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Cos’è l’approccio Analitico-Transazionale
La psicoterapia Analitico-Transazionale è un approccio psicoterapeutico che mira a far ritrovare il benessere psicologico del paziente, attraverso la comprensione del suo stato di sofferenza, per far sì che diventi una persona autonoma, equilibrata e soddisfatta.
Per raggiungere tale scopo l’Analisi Transazionale (AT) utilizza vari strumenti, ma quello che più lo caratterizza è l’analisi delle transazioni.
Le transazioni sono tutti quelli scambi interpersonali che avvengono nella vita quotidiana.
Esempi di transazioni possono essere: un capufficio che rimprovera il suo dipendente perché ha la scrivania in disordine, oppure una mamma preoccupata che medica un taglio sulla mano del figlio.
L’AT analizza quello che succede nella vita quotidiana (nel qui ed ora) e ne comprende il significato riagganciandosi alle esperienze passate (nel lì e allora) che hanno fatto sì che oggi ci comportiamo, pensiamo o sentiamo in un determinato modo.
Riprendendo l’esempio del capufficio, l’Analisi Transazionale aiuta il paziente a comprendere per quali motivi del suo passato oggi lui è così irritato dal disordine delle altre persone.
Per analizzare con precisione questi scambi relazionali l’AT utilizza una Teoria della Personalità. Secondo l’Analisi Transazionale nella psiche delle persone vi sono tre elementi, chiamati Stati dell’Io. Racchiudono l’insieme delle nostre emozioni, sensazioni, pensieri, valori, comportamenti e stati d’animo.
Questi tre Stati dell’Io sono:
- Io Genitore: quando oggi ci comportiamo, pensiamo o sentiamo in modi che abbiamo appreso dalle nostre figure genitoriali (ad esempio: “non sopporto il disordine perché mamma mi ha insegnato che tutto doveva esser pulito e ordinato”). Se ci rifacciamo a insegnamenti o norme tramandate dalle nostre figure significative, allora siamo nello Stato dell’Io Genitore;
- Io Bambino: quando oggi ci comportiamo, pensiamo o sentiamo come quando eravamo bambini (ad esempio: “protesto, sbatto i piedi e sbraito perché non sopporto il disordine e il caos”). Se attiviamo spontaneità, emotività e irruenza tipiche di quando eravamo piccoli, allora siamo nello Stato dell’Io Bambino;
- Io Adulto: quando oggi ci comportiamo, pensiamo o sentiamo basandoci sui dati che abbiamo nel qui ed ora (esempio: “non sopporto il disordine e cerco di capire quali elementi intorno a me mi creano disagio”). Se analizziamo i dati di realtà senza rifarci alle pulsioni infantili o ai genitori interiorizzati, allora siamo nello Stato dell’Io Adulto.
Ogni volta che creiamo delle transazioni con gli altri, “attiviamo” uno di questi Stati dell’Io.
Per star bene a è fondamentale che la persona attivi tutti e tre gli Stati dell’Io. A volte, però, l’Io Genitore e l’Io Bambino potrebbero essere rigidi o sregolati: per questo è importante che i pensieri e le emozioni che provengono da questi due stati siano sempre filtrati dall’Io Adulto.
L’Io Adulto quindi esamina la realtà per mediare tra quello che “è bene fare” (Genitore) e quello che “mi va di fare” (Bambino).
Analizzando le transazioni attraverso questa Teoria della Personalità, l’AT consente di comprendere e modificare i nostri atteggiamenti disfunzionali e di vivere in maniera più serena.
Come si svolge una seduta
Ogni incontro di terapia inizia con la formulazione di un Contratto di Seduta.
Il contratto è l’obiettivo condiviso che terapeuta e paziente si danno per quel singolo incontro.
In questo modo ogni seduta fornisce al/alla paziente una piccola tessera di mosaico che gli consentirà di creare un nuovo quadro di sé al termine del percorso terapeutico. Una volta formulato il contratto (ad esempio: “voglio comprendere come mai son irascibile a lavoro”), si procede a raccontare gli eventi pratici e difficoltosi della vita della/del paziente.
Durante la narrazione, il terapeuta AT utilizza le Operazioni Berniane tecniche di ascolto e comunicazione che mirano a cogliere i pensieri e il vissuto emotivo del paziente, aiutandolo a contattare i suoi stati interni.
