• Perché Serenis
  • Come funziona
  • Il nostro metodo
  • Chi siamo
  • Perché Serenis
  • Come funziona
  • Il nostro metodo
  • Chi siamo
  • Perché Serenis
  • Come funziona
  • Il nostro metodo
  • Chi siamo
  • Perché Serenis
  • Come funziona
  • Il nostro metodo
  • Chi siamo
Depressione senile: come aiutare un anziano depresso
Serenis Disturbi e patologie Depressione senile: come aiutare un anziano depresso
Disturbi e patologie

Depressione senile: come aiutare un anziano depresso

La depressione senile è un disturbo dell’umore specifico degli anziani, che si manifesta con i sintomi tipici della depressione come la perdita di interesse per le cose, senso di tristezza, isolamento sociale, umore negativo, ma anche e soprattutto con una sintomatologia di tipo somatico, a cui è bene prestare attenzione per individuare la depressione in atto.

É un disturbo che colpisce molte più persone di quanto si pensi: si stima che circa il 12% dei soggetti in terza età soffra di depressione senile, con un’incidenza maggiore nelle donne e solitamente in pazienti che occupano strutture sanitarie come residenze per anziani e ospedali. 

Può portare a conseguenze anche gravi, sia dal punto di vista fisico che mentale, se non trattata in modo adeguato: ecco perché è bene prestare attenzione ai comportamenti degli anziani che si hanno accanto, identificando in modo tempestivo eventuali segnali sospetti e agendo di conseguenza, affidandosi a un terapeuta esperto in grado di intervenire con un percorso e tecniche mirate.

Indice

  • Come riconoscerla: i sintomi 
  • Differenza tra depressione e demenza senile 
  • Le cause 
  • Si può guarire dalla depressione senile? 
    • A chi rivolgersi e le terapie consigliate 
  • Come comportarsi con un anziano depresso 
    • Scegliere uno psicologo: come fare
  • A chi rivolgersi 
  • Bibliografia 

Come riconoscerla: i sintomi 

Quali sono questi segnali e i sintomi legati alla depressione senile? Come detto, questo disturbo ha delle caratteristiche simili a quelle della depressione in età adulta o adolescenziale ma presenta anche delle diversità e dei tratti distintivi precisi. 

Elementi in comune, e predominanti nella forme di depressione in altre fasi della vita, sono:

  • apatia o mancanza di interesse;
  • diminuzione dell’appetito;
  • umore negativo;
  • mancanza di energia e affaticamento;
  • diminuzione della capacità decisionale;
  • rallentamento cognitivo.

Questi sintomi, nel caso degli anziani, spesso vengono confusi con il normale progredire dell’età e dei cambiamenti che questa comporta. Quello che però caratterizza davvero la depressione senile e che agisce come un campanello d’allarme è la sua manifestazione a livello fisico. Con una sintomatologia importante e dominante rispetto a quella appena elencata. 

Nello specifico, infatti, la depressione senile è caratterizzata da sintomi somatici come:

  • dolore generalizzato;
  • male di schiena e/o mal di gambe;
  • cefalee;
  • vertigini;
  • senso di debolezza;
  • riduzione della forza muscolare;
  • tachicardia e palpitazioni;
  • oppressione toracica;
  • difficoltà e dolore durante la respirazione;
  • problemi gastrointestinali e a carico del sistema urinario;
  • disturbi come aerofagia, stipsi o diarrea;
  • difficoltà a dormire.

Oltre poi ad una serie di sintomi di tipo cognitivo come il calo della memoria, disorientamento, confusione, difficoltà a concentrarsi, ecc. che spesso vengono mal interpretati e scambiati per un’altra patologia tipica delle persone anziane, la demenza senile.

Differenza tra depressione e demenza senile 

Nonostante si possano evidenziare delle similitudini tra i due disturbi, la depressione senile e la demenza senile (o deterioramento cognitivo) sono due cose molto diverse. E quindi da trattare in modo diverso.

Quando si parla di demenza senile, infatti, si fa riferimento a una forma di deterioramento dell’integrità mentale che progredisce nel corso del tempo, peggiorando con l’aumentare dell’età e che impedisce a chi la vive di svolgere le normali attività quotidiane. 

Chi soffre di demenza senile, per esempio, soffre di un deficit della memoria che interessa interi eventi, episodi e periodi della propria vita (fino anche a dimenticare o non riconoscere persone) cosa che generalmente non accade a chi soffre di depressione senile. In più, se nel primo caso il soggetto non si rende conto della sua perdita di memoria, negandola, chi soffre di depressione senile ha coscienza della mancanza in atto (cosa che comunque può essere risolta curando la depressione in modo mirato).

Ma non solo. Chi soffre di depressione, per esempio, tende a dormire poco e ad avere minor appetito, chi soffre di demenza senile invece no, almeno fino a che la malattia non diventa troppo grave.

