Tutto quello che vuoi sapere sulla dipendenza da eroina e come uscirne

Segnali e comportamenti per riconoscere un eroinomane: guida informativa per comprendere e affrontare la dipendenza da eroina.

Questo articolo è pensato per rispondere a tutte le domande e curiosità sulla dipendenza da oppiacei, in particolare da eroina. Ti spiegherà cos’è la dipendenza da eroina, quali sono i sintomi e come si cura, e ti fornirà informazioni scientifiche spiegate in modo semplice. L’articolo è curato da Serenis, piattaforma di psicoterapia online.

Cos’è la dipendenza da eroina

La dipendenza da eroina è una dipendenza da sostanze tra le più diffuse del secolo scorso. Tuttavia, l’uso ricreativo di eroina è ancora presente in tutto il mondo. L’eroina è un alcaloide dell’oppio e precisamente è un derivato della morfina. In particolare, eroina, morfina, codeina e altre sostanze, derivano dal papavero da oppio, largamente coltivato soprattutto in Afghanistan.

La tossicodipendenza da eroina è un fenomeno che si è diffuso su larga scala nel 1900. A fine 1800, infatti, l’eroina veniva utilizzata come farmaco con proprietà sedative e analgesiche. Grazie a queste sue caratteristiche, è stata ben presto utilizzata per uso ricreativo. Tuttavia, l’eroina provoca una dipendenza quasi immediata, e il fenomeno della tossicodipendenza è andato ampliandosi rapidamente.

Sebbene il picco del consumo di eroina si sia raggiunto tra gli anni ’80 e ’90, ancora oggi rappresenta un problema su larga scala. La dipendenza da eroina riguarda ancor oggi oltre 5 milioni di persone al mondo. Nonostante la compravendita e l’uso siano illegali quasi ovunque, e si continui a fare una marcata campagna informativa, l’eroina è difficile da debellare.

E una delle motivazioni, oltre al costo abbordabile e al traffico della sostanza che arricchisce diversi gruppi criminali, è la facilità con cui si diventa dipendenti da questa droga. Per l’appunto, la dipendenza da eroina è molto simile a quella da morfina. Ma si instaura molto più rapidamente, e bastano dosi minori. Allo stesso tempo, anche la sua letalità è più immediata. Infatti, basta una dose molto bassa per rischiare l’overdose.

Dipendenza fisica VS dipendenza psicologica: le differenze

L’eroina causa sia dipendenza fisica che psicologica. Ciò accade in ogni soggetto che la assume, quasi sempre nelle stesse forme. La dipendenza fisica da eroina si instaura molto rapidamente, perché si lega immediatamente ai recettori per gli oppiacei nel nostro sistema nervoso. Il conseguente rilascio di endorfine è responsabile della sensazione di estremo benessere: questi neurotrasmettitori, infatti, sono responsabili della soppressione del dolore. L’assunzione prolungata di eroina blocca la produzione autonoma delle endorfine.

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Così, la persona deve continuare ad assumere eroina per poter stare bene, pena un insieme di sensazioni spiacevoli e dolorose prolungate. Qui si instaura la cosiddetta astinenza. Una crisi di astinenza da eroina, che si sviluppa dopo il consumo assiduo, dura in media quattro giorni. Essa si presenta dopo otto ore dall’ultima iniezione e consiste inizialmente in sintomi come sudorazione, irritabilità e sonnolenza. Presto i sintomi aumentano di intensità e si presentano dolori, tremori, sudore freddo e brividi.

I giorni successivi si presentano vomito, febbre, crampi, spasmi muscolari, sensazione di freddo e depressione. Si capisce come la dipendenza psicologica da eroina si instauri sia per l’estrema sensazione di benessere che provoca, sia per la soppressione del dolore, ma anche perché una crisi d’astinenza è difficile da superare. Più aumenta il consumo e l’età del tossicodipendente avanza, più difficili sono le crisi di astinenza. Non solo, si presenta anche assuefazione. In psicologia viene vista come la progressiva diminuzione di una risposta a uno stimolo. Ovvero, l’eroina a parità di dose fa sempre meno effetto.

Il meccanismo d’azione dell’eroina è particolarmente insidioso. Se viene iniettata per via endovenosa, l’eroina viene assorbita immediatamente e supera in pochi secondi la barriera ematoencefalica, ovvero, il principio attivo della sostanza arriva immediatamente al cervello. Ciò provoca una sensazione simile all’orgasmo, che si diffonde in tutto il corpo con spasmi muscolari e vampate di calore.

