Dipendenza da internet: la guida completa

La dipendenza da internet è un disturbo comportamentale caratterizzato dall'eccessivo utilizzo della rete, compromettendo la vita quotidiana e le relazioni personali, richiedendo spesso un approccio olistico di intervento terapeutico.

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Dipendenza da Internet

Siamo abituati a pensare ai disturbi da dipendenza come legati all’utilizzo di una sostanza. Tuttavia esistono delle dipendenze che non riguardano alcol, droghe o tabacco, ma un comportamento, che viene messo in atto senza controllo: sono le dipendenze comportamentali.

Il DSM-5 (Manuale diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) definisce i criteri di alcuni disturbi, come il disturbo da gioco d’azzardo, e negli ultimi anni, parallelamente, cresce l'attenzione alle new addiction. L’eccessivo impiego di internet può assumere infatti caratteristiche simili a quelle di una dipendenza da sostanze. Forse in questo momento ti stai chiedendo se tuo figlio o tua figlia non passi troppo tempo online o se tu stesso non soffra di Internet addiction, una dipendenza che ha cause, sintomi e fattori di rischio ben specifici.

Che cos’è la dipendenza da internet?

La definizione dell'internet addiction, coniata dallo psichiatra americano Ivan Goldberg nel 1995, è riconosciuta come una forma di abuso della rete, sulla quale si passa un quantitativo di tempo eccessivo, che incrementa gradualmente con il passare del tempo, fino a che la persona si rende conto di non essere più in grado di controllare il suo utilizzo dello strumento.

Le dipendenze da internet si sviluppano solitamente attraverso tre fasi principali.

  1. Coinvolgimento: accesso alla rete stimolato da curiosità e piacere.
  2. Abuso: immersione sempre maggiore nella realtà virtuale a discapito delle attività quotidiane.
  3. Dipendenza: fuga dalla realtà quotidiana e dal disagio emotivo.

Non si tratta di un problema che si presenta isolato: le ricerche hanno provato che c’è una frequente correlazione con disturbi mentali veri e propri, in particolare quelli in cui la stabilità emotiva risulta compromessa o difficile da mantenere, come nella depressione, nei disturbi d’ansia, in quelli bipolari o nella categoria dei DOC.

Dipendenza da internet: alcune statistiche

Secondo il Rapporto Agi-Census sulla dipendenza da internet, il 77,7% degli italiani ha problemi di insonnia dovuti alla difficoltà di staccarsi dai dispositivi tecnologici prima di dormire, con il 61,7% che li usa addirittura a letto. Più di un quinto degli adulti italiani (oltre il 20%) si considera dipendente da internet e l’11,7% prova ansia in assenza di connessione. Al risveglio, il 63% verifica immediatamente i propri profili social, e il 34,1% lo fa persino durante i pasti.

Anche se i social network hanno inizialmente facilitato la riconnessione con vecchie conoscenze e l'instaurazione di nuovi rapporti, spesso finiscono per sostituire le interazioni faccia a faccia. La dipendenza da internet si diffonde sempre di più, tanto da ispirare vari prodotti culturali, tra cui canzoni, film come Her e The Social Dilemma, e libri come Iperconnessi di J. M. Twenge e Psicopatologia web-mediata di F. Tonioni.

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Quanti sono i tipi di dipendenza da internet inseriti nel DSM-5?

Nonostante l’espressione Internet Addiction Disorder (o IAD) sia ormai diffusa, non possiamo dire che esista veramente un disturbo classificato e diagnosticabile, dal momento che l’idea di inserirlo all’interno del DSM-5 non ha preso piede e, tra i disturbi da dipendenza comportamentale, viene indicato solo quello da gioco d’azzardo.

Per altre forme di potenziale dipendenza da internet, come l'uso eccessivo dei social media, il DSM-5 suggerisce ulteriori ricerche. Ogni persona può trovare gratificazione in aspetti diversi del web, come lo shopping online, le scommesse, le chat, i social network, i video, ecc. Esiste anche una dipendenza generalizzata legata al semplice uso del computer, senza un focus specifico.

