Tutto quello che vuoi sapere sui rischi da stress lavoro correlato

Questo articolo è pensato per rispondere a tutte le domande e curiosità sullo stress legato al lavoro. Ti spiegherà cos’è lo stress lavoro correlato, quali sono i sintomi e come combatterlo, e ti fornirà informazioni scientifiche spiegate in modo semplice. L’articolo è curato da Serenis Health, piattaforma di psicoterapia online.

La definizione di Stress Lavoro Correlato

Lo stress lavoro correlato è una condizione che riguarda i lavoratori e consiste nel non sentirsi all’altezza delle richieste del proprio lavoro, con la conseguente possibilità di sviluppare disturbi psicologici, fisici o disfunzioni sociali. Questa prima definizione è stata data nel 2004 in occasione dell’Accordo Europeo sullo stress lavoro correlato, firmato da sindacati e associazioni industriali dell’Unione Europea.

Per capire cosa si intende per stress lavoro correlato, occorre prima di tutto precisare la differenza tra stress e burnout. Lo stress non è una malattia, ma una sensazione di tensione emotiva o fisica che può essere la causa di un cattivo stato di salute. Può dipendere da qualsiasi evento o pensiero che suscita frustrazione, rabbia o nervosismo. Lo stress è la reazione del proprio corpo a una una richiesta, che viene percepita come eccessiva. In alcune circostanze, e se dura poco, lo stress può essere positivo. Può essere utile perché ci induce a evitare un pericolo o a rispettare una scadenza, ma se lo stress permane troppo a lungo o se si sviluppa sulla base di preoccupazioni eccessive o distorte, può intaccare la salute psicofisica.

Il burnout, d’altra parte, è uno stato di esaurimento emotivo, fisico e mentale causato da uno stress eccessivo e prolungato. Si verifica quando ci si sente sopraffatti, emotivamente prosciugati e incapaci di soddisfare le richieste costanti sul posto di lavoro. Quindi, il burnout si sviluppa in alcuni casi, quando lo stress che dipende dal lavoro è molto forte e dura a lungo.
Allora, lo stress lavoro correlato è quella situazione di tensione mentale e spesso anche fisica che dipende da uno squilibrio tra le richieste del proprio lavoro e quanto crediamo di potervi far fronte. Arriva prima del burnout, ma non sempre è innocuo.

La normativa sullo Stress Lavoro Correlato

Qualche anno dopo l’Accordo Europeo, l’Italia ha introdotto la prima normativa sullo stress lavoro correlato, prima con il Decreto Legislativo n.626/94 e poi con il D. Lgs. n.81/2008, che richiede espressamente una valutazione dei rischi lavoro correlato. Il primo dei due decreti legge riguarda l’obbligo della valutazione dei rischi sul posto di lavoro. In questo caso la valutazione del rischio è generica e riguarda ogni forma di possibile pericolo per la salute dei lavoratori nell’ambiente di lavoro. Cosa si intende per ambiente di lavoro?

Secondo la normativa antinfortunistica, per “ambiente di lavoro” si intende ogni luogo in cui si sviluppa l’attività lavorativa e in cui tutte le persone connesse a questo lavoro possono recarsi o sostare anche in momenti di pausa o riposo. All’interno di quest’area, quindi, la valutazione del rischio da stress lavoro correlato è obbligatoria, così come ogni altra forma di rischio.

In particolare, il D. Lgs. n.81/2008 stabilisce che deve essere fatta una corretta prevenzione dello stress da lavoro, seguendo la definizione e i contenuti dell’accordo europeo firmato nel 2004. La definizione di rischio nel D. lgs. 81/08 viene espressa come la probabilità di raggiungere il potenziale di arrecare un danno durante il periodo di lavoro. Per quali aziende la valutazione dei rischi è obbligatoria? Si tratta di un obbligo per tutte le aziende, indipendentemente dal numero di lavoratori o dal tipo di contratto.

