Persona giusta o momento giusto? Come contrastare la paura di non trovare l’amore

Sconfiggi la paura di non trovare l’amore. Scopri come trovare l’amore e costruire relazioni soddisfacenti nel nostro articolo!

Come capire se si è innamorati? Questo processo complesso coinvolge molteplici dimensioni, tra cui le emozioni che attraversano il nostro corpo. Quando si è veramente innamorati, si sperimenta una connessione emotiva profonda e un senso di felicità e realizzazione personale. Nella ricerca della persona giusta, spesso ci troviamo a interrogarci se sia più importante il momento opportuno o l’individuo stesso. Le relazioni sono un intricato intreccio di emozioni e circostanze, ma cosa succede quando la paura di non trovare l’amore ci blocca?

In questo articolo esploriamo come contrastare questa paura, affrontando le sfide emotive e aprendo la strada a relazioni soddisfacenti e appaganti.

La paura di non trovare l’amore

Il nome che viene dato a questa paura, dal carattere talmente intrusivo da assumere i connotati di un’ossessione, è anuptafobia. Non si tratta di un vero e proprio disturbo clinico (non si trova, infatti, nel DSM, il Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali), ma è comunque una condizione mentale che può implicare una certa dose di sofferenza.

La predisposizione all’anuptafobia affonda le sue radici nell’immaginario collettivo, fondato sulla famiglia e che continuamente ci rimanda messaggi che parlano di trovare l’anima gemella. Questa pressione sociale, in alcune persone, crea un bisogno impellente di realizzare questo progetto e restituire al mondo quest’immagine, ma a essa si contrappongono degli insuccessi. Come conseguenza, la persona si sente incapace, non meritevole di amore vero, sola dal punto di vista affettivo, oppure può chiedersi cosa mai abbia di sbagliato che le impedisce di trovare qualcuno.

È questa dinamica a rendere non sana l’anuptafobia, alla quale si contrappone il normale e legittimo desiderio di avere un partner e formare una famiglia, il cui compimento deve essere inteso come un plus, non come l’unica ragione di vita, che entra a far parte dell’identità della persona senza, però, sovrastarla completamente al punto da annullare tutto il resto.

Riconoscere la paura di non trovare l’amore

Quando il desiderio di trovare l’amore diventa problematico? Quando si intensifica la paura di non farcela. In questi casi la ricerca diventa ossessiva e può dare luogo a fenomeni ansiosi. Questo succede a chi identifica il suo valore con il conseguimento dei suoi risultati, specialmente quelli legati alle aspettative sociali e agli standard. Questi processi di pensiero sono propri di persone con autostima bassa, che tendono a sviluppare delle relazioni tossiche con gli altri, determinate dalla dipendenza affettiva e dalla paura dell’abbandono.

Il non trovarsi in una relazione diventa un pensiero talmente costante che l’individuo arriva automaticamente a discriminare le persone che conosce in occupate e single e soffre tremendamente il confronto con gli altri, vedendo la sua solitudine come un fallimento che può abbracciare l’intera persona.

I rischi sono molteplici: prima di tutto, l’individuo tende ad accontentarsi di qualsiasi persona si dimostri disponibile, incappando in relazioni che possono rivelarsi completamente diverse rispetto a ciò che sta cercando e finendo, a volte, con l’essere sfruttato o sfruttata. Pur di tenersi stretto il partner, infatti, chi accusa l’anuptafobia cerca in ogni modo di adattarsi alle sue esigenze, mettendo in secondo piano la sua persona, i suoi bisogni e i suoi desideri fino a scomparire nella sua individualità, che viene interamente assorbita dall’altro.

Come superare la paura di non trovare l’amore?

Se ti riconosci nella condizione di chi soffre di anuptafobia e hai paura di non riuscire a trovare l’amore, il miglior consiglio per te è quello di rivolgerti a un professionista della salute mentale come quelli che lavorano per Serenis.

La paura di trovare un amore non corrisposto derivante da un bisogno ossessivo di stare in una relazione, infatti, ha radici profonde, che devono prima essere comprese per poterne contrastare l’effetto. Per agire sulla paura di rimanere soli, infatti, è necessario capire prima cosa la causa, qual è il suo legame con l’autostima bassa, con la paura dell’abbandono e con il modo in cui vivi le relazioni, se in maniera tossica per via di una dipendenza affettiva o in modo equilibrato.

Intraprendere questa via è per te l’unica soluzione, dal momento che l’ossessione di trovare l’amore può comportare un disagio molto significativo, sia nella tua vita quotidiana, dal momento che i pensieri intrusivi possono impedirne il normale svolgimento, sia sul tuo tono dell’umore, che si lascia facilmente influenzare dalla paura di rimanere soli. Ecco perché intervenire è essenziale.