Le forme più comuni di dipendenza riguardano le attività ricreative, mentre è meno frequente nelle attività strumentali come l'uso delle e-mail o la ricerca di informazioni. I principali sottotipi di dipendenza da Internet sono:

  • net Gaming: dipendenza dai giochi online, inclusi i giochi d'azzardo. Solo il gioco online compare nel DSM-5, in particolare nell’appendice, dove viene indicato come disturbo da approfondire in ulteriori ricerche.
  • Cyber Relational Addiction: dipendenza dalle relazioni online, con la tendenza a instaurare amicizie virtuali.
  • Cybersex Addiction: dipendenza dal sesso virtuale.
  • Information Overload: sovraccarico cognitivo, ovvero il bisogno compulsivo di fare ricerche sul web per reperire informazioni.
  • Online Shopping Addiction: Shopping compulsivo online.

Quindi, per essere precisi, dovremmo porre tra virgolette il nome di questa "patologia" o meglio "dipendenza patologica", sulla quale ancora gli studiosi stanno lavorando per definire i criteri.

Quali sono i sintomi della dipendenza da internet?

I sintomi delle dipendenze da internet e le varie forme di questa dipendenza, come l'addizione ai giochi online, sono identificati secondo i criteri di Young, che prevedono l'amministrazione di un trattamento efficace. Secondo Young, chi manifesta almeno cinque dei seguenti sintomi risulta essere dipendente da internet:

  • ossessione mentale per internet;
  • necessità di trascorrere più tempo online per ottenere maggiore soddisfazione;
  • incapacità di controllare, fermare o limitare l'uso di internet;
  • ansia, depressione o rabbia in assenza o limitazione dell'uso di internet;
  • utilizzo di internet oltre le intenzioni;
  • impatto negativo sulle opportunità lavorative e le relazioni sociali;
  • bugie a familiari;
  • uso di internet come via di fuga da problemi quali depressione e delusione.

Quali sono i sintomi della dipendenza da internet?

Quanto dura il disturbo da dipendenza da internet?

Anche in termini temporali ci sono dei criteri per definire la dipendenza da internet. Nello specifico, l’utilizzo del web dovrebbe essere di almeno 6 ore al giorno per una durata di almeno 3 mesi.

All’inizio, in ogni caso, è difficile riconoscere la formazione del disturbo, dal momento che c’è una prima fase di coinvolgimento in cui l’impiego di internet è guidato semplicemente dalla curiosità e provoca piacere in quanto strumento di svago. È la descrizione che potrebbe calzare a pennello a moltissime persone, senza che esse rientrino in un disturbo da dipendenza comportamentale.

Ma progressivamente l’individuo va incontro a un’immersione sempre più totalizzante nella realtà virtuale, fino a che questa non arrivi praticamente a sostituire quella che quotidianamente vive, prendendo il posto delle altre attività che normalmente la persona svolgeva. In seguito si sviluppa la dipendenza vera e propria, in cui internet diventa l’espediente per fuggire completamente dalla realtà e non pensare al proprio disagio emotivo.

In questo modo le attività online verranno messe in pratica per non lavorare su un altro problema, dal momento che questa dissociazione dalla realtà consente di sconnettersi dalle emozioni angosciose o da una sofferenza depressiva, apportando uno stato di benessere. Al contrario, si sta male quando non si ha la possibilità di avere accesso al web.

Le cause della dipendenza da internet

La dipendenza digitale non deve mai essere considerata come un disturbo a sé stante, dal momento che rappresenta solo la superficie evidente di uno stato di malessere più profondo. La trappola del web è quella di proporre una realtà alternativa in cui rifugiarsi per non sentire la propria sofferenza, illudendosi così che non ci sia. Tuttavia, con il tempo, l'immersione nella realtà virtuale può diventare così intensa da sostituire le attività quotidiane, portando allo sviluppo di una vera e propria dipendenza. In questa fase, internet diventa un rifugio per evitare il disagio emotivo, con il benessere legato unicamente all'accesso al web e disagio quando questo è negato.

Le cause della dipendenza da internet sono multifattoriali e possono includere aspetti temperamentali come introversione, bassa autostima ma anche fattori ambientali: (trascuratezza da parte dei caregiver), aspetti neurobiologici causati dallo squilibrio del circuito della ricompensa coinvolgente serotonina e dopamina e presenza di altre dipendenze.