Secondo alcuni studi, poi, è stato visto come la depressione senile possa essere sia un fattore di rischio per il successivo svilupparsi delle demenza ma anche un primo campanello d’allarme di una degenerazione cerebrale in atto e ai primi stadi. Come una sorta di sintomo premonitore.

Le cause 

I fattori che determinano l’insorgenza delle depressione senile possono essere di varia natura, sia dal punto di vista biologico che psicosociale.

Le prime solitamente agiscono come fattore di rischio per la depressione e sono, per esempio:

  • la riduzione dei neurotrasmettitori a livello sinaptico;
  • l’aumento degli enzimi adibiti al metabolismo degli stessi.

Ma può essere collegata anche a patologie in corso come i problemi alla tiroide e all’uso di farmaci che possono influire sull’equilibrio cerebrale del soggetto, provocando i sintomi della depressione.

A livello psicosociale, invece, le cause che determinano l’insorgere del disturbo sono diverse e possono includere:

  • l’aver subito la perdita di persone care (coniuge, amici, parenti);
  • la cessazione dell’attività lavorativa e/o il pensionamento;
  • la riduzione della propria efficienza e autonomia dovuta all’età;
  • l’aver subito interventi che hanno modificato la propria immagine;
  • la perdita del proprio ruolo abituale;
  • la disabilità.

Otre poi a tutta una serie di fattori di rischio per la depressione senile che devono essere osservati e considerati come potenziali attivatori del disturbo tra cui:

  • assunzione di medicinali diversi;
  • la paura legata alla morte;
  • isolamento sociale e il vivere da soli;
  • precedenti episodi di depressione;
  • poco supporto sociale.

E tutto ciò che può alterare la percezione del soggetto riguardo la sua vita, portandolo a vivere un malessere interiore e alla depressione senile stessa.

superare depressione senile

Si può guarire dalla depressione senile? 

La depressione senile è un problema altamente impattante, che porta a un significativo peggioramento nella vita di chi ne soffre, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Se non trattata può portare conseguenze anche molto gravi, aumentando il rischio di suicidio.

Ecco perché è importante intervenire in modo tempestivo: sostenendo chi si ha vicino, incoraggiandolo a chiedere aiuto e rivolgendosi al medico non appena si riscontrano dei sintomi, e affidandosi poi eventualmente alle cure di un terapista, con un percorso mirato. 

A chi rivolgersi e le terapie consigliate 

La cura della depressione senile, infatti, punta a ridurre la sintomatologia del disturbo e migliorare il funzionamento cognitivo del paziente.

Per questo, a seconda dello stato del soggetto, possono essere prescritti dei farmaci inibitori selettivi della serotonina, che aiutano a migliorare il tono generale dell’umore. La terapia farmacologica deve essere intesa solo come integrazione a un percorso psicologico mirato: in molti casi non viene usato nessun tipo di medicinale per la cura della depressione senile ma si privilegia un trattamento psicoterapico.

Una terapia utilizzata è quella Cognitivo Comportamentale (TCC), che nei casi di depressione senile lieve o moderata viene usato come unico intervento: il paziente viene sottoposto a una prima fase di valutazione dei sintomi e del pregresso personale sia fisico che mentale e del contesto in cui vive. 

Con l’aiuto dello psicoterapueta, poi, viene seguito un percorso di psico educazione con il paziente. Vengono analizzati pensieri, distorsioni cognitive, significati personali dati al proprio vissuto, approcciandosi con esercizi, assegnazione di compiti e tecniche comportamentali volte ad affrontare il disturbo.

In più, come aiuto valido a evitare eventuali ricadute, vengono utilizzate specifiche strategie di Mindfulness Based Cognitive Therapy (MBCT), integrando la terapia cognitivo comportamentale con esercizi di mindfulness per aumentare la consapevolezza del paziente che imparerà a prendere coscienza dei pensieri negativi e a metter loro un freno.

Come comportarsi con un anziano depresso 

Tutte terapie valide e di fondamentale importanza per la cura della depressione senile, che possono davvero ripristinare una situazione di equilibrio e benessere nel paziente, agevolando anche chi se ne occupa nella vita quotidiana. Chi vive accanto a un anziano con depressione senile, infatti, non ha un compito facile e spesso si rischia di cadere in una serie di errori involontari che non fanno altro che rendere più difficile la convivenza con la patologia stessa. Sia per chi la vive in prima persona sia per chi gli  vive accanto, prendendosene cura.  

Ecco perché è importante adottare una serie di comportamenti utili ed efficaci per affrontare le depressione senile e volti all’aiuto concreto dell’anziano depresso, come:

  • offrire il proprio aiuto in modo pratico: l’affaticamento e la stanchezza sono uno dei sintomi della depressione e in un anziano lo sono ancora di più;
  • essere pazienti, rassicurando  l’anziano sul  suo stato di salute fisico e incoraggiandolo, facendogli capire che tutto si può risolvere;
  • non giudicare;
  • supportare  l’anziano sia fisicamente che emotivamente;
  • non costringere al dialogo, anche la sola presenza è un grande aiuto;
  • provare dolcemente a suggerire un consulto medico, facendo capire all’anziano che la situazione può migliorare e il suo disturbo essere curato.