Dopo i primi 15-20 minuti, gli effetti dell’eroina colpiscono l’umore, destando euforia e un senso del tempo alterato. In tutto, gli effetti stupefacenti possono durare circa due ore. Ma il consumo di eroina porta con sé soprattutto degli importanti effetti collaterali. Oltre alla tolleranza e ai sintomi del consumo, l’abuso può portare a diverse manifestazioni psicofisiche e alla morte.

Altri tipi di dipendenza da sostanze

La dipendenza da eroina è uno dei tipi di dipendenza da sostanze più pericoloso per la salute. Tutte queste sono classificate come disturbi psicologici nei manuali diagnostici più diffusi come il DSM V o l’ICD-11. Al loro interno si trovano tutte le dipendenze che hanno come oggetto una sostanza della quale non si riesce a fare a meno dopo un certo periodo di consumo. Ecco una lista dei tipi di dipendenza da sostanze più diffusi.

  • Oppiacei. La dipendenza da oppio e derivati è una dipendenza da droga molto diffusa. Comprende la dipendenza dalle droghe più famosa, l’eroina. Ma anche la dipendenza da antidolorifici e la dipendenza da medicinali oppiacei, come l’ossicodone, la codeina e la morfina.
  • Cocaina. La dipendenza da cocaina è una dipendenza da sostanze psicoattive molto pericolosa per la salute. L’intossicazione acuta può portare alla morte anche al primo utilizzo.
  • Psicofarmaci. La dipendenza da psicofarmaci è molto facile da sviluppare. In particolare, la dipendenza da benzodiazepine, i farmaci anti ansia, è molto diffusa. Tra queste, è divenuta famosa la dipendenza da xanax e da valium, grazie alla loro diffusione a partire dagli anni ’80.
  • Alcol e fumo. Sono le dipendenze da sostanze psicoattive più diffuse al mondo. Si stima che 1,3 miliardi di persone al mondo fumino regolarmente. Mentre quasi 300 milioni di persone abbiano una dipendenza da alcol.

Tutti i sintomi della dipendenza da eroina

I sintomi della dipendenza da eroina sono soprattutto legati al bisogno assoluto e compulsivo di fare uso della sostanza ogni circa otto ore. Una persona con dipendenza da eroina ha sintomi sia fisici, che comportamentali, ma anche psicologici e cognitivi. Il sintomo più evidente è proprio la ricerca continua della sostanza, che spinge spesso le persone a commettere reati, ad abbandonare il lavoro e la famiglia e a vivere di espedienti.

Tra i sintomi psicologici della dipendenza da eroina figura il pensiero ossessivo e ripetitivo di farsi una dose, di procurarsela e di evitare l’astinenza. La crisi di astinenza è essa stessa un sintomo della dipendenza, e porta con sé diversi effetti collaterali. Tra i sintomi dell’eroina bisogna distinguere tra quelli che caratterizzano l’uso, l’astinenza e la dipendenza a lungo termine.

Come in ogni dipendenza da sostanze, anche in questo caso c’è una tendenza a negare e dissimulare la dipendenza. In realtà, la persona può cercare in vari modi di combattere la dipendenza, ma i tentativi sono sempre infruttuosi. Per una diagnosi di dipendenza da eroina, i sintomi devono coinvolgere necessariamente una compromissione della vita personale.

Ecco una lista completa dei sintomi dell’uso di eroina.

  • Alterazioni della respirazione. L’eroina altera il ritmo e il volume respiratorio al primo consumo.
  • Rallentamento psico-motorio. Dopo una dose la persona è lenta e annebbiata e ha un ridotto coordinamento muscolare.
  • Rilassamento. Si rilassano la muscolatura dello stomaco e dell’intestino, ma al contempo si riduce la capacità digestiva. Ecco perché a lungo andare si può presentare stitichezza e diminuzione di peso.
  • Problemi dell’apparato riproduttore. Ureteri e vescica si contraggono di più, mentre nella donna possono scomparire le mestruazioni.
  • Anestesia emotiva. Le endorfine anestetizzano corpo e pensiero, procurano un senso di indifferenza e disinteresse sia verso il mondo esterno che nelle relazioni.
  • Flash” o “high“. Si tratta dell’orgasmo provocato subito dopo l’iniezione.
  • Benessere passeggero. La persona prova serenità e appagamento, ma non durano molto.
  • Euforia. Segue uno stato di euforia o confusione.

Ecco una lista completa dei sintomi di dipendenza da eroina.