È in questa fase che si analizzano le transazioni alla luce dei tre Stati dell’Io, per capire se il suo Stato dell’Io Adulto sta mediando bene le richieste del suo Io Genitore e Io Bambino.
Gli incontri all’interno di un setting terapeutico Analitico-Transazionale sono molto pratici.
Il terapeuta non si pone come un osservatore sul piedistallo, ma sta sempre accanto al paziente. Il rapporto terapeuta-paziente è del tutto paritario.
Il terapeuta è l’esperto dei processi psicologici, ma il paziente è il vero esperto per ciò che concerne le sue esperienze di vita. È da questa collaborazione tra “esperti” che si trova il modo per ristabilire il benessere.
Durata del percorso
L’AT classica non utilizza protocolli standardizzati per intervenire sulla difficoltà del paziente. Ogni percorso è cucito su misura: tiene conto del grado di difficoltà della situazione e delle risorse che può utilizzare per fronteggiare il suo malessere. Per questo la stessa difficoltà (ad esempio l’elaborazione di un lutto) può necessitare di tempi diversi da persona a persona.
In genere, gli incontri si tengono una volta a settimana. Per ottenere un cambiamento significativo, è verosimile ipotizzare un percorso di almeno una ventina di sedute.
Naturalmente la durata dipende anche dal contratto di terapia che viene concordato. Un contratto come “voglio smettere di fumare” richiederà molte meno sedute di un contratto “voglio comprendere i motivi della mia ansia (che mi porta a fumare) per vivere le esperienze della mia vita in maniera serena e leggera”.
Costi della terapia
L’Analisi Transazionale si allinea a tutti gli altri tipi di psicoterapia in termini di costi di un percorso terapeutico. La tariffa media arriva fino a 70 € per incontro (su Serenis.it invece il costo è di 49 euro, e la prima seduta è gratuita).
Altri costi da non sottovalutare sono quelli di tempo e risorse da investire nell’iter terapeutico.
L’AT è un orientamento terapeutico che tende ad attivare e responsabilizzare: oltre all’impegno economico, è fondamentale che la/il paziente sia disposto a mettersi in gioco, investendo nel progetto terapeutico le proprie risorse emotive.
Quando è consigliata e quando no
La psicoterapia Analitico-Transazionale non ha “limiti di prescrizione”.
Può esser intrapresa da adulti, giovani, coppie e gruppi. È perfetta per le persone che desiderano un cambiamento profondo, che vogliono conoscersi, comprendere il loro malessere e trovare un modo per tornare a vivere in maniera piena e soddisfacente.
L’AT è probabilmente meno efficace per quelle persone che vogliono un cambiamento orientato unicamente alla riduzione del sintomo, senza voler mettere in gioco se stessi e la propria storia.
Suggerimenti
Se stai pensando di intraprendere un percorso terapeutico Analitico- Transazionale, ti consigliamo di partire dall’urgenza per poi goderti il viaggio.
È normale iniziare una psicoterapia perché si vuole risolvere un problema, ma è il percorso che porta a risolvere quel problema la vera opportunità di crescita.
La pratica clinica dell’AT affonda le sue radici nella psicologia dinamica e umanistica: é quindi orientata alla cura del paziente nella sua interezza attraverso la comprensione, il conforto e il supporto.
Se ti metterai in gioco col desiderio di dare significato al tuo viaggio potrai terminare la psicoterapia non solo con la soluzione al tuo problema, ma sentendoti anche arricchito/a come persona.
La psicoterapia online di Serenis
Se stai cercando di ottenere un aiuto tramite uno psicologo-psicoterapeuta, allora Serenis è uno dei posti dove puoi leggere le recensioni di psicologi online e trovare l’aiuto di cui hai bisogno online. È un servizio completamente online con solo psicoterapeuti certificati. Inoltre, ti offre l’accesso a molte informazioni su diversi argomenti di salute mentale.
Su Serenis, i nostri specialisti capiscono che la vita presenta sfide uniche per tutti. Non importa chi tu sia o cosa tu abbia passato, il tuo passato non ti definisce, né deve determinare il resto della tua vita.
Paolo Carrone – Psicologo, Psicoterapeuta in Analisi Transazionale (CTA – EATA)
Bibliografia e approfondimenti
Berne, E. (1964). A che gioco giochiamo. Milano: Bompiani.
Stewart, I., Joines, V. (1987).L’Analisi Transazionale. Guida alla psicologia dei rapporti umani. Milano: Garzanti, 2011.