Aspettare il momento giusto per trovare l’amore

Ma, nel concreto, come si supera la paura di non trovare l’amore e non avere le farfalle nello stomaco? Prima di tutto, analizza le sensazioni che stai provando: forse ti senti sbagliato o sbagliata, senti di non essere all’altezza di nessuno e, allo stesso tempo, non capisci cosa gli altri che sono fidanzati e fidanzate abbiano che tu non hai. Forse pensi di essere semplicemente in balia di una serie di eventi avversi che ti impedisce di realizzare il tuo sogno, in una sorta di congiura contro di te.

Una volta che avrai individuato tutti i pensieri disfunzionali, potrai procedere al loro smontaggio. La verità è una sola: se non riesci a trovare l’amore non è perché hai qualcosa di sbagliato, ma perché non è il momento giusto. Molte volte incontriamo delle persone sbagliate perché non siamo pronti a stabilire una relazione seria e stabile.

Cosa significa che non è il momento giusto? Che non riesci ad attrarre le persone giuste perché non ami abbastanza ciò che hai intorno. Pena ai tuoi amici e alla tua famiglia: non sono già una più che generosa fonte di amore? Non riescono già loro a dimostrarti l’affetto che meriti e il valore che hai? Da questa base puoi costruire un rapporto più sereno e amorevole con te stesso: rimanere in buoni rapporti con la tua persona ti aiuterà a vivere con meno angoscia la ricerca di un partner e ti terrà alla larga dal rischio di sviluppare una dipendenza per ogni possibile relazione.

Cogliere l’amore quando arriva

Il corteggiamento è un processo dinamico che richiede consapevolezza e apertura. Spesso non incontriamo le persone giuste perché potremmo non essere pronti, ma ciò non significa che dobbiamo rimanere passivi. Per trovare qualcuno con cui condividere la propria vita, è importante continuare a vivere pienamente.

Non temere delusioni d’amore; fai ciò che ti piace, esci con gli amici e vivi nuove esperienze. In questo modo, le probabilità di incontrare la persona giusta aumenteranno. Tuttavia, è essenziale non forzare le situazioni. Sii autentico e vivi la tua vita secondo i tuoi interessi, lasciandoti trasportare dall’esperienza. Accogli tutte le opportunità senza aspettative e lascia che le relazioni si sviluppino naturalmente nel tempo.

Questa non deve essere una forzatura, però. Essere pronti a mettersi in gioco non vuol dire costringersi a fare di tutto trasformando ciascuna attività in una caccia: tutto ciò che devi fare è semplicemente vivere la tua vita lasciandoti trasportare da ciò che ami. Solo in questo modo potrai accettare e accogliere le persone che possono affacciarsi sulla tua esistenza. È fondamentale non avere aspettative: ciascuno di loro potrebbe entrare e uscire in brevissimo tempo, senza necessariamente dare vita a nulla di importante. Il segreto è aprirti ad accogliere tutte le opportunità, per poi valutare cosa ti aggrada o meno.

Non avere paura di non trovare l’amore

Una volta che avrai compreso come metterti in gioco senza impegnare troppo della tua persona, riuscirai a tenere a bada la tua ossessione di trovare l’amore. Lavorare sulla tua autostima è fondamentale, ti aiuterà a realizzare come il tuo valore non dipenda dal fatto che ti trovi in una relazione o sei single: prima di tutto devi essere consapevole dell’amore che già ti circonda e provarne anche per la tua stessa persona.

L’imbarazzo quando ti piace una persona può essere una risposta naturale legata alla paura del rifiuto o alla percezione di essere giudicati. Queste emozioni possono influenzare il modo in cui ci comportiamo e ci esprimiamo quando siamo interessati a qualcuno, ma è importante lavorare sulla propria autostima e sulla consapevolezza per gestire queste reazioni e aprirsi alle opportunità senza timore.

Se non sei in grado di provare questo tipo di amore, non potrai provarlo nemmeno per gli altri, non avrai speranza di trovarlo al di fuori. Ricorda che le storie d’amore si basano spesso sul tempismo con cui due persone si incontrano, perciò l’incontro della tua vita può capitare all’improvviso, nel momento in cui meno te lo aspetti e proprio quando sarai pronto o pronta per accogliere l’altra persona vivendo pienamente ogni occasione di condivisione senza il rischio di legarti a lei con un rapporto di dipendenza, ma in maniera sana e soddisfacente.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.