L’astenia spiegata: sintomi, possibili cause, diagnosi e cure

Esplora l’astenia: comprendi le cause fisiche e psicologiche, adotta strategie per migliorare l’energia e promuovere il benessere generale.

Può capitare, nel corso della vita, di provare un forte senso di stanchezza diverso dal solito che si caratterizza per la compromissione dello stato generale con vitalità ridotta, abbassamento della pressione arteriosa e facile esauribilità.

In questo caso si parla di astenia (stanchezza cronica), ossia una condizione che genera debolezza cronica, che non dipende dall’avere compiuto grandi sforzi in precedenza e che non si esaurisce nemmeno osservando un periodo di lungo riposo.

L’astenia è più frequente di quanto si pensi. Secondo un studio condotto nel 2011 e pubblicato sulla Rivista della Società italiana di medicina generale (G. Bettoncelli et al.) la sua incidenza arriva fino a un 25% della popolazione generale. Il sesso più colpito risulta essere quello femminile. Se poi consideriamo anche la popolazione anziana, la prevalenza aumenta addirittura fino al 60%, in assenza di particolari patologie.

Cos’è l’astenia

Con il termine astenia si indica il grado massimo di stanchezza, sia fisica che mentale, senza più riuscire a compiere azioni anche elementari.

L’astenia non è considerata una malattia, è più che altro un sintomo aspecifico che è presente in molte condizioni patologiche come, per esempio, infezioni croniche, endocrinopatie, anemie, carenze alimentari, malattie neuromuscolari, intossicazioni e neoplasie.

In questi casi la sensazione di stanchezza può riguardare tutto il corpo o alcune parti specifiche: potrebbe risultare difficile muovere un arto in modo efficiente, oppure può presentarsi un forte senso di debolezza generalizzato che fa sentire esausti.

L’astenia può essere primitiva, ossia insorge senza essere la conseguenza di patologie; secondaria nell’eventualità sia associata o conseguente a patologie. Esistono anche diversi tipi di astenia, come quella primaverile o la sindrome da over-training, ma a livello generale si distinguono due tipi: muscolare (o miastenia) e nervosa (o nevrastenia).

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L’astenia muscolare si riconosce in malattie come il diabete mellito, anemia grave, ipotiroidismo e ipertiroidismo, malattia di Addison, malattia di Lyme, ipovitaminosi, malnutrizione, sindromi da malassorbimento, ipotensione arteriosa.

L’astenia nervosa, invece, è spesso associata ad ansia e depressione e, allo stesso tempo, è legata a carenza di potassio o magnesio. Può essere, inoltre, messa in relazione al disturbo bipolare dell’umore o a patologie del sistema nervoso centrale.

Astenia: sintomi psicofisici a cui prestare attenzione

I sintomi dell’astenia possono essere continui oppure intermittenti, ma non solo. Questi variano anche a seconda del paziente, e possono essere gravi o molto leggeri. La maggior parte dei sintomi non è evidente, a tal punto da rendere difficile capire che si sta soffrendo di stanchezza cronica.

I sintomi tipici dell’astenia sono:

  • sovraffaticamento fisico e mentale e senso di spossatezza generalizzata;
  • sonnolenza continua e caratterizzata da un sonno non ristoratore;
  • deficit di memoria con conseguente difficoltà di concentrazione;
  • lentezza nei movimenti e disturbi di coordinazione;
  • assenza di energie e difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane, anche quelle più banali, con possibili ripercussioni sulla vita sociale e lavorativa.

Essendo una condizione spesso legata a diverse patologie e molto complessa, è possibile individuare anche sintomi meno specifici come ad esempio:

  • mal di testa, anche piuttosto intenso;
  • dolori e crampi muscolari;
  • dolori diffusi alle articolazioni;
  • intorpidimento e formicolio;
  • vertigini e problemi di equilibrio;
  • brividi o sudorazione abbondante;
  • disturbi visivi, come l’offuscamento della vista e dolore oculare;
  • ansia, irritabilità e sbalzi d’umore.

Possibili cause dell’astenia e il legame con altre patologie

L’astenia è un potenziale sintomo di numerose patologie, non specifico di una malattia: perciò è difficile comprenderne le cause.
Tra le cause più comuni troviamo:

  • pressione bassa;
  • anemia da carenza di ferro;
  • stati di convalescenza post-influenza o da malattie infettive;
  • cambiamenti di stagione;
  • eccesso di attività fisica.

