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Stress lavoro correlato: definizione, valutazione dei rischi e come uscirne

Questo articolo è pensato per rispondere a tutte le domande e curiosità sullo stress legato al lavoro.

Ti spiegherà cos’è lo stress lavoro correlato, quali sono i sintomi e come combatterlo, e ti fornirà informazioni scientifiche spiegate in modo semplice.

Cosa si intende per stress lavoro correlato? La definizione

Lo stress lavoro correlato è una condizione che riguarda i lavoratori e consiste nel non sentirsi all’altezza delle richieste del proprio lavoro, con la conseguente possibilità di sviluppare disturbi psicologici, fisici o disfunzioni sociali.

Questa prima definizione di stress lavoro correlato è stata data nel 2004 in occasione dell’Accordo Europeo sullo stress lavoro correlato, firmato da sindacati e associazioni industriali dell’Unione Europea.

Per capire cosa si intende per stress lavoro correlato, occorre prima di tutto precisare la differenza tra stress e burnout.

Lo stress non è una malattia, ma una sensazione di tensione emotiva o fisica che può essere la causa di un cattivo stato di salute: può dipendere da qualsiasi evento o pensiero che suscita frustrazione, rabbia o nervosismo.

Lo stress è la reazione del proprio corpo a una una richiesta, che viene percepita come eccessiva. In alcune circostanze, e se dura poco, lo stress può essere positivo.

Può essere utile perché ci induce a evitare un pericolo o a rispettare una scadenza, ma se lo stress permane troppo a lungo o se si sviluppa sulla base di preoccupazioni eccessive o distorte, può intaccare la salute psicofisica.

Il burnout, d’altra parte, è uno stato di esaurimento emotivo, fisico e mentale causato da uno stress eccessivo e prolungato. Si verifica quando ci si sente sopraffatti, emotivamente prosciugati e incapaci di soddisfare le richieste costanti sul posto di lavoro.

Quindi, il burnout si sviluppa in alcuni casi, quando lo stress che dipende dal lavoro è molto forte e dura a lungo.

Le principali cause dello stress lavoro correlato

Le cause dello stress lavoro correlato sono essenzialmente il sovraccarico di lavoro e uno squilibrio tra le richieste del lavoro e la convinzione di quanto si riesce a soddisfarle. Per capire cosa provoca lo stress sono stati sviluppati diversi modelli, e sono state identificate le cause più comuni:

  • carico di lavoro eccessivo: sia in termini di ore di lavoro, sia in termini di mansioni faticose o stancanti. Il carico di lavoro può essere anche psicologico, come compiti che mettono sotto pressione in caso di urgenze ed emergenze;
  • comunicazione poco efficace: poter comunicare correttamente aiuta a svolgere il proprio ruolo, ma la comunicazione sul lavoro deve comprendere anche il lato emotivo e sociale. Le persone dovrebbero essere sostenute, motivate e ascoltate per essere prima di tutto comprese e coinvolte;
  • scarso controllo: la sensazione di avere controllo sul proprio lavoro riguarda il coinvolgimento nei processi decisionali e l’influenza sui vari processi lavorativi. Avere poco controllo e poter decidere ben poco sono una causa di stress molto frequente;
  • contratto, remunerazione e precarietà del lavoro: sembra banale, ma un contratto chiaro che protegge il lavoratore e lo stimola, uno stipendio adeguato e la sicurezza del proprio posto di lavoro sono dei fattori protettivi contro lo stress;
  • confusione: non sapere esattamente qual è la propria mansione, il proprio ruolo, chi deve fare cosa, è frustrante ed è spesso causa di stress;
  • molestie: che si tratti di violenza psicologica, fisica o sessuale, le molestie sul posto di lavoro possono sì essere causa di stress, ma anche di patologie ben più gravi.

Normativa sullo stress lavoro correlato: cosa dice la legge

Qualche anno dopo l’Accordo Europeo, l’Italia ha introdotto la prima normativa sullo stress lavoro correlato, prima con il Decreto Legislativo n.626/94 e poi con il D. Lgs. n.81/2008, che richiede espressamente una valutazione dei rischi lavoro correlato.

