Quando il dolore diventa cronico: le cause, come affrontarlo e le terapie possibili

Esplora le cause, i sintomi e le opzioni di trattamento del dolore cronico per gestire efficacemente questa condizione debilitante e migliorare la qualità della vita

Difficile da gestire, profondamente invasivo per la vita e per la salute mentale di chi ne soffre, il dolore cronico è una patologia che colpisce molte persone e può avere diversi fattori scatenanti.

Conviverci è molto difficile, però è bene sapere che è possibile lenire la sofferenza sia fisica che mentale. Se per attenuare e gestire il piano fisico esistono terapie del dolore studiate per ogni caso, per quanto riguarda la sfera psicologica vi sono specialisti e terapie efficaci per trattare il problema.

Quando il dolore diventa cronico, non va confuso con quello causato da una malattia, perché la cronicità determina che venga trattato come se fosse una patologia a sé stante.

Non esiste un solo dolore cronico, ma diversi tipi e per ognuno di questi vi sono terapie farmacologiche mirate. Ma per affrontarlo a livello mentale ci si deve affidare a uno o una psicoterapeuta.

Come si definisce il dolore cronico

Una vera e propria sindrome, così si può definire il dolore cronico. Questa ha diversi fattori scatenanti e ha una durata di un minimo di tre mesi. Provoca diverse sensazioni molto sgradevoli: il dolore può essere costante o intermittente, essere localizzato, oppure coinvolgere gran parte del corpo.

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I numeri di chi ne soffre sono importanti. Secondo uno studio condotto nel 2010 dal Ministero della Salute, la percentuale in Italia si attesta tra il 25% e il 30% della popolazione. Si può trattare da punti di vista diversi, perché è fisicamente invalidante nella la vita di tutti i giorni, ma intacca anche la salute mentale.

Un’importante distinzione è quella tra dolore acuto e dolore cronico. Infatti il dolore acuto è quello che si prova a seguito di un evento traumatico, che dopo la guarigione non si manifesta più. Quello cronico invece perdura nel tempo e viene considerato una patologia. La cronicità va considerata per l’aspetto psicologico: la convivenza con un dolore cronico è difficile, parlarne con qualcuno è importante.

Ci sono diverse tipologie di dolore cronico, tra le tante si possono ricordare:

  • dolore pelvico cronico: si manifesta nella zona pelvica o perineale, con possibile estensione anche alle aree vicine;
  • dolore cronico neuropatico: avviene per disfunzioni del sistema nervoso e si manifesta, ad esempio, con la nevralgia;
  • dolore cronico del gluteo: può essere causato da diverse ragioni, come ad esempio, la sciatalgia;
  • dolore pelvico cronico nell’uomo: è noto anche con il nome Chronic Pelvic Pain Syndrome e si manifesta con un dolore in quell’area, che si può irradiare anche a quelle vicine;
  • dolore cronico alla schiena e dolore lombare cronico: entrambi possono essere causati da ragioni diverse, che deve valutare il medico.

Come affrontare il dolore cronico

Il dolore cronico può essere affrontato sia dal punto di vista fisico sia da quello mentale. Per quanto riguarda il primo esistono terapie del dolore per ogni patologia: viene prescritta l’assunzione di determinate tipologie di farmaci, che il medico o lo specialista ritengono adatte alla gestione della patologia.

Ogni terapia può essere diversa in base alle cause scatenanti, ma esistono comunque delle linee guida. Va però fatta un’ulteriore distinzione: il dolore cronico in genere ha una causa e può essere trattato utilizzando metodi diversi contemporaneamente, che però non sono gli stessi per chi soffre di fibromialgia.

Anche questa malattia causa dolori fortissimi e di difficile sopportazione, non localizzati ma in tutto il corpo: si tratta di un disturbo del sistema nervoso e, nonostante le cure, può persistere.

Sul piano farmacologico vengono usate terapie mirate per il dolore. In alcuni casi potrebbe essere suggerita la fisioterapia se ritenuta efficace.

Allenamenti come sessioni di yoga studiate appositamente, possono essere una strategia per alleviare la tensione del corpo, ma anche quella della mente.

Infine, ma non meno importante, la psicoterapia per gestire la parte umorale fortemente messa alla prova e scossa dalla percezione – pressoché costante – del dolore.

Aspetti psicologici: cause e trattamento del dolore cronico

Non vanno sottovalutati gli aspetti psicologici. La psicoterapia può aiutare ad affrontare il dolore cronico: il supporto di uno o una psicoterapeuta diventa essenziale quando si sta male fisicamente e per molto tempo.

Questo perché non è solo il corpo a stare male, ma anche l’umore ne risente, così come la vita lavorativa e quella sociale, che devono sottostare allo stato di salute fisica. Un impatto importante sulla quotidianità degli individui, perché nel lungo periodo può diventare un grande problema.

Affrontare la propria condizione con uno specialista attraverso la psicoterapia, può aiutare a riconoscere e gestire le proprie emozioni, ma anche a trovare delle chiavi di lettura che rendano meno impattante il problema.

Tra quelle più utilizzate vi è la terapia cognitivo comportamentale, che va ad agire specificatamente sull’umore di chi soffre, riconoscendo i pensieri e rielaborandoli.

A chi rivolgersi: l’intervento dello psicologo in merito al dolore cronico

Ci sono diverse figure alle quali rivolgersi quando si soffre di dolore cronico. Innanzitutto non si deve avere paura di non essere compresi: è fondamentale parlarne con il proprio medico e spiegare ogni aspetto della propria condizione, e perché è così invasiva per la propria vita.

Potrebbero essere richiesti esami di vario tipo, per conoscere le cause, nell’eventualità che non siano ancora note.

Potrebbero anche essere suggeriti interventi di tipo chirurgico. In tutto questo percorso, che può essere lungo e difficile tanto quanto la gestione del dolore, è di grande supporto lo psicologo.

Grazie a uno o una psicoterapeuta si possono affrontare le conseguenze correlate al dolore cronico, come la depressione o l’ansia. Gestire la situazione sul fronte fisico e su quello mentale aiuta a vivere la situazione con l’atteggiamento giusto.

A tal proposito viene consigliato di non chiudersi in sé stessi, ma di parlarne con le persone care affinché possano essere un valido e importante supporto nell’affrontare il percorso. Perché non sempre si può guarire dal dolore cronico, ma è anche vero che si può imparare a gestire, non tralasciando nessun aspetto.

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Bibliografia e approfondimenti

Dott. Raffaele Avico

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Psicologo clinico e psicoterapeuta, specializzato in psicoterapia cognitiva e sessuologia clinica. La mia formazione include anche EMDR e mindfulness. Ho un'ampia esperienza nella gestione di disturbi d'ansia, dell'umore, da stress, sessuali, e da uso di sostanze. Mi dedico in particolare al trattamento del trauma psicologico e delle dipendenze. Ordine degli Psicologi del Piemonte num. 5822.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.