Cos’è la psicoterapia della Gestalt?

La psicoterapia della Gestalt è un approccio terapeutico incentrato sull’aumento della consapevolezza, dell’autodeterminazione e della libertà di una persona. Questa forma di terapia si concentra sul momento presente piuttosto che sulle esperienze passate e valorizza l’originalità e la diversità di ogni individuo.

Le origini della Gestalt

Fritz Perls, un medico ebreo considerato il capostipite della Gestalt, elabora durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale un nuovo modello di psicoterapia finalizzato al superamento delle criticità degli approcci terapeutici tradizionali, colpevoli di non aver saputo rispondere ad alcune patologie come, ad esempio, il narcisismo.

Secondo Perls, i metodi utilizzati fino a quel momento non avevano saputo dare importanza all’Io e alla sua capacità di attivarsi per soddisfare i propri bisogni. Perls getta le basi dei concetti fondamentali della Gestalt Therapy ovvero:

  • approccio olistico
  • l’importanza del corpo e del suo utilizzo
  • la centralità del qui e ora
  • il contatto diretto
  • la responsabilità del paziente nel processo di ripristino del suo equilibrio

Dopo aver trascorso un lungo periodo in Sudafrica per sfuggire alle persecuzioni degli ebrei, negli anni ’50 si trasferisce negli Stati Uniti dove inizia a dare forma ai suoi pensieri con il volume Teoria e Pratica della Terapia della Gestalt scritto in collaborazione con il cosiddetto Gruppo dei Sette composto dagli studiosi Goodman, Hefferline, Shapiro, Eastman, Polsner, From e Weisz.

Nel nostro Paese i maggiori esponenti della Gestalt sono stati Gaetano Kanizsa e Fabio Metelli.

Cosa vuol dire Gestalt?

Gestalt è un termine tedesco che può essere tradotto letteralmente come forma o intero. In psicologia viene utilizzato per indicare una struttura unitaria e armonica: l’individuo è visto come un mix di corpo, anima, mente, emozioni, esperienze e realtà uniche e irripetibili.

Che cos’è la psicoterapia della Gestalt?

La Gestalt è, al tempo stesso, una psicoterapia umanistica ma anche un sistema filosofico in quanto il suo obiettivo primario è quello di aiutare i pazienti a riconquistare una visione completa di sé stessi per comprendere meglio i meccanismi di risposta del corpo e della mente.

Infine, la Gestalt è una terapia olistica perché considera l’uomo nella sua interezza. Ambiente, corpo, sentimenti, pensieri ed emozioni sono considerati entità appartenenti a un insieme inseparabile.

Questa psicoterapia aiuta a trovare e a scoprire la consapevolezza necessaria per comprendere qual è la nostra posizione nei confronti dell’ambiente, quali sono le interazioni con gli altri e la tipologia di sentimenti e sensazioni associati a tali interazioni.

Il lavoro del terapeuta è focalizzato su un concetto molto importante, quello dell’autocoscienza intesa sia come consapevolezza dei propri pensieri ma anche come capacità di percepire quello che il paziente avverte a livello fisico.

Grazie alle tecniche utilizzate durante le sedute, la Gestalt ci aiuta a focalizzarci sul momento presente (qui e ora) e a dare importanza e dignità a quello che sentiamo sia dal punto di vista corporeo sia emozionale.

Nella Gestalt ognuno di noi è invitato a trovare il proprio spazio personale, quel margine di libertà e autodeterminazione (stile di vita) composto dalle proprie peculiarità.

La vita, secondo l’approccio gestaltico è nel presente, l’unica dimensione che abbiamo a disposizione per assumerci la piena responsabilità delle nostre azioni.

Fantasticare sul futuro o ripensare continuamente al passato ci impedisce di vivere e godere pienamente della nostra esistenza.

A chi si rivolge la terapia della Gestalt?

Fritz Perls amava affermare che quello della Gestalt è un metodo troppo efficace per essere riservato soltanto ai “malati”.

La ratio di questa affermazione sta tutto nel concetto di malessere.

Secondo i principi della Gestalt infatti il malessere consiste nella difficoltà di interagire con il proprio ambiente. Questa caratteristica ci porta a combatterlo, con strumenti poco efficaci e modalità reattive errate, oppure a subirlo.

Quali sono i sintomi del malessere interiore?

Perché stiamo male? Perché ci sentiamo spesso inadatti alla realtà che ci circonda?

La Gestalt fornisce una risposta chiara e puntuale.

I sintomi del malessere interiore derivano da tutti quei tentativi che poniamo in essere nel momento in cui cerchiamo di ripristinare l’equilibrio che abbiamo perduto. Tali tentativi però sono inefficaci o deludenti perché spesso consistono in una risposta meccanica, automatica e inconsapevole.

Il malessere interiore spesso è silente. A portarlo alla luce è proprio il sintomo, ovvero la spia, quella lucina rossa che ci permette di capire che qualcosa non va.

