Stress lavoro correlato: definizione, valutazione dei rischi e come uscirne

Impatto dello stress lavoro-correlato e strategie per affrontarlo: gestisci il carico mentale, promuovi il benessere e migliora la produttività sul posto di lavoro

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stress lavoro correlato

Questo articolo è pensato per rispondere a tutte le domande e curiosità sullo stress legato al lavoro.

Ti spiegherà cos’è lo stress lavoro correlato, quali sono i sintomi e come combatterlo, e ti fornirà informazioni scientifiche spiegate in modo semplice.

Stress lavoro correlato: definizione

Cosa si intende per stress lavoro correlato?

Lo stress lavoro correlato è una condizione che riguarda i lavoratori e consiste nel non sentirsi all’altezza delle richieste del proprio lavoro, con la conseguente possibilità di sviluppare disturbi psicologici, fisici o disfunzioni sociali.

Accordo Europeo sullo stress lavoro correlato, 2004

Il DSM-5 riconosce lo stress lavoro-correlato nel contesto di condizioni psicologiche come il disturbo da stress acuto e il disturbo da stress post-traumatico, ma non lo classifica come una diagnosi distinta.

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Differenza tra stress e burnout

Per capire cosa si intende per stress lavoro correlato, occorre prima di tutto precisare la differenza tra stress e burnout.

Lo stress è una risposta del corpo a richieste percepite come eccessive, che può avere effetti positivi brevi, ma negativi se prolungato. Il burnout, risultato di stress lavorativo costante, porta a esaurimento emotivo, fisico e mentale, con sentimenti di sopraffazione e incapacità di far fronte alle richieste. Per tale motivo, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha incluso il burnout nella versione dell'undicesima International Classification of Diseases (ICD-11)*, inserendo tale sindrome nel capitolo dei “fattori che influenzano lo stato di salute”, specificatamente nella categoria “Problems associated with employment or unemployment”, per cui è stato riconosciuto ufficialmente come “fenomeno lavorativo”, ma non come “malattia”. Nel suddetto documento si ha la seguente descrizione: “il burnout è una sindrome concettualizzata come conseguenza di stress cronico sul posto di lavoro non gestito con successo. È caratterizzato da tre dimensioni: senso di esaurimento o debolezza energetica; aumento dell'isolamento dal proprio lavoro con sentimenti di negativismo o cinismo e ridotta efficacia professionale. Il burnout si riferisce specificamente ai fenomeni nel contesto occupazionale e non dovrebbe essere applicato per descrivere esperienze in altri ambiti della vita” (ICD-11).

Differenza tra stress e burnout

Stress lavoro correlato: i sintomi

I sintomi dello stress da lavoro correlato sono molto simili alle manifestazioni dello stress in generale. L’unica differenza è che si presentano a causa del proprio impiego, spesso in concomitanza con i turni di lavoro o nei periodi di maggior pressione, e possono attenuarsi durante una pausa, una vacanza o cambiando posto di lavoro.

Lo stress presenta sintomi fisici e mentali, ma non solo. Questo vale anche per lo stress da lavoro correlato. Solitamente, i sintomi vengono divisi in: comportamentali, fisiologici e patologici.

Sintomi fisici

Sintomi psicologici

  • ansia
  • fatica cronica
  • riduzione dell'autostima e della fiducia in sé
  • esaurimento emotivo e depersonalizzazione
  • trattare gli altri in maniera cinica
Stress lavoro correlato: i sintomi

Sintomi comportamentali

  • riduzione della performance lavorativa
  • turnover
  • assenteismo
  • bugie
  • risvegli continui
  • vandalismo
  • abuso di alcool o uso di droghe
  • tabagismo
  • comportamenti autolesivi
  • conflitti costanti

Le principali cause dello stress lavoro correlato

Le cause dello stress lavoro correlato sono essenzialmente il sovraccarico di lavoro e uno squilibrio tra le richieste del lavoro e la convinzione di quanto si riesce a soddisfarle. Per capire cosa provoca lo stress sono stati sviluppati diversi modelli, e sono state identificate le cause più comuni:

