Il disegno congiunto della famiglia: consegna e a cosa serve

disegno congiunto della famiglia consegna

Le relazioni familiari sono intrinsecamente complesse, influenzate da dinamiche interne ed esterne. 

La terapia familiare si propone di esplorare e migliorare tali relazioni, riconoscendo il ruolo cruciale che svolgono nel benessere individuale e collettivo. 

In questo contesto il disegno congiunto della famiglia, con la sua consegna, emerge come uno strumento prezioso, in quanto aiuta a individuare e affrontare una vasta gamma di problemi familiari, migliorando la comunicazione e facilitando la comprensione reciproca all’interno del sistema familiare.

Inoltre, può essere utile nel riconoscimento dei comportamenti iperprotettivi dei genitori e nel promuovere una sana genitorialità.

Continua a leggere.

Perché il disegno?

Il disegno rappresenta un potente strumento nelle pratiche psicologiche, soprattutto quando si tratta di valutare o comprendere soggetti con limitazioni nel linguaggio verbale, come i bambini o persone con particolari condizioni emotive o psicopatologiche. 

La sua diffusione è motivata da diverse ragioni, inclusi fattori strutturali dei soggetti, variabili culturali e l’adattabilità del disegno alle abilità del soggetto. La sua natura “culture-free” lo rende particolarmente utile in contesti multiculturali e con popolazioni immigrate, evitando bias culturali nella valutazione.

In linea con le teorie psicodinamiche, il disegno può fornire accesso a elementi inconsci

Questo approccio proiettivo permette di individuare dinamiche nascoste, contribuendo a una comprensione più profonda e alla promozione di cambiamenti positivi all’interno della famiglia.

Il disegno congiunto della famiglia: una definizione

Il concetto di disegno congiunto della famiglia ha le sue radici nelle pratiche di E. Bing, la quale ha introdotto questa tecnica nel campo della ricerca, diagnosi e terapia familiare.

Secondo l’autrice, il disegno congiunto è definito come

un metodo proiettivo e interattivo che riflette sentimenti individuali e interazioni gruppali“.

E. Bing

Il disegno congiunto della famiglia rappresenta l’evoluzione più recente nella storia dello sviluppo del disegno come strumento psicologico. 

Questo approccio si concentra sulla rappresentazione grafica delle dinamiche familiari, dei modelli di funzionamento e delle configurazioni strutturali

Il disegno congiunto della famiglia: una definizione

Nasce dalla necessità di comprendere in modo approfondito le relazioni all’interno del contesto familiare. 

Questo strumento consente di esplorare in modo visuale e intuitivo le dinamiche familiari. Le rappresentazioni grafiche offrono una prospettiva unica sulle interazioni, permettendo agli operatori psico-sociali di cogliere dettagli che potrebbero non emergere attraverso il solo dialogo verbale.

Durante il disegno, si analizzano anche il rapporto genitori-figli, le competenze genitoriali e si presta attenzione alla prevenzione del burnout genitoriale.

Il disegno facilita infatti la comunicazione non verbale: i membri della famiglia possono esprimere emozioni, relazioni e sfide attraverso immagini, superando eventuali difficoltà legate al linguaggio.

Il presupposto teorico del disegno della famiglia

Il disegno congiunto si basa su un approccio teorico relazionale-simbolico, che riconosce tre livelli di osservazione: individuale, diadico-relazionale e globale o familiare. 

Questi livelli si intrecciano e richiamano l’uno l’altro, permettendo una lettura completa della famiglia.

Vediamoli meglio.

  1. Individuale

Ogni membro della famiglia è considerato come un individuo unico con la propria storia, caratteristiche e alterità significativa. 

Elementi come malattie, eventi significativi, età e sesso influenzano la lettura familiare.

  1. Diadico-relazionale

La famiglia è vista come un insieme di relazioni fra generi e generazioni

La qualità e i significati di queste relazioni sono fondamentali per comprendere il contesto familiare.

  1. Globale o familiare

Questo livello trascende gli altri e include sia l’individuale che il diadico-relazionale

L’aspetto simbolico include i significati storici, sociali e culturali della famiglia, nonché i valori e le caratteristiche che essa tramanda.