Il primo dei due decreti legge riguarda l’obbligo della valutazione dei rischi sul posto di lavoro. In questo caso la valutazione del rischio è generica e riguarda ogni forma di possibile pericolo per la salute dei lavoratori nell’ambiente di lavoro.

Cosa si intende per ambiente di lavoro?

Secondo la normativa antinfortunistica, per “ambiente di lavoro” si intende ogni luogo in cui si sviluppa l’attività lavorativa e in cui tutte le persone connesse a questo lavoro possono recarsi o sostare anche in momenti di pausa o riposo. All’interno di quest’area, quindi, la valutazione del rischio da stress lavoro correlato è obbligatoria, così come ogni altra forma di rischio.

In particolare, il D. Lgs. n.81/2008 stabilisce che deve essere fatta una corretta prevenzione dello stress da lavoro, seguendo la definizione e i contenuti dell’accordo europeo firmato nel 2004. La definizione di rischio nel D. lgs. 81/08 viene espressa come la probabilità di raggiungere il potenziale di arrecare un danno durante il periodo di lavoro.

Per quali aziende la valutazione dei rischi è obbligatoria?

Si tratta di un obbligo per tutte le aziende, indipendentemente dal numero di lavoratori o dal tipo di contratto.

La valutazione del rischio stress lavoro correlato: come funziona

La normativa sullo stress lavoro correlato prevede che il datore di lavoro adempia a due obblighi non delegabili: la valutazione di tutti i rischi e l’elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi DVR e la designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione RSPP. Gli altri attori della prevenzione sono il medico competente (MC) e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS).

Quest’ultimo è la persona che deve rappresentare i lavoratori sui temi della salute e della sicurezza sul lavoro.

Come dimostrare lo stress lavoro correlato

Per dimostrare di avere lo stress lavoro correlato, e richiedere eventuali agevolazioni, c’è bisogno di una diagnosi ufficiale.

Nel caso in cui lo stress lavoro correlato abbia dato origine a delle patologie mediche importanti e se vuoi avvalerti dei diritti del decreto legge sui rischi da lavoro, occorre rivolgersi anche al medico competente, che ti indirizzerà a un consulto specialistico.

Oltre alla psicoterapia, centrale per la soluzione del problema, andranno affrontate direttamente tutte le eventuali patologie presenti, con cure su misura.

Non sempre si tratterà di assumere farmaci. Infatti, il più delle volte, è necessario regolare l’alimentazione, l’attività fisica e lo stile di vita, riprendendo una vita sociale attiva e soddisfacente.

Test e questionari per misurare lo stress lavoro correlato

In ambito psicologico quando si parla di stress e ai suoi sintomi, si pensa spesso a test per diagnosticare la presenza di uno o più problemi o disturbi tra quelli appena elencati.

Uno psicoterapeuta può somministrare dei brevi test sull’ansia, sulla depressione, ma anche sul consumo di sostanze, test cognitivi ed emotivi.

Ma quali test misurano lo stress lavoro correlato?

I test per lo stress da lavoro più comuni sono test psicologici che si dividono in due categorie: quelli che servono per la valutazione preliminare e quelli che approfondiscono il problema. Gli strumenti che vengono utilizzati per la valutazione dello stress lavoro correlato sono questionari, ma vengono anche usati i focus group e le interviste semi strutturate o libere.

Un questionario per lo stress lavoro correlato molto comune è il Job Content Questionnaire di Karasek, che esamina il controllo percepito sul proprio lavoro come fattore centrale nello stress. In generale, esistono moltissimi test utili nella valutazione del rischio da stress lavoro correlato.

Il punto è proprio quello di indagare il problema prima che si sviluppino patologie o disturbi a esso correlati.

