L’aereo è un mezzo di trasporto che oggi utilizziamo normalmente, senza farci troppi problemi… almeno, molti di noi. Così non è per le persone che soffrono di aerofobia, ovvero hanno paura di volare, che rappresentano circa il 20% degli italiani. Le cause di questo timore possono essere diverse, dai dubbi sull’affidabilità dell’aereo come mezzo di trasporto all’idea di non poter controllare la situazione mentre si è in aria. Il risultato, comunque, non cambia e circa un italiano su 5 si rifiuta di prendere l’aereo.
Anche tu hai paura di volare e vuoi saperne di più sulle sue cause e sui possibili rimedi? Continua a leggere e troverai molte informazioni.
Indice dall’articolo
Che cos’è la paura di volare
La paura di volare rientra senza dubbio nella categoria delle fobie specifiche, che il DSM-5 (Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali) racchiude tra i disturbi d’ansia. Si tratta quindi di un vero disturbo di importanza clinica, caratterizzato da una paura molto forte, in grado di scatenare specifici sintomi e da indurre i cosiddetti comportamenti di evitamento, che hanno lo scopo di scongiurare tutte le situazioni in cui si rischia di trovarsi di fronte lo stimolo che scatena l’ansia.
Queste reazioni sono esagerate rispetto al pericolo effettivo e possono far sentire la persona in gabbia, in quanto vengono percepite al di fuori del proprio controllo e della capacità di gestione e, quando si viaggia in aereo, non c’è modo di modificare la situazione né di fuggire se l’ansia diventa insopportabile.
Quali sono i sintomi della paura di volare?
Ma come puoi capire se la tua paura di volare è un semplice timore che potrebbe facilmente essere superato o una vera e propria fobia? Secondo il DSM, ci sono delle specifiche caratteristiche che, presentandosi contemporaneamente, intervengono a delineare la diagnosi di fobia specifica, prima tra tutte una marcata ansia o paura che intervengono in modo selettivo quando si presenta lo stimolo fobico o la sua idea, quindi in questo caso la prospettiva di dover volare o l’idea di un viaggio in aereo.
Questa paura è talmente sproporzionata rispetto al pericolo effettivo che si corre, che oltre ad apparire eccessiva, induce anche a mettere ripetutamente in atto delle condotte finalizzate a evitare le situazioni potenzialmente ansiose. Se, di primo impatto, questo può sembrare protettivo, d’altra parte è anche limitante rispetto alle proprie possibilità di agire nel mondo, dal momento che chiude tante opportunità e rischia anche di compromettere il normale svolgimento della propria vita, influenzando negativamente uno o più ambiti importanti, come quello sociale o lavorativo.
Anche il corpo esprime questa paura, manifestando i peculiari sintomi dell’ansia, come l’accelerazione di alcuni ritmi fisiologici (battito cardiaco, respirazione), aumento della sudorazione, senso di oppressione al petto, sensazione di nausea o vomito, o ancora sintomi gastrointestinali, come bruciore o diarrea. In certi casi questi segni possono essere talmente intensi da sfociare in un attacco di panico.
Gli attacchi di panico sono caratterizzati dalla paura di morire o di perdere il controllo, in riferimento proprio ai sintomi che vengono sperimentati, dai quali l’individuo si sente sopraffatto. Ovviamente non sempre la fobia specifica arriva all’attacco di panico: si tratta di una reazione di paura estrema che, se frequente e non relegata esclusivamente allo stimolo fobico, può necessitare di una diagnosi separata di disturbo di panico.
Quanto dura la paura di volare?
Sempre attenendoci al DSM-5, ci sono dei criteri che determinano la paura del volare e le fobie specifiche anche dal punto di vista temporale. Per poter parlare di aerofobia, i sintomi devono persistere da almeno sei mesi. A livello di decorso, le fobie prendono forma solitamente durante l’infanzia, intorno ai dieci anni, ma ciò non esclude che si possa diventare aerofobici anche da adulti.
Quali sono le cause della paura di volare?
Solitamente la paura di volare insorge dopo un’esperienza traumatica, che è stata vissuta in prima persona o alla quale si ha assistito. Nello specifico, per trauma si intende una situazione in cui la persona ha rischiato la vita o di veder compromessa la sa incolumità, o quella di qualcun altro.