L’obiettivo dello strumento

L’obiettivo primario di adottare il disegno congiunto della famiglia come strumento nella pratica clinica è catturare l’essenza della famiglia attraverso l’azione congiunta e il contributo individuale di ogni membro. 

disegno congiunto della famiglia

Questo approccio mira a coinvolgere tutti i partecipanti, compresi i bambini in età prescolare, permettendo al ricercatore di osservare le dinamiche familiari attraverso la metafora dell’azione condivisa, quale è il disegno.

A chi si rivolge il disegno congiunto della famiglia?

Le famiglie ricostituite, le famiglie omogenitoriali, le famiglie arcobaleno e le situazioni di affido familiare possono beneficiare di interventi che considerano le dinamiche relazionali e la comunicazione familiare.

La metodologia del disegno congiunto

La metodologia prevede l’utilizzo di un foglio bianco e di pennarelli colorati scelti da ciascun partecipante. 

L’obiettivo è identificare il contributo individuale alla produzione grafica

Durante una sessione interattiva, la famiglia, seduta attorno a un tavolo insieme al ricercatore, è osservata attraverso uno specchio unidirezionale

Disegno congiunto della famiglia: la consegna

La consegna è ambigua, incoraggiando la famiglia a “disegnarsi come famiglia”, con libertà creativa nella rappresentazione.

Dimensioni analizzate

E. Bing identifica 6 dimensioni rilevanti nella valutazione del disegno congiunto.

  1. organizzazione dei ruoli – chi organizza il disegno?
  2. sequenza dell’azione – chi inizia e chi segue nel disegno?
  3. dimensioni dei personaggi – come vengono rappresentate le persone?
  4. scelta della persona rappresentata – chi è oggetto del disegno?
  5. isolamento delle persone – ci sono individui separati nel disegno?
  6. contenuto e temi rappresentati – cosa viene raffigurato e quali sono i temi affrontati?

La griglia di lettura del disegno congiunto della famiglia

La griglia di lettura del disegno congiunto considera quindi tre livelli di osservazione: individuale, diadico-relazionale e globale o familiare. 

Questa griglia è congruente con l’approccio teorico relazionale-simbolico e consente una lettura completa delle dinamiche familiari.

Nello specifico vengono presi in considerazione due indicatori

  • indicatori di prodotto: danno informazioni rappresentazionali;
  • indicatori di processo: danno informazioni osservative.

Li vediamo meglio nelle prossime sezioni.

Indicatori di prodotto

  1. Adesione al Compito

L’obiettivo del primo item è preliminare e intende verificare se la famiglia è stata in grado di comprendere la consegna e di eseguire il compito

C’è adesione se tutti i soggetti hanno partecipato alla realizzazione del disegno, cioè hanno disegnato qualcosa di sensato che non sia riconducibile a uno scarabocchio o ad un segno distruttivo. 

Non c’è adesione quando anche un solo partecipante non disegna nulla o produce soltanto uno scarabocchio distruttivo: a questo proposito bisogna considerare l’età dei bambini sotto ai 3-4 anni o la presenza di deficit cognitivi o problematiche psicopatologiche.

  1. Occupazione dello spazio

L’obiettivo di questo item è quello di indagare se e in che misura il disegno nella sua globalità, presenta spazi bianchi, non saturati dal colore o dal tratto grafico

Il criterio che utilizziamo è che allo spazio bianco sul foglio corrisponde uno spazio mentale secondo l’equazione spazio bianco sul foglio = presenza di spazio mentale per il cambiamento. 

La griglia di lettura del disegno congiunto della famiglia

Per tanto un disegno senza spazi bianchi è indicativo del fatto che all’interno dell’organizzazione familiare non vi è spazio mentale per la novità e la trasformazione, il movimento evolutivo familiare.

  1. Realismo del disegno

L’oggetto-famiglia disegnato può essere assimilato ad una fotografia di famiglia in una qualsiasi situazione? In questo caso la tipologia della rappresentazione si definisce congruente con la realtà, poiché i partecipanti al disegno hanno prodotto quanto richiesto dalla consegna. 

L’ambiguità riguarda quelle rappresentazioni a contenuto “umanoide” (fate,folletti,gnomi,animali personificati) in cui vi è un’evidente distorsione della consegna ed un parziale evitamento del compito. 

