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I siblings: fratelli e sorelle di cui non si parla abbastanza

Hai mai sentito parlare di “siblings”?

Il termine siblings appartiene alla lingua inglese, possiamo tradurlo come “fratello” o “sorella”. Nella lingua italiana però, quando ci troviamo davanti alla parola siblings si sta parlando di fratelli e sorelle di persone che hanno bisogno di essere assistite a causa di una neurodiversità e/o disabilità.

Piccolo appunto prima di iniziare: disabilità e neurodiversità sono due concetti distinti. Le persone con una neurodiversità (o anche detta “neurodivergenza”) hanno un cervello che funziona in modo differente rispetto alla maggior parte della popolazione, che viene definita “neurotipica”.

Le persone con disabilità possono avere delle caratteristiche fisiche o neurologiche diverse rispetto alla “norma”. Sia le persone disabili che quelle neurodivergenti non hanno necessariamente bisogno di assistenza, dipende da persona a persona.

Chiusa questa piccola parentesi, andiamo a scoprire chi sono i siblings, cosa fanno e perché esiste una giornata dedicata a loro.

Chi sono i siblings?

Premesso che esistono un’infinità di neurodiversità e disabilità, alcune persone con queste caratteristiche si trovano ad affrontare alcune situazioni difficili, assieme alla loro famiglia. Per i genitori l’accudimento verso i figli e le figlie è una processo naturale, per i fratelli e le sorelle non è scontato invece pensare di doversi fare carico della vita di una persona cara (anche quando i genitori non ci saranno più).

I siblings a differenza dei genitori condividono con i fratelli e le sorelle la stessa generazione e lo stesso periodo di crescita e formazione. Quando i siblings sono piccoli, avvertono la loro impotenza nei confronti del disagio dei genitori e vivono sentimenti ambivalenti tra cui gelosia, ansia, rabbia e senso di colpa; crescendo possono provare smarrimento in quanto non sanno cosa fare per supportare i genitori, non hanno coetanei con cui confrontarsi su tali tematiche e per non gravare sulla situazione familiare, in maniera autonoma, cercano di attribuire un significato agli eventi che accadono.

Spesso si trovano a dover scegliere tra la loro indipendenza e il bisogno di sostegno del loro fratello/sorella.

Cosa significa essere sibling?

I siblings sopportano un grande carico emotivo, di cui non si parla molto spesso. Essere siblings può essere un’esperienza faticosa, ma allo stesso tempo può arricchire, a patto che vengano riconosciute le sfide aggiuntive che potrebbero trovarsi ad affrontare, e che non restino in solitudine nel percorso di crescita a elaborare le implicazioni che una condizione potrebbe comportare per la famiglia.

Essere sibling: vantaggi e svantaggi

I siblings spesso hanno più empatia rispetto ai coetanei e alle coetanee, più senso di responsabilità, maggiore profondità di pensiero, di resilienza, di sensibilità, di solidarietà, di capacità di insegnamento e di vicinanza, e un tasso inferiore di conflitto e rivalità.

Nonostante ciò molti di questi fratelli/sorelle percepiscono e crescono con l’idea di avere un avvenire segnato dalle aspettative genitoriali, poiché sono destinati a diventare caregiver dei loro fratelli e vivono il futuro con preoccupazione e ansia: è importante intercettare precocemente nei siblings forme di disagio e/o vulnerabilità.

Perché esiste la Giornata internazionale dei Siblings?

Gli studi scientifici sui siblings sono stati trascurati per molti anni, ma nell’ultimo periodo ci si sta concentrando anche sul loro ruolo. Il benessere psicologico del sibling, la percezione della qualità della sua vita relazionale, la presenza di una rete di supporto a cui fare affidamento, sono tutti elementi di cui è importante tener conto.

Questa è una delle ragioni per cui esiste la “Giornata dei fratelli e delle sorelle” o “Siblings day”: non solo bisogna riconoscere il loro ruolo sostenendo la loro salute mentale, ma anche l’importanza che giocano nel benessere di tutta la famiglia. Il legame tra fratelli e sorelle può avere un ruolo fondamentale nella propria vita, bisogna averne cura.

Siblings: il ruolo della psicoterapia

In questo blog troverai tantissimi altri articoli che parlano di salute mentale.

Questo in particolare parla del ruolo dei siblings, e della relazione tra fratelli e sorelle, che può essere una delle più significative della propria vita. Non sempre è facile riuscire a gestire la propria vita, specialmente quando si sente di averne un’altra sulle proprie spalle.

Il ruolo dei sibling può essere difficile e bisogna prenderne atto.

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La vita presenta sfide uniche per tutti, non importa chi tu sia o cosa abbia affrontato. Il tuo passato non ti definisce, né deve determinare il resto della tua vita. Tutto inizia con il desiderio di vivere una vita migliore.

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Revisori

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Dott. Raffaele Avico

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista certificato EMDR I

Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista EMDR. È membro della ESDT (European Society for Trauma and Dissociation) e socio AISTED (Associazione italiana per lo studio del trauma e della dissociazione).

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Dott. Rosario Urbani

Psicoterapeuta specializzato in cognitivo comportamentale

Ordine degli Psicologi della Campania num. 6653/A

Laureato in Neuroscienze presso la Seconda Università di Napoli. Specializzato presso l’istituto Skinner in psicoterapia cognitivo comportamentale. Analista del comportamento ABA e specializzato anche nella tecnica terapeutica dell'EMDR.

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Dott.ssa Maria Vallillo

Psicoterapeuta specialista in Lifespan Developmental Psychology

Ordine degli Psicologi del Lazio num. 25732

Laurea in Psicologia presso l'Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in psicoterapia e psicologia del ciclo di vita presso l’Università la Sapienza di Roma. Esperta in neuropsicologia e psicodiagnostica e perfezionata in psico-oncologia.