La normativa sullo stress lavoro correlato prevede che il datore di lavoro adempia a due obblighi non delegabili: la valutazione di tutti i rischi e l’elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi DVR e la designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione RSPP. Gli altri attori della prevenzione sono il medico competente (MC) e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS). Quest’ultimo è la persona che deve rappresentare i lavoratori sui temi della salute e della sicurezza sul lavoro.

Le principali cause dello Stress Lavoro Correlato

Le cause dello stress lavoro correlato sono essenzialmente il sovraccarico di lavoro e uno squilibrio tra le richieste del lavoro e la convinzione di quanto si riesce a soddisfarle. Per capire cosa provoca lo stress sono stati sviluppati diversi modelli, e sono state identificate le cause più comuni:

  • Carico di lavoro eccessivo. Sia in termini di ore di lavoro, sia in termini di mansioni faticose o stancanti. Il carico di lavoro può essere anche psicologico, come compiti che mettono sotto pressione in caso di urgenze ed emergenze.
  • Comunicazione poco efficace. Poter comunicare correttamente aiuta a svolgere il proprio ruolo, ma la comunicazione sul lavoro deve comprendere anche il lato emotivo e sociale. Le persone dovrebbero essere sostenute, motivate e ascoltate per essere prima di tutto comprese e coinvolte.
  • Scarso controllo. La sensazione di avere controllo sul proprio lavoro riguarda il coinvolgimento nei processi decisionali e l’influenza sui vari processi lavorativi. Avere poco controllo e poter decidere ben poco sono una causa di stress molto frequente.
  • Contratto, remunerazione e precarietà del lavoro. Sembra banale, ma un contratto chiaro che protegge il lavoratore e lo stimola, uno stipendio adeguato e la sicurezza del proprio posto di lavoro sono dei fattori protettivi contro lo stress.
  • Confusione. Non sapere esattamente qual è la propria mansione, il proprio ruolo, chi deve fare cosa, è frustrante ed è spesso causa di stress.
  • Molestie. Che si tratti di violenza psicologica, fisica o sessuale, le molestie sul posto di lavoro possono sì essere causa di stress, ma anche di patologie ben più gravi.

Stress lavoro correlato e burnout

Stress lavoro correlato e Burnout hanno molti punti in comune: entrambi sono legati alla sfera lavorativa, condividono le possibili cause e come vedremo anche molti sintomi. Tuttavia, non sono la stessa cosa e non possono essere usati come sinonimi.

La principale differenza tra stress lavoro correlato e burnout riguarda il fattore temporale: lo stress sul lavoro, se intenso e prolungato, può portare a burnout, ma non viceversa. Insomma, il burnout è una conseguenza possibile dello stress da lavoro. I due concetti sono legati tra di loro, ma non intercambiabili.

Il burnout rappresenta una sindrome complessa di esaurimento psicologico, fisico e sociale. Lo stress sul posto di lavoro ha un ruolo notevole nello sviluppo del burnout. Lo stress è una condizione di per sé non negativa, che può riguardare chiunque. Se questa situazione permane assieme ad altre cause, come ansia e depressione da lavoro, aspettative esagerate e qualifiche inadeguate per il ruolo ricoperto, si può sviluppare il burnout.

Stress lavoro correlato: quali sono i sintomi

I sintomi dello stress lavoro correlato sono molto simili alle manifestazioni dello stress in generale. L’unica differenza è che si presentano a causa del proprio impiego, spesso in concomitanza con i turni di lavoro o nei periodi di maggior pressione, e possono attenuarsi durante una pausa, una vacanza o cambiando posto di lavoro.
Come per lo stress comune, lo stress da lavoro presenta sintomi fisici e mentali, ma non solo. Solitamente, i sintomi vengono divisi in: emotivi, cognitivi, comportamentali, fisiologici e patologici. Vediamo una lista di tutti i sintomi dello stress da lavoro:

