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Conoscere la fibromialgia: sintomi, diagnosi e gli aspetti psicologici della malattia

La fibromialgia è una patologia che può compromettere le attività quotidiane e ha un impatto negativo sulla qualità della vita. 

Solitamente la patologia si manifesta in un’età fra i 25 e i 55 anni, maggiormente nelle donne. Le cause attualmente non sono note, così come la cura, anche se sono disponibili varie terapie volte ad alleviare e controllare i sintomi.

Cos’è la fibromialgia

La fibromialgia è una patologia cronica caratterizzata da: 

  • dolori a muscoli e ossa;
  • stanchezza generale;
  • disturbi cognitivi;
  • insonnia;
  • rigidità muscoloscheletrica. 

Si tratta di una condizione difficile da diagnosticare anche per gli stessi operatori sanitari. I sintomi infatti ricalcano quelli di altre malattie, e non esistono ad oggi dei test che permettono di ottenere una diagnosi definitiva. Di conseguenza spesso la fibromialgia è mal diagnosticata e in passato la patologia è stata persino messa in dubbio. 

Oggi gli stigmi legati a questa condizione sono in parte scomparsi, ma è ancora difficile da trattare. Di fibromialgia infatti non si guarisce, ma la terapia psicologica, i farmaci e un cambiamento negli stili di vita possono migliorare la qualità dell’esistenza e aiutarti a convivere con la malattia.  

Sintomi della fibromialgia

La fibromialgia causa quelle che sono state definite “regioni del dolore”. Il dolore sperimentato è intenso e costante. La diagnosi di questa patologia viene presa in considerazione solamente se il dolore muscoloscheletrico viene sperimentato in almeno quattro delle cinque regioni del dolore, che sono state delineate nella revisione del 2016 riguardo i criteri diagnostici della fibromialgia. 

I criteri diagnostici attuali parlano di dolore multisito, mentre in passato si parlava unicamente di dolore cronico diffuso.

Altri sintomi sono:

  • fatica;
  • difficoltà a dormire;
  • sonno non ristoratore; 
  • mal di testa;
  • difficoltà di concentrazione; 
  • occhi asciutti;
  • eruzioni cutanee;
  • prurito;
  • dolore all’addome inferiore;
  • problemi alla vescica, come la cistite interstiziale;
  • depressione;
  • ansia.

Recenti ricerche parlano di “fibro-fog”, ossia di un annebbiamento mentale che caratterizza chi soffre di fibromialgia. Le persone che vivono questa sindrome infatti possono avere maggiori difficoltà da un punto di vista cognitivo.

Questa condizione dunque provoca: 

  • vuoti di memoria;
  • difficoltà di concentrazione.

Diagnosi: test, esami e difficoltà

La fibromialgia viene diagnosticata quando il dolore viene sperimentato per tre mesi e in più di quattro regioni del dolore su cinque. È fondamentale verificare che il dolore avvertito non sia causato da un’altra malattia sottostante: per questo solitamente vengono prescritte alcune analisi al fine di escludere altre patologie, fra cui esami del sangue completi per valutare il quadro autoimmune.

La qualità della vita di una persona è influenzata negativamente quando si è costretti a vivere quotidianamente con il dolore, l’affaticamento e la scarsa concentrazione. Spesso a queste difficoltà si accompagna una diagnosi difficile da raggiungere e la sensazione di sentirsi incompresi dagli altri, che possono liquidare il dolore come immaginario. 

Per affrontare la fibriomalgia è essenziale combinare diverse terapie e affidarsi a persone che possano comprendere la tua condizione, come un medico e un o una terapeuta. Ricordati sempre che potrai imparare, con il tempo, a gestire la tua condizione. 

fibromialgia

Cure e rimedi per la fibromialgia

Ad oggi non esiste una cura per la fibromialgia. Il trattamento della patologia si concentra su una riduzione dei sintomi, il miglioramento della qualità della vita tramite i farmaci, e strategie per prendersi cura della propria salute mentale grazie all’aiuto della psicoterapia.

Quando interviene la psicoterapia: il ruolo del supporto piscologico

Oltre i farmaci dunque, è importante prendersi cura del benessere psicofisico, praticando meditazione o yoga per ridurre lo stress. A disposizione dei pazienti c’è anche la terapia come approccio per gestire situazioni stressanti.

Su Serenis, ad esempio, è possibile trovare un supporto psicologico grazie a un team di psicoterapeuti online pronti a fornire nuovi strumenti per affrontare la fibromialgia.

Psicoterapia: come scegliere

Una volta presa la decisione di farti aiutare da uno o una psicoterapeuta per prenderti cura di te, è il momento di trovare la persona giusta. La decisione non è semplice: ci sono diverse scuole di psicoterapia con diverse tecniche. Ma è proprio questo uno dei momenti più delicati, perché scegliere quella sbagliata potrebbe far fallire la terapia. Ecco qualche consiglio per intraprendere il percorso che fa per te:

  • Scegli qualcuno che non sia legato a parenti o amici: durante la terapia devi sentirti tranquillo o tranquilla e poterti aprire completamente. Questo avviene meglio con professionisti che non sono connessi alla tua sfera di conoscenze;
  • Trova uno o una psicoterapeuta con esperienza: per quanto tutti i terapeuti abbiano avuto una formazione completa, migliaia di ore di esperienza sul campo e una specializzazione sono garanzia di un percorso di successo;
  •  Scegli qualcuno con cui entri in sintonia: questo lo puoi sapere veramente solo provando una seduta, ma in fase di prenotazione puoi porre delle domande che ti aiuteranno a capire meglio se lo o la psicoterapeuta che hai scelto fa al caso tuo. Come sarà strutturato il percorso? Su cosa ci si concentrerà? Sono previsti esercizi e compiti a casa?

