Dipendenza da caffeina
Astinenza da caffeina: scopri come gestire i sintomi di disintossicazione, adottare alternative salutari e ristabilire un equilibrio nella tua routine quotidiana.
Consumare caffè quotidianamente è un'abitudine normale, ma in alcuni casi l'uso regolare può sfociare in una vera dipendenza da caffeina. È interessante notare che è la sostanza psicoattiva più consumata al mondo, con circa l'80% della popolazione mondiale che ne fa uso (Silva et al., 2014; Ogawa e Ueki, 2007).
Cos'è la dipendenza da caffeina
La dipendenza da caffeina è una forma patologica di dipendenza psicologica e fisica dalla caffeina. Si sviluppa generalmente a seguito di un consumo regolare e prolungato della sostanza e può portare a sintomi di astinenza se si cerca di ridurre o interrompere il consumo di caffeina. Si potrebbero sperimentare sintomi come mal di testa, irritabilità, affaticamento, difficoltà di concentrazione e sbalzi d'umore.
La caffeina è contenuta anche in tè, bevande gassate, bevande energetiche e cioccolato, nonché in farmaci come analgesici, diuretici, anti-influenzali e per il controllo del peso. È importante notare che la quantità di caffeina che può causare dipendenza può variare da persona a persona e può essere influenzata da sensibilità individuale, frequenza e quantità di consumo.
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Effetti della caffeina
L'eccessivo consumo di caffeina può portare a una serie di disturbi, tra cui palpitazioni, accelerazione del battito cardiaco, tremori, ansia, difficoltà a dormire, mal di testa, irritabilità e confusione. Inoltre, possono manifestarsi sintomi gastrointestinali come diarrea e una sensazione di sete più intensa.
Gli effetti della caffeina hanno un'azione cardiostimolante, una contrazione della muscolatura e un aumento della secrezione a livello gastrico. Ma l'effetto della caffeina più conosciuto è quello energizzante e stimolante. Un uso moderato di caffeina può provocare sensazioni piacevoli di eccitazione e tonificazione. In particolare, provoca un aumento dello stato di allerta e di veglia, che sua volta migliora la capacità di concentrazione e l’efficienza fisica e mentale.
Ma la durata dell'effetto della caffeina è il vero punto debole. Per sapere quanto dura l'effetto della caffeina bisogna calcolare quanta se ne assume e tenere in considerazione la massa della persona, il suo stato di alimentazione e idratazione, e le condizioni generali di salute. In poche parole, la caffeina dura il tempo necessario alla sua metabolizzazione. Genericamente si parla di 2 o 5 ore al massimo.
Tuttavia, gli effetti della caffeina più apprezzabili, svaniscono ben prima. In tal senso, l'effetto della caffeina dura ben poco. Pochi minuti dopo l'assunzione, la caffeina stimola il rilascio degli ormoni responsabili dello stato di eccitazione. Dopo di che, si verifica un picco di attivazione di breve durata. Come accade per molte altre sostanze, l'effetto poi crolla e ciò lascia la persona in preda al bisogno di altra caffeina.
Come capire se si ha una dipendenza da caffeina?
I sintomi della dipendenza da caffeina dipendono essenzialmente dall'alterazione dei cicli dell'adrenalina e noradrenalina. Questi due ormoni, che vengono rilasciati grazie al consumo di caffeina, possono ridurre la loro attività in seguito al consumo eccessivo o all'abuso, e possono provocare sintomi cognitivi, emotivi, ma anche diversi sintomi fisiologici. Si tratta di ormoni che produciamo regolarmente anche senza l'aiuto di un caffè.
Tuttavia, quando per un lungo periodo si presenta nell'organismo un eccesso di caffeina, i sintomi sono quelli di una dipendenza vera e propria. La caffeina induce il fenomeno della tolleranza, quindi ci spinge a consumarne sempre di più per ottenere gli effetti desiderati. Inoltre, si sviluppa un'astinenza da caffeina con sintomi come nervosismo e stanchezza, emicrania, dolori muscolari, difficoltà di concentrazione e sonnolenza. Ecco tutti i sintomi della dipendenza da caffeina.
- Disturbi del sonno. Consumare troppa caffeina può alterare le fasi del sonno, facendo fatica ad addormentarsi o a svegliarsi e ci si può svegliare molte volte di notte.