  • Tensione. Forse il sintomo emotivo più comune dello stress: sentirsi tesi e irrigiditi.
  • Ansia situazionale. L’ansia nello stress lavoro correlato è legata al posto di lavoro, ai turni, alle mansioni o alle relazioni con i colleghi.
  • Depressione. Anche in questo caso l’umore depresso o la depressione conclamata sono legate all’impiego. Parliamo in questo caso di una depressione conseguente a un tentativo di gestire un sovraccarico psichico, che si manifesta come un senso di prostrazione energetica.
  • Irritabilità e iperestesia. La persona sotto stress è suscettibile, guardinga e tende a scattare emotivamente per il più piccolo problema.
  • Sofferenza. Questo è il vissuto della persona che soffre di stress lavoro correlato: un profondo soffrire continuo legato al lavoro.
  • Facilità al pianto. Strettamente legato alla tensione e all’irritabilità, la persona è emotivamente fragile.
  • Vissuti di impotenza e insicurezza. Questo è quanto si intende quando si parla di scarso controllo sul proprio lavoro, di scarse opportunità decisionali. Non sempre, tuttavia, la situazione è reale: conta molto la percezione personale delle proprie capacità, le aspettative e l’autostima.
  • Disinteresse e scarsa motivazione. Questo è un sintomo mentale dello stress lavoro correlato che salta subito all’occhio al datore di lavoro, ma anche allo psicologo. Spesso chi soffre di stress da lavoro parte infatti da un eccessivo interesse per il lavoro e da uno scarso investimento su altri aspetti della vita.
  • Scarsa concentrazione. L’ansia, la depressione e il ritiro emozionale possono causare questo sintomo cognitivo.
  • Problemi di memoria. Difficoltà di memorizzazione e nell’apprendere cose nuove, ma anche facilità a dimenticare dettagli o informazioni importanti è una manifestazione tipica dello stress.
  • Senso di confusione e incertezza decisionale. Sono tra i sintomi di stress da lavoro più ardui da individuare, perché possono essere concepiti come caratteristiche di personalità. In questo caso, invece, sono sintomi cognitivi.
  • Abuso di alcolici, tabagismo o sostanze (tranquillanti, stimolanti, stupefacenti). Una delle manifestazioni comportamentali più ricorrenti è il ricorso a sostanze psicotrope per alleviare lo stress. Oltre a essere un sintomo, è anche una penosa conseguenza.
  • Isolamento sociale. Il ritiro dalle relazioni esterne al lavoro è legato alla depressione e all’ansia, ma ha il suo nucleo nell’aver investito troppe energie nel lavoro e nel non aver più piacere nel farlo.
  • Reazioni aggressive auto ed eterodirette. Non pensiamo solo all’aggressione fisica: quella psicologica e verbale è la più comune e facile da identificare nell’atteggiamento di molti lavoratori.
  • Problemi nel comportamento alimentare. Bulimia, anoressia, abbuffate notturne e altri disturbi possono insorgere sia in donne che in uomini di ogni età.
  • Disturbi del sonno. Dormire male, poco, soffrire di bruxismo (digrignare i denti) o apnee notturne è un sintomo classico di stress in generale.
  • Disturbi del ritmo cardiaco. Non sono così rari, e tendono a manifestarsi con aritmie o tachicardie non molto invalidanti.
  • Ipertensione arteriosa. Anche in questo caso l’ansia può essere correlata all’ipertensione e viceversa. Anche l’abuso di sostanze e i disturbi del sonno possono causare ipertensione.
  • Dispnea, cefalea, aumento glicemia. Sono manifestazioni comuni dello stress che causano uno scarso rendimento e un forte assenteismo.
  • Parestesie, tic nervosi, tremori. Non sono sintomi molto frequenti, ma possono colpire soprattutto le persone che tendono a non manifestare in altro modo lo stress.
  • Problemi gastrointestinali. Dispepsia, mal di pancia, diarrea, stitichezza e colon irritabile sono somatizzazioni dello stress molto diffuse.
  • Patologie neuropsichiatriche. Non sono comuni, ma in alcuni casi lo stress può scatenare disturbo depressivo, fobie, disturbi dell’adattamento, disturbi di panico.
  • Disturbi immunologici. Asma, orticaria, dermatiti, ma anche un generale basso funzionamento del sistema immunitario sono molto comuni.
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In ambito psicologico quando si parla di stress e ai suoi sintomi, si pensa spesso a test per diagnosticare la presenza di uno o più problemi o disturbi tra quelli appena elencati. Uno psicoterapeuta può somministrare dei brevi test sull’ansia, sulla depressione, ma anche sul consumo di sostanze, test cognitivi ed emotivi. Ma quali test misurano lo stress lavoro correlato?