Una soluzione è il servizio di psicoterapia online di Serenis, il centro medico che, tra le altre cose, cura anche questo blog. Serenis ha solo psicoterapeuti esperti. Te ne assegna uno adatto alla tua situazione, con cui farai una prova gratuita e inizierai un percorso (e se per qualche motivo non entri in sintonia, puoi richiedere un terapeuta diverso con un clic). Ci sono anche molti altri modi per trovare uno psicoterapeuta valido: per esempio puoi chiedere al medico di base o rivolgerti a un consultorio nella tua zona. L’importante è fare il primo passo.

fibromialgia

I vip che soffrono di fibromialgia

Se in passato si parlava molto poco di fibromialgia, oggi grazie alla testimonianza di moltissimi vip che ne soffrono, la percezione di questa condizione è cambiata. Fra le prime celebrity che hanno scelto di parlare della patologia c’è Lady Gaga. La cantante ha parlato più volte della patologia, raccontandone i sintomi. “Voglio contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia e mettere in contatto le persone che ne soffrono”, ha dichiarato. 

George Clooney invece, ha spiegato di aver affrontato il dolore cronico grazie all’aiuto di un supporto psicologico. “Per me è stato un lungo processo di recupero – ha raccontato all’Hollywood Report -, perché ho dovuto accettare che dovevo sconfiggere questo disturbo da un livello molto diverso, quasi psicologico”. 

Un concetto ripreso da Sinead O’Connor: “La fibromialgia non è curabile, però è gestibile. Io ho una soglia del dolore alta, quindi questo gioca a mio favore. È la stanchezza che ho difficoltà a gestire. Dall’altro lato, cominci a riconoscere quali sono i tuoi limiti, perciò ci puoi lavorare e gestirli. Lo stress, ovviamente, rende tutto più difficile. Quindi devi provare a vivere in modo calmo e pacifico”.

In Italia a parlare di fibromialgia è stato soprattutto Giulio Berruti, che ha parlato della difficoltà di diagnosi. “Per anni sono stato preso per pazzo pure dai medici – ha confessato -. Ero convinto di essere tra i pochi ad avere questo disturbo di cui non si conosce la causa, ma siamo tanti. Tenete duro”.

Testimonianze

Sono tante le persone che hanno imparato a convivere con la fibromialgia. “Per molto tempo non mi hanno creduto, credevano soffrissi di depressione, questo in parte è vero perché tantissime persone iniziano ad avere disturbi e a stare male non solo per il dolore, ma anche per la stanchezza eccessiva e senza motivo. Per me il percorso è stato difficile, dalla diagnosi in poi però le cose sono cambiate. Ho chiesto l’aiuto di un terapeuta e ho iniziato un percorso che mi ha portato ad avere una nuova consapevolezza”. 

Una consapevolezza raggiunta pure da Sara: “In tanti si vergognano e si nascondono dalla fibromialgia. Il mio consiglio è quello di parlarne, facendosi aiutare da un terapeuta per gestire non solo il proprio rapporto con la malattia, ma anche quello con gli altri. Questo perché comprendere ciò che non si vede è sempre complicato. Accettare il dolore e conviverci è essenziale sia per sé stessi che per chi si ha accanto”. 

Bibliografia e approfondimenti

  • Silvano Todesco, Gambari Pier Franca, Punzi Leonardo, Malattie reumatiche quarta edizione, Milano, McGraw-Hill, 2007
  • Research Laboratories Merck, The Merck Manual quinta edizione, Milano, Springer-Verlag, 2008
  • André Mergui, Prigionieri della fibromialgia. La speranza ritrovata, 2011

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Revisori

reviewer

Dott. Raffaele Avico

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista certificato EMDR I

Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822

Psicoterapeuta, psicotraumatologo e terapista EMDR. È membro della ESDT (European Society for Trauma and Dissociation) e socio AISTED (Associazione italiana per lo studio del trauma e della dissociazione).

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Dott. Rosario Urbani

Psicoterapeuta specializzato in cognitivo comportamentale

Ordine degli Psicologi della Campania num. 6653/A

Laureato in Neuroscienze presso la Seconda Università di Napoli. Specializzato presso l’istituto Skinner in psicoterapia cognitivo comportamentale. Analista del comportamento ABA e specializzato anche nella tecnica terapeutica dell'EMDR.

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Dott.ssa Maria Vallillo

Psicoterapeuta specialista in Lifespan Developmental Psychology

Ordine degli Psicologi del Lazio num. 25732

Laurea in Psicologia presso l'Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in psicoterapia e psicologia del ciclo di vita presso l’Università la Sapienza di Roma. Esperta in neuropsicologia e psicodiagnostica e perfezionata in psico-oncologia.