  • Comportamenti a rischio. La persona a causa dell’astinenza da eroina ha sintomi psicologici di ossessione rispetto la sostanza. Ciò la spinge a cercarla compulsivamente e a comportamenti come prostituzione, rapine, spaccio. Ma anche all’uso di siringhe usate e probabilmente infette. Molti tossicodipendenti prendono l’HIV in questo modo.
  • Depressione. La vita della persona si disgrega sotto ogni punto di vista e rimane un profondo senso di solitudine e depressione.
  • False verità. Come in tutte le dipendenze la persona può ricorrere alla menzogna per coprire i comportamenti inadeguati e illegali.
  • Tentativi fallimentari di smettere. La persona prova una totale incapacità di fermare o controllare i comportamenti.
  • Sentimenti negativi. Una persona dipendente si può sentire abbandonata, isolata, depressa, arrabbiata o umiliata.
  • Solitudine. Ci si allontana da tutte le relazioni, in primis dalla famiglia e dagli amici.
  • Dimagrimento. A lungo andare, compaiono problemi di stitichezza e digestione. Ma anche al disinteresse per la propria salute e alimentazione. Perciò la persona tossicodipendente solitamente dimagrisce notevolmente.
  • Cambiamenti fisici. Si modificano i tratti somatici, perdendo grasso in viso e spesso perdendo i denti. Lo sguardo appare perso e vuoto. La pelle si inaridisce e compaiono infezioni e necrosi sulla pelle.
  • Danni agli organi interni. In particolare vengono colpiti i polmoni, fegato e reni. Sono frequenti le polmoniti.

Dipendenza da eroina

Quali sono le cause della tossicodipendenza da eroina

Le cause della tossicodipendenza da eroina possono essere di diverso tipo. Cause ambientali, come la provenienza da una famiglia di tossicodipendenti o genitori abusanti. Oppure cause genetiche, come la compresenza di un altro disturbo mentale. In generale, la dipendenza da droghe ha cause che vanno sondate individualmente.

Non è ancora chiaro cosa causi specificamente la dipendenza da eroina, perché che i fattori di rischio variano da un individuo all’altro. La ricerca scientifica mostra che se una persona ha più fattori di rischio per la dipendenza, può avere una maggiore possibilità di abusare di sostanze o sviluppare una dipendenza. Ecco una lista delle possibili cause della dipendenza da eroina.

  • Compresenza di un altro disturbo mentale. Depressione e disturbo da stress post traumatico sono i più associati.
  • Famiglia abusiva. Genitori abusivi, trascuranti o con problemi di dipendenza a loro volta possono essere un fattore di rischio.
  • Avere accesso alle droghe a scuola. Sembra che l’età critica per iniziare a consumare eroina sia l’adolescenza.
  • Povertà. Più che una causa, è un fattore di rischio. La maggior parte delle persone tossicodipendenti sono povere.
  • Pressione del gruppo dei pari. Sembra che amici e coetanei possano sia essere un cattivo esempio, sia invogliare a provare alcune sostanze.

Come uscire dalla dipendenza da eroina

Uscire dalla dipendenza da eroina è solitamente un percorso molto complesso che necessita di un’equipe di medici e psicologi. Ma anche di educatori e infermieri. Il trattamento della dipendenza da eroina è lungo e difficile. La prima grande difficoltà è legata alla durata della dipendenza.

Se una persona vuole smettere poco dopo aver iniziato, avrà più possibilità di farcela rispetto a una persona che è dipendente da molti anni. La differenza la fa sia l’effetto di tolleranza, sia le risorse fisiche e psicosociali. Queste infatti con il tempo vengono a mancare nei tossicodipendenti di lungo corso. Il corpo della persona potrebbe sopportare meglio una crisi d’astinenza. E pure la terapia stessa, se ancora giovane e poco assuefatta all’eroina.

Mentre una persona non più giovane e con molti anni di abuso alle spalle potrebbe avere un organismo dalla salute precaria. Inoltre, probabilmente non avrà più una famiglia o una rete di affetti a supporto, e psicologicamente sarà molto lontana dalle buone abitudini. Oltre che essere mentalmente compromessa dall’abuso di sostanze e da altri probabili disturbi presenti contemporaneamente.

Per sapere come uscire dalla dipendenza da eroina bisogna affrontare un percorso multispecialistico. Questo comprende un colloquio psicologico, psichiatrico, medico e un inserimento in un programma di disintossicazione completo. Ciò significa riabilitare la persona da ogni punto di vista. Eliminare la sostanza tossica è soltanto il primo passo. Solitamente esso è coadiuvato dall’assunzione di farmaci come il metadone, che è un sostituto simile all’eroina che viene somministrato in maniera controllata e scalato lungo il percorso di guarigione.

La persona appunto dovrà affrontare un percorso educativo. Per far questo tornerà a occupare le sue giornate proficuamente. Inoltre, verrà inserita in attività di vario tipo per trovare una forma di reinserimento sociale e realizzazione. E infine, dovrà affrontare un percorso psicoterapeutico. Dovrà essere capace di mettere in discussione le cause della tossicodipendenza e i modi per uscirne.