- Ansia. Il consumo di caffeina può scatenare o esacerbare l'ansia. Ma l'angoscia e il panico sono anche sintomi di astinenza da caffeina.
- Depressione. La dipendenza da caffeina e l'astinenza hanno degli effetti negativi sull'umore.
- Mal di stomaco. Reflusso, gastrite, dispepsia, sono tutti tipici sintomi della dipendenza da caffeina.
- Contrazioni muscolari. La rigidità muscolare è un sintomo di dipendenza da caffè, ma anche dell'astinenza.
- Problemi cardiovascolari. Sebbene molte ricerche indichino come la caffeina possa avere dei benefici per la salute, il suo abuso e la dipendenza sono molto pericolosi.
- Difficoltà sociali. Irritabilità e nervosismo sono tra i sintomi di dipendenza da caffeina e tra i sintomi di astinenza più comuni. Questi possono portare a problemi relazionali e sociali.
- Difficoltà di concentrazione. Anche a livello cognitivo la dipendenza e l'astinenza da caffeina possono provocare danni notevoli.
Come superare la dipendenza da caffeina?
Alcuni dei metodi migliori per superare la dipendenza da caffeina sono la sostituzione con altre sostanze energizzanti, come la maca peruviana, il ginseng, il polline o la pappa reale. Comunque, la dipendenza da caffeina non crea un'astinenza particolarmente difficile da trattare. Perciò, per alcune persone potrebbero bastare pochi giorni di astinenza per aver eliminato le tracce di caffeina dall'organismo e poter eliminare la dipendenza da caffeina.
Alcuni dei metodi migliori per superare la dipendenza da caffeina sono la sostituzione della caffeina con altre sostanze energizzanti, come la maca peruviana, il ginseng, il polline o la pappa reale. Ma si può anche ridurre gradualmente il consumo di caffeina, misurando e programmando un percorso di disintossicazione.
Ci sono persone che riescono a combattere la dipendenza da caffeina senza introdurre delle sostanze alternative. Altre, invece, provano a sostituire le bevande che contengono più caffeina con altre che ne contengono di meno. Così, si passa dal caffè al cacao o al tè verde in polvere. Oppure, si può optare per un caffè decaffeinato, che contiene solo una minima dose di caffeina.
In alcuni casi, tuttavia, potrebbe essere molto difficile superare la dipendenza da caffeina. Se soffri di altri disturbi, come di depressione, o se stai vivendo un periodo della tua vita particolarmente stressante, potresti aver bisogno del supporto di un esperto. Serenis può aiutarti attraverso la psicoterapia online, offrendoti la possibilità del supporto di uno psicologo.
Tra le terapie più diffuse per superare la dipendenza da caffè c'è la terapia cognitivo comportamentale. Questa, cerca di individuare i pensieri collegati alla dipendenza, e li mette in discussione, riformulandoli. Un terapeuta può anche consigliare esercizi da fare a casa e tecniche di rilassamento per conciliare il riposo.
Dipendenza da sostanze
La dipendenza da caffeina fa parte delle dipendenze da sostanze. Per la precisione, esistono diversi tipi di dipendenza da sostanze. Tutte queste sono classificate come disturbi psicologici nei manuali diagnostici più diffusi come il DSM-5 o l'ICD-11. Per l'appunto, anche la dipendenza da caffeina viene ritenuta una vera e propria dipendenza, ed è riconosciuta da entrambi i manuali.
Altre dipendenze da sostanze diffuse sono la dipendenza da eroina e altre droghe, la dipendenza di nicotina e da alcol, ma non solo. Infatti, vi sono dipendenze comportamentali diffuse come lo shopping compulsivo, il binge watching e la dipendenza da sport.
Bibliografia e approfondimenti
- Wikipedia, Dipendenza da caffeina
- Pohler, H. (2010). Caffeine intoxication and addiction. The journal for nurse practitioners, 6(1), 49-52.
- Jain, S., Srivastava, A. S., Verma, R. P., & Maggu, G. (2019). Caffeine addiction: Need for awareness and research and regulatory measures. Asian journal of psychiatry, 41, 73-75.
- Budney, A. J., Brown, P. C., Griffiths, R. R., Hughes, J. R., & Juliano, L. M. (2013). Caffeine withdrawal and dependence: a convenience survey among addiction professionals. Journal of caffeine research, 3(2), 67-71.