Ti è mai capitato di svegliarti la mattina, di avere come primissimo pensiero quello del lavoro e di dire “oggi non ho proprio voglia di andare a lavoro”.
Possono sempre capitare le giornate “no”, ma quando questa situazione – o una simile – si ripresenta frequentemente, forse è il caso di indagare, perché potrebbe trattarsi di “stress da lavoro”.
È un fenomeno molto diffuso nella nostra società, anche in Italia. La Repubblica ha riportato nel 2021 che circa 1 italiano su 2 soffrisse di una forma di stress correlata al proprio lavoro, che può influire negativamente sulla salute e sul benessere delle persone.
In questo articolo, parleremo in particolare: di cos’è lo stress da lavoro, quali sono i suoi sintomi, di come misurarlo e di quali sono le differenze con un’altra sindrome che deriva dallo stress, ovvero il burnout. Ti daremo anche dei consigli su come affrontarlo e su come gestirlo.
Leggiamo l’articolo per scoprire lo stress da lavoro.
Indice dall’articolo
Stress lavorativo: cos’è?
Lo stress è una reazione psicofisica naturale del corpo rispetto a uno stimolo esterno. Quindi, non è nocivo se non supera una determinata soglia.Quando però diventa eccessivo e duraturo, possiamo parlare di veri e propri disturbi da stress.
Essere perennemente sotto stress non fa bene al nostro corpo: lo stress dovrebbe essere una risposta circoscritta a una determinata situazione o a un breve periodo, perché il nostro corpo spende molte più energie quando è in stato di allarme, producendo principalmente in maggiori quantità il cosiddetto “ormone dello stress”, il cortisolo.
Le fasi dello stress
Generalmente, possiamo suddividere lo stato tensivo in quattro fasi distinte:
- Fase di allarme: il cervello percepisce che c’è una situazione stressante a cui far fronte, quindi deve preparare il corpo a rispondere, mettendo in circolazione le risposte per farlo, tra cui il cortisolo precedentemente citato, ma anche con la produzione di adrenalina, che comporta l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna.
- Fase di resistenza: durante questa fase, il corpo cerca di adattarsi allo stato tensivo che continua a esserci. Il corpo inizia a subire i primi sintomi fisici dello stress, come ad esempio la tensione muscolare, i disturbi del sonno e i cambiamenti nell’appetito.
- Fase di esaurimento:il corpo ha mantenuto lo stato d’allarme per più di quanto sia in grado di fare, ma non è più in grado di mantenere una risposta allo stress senza avere delle ricadute, che si manifestano con dei sintomi fisici e dei sintomi psicologici più gravi. Per esempio, con la stanchezza cronica, con i disturbi del sonno persistenti e con la diminuzione della capacità di far fronte alle attività della vita di tutti i giorni.
- Fase di ripresa o adattamento: se le fonti che causano lo stress diminuiscono o l’individuo adotta delle strategie di gestione dello stress, può verificarsi questa fase, in cui il corpo inizia a ristabilire pian piano il suo equilibrio fisiologico e psicologico.
Se l’ultima fase non viene attuata in tempo, si può rischiare di sviluppare un disturbo come il PTSD.
I principali sintomi dello stress da lavoro
I sintomi dello stress da lavoro sono molto simili alle manifestazioni dello stress in generale. L’unica differenza è che si presentano a causa del proprio impiego, spesso in concomitanza con i turni di lavoro o nei periodi di maggior pressione, e possono attenuarsi durante una pausa, una vacanza o cambiando posto di lavoro.
Come per lo stress comune, lo stress da lavoro presenta sintomi fisici e mentali, ma non solo. Solitamente, i sintomi vengono divisi in: emotivi, cognitivi, comportamentali e fisiologici. Vediamo una lista di tutti i sintomi dello stress da lavoro.
Sintomi emotivi dello stress da lavoro
- Tensione. Forse il sintomo emotivo più comune dello stress: sentirsi tesi e irrigiditi.
- Sofferenza. Questo è il vissuto della persona che soffre di stress lavoro correlato: un profondo soffrire continuo legato all’attività lavorativa.
- Irritabilità e iperestesia. La persona sotto stress è suscettibile, guardinga e tende a reagire in maniera esasperata nei confronti di ogni minima frustrazione.
- Facilità al pianto. Strettamente legato alla tensione e all’irritabilità, la persona è emotivamente fragile.
Sintomi fisiologici dello stress da lavoro
- Disturbi del ritmo cardiaco: non sono così rari, e tendono a manifestarsi con aritmie o tachicardie non molto invalidanti.
- Ipertensione arteriosa: l’ansia può essere correlata a problemi di ipertensione ma esistono altri fattori che possono incidere, quali: l’abuso di sostanze e i disturbi del sonno.
- Dispnea, cefalea, aumento glicemia: sono manifestazioni comuni dello stress che causano uno scarso rendimento e un forte assenteismo.
- Parestesie, tic nervosi, tremori: non sono sintomi molto frequenti, ma possono colpire soprattutto le persone che tendono a non manifestare in altro modo lo stress.
- Problemi gastrointestinali: dispepsia, mal di pancia, diarrea, stitichezza e colon irritabile sono somatizzazioni dello stress molto diffuse.