Inadeguata è quella rappresentazione complessiva in cui non si riconosce la famiglia o dove la famiglia è raffigurata attraverso oggetti (piante,fiori) e simboli (casa,cuore,macchina). 

Può succedere di osservare un disegno in cui compaiono più famiglie poiché ciascun membro o coppie di familiari disegnano la “propria famiglia”, incuranti del lavoro degli altri. 

  1. Qualità della rappresentazione globale

Questo item rimanda alla necessità di cogliere se la famiglia è vissuta principalmente come luogo di crescita e sviluppo per i suoi membri o se invece essa rappresenta un contesto e un ambiente di dolore/sofferenza e/o blocco evolutivo.

A questo proposito si considerano vitali i disegni riguardanti le vacanze, le gite, le feste, i pranzi e le cene, i giochi o gli sport. 

Mortiferi sono invece quei disegni in cui sono presenti solo i personaggi che non compiono nessuna azione e in generale tutte le attività passive come dormire o guardare la televisione in solitudine. 

Ambigui sono invece quei disegni in cui la famiglia fa qualcosa insieme ma l’azione espressa prevede una limitata o assente interazione fra i membri della famiglia, oppure un’interazione fra i singoli familiari e animali o persone al di fuori della famiglia (giocare con il cane,andare a cavallo,andare dal dottore).

  1. Temi della rappresentazione

Questo item nasce con l’obiettivo di registrare “chi disegna con chi” un certo contenuto o tema. 

Già Smith nell’85 presentando il disegno cinetico della famiglia, evidenziava come la finalità dei disegni collaborativi fosse quella di leggere all’interno delle relazioni familiari. 

Nella griglia del disegno congiunto sviluppiamo questo presupposto con il presente e con il prossimo indicatore di codifica. 

  1. Integrazione e compartecipazione nel disegno

Il fuoco di attenzione in questo item è la rilevazione di completamenti, abbellimenti e aggiustamenti grafici operati da persone diverse su un oggetto disegnato da qualcun altro

Tale variabile è metafora dello scambio, del contatto e della possibilità di accesso, relazione e confronto fra i diversi  membri della famiglia. 

Consentire l’accesso all’altro e sentirsi legittimati ad entrare nello spazio dell’altro implica un notevole livello di intimità e familiarità

  1. Persone raffigurate

È importante osservare se i membri della famiglia sono rappresentati nel prodotto grafico. 

Per ciascun membro rilevare se è presente nel prodotto se è assente  o se è stato disegnato più volte. 

La pluri-presenza di un componente è a questo proposito indice di problematicità relazionale, in quanto implica l’incapacità di tenere conto delle azioni degli altri famigliari. 

Particolarmente problematica appare l’assenza di un familiare, che molto può evocare relativamente al posto assegnato alle persone all’interno della famiglia, ovviamente più problematica è l’assenza della ridondanza. 

Prettamente ad uso clinico è anche interessante annotare da quali famigliari un soggetto è stato disegnato.

  1. Realismo dei soggetti disegnati

L’obiettivo dell’item è indagare se i componenti della famiglia sono disegnati in modo reale.

Anche in questo caso la congruenza alla realtà è assimilata ad una raffigurazione fotografica, l’incongruenza si traduce una raffigurazione simbolica (fiore, cuore, casa), diventa invece ambigua una marcata e univoca caratterizzazione delle figure umana (la mamma strega, un ex-coniuge mostro) oppure una raffigurazione umanoide, o, ancora, un disegno in cui non ci sono sufficienti caratterizzazioni per riconoscere l’identità di genere/età della figura disegnata (es. il caso degli schizzi o delle figure stilizzate). 

L’uso clinico del disegno prevede anche di registrare da quale famigliare è disegnata ciascuna persona, elemento di una certa utilità sia per indagare le dinamiche di potere interne alla famiglia, sia per costruire ipotesi da sviluppare e verificare relativamente alla qualità e all’importanza degli investimenti affettivi di ciascun componente. 

  1. Caratterizzazione dei soggetti disegnati

Questo item ha l’obiettivo di rilevare i dettagli dei soggetti raffigurati nel disegno.