  • carico di lavoro eccessivo: sia in termini di ore di lavoro, sia in termini di mansioni faticose o stancanti. Il carico di lavoro può essere anche psicologico, come compiti che mettono sotto pressione in caso di urgenze ed emergenze;
  • comunicazione poco efficace: poter comunicare correttamente aiuta a svolgere il proprio ruolo, ma la comunicazione sul lavoro deve comprendere anche il lato emotivo e sociale. Le persone dovrebbero essere sostenute, motivate e ascoltate per essere prima di tutto comprese e coinvolte;
  • scarso controllo: la sensazione di avere controllo sul proprio lavoro riguarda il coinvolgimento nei processi decisionali e l’influenza sui vari processi lavorativi. Avere poco controllo e poter decidere ben poco sono una causa di stress molto frequente;
  • contratto, remunerazione e precarietà del lavoro: sembra banale, ma un contratto chiaro che protegge il lavoratore e lo stimola, uno stipendio adeguato e la sicurezza del proprio posto di lavoro sono dei fattori protettivi contro lo stress;
  • confusione: non sapere esattamente qual è la propria mansione, il proprio ruolo, chi deve fare cosa, è frustrante ed è spesso causa di stress;
  • molestie: che si tratti di violenza psicologica, fisica o sessuale, le molestie sul posto di lavoro possono sì essere causa di stress, ma anche di patologie ben più gravi.
Le principali cause dello stress lavoro correlato

Normativa sullo stress lavoro correlato: cosa dice la legge

Qualche anno dopo l’Accordo Europeo, l’Italia ha introdotto la prima normativa sullo stress lavoro correlato, prima con il Decreto Legislativo n.626/94 e poi con il D. Lgs. n.81/2008, che richiede espressamente una valutazione dei rischi dello stress da lavoro correlato. Il primo dei due decreti legge riguarda l’obbligo della valutazione dei rischi sul posto di lavoro. In questo caso la valutazione del rischio è generica e riguarda ogni forma di possibile pericolo per la salute dei lavoratori nell’ambiente di lavoro.

Il Datore di Lavoro ha l’obbligo di rispondere alla normativa che regolamenta la valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro, normativa che non si concentra più solamente sulla salute fisica del lavoratore, ma, in una visione di totalità, sul suo benessere psicofisico. Infatti, il Decreto Legislativo (D. Lgs.) 81/2008 evidenzia, per la prima volta, la definizione di salute come: “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un'assenza di malattia o d'infermità” (art. 2 lettera O). Per tale motivo, il fenomeno dello stress, è il risultato di un processo di adattamento che coinvolge l’individuo durante la sua interazione con l’ambiente: il soggetto valuta l’evento che deve essere affrontato (impegni lavorativi, conflitti familiari, difficoltà nelle relazioni sociali, ecc.) e cerca una strategia per farvi fronte. Ai fini del D. Lgs. 81/2008 e successive integrazioni e dell’Accordo Europeo sullo stress, il target di riferimento per la valutazione dello Stress Lavoro-Correlato (SLC) non è il singolo lavoratore (approccio individualista), bensì il benessere organizzativo nel suo insieme (approccio gruppale).

Cosa si intende per ambiente di lavoro?

Secondo la normativa antinfortunistica, per “ambiente di lavoro” si intende ogni luogo in cui si sviluppa l’attività lavorativa e in cui tutte le persone connesse a questo lavoro possono recarsi o sostare anche in momenti di pausa o riposo. All’interno di quest’area, quindi, la valutazione del rischio da stress lavoro correlato è obbligatoria, così come ogni altra forma di rischio.

In particolare, il D. Lgs. n.81/2008 stabilisce che deve essere fatta una corretta prevenzione dello stress da lavoro, seguendo la definizione e i contenuti dell’accordo europeo firmato nel 2004. La definizione di rischio nel D. lgs. 81/08 viene espressa come la probabilità di raggiungere il potenziale di arrecare un danno durante il periodo di lavoro.

La valutazione stress lavoro correlato: come funziona

La normativa sullo stress lavoro correlato prevede che il datore di lavoro adempia a due obblighi non delegabili: la valutazione del rischio stress lavoro correlato e l’elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi DVR e la designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione RSPP. Gli altri attori della prevenzione sono il medico competente (MC) e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS).

Quest’ultimo è la persona che deve rappresentare i lavoratori sui temi della salute e della sicurezza sul lavoro.

Stress da lavoro correlato: come dimostrarlo?

Per dimostrare di avere lo stress lavoro correlato, e richiedere eventuali agevolazioni, c’è bisogno di una diagnosi ufficiale.

Nel caso in cui lo stress lavoro correlato abbia dato origine a delle patologie mediche importanti e se vuoi avvalerti dei diritti del decreto legge sui rischi da lavoro, occorre rivolgersi anche al medico competente, che ti indirizzerà a un consulto specialistico.

Oltre alla psicoterapia, centrale per la soluzione del problema, andranno affrontate direttamente tutte le eventuali patologie presenti, con cure su misura.

Non sempre si tratterà di assumere farmaci. Infatti, il più delle volte, è necessario regolare l’alimentazione, l’attività fisica e lo stile di vita, riprendendo una vita sociale attiva e soddisfacente.

