Spesso ci troviamo a combattere con una serie di problemi legati all’alimentazione.
Ma cosa accade quando il rapporto con il cibo diventa più complicato di quanto immaginiamo?
Quando si manifesta una dipendenza da cibo, che spinge a mangiare compulsivamente nonostante si riconosca che si tratta di un comportamento dannoso, è necessario affrontarla con serietà, comprensione e un forte desiderio di guarire.
In questo articolo, esploreremo cos’è la dipendenza da cibo, le sue cause psicologiche e le soluzioni possibili. Una volta letto, speriamo tutti i tuoi dubbi rispetto a questa condizione siano chiariti.
Cos’è la dipendenza da cibo
La dipendenza da cibo si riferisce a un modello di comportamento alimentare caratterizzato da un desiderio incontrollabile e ricorrente di consumare grandi quantità di cibo, spesso con una sensazione di perdita di controllo.
Ecco alcune delle principali caratteristiche della dipendenza da cibo:
- desiderio incontrollabile di cibo e perdita di controllo;
- abbuffate;
- il cibo viene utilizzato per affrontare le emozioni;
- sentimenti di vergogna e colpa.
Dipendenza da cibo e binge-eating disorder
La dipendenza da cibo e il binge-eating disorder o disturbo da alimentazione incontrollata (BED) sono due concetti correlati, ma presentano due differenze chiave.
La prima differenza, nonchè la principale sta nella definizione. Per dipendenza da cibo ci si riferisce a un modello di comportamento alimentare in cui una persona può sviluppare un desiderio incontrollabile e ricorrente di consumare grandi quantità di cibo, spesso con una sensazione di perdita di controllo. Tuttavia, non è una diagnosi riconosciuta nei manuali diagnostici standard come il DSM-5.
Il BED invece è un disturbo alimentare riconosciuto e definito dal DSM-5. Si caratterizza per abbuffate regolari e incontrollabili, durante le quali una persona consuma grandi quantità di cibo in un breve periodo, accompagnate da una sensazione di perdita di controllo. Il BED è accompagnato da angoscia e non è seguito da comportamenti di eliminazione (come il vomito).
In secondo luogo, nella dipendenza da cibo non c’è una frequenza specifica associata alle abbuffate, ma le persone con dipendenza da cibo possono sperimentare episodi sporadici di consumo eccessivo di cibo. Il BED invece è caratterizzato dalla presenza di almeno un episodio di abbuffata a settimana per un periodo di almeno tre mesi.
In sintesi, mentre il BED è un disturbo alimentare riconosciuto caratterizzato principalmente da abbuffate incontrollabili, la dipendenza da cibo è un termine più ampio che può essere usato per descrivere una relazione problematica con il cibo in generale, che può includere desideri intensi di cibo e comportamenti alimentari disfunzionali, ma non necessariamente abbuffate regolari.
In ogni caso, entrambe le condizioni possono comportare problemi significativi e richiedere un trattamento mirato da parte di professionisti della salute mentale e della nutrizione.
Dipendenza da cibo e disturbi psicologici
La dipendenza da cibo è spesso correlata a una serie di disturbi psicologici che possono influenzare il suo sviluppo e il suo mantenimento. Vediamone alcuni:
- disturbi dell’umore;
- disturbi del comportamento alimentare;
- disturbo da stress post-traumatico (PTSD):
Queste connessioni tra la dipendenza da cibo e i disturbi psicologici non sono sempre unidirezionali: i disturbi psicologici possono aumentare il rischio di dipendenza da cibo e viceversa.
Spesso il trattamento dei disturbi psicologici sottostanti è una parte essenziale del recupero dalla dipendenza da cibo.
Dipendenza da cibo: cause psicologiche
Le cause della dipendenza da cibo sono complesse e spesso radicate in problemi psicologici.
Uno dei fattori principali è il rapporto con le emozioni. Molte persone utilizzano il cibo come mezzo per affrontare il disagio emotivo, come stress, ansia, solitudine o tristezza.
Mangiare diventa quindi una forma di automedicazione, in cui il cibo viene utilizzato per alleviare temporaneamente il dolore interiore.
Il trauma è un altro elemento chiave. Eventi traumatici o esperienze difficili possono portare all’insorgenza di comportamenti alimentari problematici. Il cibo può diventare una sorta di rifugio, un modo per proteggersi dall’angoscia e dalla sofferenza.
L’autoimmagine e la percezione del proprio corpo svolgono un ruolo fondamentale. La società impone spesso degli standard di bellezza irrealistici, portando alcune persone a sviluppare una pessima autostima.
La dipendenza da cibo può essere una conseguenza diretta di questi ideali distorsivi.
Infine, i genitori e gli adulti nelle vite dei bambini giocano un ruolo cruciale nel modellare il loro rapporto con il cibo. I comportamenti alimentari dei genitori, le loro credenze sulla dieta e sull’immagine corporea possono influenzare profondamente i bambini e influenzare la loro percezione del cibo, dell’immagine corporea e dei comportamenti alimentari.
Questo apprendimento osservativo può essere una componente significativa nella formazione di una dipendenza da cibo.
Dipendenza da cibo: soluzioni
Il primo passo verso la guarigione è riconoscere il problema e accettare che sia necessario un intervento.
È fondamentale cercare aiuto professionale, come quello di uno psicoterapeuta o di uno psichiatra specializzato in disturbi alimentari. Questi professionisti possono aiutare a comprendere meglio le cause profonde della dipendenza da cibo e sviluppare strategie per affrontarle.
Vediamo nel dettaglio le principali soluzioni e trattamenti.
Come guarire dalla dipendenza da cibo?
La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è spesso utilizzata nel trattamento della dipendenza da cibo. Questa terapia aiuta a identificare i pensieri e i comportamenti disfunzionali legati al cibo e ad apprendere nuove abilità per affrontare il disagio emotivo in modi più sani.
A questo proposito, può essere uno strumento molto utile tenere un diario alimentare emozionale. Questo tipo di diario ti permette di riconoscere e comprendere meglio i tuoi schemi di pensiero e le emozioni legate all’abuso di cibo.
L’approccio nutrizionale è altrettanto importante. Un nutrizionista esperto può aiutare a sviluppare un piano alimentare equilibrato che soddisfi le esigenze fisiche senza incoraggiare l’abuso di cibo. L’apprendimento di abitudini alimentari sane è un passo essenziale nella guarigione.
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