Stress lavoro correlato e burnout

Stress lavoro correlato e burnout hanno molti punti in comune: entrambi sono legati alla sfera lavorativa, condividono le possibili cause e come vedremo anche molti sintomi. Tuttavia, non sono la stessa cosa e non possono essere usati come sinonimi.

La principale differenza tra stress lavoro correlato e burnout riguarda il fattore temporale: lo stress sul lavoro, se intenso e prolungato, può portare a burnout, ma non viceversa.

Insomma, il burnout è una conseguenza possibile dello stress da lavoro. I due concetti sono legati tra di loro, ma non intercambiabili.

Il burnout rappresenta una sindrome complessa di esaurimento psicologico, fisico e sociale. Lo stress sul posto di lavoro ha un ruolo notevole nello sviluppo del burnout.

Lo stress è una condizione di per sé non negativa, che può riguardare chiunque. Se questa situazione permane assieme ad altre cause, come ansia e depressione da lavoro, aspettative esagerate e qualifiche inadeguate per il ruolo ricoperto, si può sviluppare il burnout.

I sintomi dello stress lavoro correlato

I sintomi dello stress lavoro correlato sono molto simili alle manifestazioni dello stress in generale. L’unica differenza è che si presentano a causa del proprio impiego, spesso in concomitanza con i turni di lavoro o nei periodi di maggior pressione, e possono attenuarsi durante una pausa, una vacanza o cambiando posto di lavoro.
Come per lo stress comune, lo stress da lavoro presenta sintomi fisici e mentali, ma non solo. Solitamente, i sintomi vengono divisi in: emotivi, cognitivi, comportamentali, fisiologici e patologici. Vediamo una lista di tutti i sintomi dello stress da lavoro:

  • tensione;
  • ansia situazionale;
  • depressione;
  • irritabilità;
  • disinteresse e scarsa motivazione;
  • scarsa concentrazione;

E altro ancora.

Testimonianze di chi lascia il lavoro per stress

Secondo un’indagine svolta da Doxa BVA per conto di Mindwork nel settembre del 2021, 1 italiano su 3 under 34 ha deciso di lasciare il lavoro per stress almeno una volta nella vita e ben il 40% degli intervistati non è soddisfatto del proprio lavoro. Dati che indicano come lo stress lavoro correlato sia un problema sempre più evidente.

Le testimonianze di questo studio mostrano infatti come una persona su due abbia provato ansia e insonnia per motivi di lavoro e l’80% del totale abbia riportato almeno un sintomo di burnout.

Quasi tutti gli intervistati sottolineano l’importanza per le aziende di prendere in considerazione il benessere psicofisico dei propri dipendenti e quasi la metà ritiene che nel mondo del lavoro non ci sia abbastanza interesse a tutelare i lavoratori dallo stress.

Stress lavoro correlato: cosa fare? Consigli anti-stress sul posto di lavoro

Gestire lo stress può non essere semplice, specialmente in alcuni contesti lavorativi. Ecco alcuni consigli e strategie che potrebbero tornarti utili.