Secondo una tradizione di letteratura psicodinamica che attribuisce alla ricchezza o alla povertà del disegno della figura umana importanti elementi proiettivi della relazione instaurata da chi disegna con l’oggetto disegnato. 

La rappresentazione povera dei famigliari è un predittore di successivi problemi di adattamento relazionale.

  1. Qualità dei simboli utilizzati

Eventuali oggetti disegnati dai membri della famiglia che appaiono dissonanti ed estranei vengono codificati in base al soggetto che li ha prodotti e alla “vitalità” vs. “mortalità” che esprimono. 

  1. Cancellature e correzioni 

Questo item ha l’obiettivo  di registrare se ci sono cancellature o correzioni particolarmente significative nella produzione grafica. 

Le cancellature possono essere effettuate sul proprio disegno o sul disegno di altri: nel primo caso è possibile riscontrare alcune informazioni che il soggetto esprime in rapporto a sé, nel secondo invece troviamo indicazioni di modalità relazionali tra l’individuo e gli altri membri della famiglia,evidenziando in particolare tensioni e conflittualità particolarmente rilevanti all’interno del nucleo familiare. 

Questo indicatore risulta piuttosto significativo nell’ambito della psicopatologia e nello studio di tematiche altamente conflittuali.

Fai bene a informarti

Se senti il bisogno di fare il passo successivo, possiamo aiutarti.

Primo colloquio gratuito

Terapia da dove vuoi

+500 recensioni a 5 stelle

Trova un terapeuta

Gli indicatori di processo del disegno congiunto

  1. Impegno nel compito

Questo indicatore mira a registrare la prima reazione della famiglia subito dopo l’enunciazione del compito

Si osserva chi accoglie il compito proposto dal clinico e chi si impegna e organizza per rispondere alla consegna. 

Dal punto di vista psicologico, l’indicatore intende valutare: 

  • la disponibilità a costruire una relazione di lavoro con il clinico-ricercatore;
  • la capacità e la disponibilità dei familiari nel coinvolgersi nell’affrontare un compito evento;
  • la gestione e l’organizzazione del gruppo familiare di fronte a un compito evento.

La codifica include il coinvolgimento familiare (tutti partecipano) o problematico (qualcuno è escluso o esclude). Questo indicatore segue una funzionalità decrescente, privilegiando l’alleanza verticale (intergenerazionale) rispetto alle alleanze orizzontali (intragenerazionali) nelle azioni familiari.

  1. Tempo di decisione

Si valuta il tempo impiegato per decidere cosa disegnare

Un passaggio immediato all’azione o un tempo molto dilatato che impedisce di prendere una decisione può essere un segnale di difficoltà nel pensare e affrontare insieme un compito.

La prospettiva psicologica indagata riguarda lo spazio-valore assegnato e assunto dai familiari per dialogare e confrontarsi al fine di giungere a una decisione condivisa. 

Un tempo congruente si colloca in un intervallo di 2-10 minuti di discussione prima di iniziare a disegnare.

  1. Modalità di decisione

Questo item si concentra sulla qualità della comunicazione tra i membri della famiglia durante la decisione su cosa disegnare. 

Si valuta la comunicazione sia sul versante negoziale-confrontativo che sugli aspetti decisionali

La codifica include modalità funzionali (buona capacità di scambio e dialogo, soluzione condivisa) e modalità disfunzionali (posizioni conflittuali, esclusione, rifiuto, imposizione di un’idea, adesione passiva). 

  1. Clima emotivo

Si focalizza sul clima emotivo del sistema familiare durante la progettazione e la realizzazione del disegno.

Si valuta la qualità e la stabilità emotiva dell’organizzazione familiare in questo contesto. 

L’item rileva la dimensione emotiva come elemento importante nella storia dello sviluppo del disegno, utilizzato per far emergere componenti connesse agli stati d’animo e ai sentimenti. 

Gli indicatori di processo del disegno congiunto

Le categorie di valutazione comprendono dimensioni comportamentali funzionali, intermedie e problematiche, valutate individualmente per ogni componente familiare.

  1. Movimento familiare

Questo item rileva la capacità dei membri della famiglia di muoversi fisicamente intorno al foglio per ottenere un prodotto migliore. 