- Disturbi immunologici: asma, orticaria, dermatiti, ma anche un generale basso funzionamento del sistema immunitario sono molto comuni.
Sintomi comportamentali dello stress da lavoro
- Abuso di alcolici, tabagismo o sostanze (tranquillanti, stimolanti, stupefacenti). Una delle manifestazioni comportamentali più ricorrenti è il ricorso a sostanze psicotrope per alleviare lo stress. Oltre a essere un sintomo, è anche una penosa conseguenza.
- Isolamento sociale. Il ritiro dalle relazioni esterne al lavoro è legato alla depressione e all’ansia, ma ha il suo nucleo nell’aver investito troppe energie nel lavoro e nel non aver più piacere nel farlo.
- Reazioni aggressive auto ed eterodirette. Non pensiamo solo all’aggressione fisica: quella psicologica e verbale è la più comune e facile da identificare nei contesti lavorativi.
- Problemi nel comportamento alimentare. Bulimia, anoressia, abbuffate notturne e altri disturbi possono insorgere sia in donne che in uomini di ogni età.
- Disturbi del sonno. Dormire male, poco, soffrire di bruxismo (digrignare i denti) o apnee notturne è un sintomo classico di stress in generale.
Sintomi psicologici dello stress da lavoro
- Ansia situazionale: l’ansia nello stress lavoro correlato è legata all’attività lavorativa, ai turni, alle mansioni o alle relazioni con i colleghi.
- Depressione: anche in questo caso l’umore depresso o la depressione conclamata sono legate all’impiego. Parliamo in questo caso di una depressione conseguente a un tentativo di gestire un sovraccarico psichico, che si manifesta come un senso di prostrazione energetica.
- Disinteresse e scarsa motivazione: questo è un sintomo mentale dello stress lavoro correlato che salta subito all’occhio al datore di lavoro, ma anche- a quello di uno psicoterapeuta. Spesso chi soffre di stress da lavoro parte infatti da un eccessivo investimento sul lavoro e da uno scarso interesse su altri aspetti della vita.
- Scarsa concentrazione: la difficoltà nel mantenere concentrazione è una conseguenza di vissuti stressanti e ansiosi.
- Problemi di memoria: difficoltà di memorizzazione e nell’apprendere cose nuove, ma anche facilità a dimenticare dettagli o informazioni importanti è una manifestazione tipica dello stress.
- Senso di confusione e incertezza decisionale: sono tra i sintomi di stress da lavoro più ardui da individuare, perché possono essere concepiti come caratteristiche di personalità. In questo caso, invece, sono sintomi cognitivi.
- Patologie neuropsichiatriche: non sono comuni, ma in alcuni casi lo stress può scatenare disturbo depressivo, fobie, disturbi dell’adattamento, disturbi di panico.
Test per misurare lo stress sul lavoro
Ma quali test misurano lo stress lavoro correlato?
I test per lo stress da lavoro più comuni sono test psicologici che si dividono in due categorie: quelli che servono per la valutazione preliminare e quelli che approfondiscono il problema. Gli strumenti che vengono utilizzati per la valutazione dello stress lavoro correlato sono questionari, ma vengono anche usati i focus group e le interviste semi strutturate o libere.
Un questionario per lo stress lavoro correlato molto comune è il Job Content Questionnaire di Karasek, che esamina il controllo percepito sul proprio lavoro come fattore centrale nello stress. In generale, esistono moltissimi test utili nella valutazione del rischio da stress lavoro correlato. Il punto è proprio quello di indagare il problema prima che si sviluppino patologie o disturbi a esso correlati.
Stress da lavoro e burnout: le differenze
Capita spesso che le due espressioni burnout e stress da lavoro nell’uso comune vengano utilizzate come sinonimi, ma non lo sono.
Lo stress è una manifestazione temporanea che può, se si interviene per tempo, essere gestita. Il burnout è l’esito di un costante stress correlato all’attività lavorativa e tende a cronicizzarsi nel tempo, interferendo in maniera significativa nel benessere del lavoratore.
A chi rivolgersi se si soffre di stress da lavoro
Se senti di avere troppo stress a causa del lavoro che stai svolgendo, puoi decidere di agire prima che la situazione diventi insostenibile.
- Parlane a lavoro: rivolgendoti al datore o alla datrice di lavoro o al reparto delle risorse umane. Insieme potrete trovare la radice del problema e/o delle soluzioni che ti facciano star meglio al lavoro.
- Rivolgiti a un/una professionista: che si tratti di supporto psicologico o di psicoterapia, può essere efficace svolgere delle sedute psicologiche per trovare delle strategie per la gestione dello stress.
Come combattere lo stress da lavoro?
Ci sono un sacco di ambiti lavorativi, ma perlopiù, lo stress può nascere ovunque. La prima cosa che ci sentiamo di consigliarti è innanzitutto di parlarne con qualcuno che possa aiutarti a lavoro. Se non dovesse esserci un riscontro o magari ritieni che l’ambiente in cui lavori sia decisamente ostile, ti consigliamo di iniziare un percorso per il tuo benessere mentale.
Gestire lo stress da lavoro attraverso la psicoterapia
La psicoterapia è un percorso indefinito: può durare poche sedute, ma anche anni, può essere piacevole o tremendamente faticoso: il suo obiettivo rimane sempre quello di cercare di migliorare la qualità della vita.
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