  • Mantieni i rapporti sociali: le altre persone possono rappresentare tanto uno stress, a causa dei conflitti, delle aspettative e delle richieste, quanto una risorsa: confrontarsi anche sul lato personale, per esempio condividere le sensazioni spiacevoli dovute allo stress lavorativo, può alleggerire dal carico emotivo, e restituire nuove energie e motivazione.
  • Identifica le tue reazioni allo stress: riconoscere quali sono gli aspetti che provocano stress possono aiutare a capire il modo in cui reagisci: non è facile, ma consente di poter rispondere con strategie più adattive, in grado di alleggerire il carico di stress.
  • Focalizzati su ciò che è sotto il tuo controllo: riconosci ciò che dipende da te e su cui puoi agire, e ciò che non dipende da te e su cui non hai controllo. Ciò permette di inquadrare la situazione in un modo più razionale, così da modulare lo stress percepito, e incanalare le energie verso ciò che è modificabile con le proprie azioni.
  • Rivaluta il tuo rapporto con lo stress: nel lavoro, ma anche nella società, è diffusa la tendenza ad attribuire allo stress un valore morale, al punto da mettersi in competizione con gli altri su chi sia più stressato. Questo genere di atteggiamento può portare a logorarsi: inquadrarlo sotto un’altra luce può aiutare a modulare lo stress da burnout.
  • Riduci il multi-tasking: sebbene il mondo lavorativo apprezzi la capacità di portare avanti più compiti allo stesso tempo e in tempi brevi, si tratta di una capacità che richiede molte energie, non sostenibile per lungo tempo: riduce le performance, aumenta lo stress e l’insoddisfazione. Può essere più sano focalizzare le energie in maniera selettiva, e programmare delle pause dal lavoro.
  • Prenditi cura di te: lascia spazio ad attività che ti fanno stare bene, e non permettere al lavoro di invadere ogni ambito della tua vita, privandoti della tua libertà. Se riconosci che lo stress lavorativo stia compromettendo la tua salute fisica e mentale, e senti di non avere le forze per affrontarlo in maniera vincente, considera la possibilità di rivolgerti a dei professionisti della salute mentale, anche prima che i sintomi spiacevoli siano invalidanti.

Come gestire e superare lo stress lavoro correlato

Per combattere lo stress lavoro correlato puoi semplicemente partire dai tuoi sintomi, e prenderti cura di corpo e mente. In generale, i consigli che vanno sempre bene sono di fare attività fisica, crearsi dei passatempo, seguire le proprie passioni e avere una vita sociale sana e attiva. Puoi provare anche con lo yoga, la meditazione, delle passeggiate nella natura e un’alimentazione sana

Altre metodologie pratiche per lo stress lavoro correlato

Per combattere lo stress da lavoro un approccio multidisciplinare è quello che si rivela più efficace nella maggior parte dei casi. Questo significa tenere da conto tutti i fattori che possono averlo causato e metterli in discussione.

Puoi cominciare a darti dei limiti di orario se pensi di lavorare ben oltre le ore previste. Potresti anche adattare le tue aspettative e cercare di migliorare la comunicazione con i colleghi. Sarebbe anche utile parlare con il tuo datore di lavoro per riallineare o rinegoziare il tuo ruolo, il tuo compenso, e la tua capacità decisionale. Ovviamente, tutto ciò non è semplice.

Se pensi di aver bisogno di un aiuto psicologico per affrontare il problema, sappi che questo è utile sia per combattere lo stress da lavoro più lieve, sia quello che ha scatenato altre patologie. Una psicoterapia è sempre fortemente consigliata, perché uno psicoterapeuta è in grado di guidarti nelle varie fasi di risoluzione dello stress ed è capace di darti un quadro generale della tua situazione, anche quando questa ti sembra molto complessa.

Inoltre, uno psicologo potrebbe aiutarti a identificare e prevenire un eventuale burnout, che richiederebbe un intervento più complesso per essere affrontato, con l’intervento di uno psichiatra e di un medico.

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Revisori

reviewer

Dott. Raffaele Avico

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista certificato EMDR I

Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista EMDR. È membro della ESDT (European Society for Trauma and Dissociation) e socio AISTED (Associazione italiana per lo studio del trauma e della dissociazione).

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Dott. Rosario Urbani

Psicoterapeuta specializzato in cognitivo comportamentale

Ordine degli Psicologi della Campania num. 6653/A

Laureato in Neuroscienze presso la Seconda Università di Napoli. Specializzato presso l’istituto Skinner in psicoterapia cognitivo comportamentale. Analista del comportamento ABA e specializzato anche nella tecnica terapeutica dell'EMDR.

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Dott.ssa Maria Vallillo

Psicoterapeuta specialista in Lifespan Developmental Psychology

Ordine degli Psicologi del Lazio num. 25732

Laurea in Psicologia presso l'Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in psicoterapia e psicologia del ciclo di vita presso l’Università la Sapienza di Roma. Esperta in neuropsicologia e psicodiagnostica e perfezionata in psico-oncologia.