In alcune circostanze, le cause possono essere legate allo stress, problematiche endocrine e conseguenze di altre malattie.

Astenia come conseguenza di altre patologie

Uno degli esempi attualmente più eclatanti di astenia è rappresentato dalla malattia da COVID-19. Essa, tra i suoi effetti collaterali più caratteristici, sembra avere una forte e prolungata astenia. La stanchezza cronica conseguente all’infezione da SARS-Cov-2 è a tutti gli effetti riconosciuta come la principale conseguenza a lungo termine di questa infezione, e può protrarsi per mesi, anche dopo la negativizzazione, come dimostrato da alcuni studi pubblicati recentemente su Clinical Nutrition ESPEN.

Ma a livello generale, l’astenia è spesso un sintomo che caratterizza varie patologie. Ciò vuol dire che tende a essere più incline a soffrirne chi soffre di malattie croniche tra cui diabete, insufficienza renale, celiachia e altre malattie da malassorbimento.

Tuttavia, si manifesta in molti casi anche in persone giovani, apparentemente sane o senza alcuna diagnosi di malattia. In queste circostanze le causa andrebbero ricercate principalmente in periodi di stress più o meno prolungati, in squilibri alimentari o in particolari fasi della vita.

Astenia e fasi della vita

La sensazione di affaticamento o di debolezza è uno dei sintomi più frequentemente riscontrati in età pediatrica. Certo, non bisogna subito preoccuparsi eccessivamente o pensare male, ma nei periodi di cambio di stagione, oppure verso la fine dell’anno scolastico, risulta abbastanza comune.
Per evitare problemi di astenia nei bambini è sempre opportuno tenerli il più possibile all’aria aperta e sfruttare la luce del giorno. Da non sottovalutare nemmeno l’alimentazione, prediligendo una dieta con un giusto apporto di vitamina B.

Può accadere anche che durante i nove mesi di gravidanza si avverta il bisogno di dormire e un senso generale di spossatezza. In particolare, la fine della gravidanza richiede maggiori energie, e la difficoltà nel dormire, comune a molte donne in questa fase, potrebbe influire sulla mancanza di energia nel corso delle giornate.

Un’altra fase della vita in cui si potrebbe soffrire di astenia è la menopausa. In questo periodo, infatti, la mancanza di energia, la stanchezza cronica e l’affaticamento eccessivo, possono trasformarsi in astenia.

Infine gli anziani. Per loro l’astenia è un sintomo abbastanza comune, poiché spesso vengono colpiti da insonnia o da nicturia, ossia il bisogno di alzarsi di notte per urinare. Proprio il fatto di non dormire quanto si dovrebbe potrebbe causare sonnolenza e stanchezza, ripercuotendosi su tutto l’organismo.

Astenia stagionale

A causare particolare stanchezza è anche il cambio di stagione. Si parla, in particolare, di astenia autunnale, che si manifesta con una diffusa sensazione di debolezza, che porta al rallentamento sia dei riflessi del corpo, sia della concentrazione, mettendo a dura prova lo svolgimento di qualsiasi attività. Oppure di astenia estiva, quando durante la bella stagione si fa fatica a concentrarsi, si sperimentano frequenti sbalzi d’umore, nervosismo, ansia, stress e insonnia.

È possibile soffrirne anche in base all’orario della giornata. In questi casi si parla di astenia mattutina e serale.

Diagnosi

Per chiarire le caratteristiche dell’astenia, e poter formulare una diagnosi, è necessario avere a disposizione delle informazioni sulla storia clinica del paziente.

L’astenia può diventare preoccupante quando la spossatezza è molto marcata, se perdura per parecchie settimane senza alcun sollievo e, apparentemente, senza spiegazione. Riconoscerla non è molto semplice, in quanto non esistono esami di laboratorio specifici in grado di diagnosticarla con certezza.

