L’obesità non è solo un problema locale o nazionale; è un problema globale che colpisce persone di tutte le età, etnie e ceti sociali. Secondo dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il numero di persone obese nel mondo è in costante aumento.
L’Italia è tra i Paesi europei con la maggior prevalenza di sovrappeso e obesità: si stima che 1 persona su 7 soffre di questa condizione.
Per l’Istat il 34,2% degli italiani è in sovrappeso ed il 12,0% obeso.
Queste statistiche mettono in luce l’entità del problema e sottolineano la necessità di una maggiore comprensione dell’obesità.
In questo articolo approfondiremo gli aspetti principali legati a questa condizione.
Cosa significa essere una persona obesa
Essere una persona obesa non è semplicemente una questione di peso corporeo in eccesso. È una condizione che influisce profondamente sulla salute fisica, mentale ed emotiva di chi la vive.
L’obesità è è una malattia che si caratterizza per un accumulo patologico di grasso corporeo con conseguenze anche importanti per lo stato di salute e la qualità di vita.
Il grasso corporeo è spesso misurato attraverso l’indice di massa corporea (BMI): quando questo è pari o superiore a 30 parliamo di obesità.
Ma l’obesità va ben oltre i numeri.
Le persone obese affrontano discriminazioni, problemi di mobilità, e spesso devono fare i conti con problemi di salute fisica quali diabete, malattie cardiache e altre condizioni mediche correlate.
Ma l’obesità è anche una sfida emotiva.
Le persone obese possono sperimentare:
- stigmatizzazione sociale;
- Isolamento;
- depressione.
La società spesso emette giudizi negativi basati sulla percezione esterna senza comprendere veramente le complessità di questa condizione. La colpa e la vergogna non sono risposte a questo problema complesso.
Quando una persona è obesa?
Una persona è considerata obesa quando ha un eccesso significativo di grasso corporeo che influisce negativamente sulla sua salute e benessere.
Come detto in precedenza, questo stato è generalmente determinato utilizzando il BMI, che si calcola dividendo il peso espresso in chilogrammi (kg) per l’altezza al quadrato espressa in metri (m).
Di seguito i criteri:
- < a 18,5 = sottopeso;
- 18,5 – 24,9 = normopeso;
- 25 – 29,9 = sovrappeso;
- 30 e oltre – obesità;
- 40 e oltre = obesità estrema.
Va notato che il BMI, sebbene sia uno strumento diagnostico utile, ha alcune limitazioni: non tiene conto della distribuzione del grasso corporeo o di altre variabili importanti, come la massa muscolare. Pertanto, una persona potrebbe avere un alto IMC a causa di una maggiore massa muscolare anziché grasso in eccesso, e viceversa.
Inoltre, il concetto di obesità non si limita solo a considerazioni fisiche. Essere obesi può comportare problemi di salute fisica significativi, tra cui:
- diabete;
- malattie cardiache;
- ipertensione;
- disturbi metabolici.
Oltre che avere un impatto significativo sulla salute mentale e il benessere emotivo di una persona, portando a:
La diagnosi di obesità dovrebbe quindi essere considerata in modo più ampio, tenendo conto di tutti questi fattori.
Differenza tra obesità e sovrappeso
La differenza principale tra obesità e sovrappeso risiede nella quantità di peso corporeo in eccesso e negli effetti sulla salute.
Entrambe le condizioni implicano un accumulo di peso superiore a quanto considerato normale o sano, ma l’obesità rappresenta un livello più grave di sovrappeso. Ecco una spiegazione più dettagliata delle differenze:
Sovrappeso:
- è una condizione in cui una persona ha un peso corporeo superiore a quello che è considerato sano o normale, ma non ancora a un livello considerato obeso;
- una persona è considerata in sovrappeso se il suo IMC è compreso tra 25 e 29,9;
- le persone in sovrappeso possono avere un leggero aumento del rischio di malattie come il diabete di tipo 2, l’ipertensione e le malattie cardiache, ma spesso i rischi sono meno gravi rispetto all’obesità.
Obesità:
- rappresenta un livello più avanzato di accumulo di peso rispetto al sovrappeso;
- una persona è considerata obesa quando il suo IMC supera il valore di 30;
- è associata a un rischio significativamente maggiore di malattie e problemi di salute, tra cui il diabete di tipo 2, le malattie cardiache, l’ipertensione, l’apnea notturna, il cancro e altre condizioni mediche gravi;
- può avere un impatto notevole sulla qualità della vita e può causare problemi di mobilità, riduzione dell’aspettativa di vita e complicazioni emotive come depressione e ansia.
Cause dell’obesità
L’obesità può essere il risultato di una combinazione di fattori genetici, ambientali e comportamentali.
- Fattori genetici
Le predisposizioni genetiche possono influenzare la suscettibilità all’obesità. Alcuni individui potrebbero ereditare una maggiore tendenza a immagazzinare grasso corporeo in eccesso o a metabolizzare le calorie in modo diverso.
- Fattori ambientali
L’ambiente in cui una persona vive svolge un ruolo cruciale nell’obesità. L’accessibilità a cibi ad alto contenuto calorico e poco sani, la presenza di fast food, la mancanza di spazi per l’esercizio fisico e lo stress possono influenzare le scelte alimentari e lo stile di vita.
- Fattori comportamentali
Le abitudini alimentari e l’attività fisica sono influenzate dai comportamenti individuali. Il super-alimentarsi, il consumo eccessivo di cibi ad alto contenuto calorico, la mancanza di esercizio fisico e il consumo di cibo come risposta allo stress o alle emozioni possono contribuire all’obesità.
Esistono poi altri fattori che possono influenzare l’obesità come:
- disfunzioni ormonali, come l’ipotiroidismo, il sindrome dell’ovaio policistico (SOP), e il diabete di tipo 2, possono contribuire all’accumulo di peso in eccesso;
- farmaci tra cui alcuni antidepressivi, corticosteroidi e farmaci antipsicotici, possono causare un aumento di peso come effetto collaterale.
- la privazione cronica del sonno può influire negativamente sulle abitudini alimentari, portando a una maggiore assunzione di calorie e all’accumulo di grasso corporeo.
Lotta contro l’obesità
La lotta contro l’obesità è una sfida che molte persone affrontano quotidianamente.
È importante comprendere che non esiste una soluzione universale, poiché le cause dell’obesità possono variare da persona a persona. Tuttavia, ci sono passi che possono essere intrapresi per migliorare la salute e il benessere.
I più comuni riguardano cambiamenti nell’alimentazione e l’attività fisica.
In alcuni casi, il trattamento medico può essere necessario per affrontare l’obesità. Questo può includere interventi chirurgici o terapie mediche, ma dovrebbe essere considerato solo dopo aver esplorato altre opzioni e sotto la guida di un professionista della salute.
È inoltre fondamentale cercare sostegno psicologico, come il supporto di psicoterapeuti e psicoterapeute o gruppi di sostegno, per affrontare i sentimenti di isolamento, depressione o ansia che possono accompagnare questa condizione.
Fonti
- https://www.istat.it/it/archivio/270163
- Purnell, J. Q. (2023). Definitions, classification, and epidemiology of obesity.