Terapia del sorriso e clownterapia: il potere della risata nel migliorare salute e benessere

La risata è una risposta emotiva legata alle esperienze felici, gioiose, tenere e ilari, ma si può manifestare anche in molti stati di benessere o esprimere semplicemente ottimismo. Si tratta di un argomento estremamente affascinante, che ha dato luogo anche alla nascita di alcune terapie specifiche, come la terapia del sorriso (ricordi il film su Patch Adams?). Nel nostro articolo troverai diversi spunti su vari aspetti di questo contagioso fenomeno sociale, in particolare:

  • come dalla semplice reazione fisiologica si scatena un vero e proprio fenomeno sociale;
  • i benefici della risata riguardano corpo e mente, con il sostegno alle difese immunitarie e un’abitudine all’ottimismo in grado di contrastare stati d’animo negativi come la depressione;
  • questi vantaggi sono sfruttati in specifiche forme di intervento come la terapia del sorriso o clownterapia, che riescono a migliorare la qualità di vita delle persone costrette a un ricovero o che sono degenti.

Abbiamo catturato la tua attenzione? Continua a leggere il nostro articolo per saperne di più.

La risata: come funziona e quali sono i suoi effetti

Per cominciare, può essere utile partire dalla fisiologia della risata, da come funziona e da quali effetti innesca nel corpo e a livello sociale.

La risata scatena in noi un meccanismo di riflesso che ha origine nel talamo e nell’ipotalamo, i quali trasmettono l’impulso del riso direttamente ai nervi nel viso. Questi, a loro volta, stimolano i muscoli risorio e zigomatico, dando luogo al caratteristico movimento che tutti identifichiamo immediatamente come corrispondente alla risata.

Ecco una curiosità: quando stiamo ridendo, l’aria che staziona in fondo ai polmoni, quella più carica di impurità, viene completamente espulsa.

Allo stesso tempo, a livello cerebrale, si verifica un incremento dell’attività elettrochimica e una relativa maggiore reattività. Questa attivazione è dovuta a un aumento della produzione di beta-endorfine, ovvero neurotrasmettitori dalle capacità euforizzanti, analgesiche e sostenitrici del sistema immunitario.

Ma è stato dimostrato che il riso si rivela anche un ottimo antidoto allo stress poiché, attraverso la risata, vengono ridotti i livelli di cortisolo (conosciuto in psicologica per essere identificabile come l’ormone dello stress per eccellenza), aumentano le difese dell’organismo e si attivano le cellule T in grado di stimolare la produzione di endorfine antidolorifiche.

Ma il sorriso, così come la risata, non è solo legato ad alcune importanti funzioni biologiche, ma è anche lo strumento che ci permette di sostenere la vicinanza sociale.

Infatti, ridere non è solamente contagioso, ma veicola anche dei contenuti e dei messaggi agli altri: è anche un gesto che trasmette la nostra disponibilità nei confronti del prossimo, un invito all’avvicinamento, e uno strumento capace di consolidare le relazioni, incrementando la percezione di una connessione emotiva.

Quindi, possiamo definire la risata come un vero e proprio strumento sociale che facilità la complicità e l’inclusione all’interno di un gruppo.

La terapia del sorriso: che cos’è

Ma come si applicano, all’interno dell’ambito clinico, i numerosi benefici della risata? Partiamo da questo presupposto: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito il concetto di salute come uno stato di totale benessere psicofisico e sociale.

Dunque, non si limita alla semplice assenza di patologie organiche in corso. Quindi, possiamo affermare che il nostro benessere fisico sia direttamente collegato a quello sociale e mentale, che possono esattamente come un malessere fisico essere fonte di sofferenza, e che ogni piccola variazione può comportare situazioni di instabilità e squilibrio.

A tal proposito, la terapia del sorriso si pone come un vero e proprio intervento utile per promuovere il nostro benessere attraverso specifiche stimolazioni basate sul gioco e sul suo potere curativo.

La clownterapia

La figura del clown-dottore prende vita nei reparti ospedalieri di pediatria, ma può operare anche in altre aree di intervento. Ad esempio, la potresti trovare in geriatria o in oncologia perché stiamo parlando di una persona che unisce specifiche conoscenze psico-socio-sanitarie ad attività di giocoleria o prestigiazione, che le integra per agire positivamente sulle emozioni dei pazienti.

I benefici della clowterapia sono stati osservati specialmente durante le esperienze che richiedono un ricovero ospedaliero che, per alcune persone, può rappresentare qualcosa di veramente traumatico.

La clown therapy può trasformare i luoghi di degenza, tipicamente percepiti come cupi e freddi, in ambienti quasi magici dove dimenticare, anche per breve tempo, la quotidianità in un reparto di ospedale, sfruttando i numerosi benefici della risata.