Dipendenza da eroina come si cura

Chiedere aiuto a uno psicoterapeuta: come fare

Se soffri di una dipendenza da eroina, non aspettare e contatta uno psicoterapeuta. Un terapeuta è in grado di ascoltare e comprendere la situazione nel suo complesso, aiutandoti a combattere la dipendenza prima che si intensifichi o possa compromettere la tua vita lavorativa o sociale.

Un percorso psicoterapeutico è fondamentale per comprendere la tua complessa situazione, per capire come uscire da una dipendenza, e ti aiuterà a superare l’ansia, la depressione e il senso di vuoto che provi. Spesso infatti non è facile sapere a chi rivolgersi, e possiamo non sapere esattamente che parole usare per descrivere il nostro problema nemmeno ad amici o famigliari. Ma uno psicologo lavora per guidarci sin dall’inizio, per aiutarci a esprimere con precisione la sofferenza. E ci guida nel nostro percorso fino alla completa soluzione. Per questo dovresti affidarti a degli psicologi specializzati in dipendenze.

Una volta presa la decisione di farti aiutare da uno o una psicoterapeuta per prenderti cura di te, è il momento di trovare la persona giusta. La decisione non è semplice: ci sono diverse scuole di psicoterapia con diverse tecniche. Ma è proprio questo uno dei momenti più delicati, perché scegliere quella sbagliata potrebbe far fallire la terapia. Ecco qualche consiglio per intraprendere il percorso che fa per te:

  • Scegli qualcuno che non sia legato a parenti o amici: durante la terapia devi sentirti tranquillo o tranquilla e poterti aprire completamente. Questo avviene meglio con professionisti che non sono connessi alla tua sfera di conoscenze;
  • Trova uno o una psicoterapeuta con esperienza: per quanto tutti i terapeuti abbiano avuto una formazione completa, migliaia di ore di esperienza sul campo e una specializzazione sono garanzia di un percorso di successo;
  •  Scegli qualcuno con cui entri in sintonia: questo lo puoi sapere veramente solo provando una seduta, ma in fase di prenotazione puoi porre delle domande che ti aiuteranno a capire meglio se lo o la psicoterapeuta che hai scelto fa al caso tuo. Come sarà strutturato il percorso? Su cosa ci si concentrerà? Sono previsti esercizi e compiti a casa?

Una soluzione è il servizio di psicoterapia online di Serenis, il centro medico che, tra le altre cose, cura anche questo blog. Serenis ha solo psicoterapeuti esperti. Te ne assegna uno adatto alla tua situazione, con cui farai una prova gratuita e inizierai un percorso (e se per qualche motivo non entri in sintonia, puoi richiedere un terapeuta diverso con un clic). Ci sono anche molti altri modi per trovare uno psicoterapeuta valido: per esempio puoi chiedere al medico di base o rivolgerti a un consultorio nella tua zona. L’importante è fare il primo passo.

Testimonianze di dipendenza da eroina

Trovare una testimonianza sulla dipendenza da eroina non è purtroppo difficile. Molte sono le personalità della musica, del cinema e dello spettacolo che in passato sono state vittima di questa dipendenza. Purtroppo, molte di loro sono scomparse proprio a causa di un’overdose o di complicazioni derivate dall’abuso di eroina.

Oltre ai personaggi famosi che hanno vinto una dipendenza da eroina, ci sono moltissime persone comuni che ne sono uscite e raccontano la loro esperienza. Si trovano molte testimonianze di dipendenza da eroina su internet, sia sui social media, che nei siti dedicati ai centri di riabilitazione e disintossicazione dalla droga.

Bibliografia e approfondimenti

  • Dole, V. P., & Nyswander, M. E. (1967). Heroin addiction—a metabolic disease. Archives of internal medicine, 120(1), 19-24.
  • Hutcheson, D. M., Everitt, B. J., Robbins, T. W., & Dickinson, A. (2001). The role of withdrawal in heroin addiction: enhances reward or promotes avoidance?. Nature neuroscience, 4(9), 943-947.
  • Dole, V. P., & Nyswander, M. (1965). A medical treatment for diacetylmorphine (heroin) addiction: a clinical trial with methadone hydrochloride. Jama, 193(8), 646-650.
  • Wikipedia, Heroin
Dott. Raffaele Avico

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Psicologo clinico e psicoterapeuta, specializzato in psicoterapia cognitiva e sessuologia clinica. La mia formazione include anche EMDR e mindfulness. Ho un'ampia esperienza nella gestione di disturbi d'ansia, dell'umore, da stress, sessuali, e da uso di sostanze. Mi dedico in particolare al trattamento del trauma psicologico e delle dipendenze. Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.