspetti specifici della vita professionale.

Tra le fobie correlate all’ergofobia troviamo:

  • glossofobia (paura di parlare in pubblico);
  • deipnofobia (paura di mangiare in pubblico);
  • fobia sociale (paura di essere giudicati o di risultare ridicoli, alcuni soggetti soffrono anche di ansia sociale in ufficio);
  • fonofobia (paura di suoni o rumori);
  • dromofobia (paura di viaggiare).

Queste fobie possono influenzare vari aspetti della vita professionale, creando ansie specifiche legate all’ambiente lavorativo. Se uno o più di questi timori interferiscono significativamente con la tua vita professionale, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno specialista della salute mentale.

Quali sono i sintomi dell’ergofobia?

I disturbi fobici, tra cui rientra l’ergofobia, sono classificati come disturbi d’ansia. Queste le loro caratteristiche fondamentali: 

  • scatenano un’ansia incontrollabile nei confronti di oggetti/situazioni/animali/persone;
  • riguardano sempre il rapporto tra una risposta emotiva e uno stimolo;
  • tendono a peggiorare nel tempo, arrivando a causare compulsioni e altre soluzioni disfunzionali.

Cosicché, dinanzi all’idea di un compito urgente, il paziente potrebbe provare quelli che sono comunemente definiti come i sintomi di un attacco d’ansia

E altro ancora.

sintomi dell’ergofobia

Sintomi sul lungo periodo

Sul lungo periodo, i soggetti fobici tendono a mettere in atto soluzioni disfunzionali che vanno a peggiorare il quadro clinico e portano allo sviluppo di compulsioni. In psicologia, si definiscono disfunzionali tutte quelle soluzioni apparenti che in realtà ingigantiscono il problema alla radice.

  • Evitamento

Per evitare l’incontro con lo stimolo stressante, l’ergofobico potrebbe abbandonare la carriera lavorativa, la scuola o non dedicarsi ai compiti quotidiani. In questo modo, finirebbe per sviluppare esclusione sociale e/o difficoltà relazionali.

  • Controllo

In alternativa, per far fronte alla fobia, il paziente potrebbe mettere in atto compulsioni legate al controllo. Si ritroverebbe allora ad organizzare nei minimi dettagli il proprio lavoro, i tempi di consegna, etc. sviluppando ulteriore ansia e andando a peggiorare il proprio quadro clinico.

Peggioramento del quadro clinico della paura di lavorare

Molte persone, credono che il tempo possa essere d’aiuto nel trattamento della psicopatologia. Ciò può essere vero in rari casi; molto più di sovente, il passare del tempo va a peggiorare la condizione iniziale del soggetto fobico. 

Prendiamo le soluzioni disfunzionali: quando il soggetto mette in atto evitamento o controllo, non fa altro che rispondere allo stimolo stressante come se esso fosse concretamente causa di stress o pericolo.

A lungo andare, in virtù del principio di neuroplasticità, lo stimolo risulterà sempre più aggressivo e di conseguenza la risposta rimarrà invariata. In altre parole: in quanto compulsioni, le strategie di evitamento e controllo non fanno altro che aumentare l’invasività del pensiero o dello scenario.

Non riesco a lavorare per l’ansia: le cause dell’ergofobia

Le cause dell’ergofobia possono comprendere:

  • il condizionamento classico;
  • disturbi d’ansia;
  • scarsa considerazione di sé.  

Il condizionamento classico funziona in questo modo:

  • se un soggetto ha vissuto un’esperienza traumatica in relazione ad un certo stimolo (in tal caso, il lavoro); 
  • sarà in futuro portato a collegare la stessa risposta emotiva allo stesso stimolo (l’esperienza traumatica al lavoro); 
  • potrebbe quindi sviluppare fobie relative al lavoro (se il trauma è legato al lavoro), alla scuola (se il trauma è legato all’ambiente scolastico, in questo caso parliamo di fobia scolare) e via dicendo. 

Come superare la paura di lavorare

Ergofobia: come superarla? Per lavorare sulla paura del lavoro, come per qualunque altra patologia, è necessario individuarne le cause e agire di conseguenza. Diversi approcci terapeutici possono essere utili alla risoluzione del problema: 

  • approccio di terapia breve strategica: che mira a modificare la risposta ad uno stimolo e quindi a normalizzare la credenza di un paziente. 

In ambedue i casi, l’approccio terapeutico deve essere affiancato da un lavoro sull’autostima e sulla considerazione di sé. In altri casi, potrebbe essere necessario ricorrere all’uso di psicofarmaci per il trattamento dell’ansia e/o della depressione.

Come superare la paura di lavorare

Test per l’ergofobia

Al momento non esiste un test specifico standardizzato per la paura del lavoro. Tuttavia, è possibile rendersi conto dei sintomi che possono indicare un livello di ansia legato al lavoro elevato.

Se sospetti di essere affetto da ergofobia, puoi valutare la tua situazione osservando alcuni indicatori comuni. Presta attenzione a sintomi come:

  • l’ansia intensa;
  • la difficoltà a concentrarti sul lavoro;
  • il timore costante di commettere errori;
  • la fatica;
  • l’evitamento delle situazioni lavorative.

Se desideri ottenere una valutazione più approfondita dei tuoi livelli d’ansia, ti invitiamo a compilare il nostro test sull’ansia, che può fornire ulteriori indicazioni sulla presenza di sintomi d’ansia generalizzata o specifica al lavoro.

La psicoterapia online di Serenis per l’ergofobia

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Ludovica Feliziani

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Anima solare e (quasi) psicologa clinica, sono la blog manager di Serenis. Qui unisco il mondo della psicologia a quello del copywriting. Credo nell'importanza di imparare dagli errori, nella comunicazione aperta e nella condivisione, cuore di tutto ciò che faccio.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.