Dipendenza da internet: le conseguenze

La dipendenza da internet può generare una serie di problemi sociali e psicologici e lasciare numerosi impatti negativi negli adulti (Khazaei e colleghi., 2017) come:

  • isolamento sociale;
  • problemi di salute mentale come ansia e depressione;
  • disturbi del sonno;
  • difficoltà lavorative come la diminuzione dell'efficienza e il rischio di licenziamento;
  • conflitti familiari o nelle relazioni;
  • trascuratezza di attività e interessi fuori dal web.

E conseguenze fisiche come, problemi al sistema immunitario, tachicardia, crampi, Sindrome del tunnel carpale e crisi epilettiche, causate dalla continua stimolazione visiva dovuta all'eccessiva permanenza davanti a uno schermo.

Dipendenza da internet e isolamento sociale

Questa condizione si manifesta quando l'uso compulsivo di internet porta a trascorrere molte ore online, riducendo di conseguenza il tempo disponibile per interazioni faccia a faccia con amici e familiari.

Le persone affette da dipendenza digitale tendono a ritirarsi progressivamente dalla vita sociale e dai loro interessi precedenti, preferendo le attività online alle relazioni reali. Questo ritiro può aggravare sentimenti di solitudine, ansia e depressione, creando un circolo vizioso che rinforza ulteriormente la dipendenza da internet e l'isolamento, a volte sfociando nella sindrome di Hikikomori.

Dipendenza da internet e isolamento

Chi è più a rischio dipendenza da Internet?

La dipendenza digitale può coinvolgere persone di tutte le età, generi e condizioni sociali, ma alcune categorie risultano più vulnerabili:

  1. Uomini single e donne di mezza età: Gli uomini single spesso utilizzano internet per colmare la solitudine, mentre le donne di mezza età possono usarlo come forma di evasione dalle pressioni quotidiane (Lam, 2014).
  2. Studenti universitari: Gli studenti universitari sono particolarmente a rischio a causa dell'uso intensivo di internet per motivi accademici e sociali (Andreassen et al., 2016).
  3. Individui con bassa autostima: Le persone con bassa autostima possono ricorrere ai social media per sentirsi accettate e valorizzate, aumentando il rischio di dipendenza digitale (Samaha & Hawi, 2016).
  4. Persone timide o con disturbi psicologici: La timidezza e disturbi come ansia e depressione portano gli individui a rifugiarsi nel mondo digitale per evitare interazioni faccia a faccia e alleviare il disagio psicologico (Chen & Peng, 2008; Shaw & Gant, 2002; Caplan, 2003).

La dipendenza può essere aggravata da eventi di vita sfavorevoli come problemi coniugali o lavorativi e da disturbi comportamentali preesistenti come l'ADHD. Anche l'abuso di sostanze stupefacenti e disturbi d'ansia sociale possono predisporre alla dipendenza da Internet.

Dipendenza da internet in adolescenza

Il China Internet Network Information ha riportato che il 27,3% dei 485 milioni di persone che utilizzano internet sono adolescenti.

Uno studio (Kurniasanti e colleghi., 2019) ha rilevato le relazioni tra alcune caratteristiche personali degli adolescenti e l'uso problematico di Internet.

  1. Novelty seeking (ricerca di novità)

    Questa caratteristica riflette l'inclinazione a cercare esperienze stimolanti e nuove attività, ma può portare a una maggiore distrazione e rapido disinteresse per i dettagli. L'alta NS è un predittore significativo della dipendenza da internet. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che le attività online, in particolare i giochi online, soddisfano le esigenze di stimolazione e novità. 

  2. Harm avoidance (evitamento dei danni)

    Questa caratteristica riflette la predisposizione a evitare situazioni avvertite come pericolose o negative. Gli adolescenti con un alto punteggio di HA sembrano più inclini a sviluppare Internet addiction, in quanto percepiscono l'ambiente online come meno pericoloso e meno avvertito di conseguenze negative rispetto al mondo reale, nonostante i numerosi rischi come il cyberbullismo.

  3. Reward dependence (dipendenza dal premio)

Questa caratteristica riflette la propensione a cercare ricompense e gratificazioni immediate. Gli adolescenti con un basso punteggio di RD sembrano più inclini a sviluppare Internet addiction, poiché cercano gratificazioni immediate che le attività online possono offrire. Questo meccanismo è lo stesso delle dipendenze da sostanze.