La valutazione si basa sulla considerazione del movimento come una caratteristica anche mentale della possibilità di cambiamento, ridefinizione e ristrutturazione. 

Gli indicatori di processo del disegno congiunto

Le categorie di valutazione includono movimento;

  • dinamico partecipato
  • statico
  • eccessivo ipercinetico
  • disomogeneo caotico

Valutate sinteticamente secondo il criterio di congruenza e omogeneità di tutti i membri.

  1. Genitorialità

Questo indicatore indaga le principali relazioni familiari tra generazioni, concentrandosi sulle interazioni tra genitori e figli durante l’esecuzione del disegno. 

La genitorialità è considerata come un sistema complesso con prospettive multifocali e multidirezionali

Si osservano tre fuochi di osservazione: padre, madre e figli. 

Si valutano le funzioni di contenimento (legge, norma, confine, direzione, guida) e di sostegno (vicinanza, comprensione, dimostrazione di affetto, incitamento, motivazione, valorizzazione) di ciascun genitore. 

Si considera anche se i figli riconoscono e fanno proprie le azioni dei genitori, con categorie di valutazione quali presente, incerto, assente ed eccessivo.

  1. Differenziazione intra-generazionale: la friatria

Questo indicatore esamina la differenziazione tra fratelli, osservando come riescono a costruirsi un’identità e un percorso evolutivo senza essere troppo simili o troppo diversi. 

Si basa sul concetto di differenziazione, che riflette la possibilità degli individui di esprimere aspetti personali e unici. 

  1. Differenziazione intra-generazionale: la valorizzazione genitoriale

Questo indicatore valuta la reciprocità genitoriale, osservando la qualità della relazione tra genitori durante la progettazione e l’esecuzione del disegno. 

Si cerca di cogliere la presenza di valorizzazione reciproca e la capacità di supporto vicendevole

La valutazione si basa sulla qualità relazionale della coppia come unità, con categorie di valutazione quali valorizzazione, ambivalenza e devalorizzazione.

Applicazione del disegno congiunto in situazioni di divorzio

In contesti di separazione, il disegno congiunto diventa uno strumento interattivo-relazionale per indagare le relazioni familiari. 

La presenza dei genitori in uno spazio condiviso, impegnati in un compito comune, simboleggia la possibilità di collaborare per il bene mentale e intellettuale dei figli, nonostante la separazione. 

Questo approccio valuta le capacità dei genitori, come;

  • il senso di responsabilità;
  • la modalità di presentazione dell’altro genitore;
  • la capacità di sviluppare la cooperazione. 

Si analizzano anche le interazioni familiari per individuare alleanze o coalizioni, con particolare attenzione alla ricerca di significati espressi attraverso il disegno. 

La psicoterapia online di Serenis

In questo blog troverai numerosi altri articoli dedicati ai problemi familiari e alle dinamiche relazionali all’interno della famiglia.

Se ti riconosci in ciò che hai letto e senti di aver bisogno di supporto, potresti valutare l’opportunità di intraprendere un percorso di psicoterapia con noi: siamo un centro medico autorizzato di psicologia online.

Il nostro servizio è completamente online, con +1300 psicoterapeuti e psicoterapeute esperti nel campo, ciascuno con una media di circa 10 anni di esperienza, molti di loro specializzati in conflitti familiari.

Tutto inizia con il desiderio di migliorare le dinamiche familiari in modo costruttivo. Noi siamo qui per sostenerti; Serenis è a un solo link di distanza.

Il primo colloquio è gratuito, poi 55€ a seduta.

Ludovica Feliziani

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Anima solare e (quasi) psicologa clinica, sono la blog manager di Serenis. Qui unisco il mondo della psicologia a quello del copywriting. Credo nell'importanza di imparare dagli errori, nella comunicazione aperta e nella condivisione, cuore di tutto ciò che faccio.

Questa pagina è stata verificata

I nostri contenuti superano un processo di revisione in tre fasi.

Scrittura

Ogni articolo viene scritto o esaminato da uno psicoterapeuta prima di essere pubblicato.

Controllo

Ogni articolo contiene una bibliografia con le fonti citate, per permettere di verificare il contenuto.

Chiarezza

Ogni articolo è rivisto dal punto di vista stilistico, per agevolare la lettura e la comprensione.

Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.