Test e questionari per misurare lo Stress lavoro correlato

I test per lo stress da lavoro più comuni sono test psicologici che si dividono in due categorie: quelli che servono per la valutazione preliminare e quelli che approfondiscono il problema. Gli strumenti che vengono utilizzati per la valutazione dello stress lavoro correlato sono questionari, ma vengono anche usati i focus group e le interviste semi strutturate o libere.

Un questionario per lo stress lavoro correlato molto comune è il Job Content Questionnaire di Karasek, che esamina il controllo percepito sul proprio lavoro come fattore centrale nello stress. In generale, esistono moltissimi test utili nella valutazione del rischio da stress lavoro correlato. Il punto è proprio quello di indagare il problema prima che si sviluppino patologie o disturbi a esso correlati.

Testimonianze di chi lascia il lavoro per stress

Secondo un’indagine svolta da Doxa BVA per conto di Mindwork nel settembre del 2021, 1 italiano su 3 under 34 ha deciso di lasciare il lavoro per stress almeno una volta nella vita e ben il 40% degli intervistati non è soddisfatto del proprio lavoro. Dati che indicano come lo stress lavoro correlato sia un problema sempre più evidente.

Le testimonianze di questo studio mostrano infatti come una persona su due abbia provato ansia e insonnia per motivi di lavoro e l’80% del totale abbia riportato almeno un sintomo di burnout. Quasi tutti gli intervistati sottolineano l’importanza per le aziende di prendere in considerazione il benessere psicofisico dei propri dipendenti e quasi la metà ritiene che nel mondo del lavoro non ci sia abbastanza interesse a tutelare i lavoratori dallo stress.

Come curare e combattere lo stress lavoro correlato

Per combattere lo stress lavoro correlato puoi semplicemente partire dai tuoi sintomi, e prenderti cura di corpo e mente. In generale, i consigli che vanno sempre bene sono di fare attività fisica, crearsi dei passatempo, seguire le proprie passioni e avere una vita sociale sana e attiva. Puoi provare anche con lo Yoga, la meditazione, delle passeggiate nella natura e un’alimentazione sana.

Ma non è l’unica cosa che puoi fare per curare lo stress lavoro correlato. Per combattere lo stress da lavoro un approccio multidisciplinare è quello che si rivela più efficace nella maggior parte dei casi. Questo significa tenere da conto tutti i fattori che possono averlo causato e metterli in discussione. Puoi cominciare a darti dei limiti di orario se pensi di lavorare ben oltre le ore previste. Potresti anche adattare le tue aspettative e cercare di migliorare la comunicazione con i colleghi. Sarebbe anche utile parlare con il tuo datore di lavoro per riallineare o rinegoziare il tuo ruolo, il tuo compenso, e la tua capacità decisionale. Ovviamente, tutto ciò non è semplice.

Se pensi di aver bisogno di un aiuto psicologico per affrontare il problema, sappi che questo è utile sia per combattere lo stress da lavoro più lieve, sia quello che ha scatenato altre patologie. Una psicoterapia è sempre fortemente consigliata, perché uno psicoterapeuta è in grado di guidarti nelle varie fasi di risoluzione dello stress ed è capace di darti un quadro generale della tua situazione, anche quando questa ti sembra molto complessa. Inoltre, uno psicologo potrebbe aiutarti a identificare e prevenire un eventuale burnout, che richiederebbe un intervento più complesso per essere affrontato, con l’intervento di uno psichiatra e di un medico.

Nel caso in cui lo stress abbia dato origine a patologie mediche importanti e se vuoi avvalerti dei diritti del decreto legge sui rischi da lavoro, occorre rivolgersi anche al medico competente, che ti indirizzerà a un consulto specialistico. Oltre alla psicoterapia, centrale per la soluzione del problema, andranno affrontate direttamente tutte le eventuali patologie presenti, con cure su misura. Non sempre si tratterà di assumere farmaci. Infatti, il più delle volte, è necessario regolare l’alimentazione, l’attività fisica e lo stile di vita, riprendendo una vita sociale attiva e soddisfacente.