La valutazione del rischio stress da lavoro correlato è obbligatoria?

Sì, la valutazione del rischio stress lavoro-correlato è obbligatoria per tutte le aziende italiane a partire da gennaio 2011.

Test e questionari per misurare lo stress lavoro correlato

In ambito psicologico quando si parla di stress e ai suoi sintomi, si pensa spesso a test per diagnosticare la presenza di uno o più problemi o disturbi tra quelli appena elencati.

Uno psicoterapeuta può somministrare dei brevi test sull’ansia, sulla depressione, ma anche sul consumo di sostanze, test cognitivi ed emotivi.

Se ti va, fai il nostro test sul burnout.

Ma quali test misurano lo stress lavoro correlato?

I test per lo stress da lavoro correlato più comuni sono test psicologici che si dividono in due categorie: quelli che servono per la valutazione preliminare e quelli che approfondiscono il problema. Gli strumenti che vengono utilizzati per la valutazione dello stress lavoro correlato sono questionari, ma vengono anche usati i focus group e le interviste semi strutturate o libere.

Un questionario per lo stress lavoro correlato molto comune è il Job Content Questionnaire di Karasek, che esamina il controllo percepito sul proprio lavoro come fattore centrale nello stress. In generale, esistono moltissimi test utili nella valutazione del rischio da stress lavoro correlato.

Il punto è proprio quello di indagare il problema prima che si sviluppino patologie o disturbi a esso correlati.

Ma quali test misurano lo stress lavoro correlato?

Testimonianze di chi lascia il lavoro per stress

Secondo un’indagine svolta da Doxa BVA per conto di Mindwork nel settembre del 2021, 1 italiano su 3 under 34 ha deciso di lasciare il lavoro per stress almeno una volta nella vita e ben il 40% degli intervistati non è soddisfatto del proprio lavoro. Dati che indicano come lo stress lavoro correlato sia un problema sempre più evidente.

Le testimonianze di questo studio mostrano infatti come una persona su due abbia provato ansia e insonnia per motivi di lavoro e l’80% del totale abbia riportato almeno un sintomo di burnout. Il modello proposto da Maslach e Leiter (1999), pone l’attenzione sulla scarsa sintonia tra individuo e contesto ipotizzando che, maggiore è l’equilibrio, più ci sarà possibilità di impegno e coinvolgimento (job engagement) della persona nell’attività lavorativa e, viceversa, maggiore è la discrepanza, più grande è la probabilità di andare incontro a burnout (Mosso e Briante, 2001).

Quasi tutti gli intervistati sottolineano l’importanza per le aziende di prendere in considerazione il benessere psicofisico dei propri dipendenti e quasi la metà ritiene che nel mondo del lavoro non ci sia abbastanza interesse a tutelare i lavoratori dallo stress.

Licenziamento per stress lavoro correlato: è possibile?

Licenziarsi a causa dello stress lavoro-correlato può essere una decisione difficile, influenzata da molteplici fattori, inclusa la gravità dello stress subito e le sue ripercussioni sulla salute fisica e mentale. Non esiste una legge specifica che elenca situazioni in cui si può dimettere per giusta causa a causa dello stress lavoro-correlato, ma è riconosciuto che situazioni estreme di stress, come il mobbing, possono legittimare le dimissioni per giusta causa.

Tuttavia, è importante considerare che l'approvazione delle dimissioni per giusta causa e il successivo riconoscimento dell'indennità di disoccupazione dipendono dalla valutazione dell'INPS e possono comportare rischi. In alcuni casi, i lavoratori hanno presentato le dimissioni per giusta causa a causa di condizioni di lavoro insostenibili che hanno gravemente impattato la loro salute psicofisica, come orari stressanti e una cultura del lavoro nociva.

Stress lavoro correlato: cosa fare? Consigli anti-stress sul posto di lavoro

Gestire lo stress può non essere semplice, specialmente in alcuni contesti lavorativi. Ecco alcuni consigli e strategie che potrebbero tornarti utili.