Incoraggiare l’anziano a consultare un esperto potrebbe aiutarlo a riprendere in mano la propria vita e ritrovare un nuovo benessere.

cura depressione senile

Scegliere uno psicologo: come fare

Una volta presa  la decisione di farti aiutare da uno psicologo per prenderti cura e aiutare chi soffre di depressione senile, devi scegliere quello giusto. Decisione difficile: ci sono diverse scuole di psicoterapia, diverse tecniche, e le recensioni online sono spesso inutili perché tutte positive. Ma è proprio questo uno dei momenti più delicati: scegliere quello sbagliato può far fallire la terapia. Ecco qualche consiglio per intraprendere il percorso che fa per te:

 

  1. Assicurati che sia uno psicoterapeuta certificato. Gli psicologi che non sono psicoterapeuti possono darti dei validi consigli, ma non possono proporti un percorso di cura.
  2. Scegli qualcuno che non sia legato a parenti o amici. Sia tu che la persona che vuoi aiutare dovete sentirvi tranquilli e aprirti completamente durante la terapia, e questo avviene meglio con professionisti che non sono connessi alla tua sfera di conoscenze.
  3. Trova uno psicoterapeuta esperto nella cura della depressione. Per quanto tutti i terapeuti abbiano avuto una formazione completa, migliaia di ore di esperienza sul campo e una specializzazione sono garanzia di un percorso di successo.
  4. Scegli qualcuno con cui entri in sintonia. Questo lo puoi sapere veramente solo provando una seduta, ma in fase di prenotazione puoi porre delle domande che ti aiuteranno a capire meglio se lo psicoterapeuta che hai scelto fa al caso tuo. Come sarà strutturato il percorso? Su cosa ci si concentrerà? Sono previsti esercizi e compiti a casa?

Una soluzione è il servizio di psicologo online di Serenis, l’azienda che tra altre cose cura anche questo blog. Serenis ha psicoterapeuti esperti in depressione; te ne assegna uno adatto alla tua situazione, con cui farai una prova gratuita e inizierai un percorso (e se per qualche motivo non entri in sintonia, puoi richiedere un terapeuta diverso con un clic). Ci sono però molti altri modi per trovare uno psicoterapeuta valido: per esempio puoi chiedere al medico di base o rivolgerti ad un consultorio nella tua zona. L’importante è fare il primo passo.

 

A chi rivolgersi 

Se pensi di avere bisogno di supporto per aiutare una persona anziana depressa a superare questo disturbo è utile rivolgersi a uno psicologo che possa valutarne la situazione e aiutarti nel risolverla. Ricordati sempre che il primo passo che si compie per la propria salute e per quella di chi si ha accanto è quello più importante. 

 

Bibliografia 

Depressione. La depressione negli anziani su  apc.it 

La depressione nell’anziano è un segno premonitore della demenza? su FondazioneVeronesi

Depressione senile: sintomi, cause e cura su Psicoterapia scientifica

Demenza su MSD Manuals 

Depressione senile: come comportarsi con i nostri cari su Safecare24

PrevIl calo della libido o desiderio sessuale spiegato: tutto quello che devi sapere per capirlo e affrontarloLuglio 28, 2022
Test per ansia, stress e depressione: come scoprire se ne soffri e cosa fareLuglio 30, 2022Next

Related Posts

Crescita personaleRabbia

Affrontare un brutto carattere: Opzioni di trattamento

  Aggiornato il 21 ottobre 2021   Fonte: unsplash.com Tutti noi...

Matteo S Marzo 31, 2022
Disturbi e patologie

Cos’è l’ADD ansioso?

Aggiornato il 9 settembre 2021     Fonte: unsplash.com Sei spesso...

Nicholas S Febbraio 4, 2022
Lasciati supportare da uno degli psicoterapeuti di Serenis


Inizia

  • Amore
  • Come fare
  • Crescita personale
    • Autostima
    • Felicità
  • Disturbi e patologie
    • Ansia
    • Depressione
    • Dipendenze
    • Fobie
    • Pornografia
    • Rabbia
    • Sinestesia
    • Sociopatia
    • Sonno
    • Stress
  • Generale
  • Genitori
  • Lavoro e carriera
  • Psicologi
    • Tecniche
  • Relazioni
    • Amicizia
    • Famiglia
  • Sesso
  • Uncategorized

P.IVA: IT11818200963

Perché Serenis

Chi siamo

Contattaci

Come funziona

FAQ

Cookie Policy

Il nostro metodo

Privacy Policy

Copyright © 2021 - Tutti i diritti riservati