Dipendenza da internet  adolescenza

Dipendenza da Internet e funzione cognitiva

La corteccia prefrontale (PFC) è suddivisa in tre aree principali:

  • la corteccia orbitofrontale (OFC);
  • la corteccia prefrontale dorsolaterale (DLPFC);
  • la corteccia prefrontale rostrale (RPFC).

Disfunzioni nelle aree DLPFC e RPFC possono portare a difficoltà cognitive, decisioni errate e pensieri rigidi e inflessibili. La PFC gioca un ruolo cruciale nel processo di desiderio legato alla dipendenza digitale di fronte a stimoli associati alla loro dipendenza, le persone affette mostrano un incremento dell'attività nella PFC. Questa area è inoltre essenziale nella presa di decisioni, con individui dipendenti che reagiscono rapidamente agli stimoli legati alla loro dipendenza (Kurniasanti e colleghi., 2019).

Nei giovani adolescenti, la PFC non è ancora completamente matura, rendendo la dipendenza da internet in questa fascia d'età particolarmente impattante sullo sviluppo e la maturazione delle strutture cerebrali.

Diagnosi, prevenzione e cura della dipendenza da Internet

Limitare il tempo trascorso al computer e alternare l'uso di Internet con attività sociali e svaghi alternativi, può aiutare ad alleviare i sintomi di assuefazione. Inoltre l'educazione civica può svolgere un ruolo cruciale nella prevenzione della dipendenza da internet, insegnando a riconoscere i segni della dipendenza digitale e le implicazioni per la salute mentale e promuovendo comportamenti etici e rispettosi online.

Per essere considerata dipendenza da internet, l'uso del web deve superare infatti le 6 ore giornaliere per almeno 3 mesi. Inizialmente, l'uso è spesso guidato da curiosità e ricerca di svago, rendendo difficile identificare subito il disturbo. Test e questionari come l'Internet Addiction Test (IAT) possono essere utili per una prima autovalutazione.

Per trattare la dipendenza da Internet, è fondamentale rivolgersi a specialisti che utilizzano approcci simili a quelli impiegati per altre dipendenze, come la psicoterapia e la terapia cognitivo-comportamentale. Gli psicoterapeuti online di Serenis possono aiutarti ad uscire dalla dipendenza da Internet e riprendere in mano la tua vita. Questi interventi aiutano a gestire gli impulsi e a trovare alternative gratificanti, fornendo una cura alla dipendenza da internet.

Fonti

  • Kurniasanti, K. S., Assandi, P., Ismail, R. I., Nasrun, M. W. S., & Wiguna, T. (2019). Internet addiction: a new addiction?. Medical Journal of Indonesia28(1), 82-91.
  • Khazaei, F., Khazaei, O., & Ghanbari-H, B. (2017). Positive psychology interventions for internet addiction treatment. Computers in Human Behavior72, 304-311.
  • Lam, Lawrence T. "Internet gaming addiction, problematic use of the internet, and sleep problems: a systematic review." Current Psychiatry Reports 16.4 (2014): 444.
  • Andreassen, Cecilie Schou, et al. "The relationship between addictive use of social media and video games and symptoms of psychiatric disorders: A large-scale cross-sectional study." Psychology of Addictive Behaviors 30.2 (2016): 252.
  • Samaha, Maysaa, and Nivine S. Hawi. "Relationships among smartphone addiction, stress, academic performance, and satisfaction with life." Computers in Human Behavior 57 (2016): 321-325.
  • Chen, Y. F., and S. J. Peng. "University students' internet use and its relationships with academic performance, interpersonal relationships, psychosocial adjustment, and self-evaluation." CyberPsychology & Behavior 11.4 (2008): 467-469.
  • Shaw, Lindsay H., and Larry M. Gant. "In defense of the internet: The relationship between internet communication and depression, loneliness, self-esteem, and perceived social support." CyberPsychology & Behavior 5.2 (2002): 157-171.
  • Caplan, Scott E. "Preference for online social interaction: A theory of problematic internet use and psychosocial well-being." Communication Research 30.6 (2003): 625-648
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Domenico De Donatis
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.

DsMDott.ssa Martina Migliore
Dott.ssa Martina Migliore
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

FRFederico Russo
Federico Russo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048.

Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara.

Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.