  • Mantieni i rapporti sociali: le altre persone possono rappresentare tanto uno stress, a causa dei conflitti, delle aspettative e delle richieste, quanto una risorsa: confrontarsi anche sul lato personale, per esempio condividere le sensazioni spiacevoli dovute allo stress lavorativo, può alleggerire dal carico emotivo, e restituire nuove energie e motivazione.
  • Identifica le tue reazioni allo stress: riconoscere quali sono gli aspetti che provocano stress possono aiutare a capire il modo in cui reagisci: non è facile, ma consente di poter rispondere con strategie più adattive, in grado di alleggerire il carico di stress.
  • Focalizzati su ciò che è sotto il tuo controllo: riconosci ciò che dipende da te e su cui puoi agire, e ciò che non dipende da te e su cui non hai controllo. Ciò permette di inquadrare la situazione in un modo più razionale, così da modulare lo stress percepito, e incanalare le energie verso ciò che è modificabile con le proprie azioni.
  • Rivaluta il tuo rapporto con lo stress: nel lavoro, ma anche nella società, è diffusa la tendenza ad attribuire allo stress un valore morale, al punto da mettersi in competizione con gli altri su chi sia più stressato. Questo genere di atteggiamento può portare a logorarsi: inquadrarlo sotto un’altra luce può aiutare a modulare lo stress da burnout.
  • Riduci il multi-tasking: sebbene il mondo lavorativo apprezzi la capacità di portare avanti più compiti allo stesso tempo e in tempi brevi, si tratta di una capacità che richiede molte energie, non sostenibile per lungo tempo: riduce le performance, aumenta lo stress e l’insoddisfazione. Può essere più sano focalizzare le energie in maniera selettiva, e programmare delle pause dal lavoro.
Stress lavoro correlato: cosa fare? Consigli anti-stress sul posto di lavoro

Come gestire e superare lo stress lavoro correlato

Per combattere lo stress lavoro correlato puoi semplicemente partire dai tuoi sintomi, e prenderti cura di corpo e mente. In generale, i consigli che vanno sempre bene sono di fare attività fisica, crearsi dei passatempo, seguire le proprie passioni e avere una vita sociale sana e attiva. Puoi provare anche con lo yoga, la meditazione, delle passeggiate nella natura e un’alimentazione sana

Altre metodologie pratiche per lo stress lavoro correlato

Per combattere lo stress da lavoro un approccio multidisciplinare è quello che si rivela più efficace nella maggior parte dei casi. Questo significa tenere da conto tutti i fattori che possono averlo causato e metterli in discussione.

Puoi cominciare a darti dei limiti di orario se pensi di lavorare ben oltre le ore previste. Potresti anche adattare le tue aspettative e cercare di migliorare la comunicazione con i colleghi. Sarebbe anche utile parlare con il tuo datore di lavoro per riallineare o rinegoziare il tuo ruolo, il tuo compenso, e la tua capacità decisionale. Ovviamente, tutto ciò non è semplice.

Nel contesto dell'Accordo Europeo sullo stress lavorativo, ho coordinato un progetto mirato al miglioramento del benessere organizzativo in una residenza sanitaria assistenziale (RSA) a Roma. Dopo una valutazione iniziale dello stress lavoro-correlato e un'analisi del rischio medio, ho condotto un approfondimento sul burnout coinvolgendo tutti i 158 dipendenti, tra socio-sanitari ed amministrativi. In collaborazione con la dirigenza, ho formato un gruppo di progetto per la valutazione dello stress lavoro-correlato, includendo rappresentanti chiave come i Delegati del Datore di Lavoro per la Sicurezza e il Medico Competente. Utilizzando la metodologia INAIL, abbiamo identificato un peggioramento rispetto alla valutazione precedente, spingendoci ad una valutazione approfondita che includeva colloqui individuali, il test Maslach Burnout Inventory e focus group. I focus group hanno permesso ai dipendenti di esprimere ulteriori pareri e approfondire tematiche cruciali, portando alla definizione di misure correttive e alla proposta di un progetto di benessere organizzativo. Tenendo conto delle necessità organizzative, abbiamo proposto l'implementazione di équipe sperimentali, riconoscendo il ruolo fondamentale dei gruppi come strumento di prevenzione dal rischio stress e burnout, particolarmente rilevante in un contesto di lavoro a rotazione come quello della RSA.

Agnese Cannistraci, Psicoterapeuta.

Stress da lavoro correlato e psicoterapia

Se pensi di aver bisogno di un aiuto psicologico per affrontare lo stress da lavoro correlato, sappi che questo è utile sia per combattere lo stress da lavoro più lieve, sia quello che ha scatenato altre patologie. Una psicoterapia è sempre fortemente consigliata, perché uno psicoterapeuta è in grado di guidarti nelle varie fasi di risoluzione dello stress ed è capace di darti un quadro generale della tua situazione, anche quando questa ti sembra molto complessa.

Inoltre, uno psicologo potrebbe aiutarti a identificare e prevenire un eventuale burnout, che richiederebbe un intervento più complesso per essere affrontato, con l’intervento di uno psichiatra e di un medico.

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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.

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Dott.ssa Martina Migliore
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

FRFederico Russo
Federico Russo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048.

Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara.

Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.

ACAgnese Cannistraci
Agnese Cannistraci
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Psicoterapeuta con approccio gruppoanalitico.