A volte sono anche le informazioni errate che ci giungono a scatenare una fobia e il desiderio di evitamento. L’effetto non è meno drammatico e riguarda soprattutto persone che sono già predisposte a sperimentare con una certa frequenza degli stati d’animo ansiosi. In queste personalità fobiche, i pensieri possono diventare intrusivi e talmente invalidanti da compromettere il lavoro, la vita quotidiana e anche la relazione di coppia.
Inoltre, l’aerofobia non è soltanto paura di volare in quanto tale, ma occorre considerare la particolarità dello stimolo fobico in questione: il viaggio in aereo, infatti, implica il trovarsi in una situazione sulla quale non c’è margine di manovra, dal momento che non c’è possibilità di scendere da un aereo in volo e nemmeno di scappare se il tragitto incute troppa ansia.
In questo senso la paura di volare ha qualcosa in comune con un altro disturbo d’ansia catalogato nel DSM, ovvero l’agorafobia. Con questo termine si intende una fobia che riguarda frangenti in cui l’ambiente è molto affollato e non c’è la possibilità di allontanarsi e fuggire in caso si stia male o la situazione sfugga di mano. L’agorafobia, comunque, può rappresentare una diagnosi distinta, dal momento che l’aerofobia si manifesta solo quando sono coinvolti viaggi in aereo.
Quali sono i rimedi per la paura di volare?
Il modo in cui la paura di volare può essere superata dipende da quanto questa è accentuata e da quanto i sintomi sono severi. Precisiamo, infatti, prima di tutto, che c’è una differenza importante tra una fobia stabilizzata e radicata da tempo e la leggera inquietudine che si sente ogni volta che si prende un aereo, a maggior ragione se è la prima volta che ci si appresta a quest’esperienza. Nel caso del primo volo, infatti, la paura di volare è da considerarsi normale.
Ci sono, però, dei casi in cui la fobia diventa talmente incontenibile da rappresentare un vero ostacolo per la propria libertà, ad esempio limitando la scelta dei luoghi di vacanza o evitando un viaggio di lavoro in un posto raggiungibile solo in aereo. Se ti riconosci in questa situazione, allora l’aerofobia ha raggiunto un livello significativo, ed è meglio chiedere aiuto a un esperto. Su Serenis potrai trovare la psicoterapeuta o lo psicoterapeuta giusto per te, che potrà guidarti lungo un percorso di psicoterapia online per superare la tua paura.
Il lavoro che ti aspetta ti fornirà gli strumenti per vivere i viaggi in aereo con serenità, mirando a ridurre la reazione ansiosa che te lo impedisce. Ciò sarà possibile grazie a un’approfondita analisi delle cause che scatenano la tua paura e all’applicazione di tecniche di esposizione, che ti consentiranno di affrontarla in maniera graduale. In questo modo, potrai anche imparare a gestire meglio il tuo disagio e regolare l’angoscia.
Quando queste emozioni sono troppo intense, possono venirti in aiuto anche le tecniche di meditazione, come la mindfulness e la respirazione diaframmatica, che ti aiuteranno a concentrarti sul momento presente per allontanare i pensieri intrusivi e le ansie che ti assalgono in presenta dello stimolo fobico.
Per contenere meglio i sintomi, puoi anche ricorrere al sostegno di preparati naturali che hanno la capacità di favorire il rilassamento e il calo dell’ansia. Nei casi più gravi, è anche possibile ricorrere a degli psicofarmaci, che però devono essere assunti solo in seguito a prescrizione da parte del medico o dello psichiatra. In particolare, quelli utilizzati più di frequente per le fobie specifiche sono le benzodiazepine, ma anche altri ansiolitici e perfino alcuni tipi di antidepressivi possono avere degli effetti benefici.
Tieni però presente che gli psicofarmaci, così come i rimedi naturali, possono essere dei dispositivi da utilizzare nelle situazioni di emergenza, ma non rappresentano la soluzione definitiva. I principi attivi, infatti, agiscono direttamente sui sintomi psicofisici, ma non ti aiuteranno a sconfiggere definitivamente la paura di volare, al contrario di quanto può fare un percorso di psicoterapia.
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