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Globuli bianchi alti e stress: una relazione complessa

Il corpo umano è una macchina complessa, composta da numerosi sistemi che lavorano in armonia per mantenerci sani e in equilibrio. 

Uno di questi sistemi cruciali è il sistema immunitario, che è responsabile di combattere le infezioni e le malattie. All’interno di questo sistema, i globuli bianchi, o leucociti, giocano un ruolo fondamentale. 

Questi piccoli soldati del sistema immunitario sono spesso al centro dell’attenzione quando si parla di globuli bianchi alti e stress.

In questo articolo, scopriremo come lo stress può influenzare il numero di globuli bianchi nel sangue, esamineremo i sintomi e le conseguenze di questa situazione ed elencheremo le principali strategie per gestire il livello di stress al fine di preservare la salute generale.

Leucociti: cosa sono e come funzionano

I leucociti, o globuli bianchi, sono componenti critici del sistema immunitario. Essi si trovano in tutto il corpo e hanno il compito di riconoscere e combattere agenti patogeni come batteri, virus e altri invasori. Quando il corpo percepisce una minaccia, i leucociti si attivano per proteggerci.

Mentre esiste una relazione tra globuli bianchi alti e stress, questa è spesso una risposta temporanea e naturale del corpo. Tuttavia, uno stress cronico a lungo termine può avere un impatto negativo sulla salute generale. 

Ricorda sempre che, in caso di sintomi gravi o persistenti, consultare un professionista sanitario è la scelta migliore per ricevere una valutazione accurata e un piano di trattamento appropriato. 

La salute è un tesoro prezioso, e prendersene cura è essenziale per una vita felice e prospera.

Globuli bianchi alti: un segnale dal corpo

L’aumento dei globuli bianchi nel sangue, noto come leucocitosi, è una risposta del corpo a una serie di situazioni, tra cui infezioni, infiammazioni e, sorprendentemente, lo stress

Quando si verifica una situazione stressante, il corpo può reagire liberando ormoni come il cortisolo, che può influenzare il sistema immunitario e portare a un aumento temporaneo dei globuli bianchi.

Tuttavia, è importante notare che non c’è una relazione diretta tra il livello di stress e il numero di globuli bianchi. Questo aumento temporaneo dei globuli bianchi in risposta allo stress di solito non è motivo di preoccupazione. Si tratta di una reazione naturale del corpo che aiuta a prepararlo a fronteggiare una minaccia percepita.

Globuli bianchi alti: sintomi e conseguenze 

Tra i sintomi più comuni troviamo:

  • affaticamento: il sistema immunitario è attivato per combattere l’infezione o l’infiammazione, il che può richiedere molta energia e causare stanchezza;
  • febbre: L’aumento dei globuli bianchi può essere una risposta a un’infezione. In questi casi, può verificarsi febbre come parte della risposta immunitaria del corpo;
  • dolore o gonfiore: l’infiammazione è spesso associata a globuli bianchi alti. Di conseguenza, si possono sperimentare dolori muscolari o articolari e gonfiore in alcune parti del corpo;
  • mal di testa

Mentre un aumento temporaneo dei globuli bianchi a causa dello stress non è solitamente problematico, la leucocitosi persistente può avere conseguenze:

  • infiammazioni croniche: se i globuli bianchi rimangono elevati a lungo termine a causa di un’infiammazione cronica, ciò può contribuire a condizioni di salute come l’artrite reumatoide o la malattia infiammatoria intestinale;
  • debolezza del sistema immunitario: se i globuli bianchi rimangono costantemente alti a causa dello stress cronico o di altre condizioni, il sistema immunitario potrebbe indebolirsi, aumentando il rischio di infezioni.
  • malattie del sangue: in alcune circostanze, globuli bianchi persistentemente elevati possono essere un segno di una condizione ematologica come la leucemia.

Linfociti alti

Tra i globuli bianchi, i linfociti sono un tipo importante. 

Un aumento dei linfociti nel sangue, noto come linfocitosi, è un’alterazione dei livelli normali di linfociti, un tipo di globuli bianchi che fa parte del sistema immunitario del corpo. 

I linfociti sono responsabili della difesa del corpo contro infezioni e malattie, e la loro quantità può variare in risposta a diverse situazioni.

Esistono due tipi principali di linfociti: 

  • linfociti B: sono coinvolti nella produzione di anticorpi; 
  • e linfociti T: svolgono un ruolo fondamentale nella distruzione delle cellule infettate.

Gli alti livelli di linfociti possono essere associati a una varietà di condizioni, tra cui:

  • leucemia;
  • stress;
  • infezioni virali;
  • alcune malattie autoimmuni. 

Strategie per gestire il livello di stress

Poiché lo stress può influenzare i globuli bianchi, è essenziale adottare strategie per gestire il livello di stress e preservare la salute.

1. Pratica esercizio fisico 

L’attività fisica regolare può aiutarti a ridurre lo stress e migliorare la tua salute generale. L’esercizio promuove il rilascio di endorfine, noti come “ormoni della felicità,” che possono alleviare il malessere associato allo stress.

2. Prova le tecniche di rilassamento

La meditazione, la respirazione profonda e il rilassamento muscolare progressivo sono alcune delle tecniche di rilassamento che possono aiutarti a ridurre il livello di stress e migliorare il benessere.

4. Mantieni uno stile di vita salutare

Una dieta equilibrata e il sonno sufficiente sono fondamentali per ridurre il livello di stress. Mantieni uno stile di vita sano per sostenere il tuo sistema immunitario.

5. Valuta la psicoterapia

La psicoterapia, sia online che in presenza, può aiutare le persone a identificare le fonti specifiche di stress, a sviluppare strategie di coping personalizzate e a migliorare la gestione dello stress a lungo termine. I terapeuti possono utilizzare varie approcci terapeutici, tra cui la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), la terapia psicodinamica e molte altre, per adattarsi alle esigenze di ciascun individuo.

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Fonti

  • Mastronardi, V., Ricci, S., Adinolfi, V., & Pomilla, A. (2012). Stress, lutto e modificazione dei parametri immunitari. Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza, 6(3), 212-231.
  • Panetti, F. (2016). Stress: Come farselo amico. Guaraldi.
  • CREA, S. (2020). Relazione tra stress emotivo, sistema nervoso ed immunitario: la psiconeuroendocrinoimmunologia.

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Revisori

reviewer

Dott. Raffaele Avico

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista certificato EMDR I

Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista EMDR. È membro della ESDT (European Society for Trauma and Dissociation) e socio AISTED (Associazione italiana per lo studio del trauma e della dissociazione).

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Dott. Rosario Urbani

Psicoterapeuta specializzato in cognitivo comportamentale

Ordine degli Psicologi della Campania num. 6653/A

Laureato in Neuroscienze presso la Seconda Università di Napoli. Specializzato presso l’istituto Skinner in psicoterapia cognitivo comportamentale. Analista del comportamento ABA e specializzato anche nella tecnica terapeutica dell'EMDR.

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Dott.ssa Maria Vallillo

Psicoterapeuta specialista in Lifespan Developmental Psychology

Ordine degli Psicologi del Lazio num. 25732

Laurea in Psicologia presso l'Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in psicoterapia e psicologia del ciclo di vita presso l’Università la Sapienza di Roma. Esperta in neuropsicologia e psicodiagnostica e perfezionata in psico-oncologia.