Inoltre, alla base di questa condizione ci potrebbero essere anche preoccupazioni emotive e altri vissuti psicologici, che richiedono l’intervento di uno specialista.

guarire astenia

Psicoterapeuta: come scegliere

Una volta presa la decisione di farti aiutare da uno o una psicoterapeuta per prenderti cura di te, è il momento di trovare la persona giusta. La decisione non è semplice: ci sono diverse scuole di psicoterapia con diverse tecniche. Ma è proprio questo uno dei momenti più delicati, perché scegliere quella sbagliata potrebbe far fallire la terapia. Ecco qualche consiglio per intraprendere il percorso che fa per te:

  • Scegli qualcuno che non sia legato a parenti o amici: durante la terapia devi sentirti tranquillo o tranquilla e poterti aprire completamente. Questo avviene meglio con professionisti che non sono connessi alla tua sfera di conoscenze;
  • Trova uno o una psicoterapeuta con esperienza: per quanto tutti i terapeuti abbiano avuto una formazione completa, migliaia di ore di esperienza sul campo e una specializzazione sono garanzia di un percorso di successo;
  •  Scegli qualcuno con cui entri in sintonia: questo lo puoi sapere veramente solo provando una seduta, ma in fase di prenotazione puoi porre delle domande che ti aiuteranno a capire meglio se lo o la psicoterapeuta che hai scelto fa al caso tuo. Come sarà strutturato il percorso? Su cosa ci si concentrerà? Sono previsti esercizi e compiti a casa?

Una soluzione è il servizio di psicoterapia online di Serenis, il centro medico che, tra le altre cose, cura anche questo blog. Serenis ha solo psicoterapeuti esperti. Te ne assegna uno adatto alla tua situazione, con cui farai una prova gratuita e inizierai un percorso (e se per qualche motivo non entri in sintonia, puoi richiedere un terapeuta diverso con un clic). Ci sono anche molti altri modi per trovare uno psicoterapeuta valido: per esempio puoi chiedere al medico di base o rivolgerti a un consultorio nella tua zona. L’importante è fare il primo passo.

Come curare l’astenia

Nonostante la difficoltà nel diagnosticare il disturbo, sappi che è possibile curare l’astenia. La prima cosa che devi fare è rivolgerti al tuo medico curante che, a seguito di domande specifiche, valuterà diverse condizioni, tra cui l’aspetto fisico. Il tutto alla ricerca di eventuali segni di una malattia organica o psicologica, che possano giustificare un possibile stato di astenia come, per esempio:

  • postura;
  • espressione del volto;
  • colorito;
  • presenza di masse palpabili anomale.

In base all’orientamento diagnostico potrebbero essere richiesti anche:

  • esami del sangue;
  • esami delle urine;
  • indagini radiologiche (ecografie, RX, TAC o RMN).

A essere indagate sono anche le tue abitudini, come l’eventuale abuso di alcol, fumo, l’assunzione di sostanze psicotrope, la qualità del sonno e l’attività fisica.

Nel caso in cui il medico lo ritenga opportuno, è possibile fare ricorso a supplementi di ferro e integratori alimentari contenenti principi attivi ad azione energizzante e antiossidante, che siano in grado di agire anche sulla funzionalità muscolare.

Infine, potrebbe esserci la necessità di valutare le eventuali cause psicologiche dell’astenia, poiché variabili psicofisiche, come ansia e stress, non sono di certo meno fondamentali delle cause fisiche.

In questi casi puoi rivolgerti a Serenis, dove puoi trovare un supporto psicologico grazie a un team di psicoterapeuti online, pronti a fornire nuovi strumenti per combattere questo senso di spossatezza cronico.

come curare astenia

Bibliografia

  • Healthline, What Is Asthenia;
  • Bettoncelli, G. (2011). Il problema del paziente astenico: dal mitocondrio alla clinica. Rivista della Società Italiana di Medicina Generale N;
  • Observational study on the benefit of a nutritional supplement, supporting immune function and energy metabolism, on chronic fatigue associated with the SARS-CoV-2 post-infection progress Rossato, Maria Sole et al. Clinical Nutrition ESPEN, Volume 46, 510 – 51.
Dott. Raffaele Avico

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Psicologo clinico e psicoterapeuta, specializzato in psicoterapia cognitiva e sessuologia clinica. La mia formazione include anche EMDR e mindfulness. Ho un'ampia esperienza nella gestione di disturbi d'ansia, dell'umore, da stress, sessuali, e da uso di sostanze. Mi dedico in particolare al trattamento del trauma psicologico e delle dipendenze. Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.