A chi rivolgersi

Per la legge, in caso di stress lavoro correlato, ci si deve rivolgere al medico competente dell’azienda per cui si lavora. La definizione di medico competente è un professionista sanitario in possesso dei titoli professionali e dei requisiti previsti dal decreto sulla sicurezza sul lavoro. Questo medico collabora con il datore di lavoro alla valutazione dei rischi ed effettua la sorveglianza sanitaria, a tutela dello stato di salute e della sicurezza dei lavoratori.

Il medico competente potrà sondare la salute del lavoratore e stilare il certificato medico per stress lavoro correlato. Sarà sempre il medico a decidere quanti giorni di malattia per stress da lavoro saranno necessari per il recupero del lavoratore. Solitamente, si va dai due o tre giorni alle due settimane, con un massimo per legge di sei mesi in casi più gravi.

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Psicoterapeuta: come scegliere

Una volta presa la decisione di farti aiutare da uno o una psicoterapeuta per prenderti cura di te, è il momento di trovare la persona giusta. La decisione non è semplice: ci sono diverse scuole di psicoterapia con diverse tecniche. Ma è proprio questo uno dei momenti più delicati, perché scegliere quella sbagliata potrebbe far fallire la terapia. Ecco qualche consiglio per intraprendere il percorso che fa per te:

  • Scegli qualcuno che non sia legato a parenti o amici: durante la terapia devi sentirti tranquillo o tranquilla e poterti aprire completamente. Questo avviene meglio con professionisti che non sono connessi alla tua sfera di conoscenze;
  • Trova uno o una psicoterapeuta con esperienza: per quanto tutti i terapeuti abbiano avuto una formazione completa, migliaia di ore di esperienza sul campo e una specializzazione sono garanzia di un percorso di successo;
  •  Scegli qualcuno con cui entri in sintonia: questo lo puoi sapere veramente solo provando una seduta, ma in fase di prenotazione puoi porre delle domande che ti aiuteranno a capire meglio se lo o la psicoterapeuta che hai scelto fa al caso tuo. Come sarà strutturato il percorso? Su cosa ci si concentrerà? Sono previsti esercizi e compiti a casa?

Una soluzione è il servizio di psicoterapia online di Serenis, il centro medico che, tra le altre cose, cura anche questo blog. Serenis ha solo psicoterapeuti esperti. Te ne assegna uno adatto alla tua situazione, con cui farai una prova gratuita e inizierai un percorso (e se per qualche motivo non entri in sintonia, puoi richiedere un terapeuta diverso con un clic). Ci sono anche molti altri modi per trovare uno psicoterapeuta valido: per esempio puoi chiedere al medico di base o rivolgerti a un consultorio nella tua zona. L’importante è fare il primo passo.

Bibliografia e approfondimenti

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Revisori

reviewer

Dott. Raffaele Avico

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista certificato EMDR I

Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista EMDR. È membro della ESDT (European Society for Trauma and Dissociation) e socio AISTED (Associazione italiana per lo studio del trauma e della dissociazione).

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Dott. Rosario Urbani

Psicoterapeuta specializzato in cognitivo comportamentale

Ordine degli Psicologi della Campania num. 6653/A

Laureato in Neuroscienze presso la Seconda Università di Napoli. Specializzato presso l’istituto Skinner in psicoterapia cognitivo comportamentale. Analista del comportamento ABA e specializzato anche nella tecnica terapeutica dell'EMDR.

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Dott.ssa Maria Vallillo

Psicoterapeuta specialista in Lifespan Developmental Psychology

Ordine degli Psicologi del Lazio num. 25732

Laurea in Psicologia presso l'Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in psicoterapia e psicologia del ciclo di vita presso l’Università la Sapienza di Roma. Esperta in neuropsicologia e psicodiagnostica e perfezionata in psico-oncologia.