Questo approccio terapeutico può aiutarci quindi ad affrontare diversi malesseri emotivi e problematiche di varia natura come:

  • fobie

Le problematiche prese in esame dalla Gestalt non finiscono qui perché possiamo rivolgerci a uno psicoterapeuta che utilizza questo approccio anche in caso di disturbi alimentari, psicosomatici, difficoltà sessuali, o, ad esempio, per superare la timidezza, lo stress e burn-out o per una crescita personale.

Gli obiettivi della terapia della Gestalt sono molteplici e ci offrono un sostegno empatico che ci permette di riconnetterci con noi stessi: il focus è concentrarsi sul come e non sul perché.

Quali sono gli obiettivi della Gestalt Therapy?

Lo scopo della Gestalt, secondo il suo fondatore, è aiutare il paziente a comprendere che non solo può fare più cose di quelle che crede ma che la sua vita, le sue emozioni, la sua persona non dipendono da nessun altro.

Nello specifico, la Gestalt si pone 4 scopi principali. Vediamoli nel dettaglio:

1. Porre il paziente a contatto con se stesso

Il terapeuta ci aiuta a connetterci con i nostri comportamenti, con le sensazioni sia fisiche che emotive che avvengono nel qui e ora.

2. Acquisire consapevolezza e responsabilità

La terapia ci aiuta a diventare responsabili per noi stessi. Non c’è spazio per il concetto di responsabilità intesa in senso di “dovere” verso gli altri, dobbiamo semplicemente di imparare a scegliere per noi stessi.

3. Espressione

Ogni individuo è unico e irripetibile e la terapia ci aiuta a mostrarci per quello che siamo e a utilizzare la nostra personale libertà di espressione. Per trovarla possiamo usare la creatività e l’immaginazione.

4. Esperienza

L’esperienza ci permette, durante le sedute, di trovare nuovi percorsi e diversi modi di agire, sfruttando quello che siamo e quello che abbiamo. Questo approccio ci aiuta a metterci in gioco e a modificare qualcosa di noi e del nostro comportamento per raggiungere i nostri personali obiettivi.

Come si svolge una seduta di psicoterapia della Gestalt?

Il paziente viene accolto in uno spazio di rispetto e non giudizio dove può parlare liberamente delle difficoltà che occupano i suoi pensieri in quel momento.

Durante il primo colloquio, il professionista inviterà il paziente a esporre la sua problematica, ponendogli varie domande e parlando con lui. Al termine di questa seduta, verranno concordate le modalità terapeutiche e gli obiettivi del percorso.

Durante le sessioni successive, il ruolo del professionista sarà quello di aiutare la persona a prendere consapevolezza dei pensieri, dei comportamenti e di tutti quei processi che alterano il proprio benessere al fine di modificarli.

Questa consapevolezza sarà raggiunta principalmente attraverso il dialogo, ma anche con l’ausilio di diversi tipi di esercizi di attenzione o giochi di ruolo, disegni, scenari e così via.


Nella terapia della Gestalt il paziente è attore del proprio cambiamento. Durante le sedute, il terapeuta ci spingerà ad acquisire coscienza e consapevolezza della respirazione, delle emozioni, dei gesti senza dimenticare di porre la giusta attenzione ai pensieri intrusivi o ricorrenti, alla mimica facciale e alla voce.

Una delle tecniche più famose della Gestalt è quella della sedia vuota. Il paziente si siede di fronte a una sedia vuota, che immagina riempita dalla persona o dalla situazione che gli provocano sofferenza. Il terapeuta lo invita a dire e manifestare tutto l’inespresso per portare a galla i bisogni insoddisfatti e tutte le emozioni represse.

Psicoterapia della Gestalt: quanto dura?

Una seduta di Gestalt Therapy dura all’incirca un’ora, può essere individuale o svolgersi in piccoli gruppi.

Stabilire a priori la durata totale del percorso terapeutico è impossibile perché dipende ovviamente dal tipo di disturbo e dalle esigenze del paziente.

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Revisori

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Dott. Raffaele Avico

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista certificato EMDR I

Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista EMDR. È membro della ESDT (European Society for Trauma and Dissociation) e socio AISTED (Associazione italiana per lo studio del trauma e della dissociazione).

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Dott. Rosario Urbani

Psicoterapeuta specializzato in cognitivo comportamentale

Ordine degli Psicologi della Campania num. 6653/A

Laureato in Neuroscienze presso la Seconda Università di Napoli. Specializzato presso l’istituto Skinner in psicoterapia cognitivo comportamentale. Analista del comportamento ABA e specializzato anche nella tecnica terapeutica dell'EMDR.

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Dott.ssa Maria Vallillo

Psicoterapeuta specialista in Lifespan Developmental Psychology

Ordine degli Psicologi del Lazio num. 25732

Laurea in Psicologia presso l'Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in psicoterapia e psicologia del ciclo di vita presso l’Università la Sapienza di Roma. Esperta in neuropsicologia e psicodiagnostica e perfezionata in psico-oncologia.