Patch Adams e le terapie ludiche

‍L’impiego della terapia del sorriso in ambito clinico si è diffusa grazie all’istituto Gesundheit, in West Virginia, grazie all’intuizione avuta da Hunter Doherty “Patch” Adams durante il suo ricovero in un istituto psichiatrico a seguito di una forte depressione e a un tentativo di suicidio.

Fu proprio qui che Patch strinse amicizia e iniziò ad aiutare il compagno di stanza Rudy, utilizzando delle terapie ludiche per combattere le sue fobie.

Una volta lasciato l’ospedale, si iscrisse alla facoltà di medicina in Virginia, infiltrandosi tra i reparti senza autorizzazione per stare vicino ai bambini gravemente malati o ai pazienti affetti da malattie terminali. In queste occasioni si presentò ai pazienti sempre in veste comica e assolutamente originale.

Tuttavia, da questo comportamento derivarono molte minacce di espulsione, fino al 1971, anno della sua laurea.

Soltanto 7 anni più tardi, nel ‘78, Adams fondò il Gesundheit, ricavato dalla conversione di un’abitazione in un vero e proprio ospedale gratuito, qualificandolo come meccanismo sanitario di assistenza alla comunità rurale che aveva lo scopo di portare avanti la sua filosofia: guarire non è solamente prescrivere medicine e terapie, ma anche lavorare insieme in uno spirito di gioia e cooperazione.

La clown therapy e i benefici sul sistema immunitario

La terapia del sorriso è la manifestazione di un’idea tanto semplice quanto geniale, ovvero che la felicità è parte integrante della salute.

Da questo assunto, nel corso degli anni, la clownterapia si è progressivamente trasformata in una vera e propria disciplina che porta tecniche teatrali e circensi in ambito sanitario per migliorare l’umore dei pazienti, dei familiari, degli accompagnatori e dello stesso personale sanitario.

Tutto questo si riflette positivamente anche sulle funzionalità del sistema immunitario, come emerso anche dagli studi di psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI), un approccio che studia nuove metodologie non farmacologiche per prevenire e gestire le malattie.

Dunque, la PNEI sottolinea ulteriormente come gli stati emotivi incidano sulla regolazione del sistema nervoso che, a sua volta, regola la produzione di molte sostanze capaci di influenzare direttamente il sistema immunitario.

I benefici psicologici della clownterapia

Gli effetti positivi della clownterapia sono davvero moltissimi e, oltre a quelli sul sistema immunitario ne esistono altri. Vediamone alcuni:

  • diminuzione dello stress: il sorriso contrasta la debolezza fisica, l’affaticamento mentale e la produzione di cortisolo, per questo riduce lo stress e le tensioni accumulate;
  • aumenta l’ottimismo: ridere cambia il punto di vista delle cose facendocele vedere più positivamente, allontanando le tensione e combattendo la depressione;
  • abbassa il colesterolo: nel momento in cui inizia una risata gli scambi polmonari aumentano e, di conseguenza, il tasso di grassi in circolo si abbassa;
  • favorisce il benessere intestinale: la risata svolge una funzione depurativa capace di aiutare l’organismo nel contrasto alla stitichezza e migliorando le funzioni intestinali complessive;
  • calma il dolore: come abbiamo visto, la risata favorisce il rilascio di endorfine e di cellule T dalle proprietà analgesiche.

Le applicazioni della terapia del sorriso

Possiamo definire la terapia del sorriso come una terapia “soft” composta da tecniche relativamente recenti ma che, purtroppo, ancora oggi vengono guardate con scetticismo dalla medicina tradizionale che, al contrario, si basa interamente sulla somministrazione di farmaci e terapie specifiche in base alla patologia da trattare.

Tuttavia, uno studio canadese più recente è riuscito a dimostrare come la felicità e il buon umore in generale siano in grado di difendere il nostro organismo dalle infezioni, provocando una minore riduzione dell’immunoglobulina A.

In ogni caso, la clownterapia maggiormente consolidata è quella impiegata nei reparti pediatrici e, a seguire, quella diffusa nelle case di riposo, nei centri di riabilitazione, di accoglienza e negli orfanotrofi.

Non esiste però un metodo standardizzato in grado di definire la terapia del sorriso poiché in base al centro medico le tecniche cambiano e possono prevedere anche l’utilizzo di animali, come avviene nell’ospedale Gaslini di Genova.

Infine, la terapia del sorriso viene normalmente effettuata in gruppo e durante le prime ore del mattino, così da influire positivamente su tutta la giornata.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.