Il disturbo somatoforme spiegato: tutto quello che vuoi sapere

Il disturbo somatoforme causa sintomi fisici senza cause mediche evidenti. Trattamenti psicologici e supporto possono aiutare a gestire questa condizione.

|
Primo colloquio gratuito
Primo colloquio gratuito
Disturbo somatoforme

Quando una persona “somatizza” eccessivamente, ossia mette in atto quel fenomeno per cui un individuo avverte sintomi fisici come risultato di una sofferenza psichica, il rischio è di sviluppare un disturbo somatoforme o disturbo da sintomi somatici.

In poche parole, una persona “trasforma” un disagio della mente in un problema somatico, quindi avvertito a livello corporeo.

La sua caratteristica principale è che presenta uno o più sintomi fisici che possono essere di natura cronica, accompagnati da livelli eccessivi di sofferenza, preoccupazione e difficoltà a svolgere le attività quotidiane.

In medicina e in psicologia si identifica un gruppo di varie tipologie di disturbi psichici caratterizzati dalla presenza di sintomi fisici che apparentemente fanno pensare a malattie, ma che in realtà sono in parte o totalmente causate da un disagio psichico.

Cos'è il disturbo somatoforme

Per disturbo somatoforme o disturbo da sintomi somatici, si intende un insieme di sintomi fisici che richiamano la presenza di vere e proprie patologie prive però di cause a livello organico. Si manifesta prevalentemente mediante malesseri corporei, a cui si collega, di conseguenza, un disagio psichico.

Il DSM-IV TR lo definisce come la presenza di sintomi fisici che, non prodotti o simulati intenzionalmente, "fanno pensare a una condizione medica generale pur non essendo giustificati da tale condizione, dagli effetti diretti di una sostanza o da un altro disturbo mentale". Ciò vuol dire che sono disturbi che presentano manifestazioni fisiche, pur derivando in realtà da cause psichiche.

Disturbi, quindi, che possono essere riferiti a qualsiasi organo o apparato e spesso sono si difficile inquadramento diagnostico, poiché compromettono il funzionamento di un organo senza che possa essere accertato un vero problema o patologia dal punto di vista medico.

Disturbo somatoforme e ipocondria: c'è un legame?

L’ipocondria si distingue da questi disturbi perché chi ne soffre tende a fare un’interpretazione sbagliata dei segnali fisici che portano il paziente a convincersi di avere una grave malattia e, nonostante le rassicurazioni di vari medici, la persona continua a essere preoccupata, non tanto per la sofferenza fisica, quanto per le implicazioni diagnostiche e prognostiche.

Chi soffre di un disturbo somatoforme presenta, invece, sintomi fisici che inducono a ipotizzare una malattia organica, ma che nei fatti sono la conseguenza di un disagio psicologico.

In poche parole, l’ipocondria (definito ora, nel manuale DSM 5, disturbo da ansia di malattia) è un disturbo che presenta evidenti tratti d’ansia, mentre i disturbi somatoformi non sono né volontari né intenzionali, ma sono dei disturbi psichici che portano a esprimere dei sintomi, delle disfunzioni, ma senza vere e proprie lesioni organiche.

Sei più della tua malattia

Un percorso di supporto psicologico può aiutarti a vedere oltre quello che ti fa del male.

Il primo colloquio è gratuito.

Diagnosi del disturbo somatoforme: perché è così problematica

Risulta piuttosto difficile diagnosticare un disturbo somatoforme poiché esso compromette il funzionamento di un organo senza che possa essere accertata alcuna patologia ma causando, allo stesso tempo, una grande sofferenza.

Essi sono classificati in:

  • disturbo da somatizzazione: con dolori/sintomi sessuali e neurovegetativi;
  • disturbo algico: presenza di dolori localizzati;
  • disturbo di conversione: presenza di sintomi organici/neurologici/motori con parziale o totale mancanza di sintomi psichici;
  • disturbo somatoforme indifferenziato: una o più lamentale fisiche che si prolungano per oltre sei mesi;
  • disturbi somatoformi NAS o non altrimenti specificati: sono qui disturbi somatoformi che non soddisfano i criteri diagnostici che sono stati elencati sopra.

Particolarmente difficile è fare una diagnosi negli anziani poiché il disturbo può non essere riconosciuto in quanto alcuni sintomi, come l’affaticamento e il dolore, sono ritenuti parte dell’invecchiamento o perché la preoccupazione riguardo ai sintomi è ritenuta comprensibile essendo persone affette da diversi problemi di salute e assumendo, nella maggior parte dei casi, molti farmaci.

Tuttavia, il criterio principale per diagnosticare un disturbo somatoforme è la presenza di uno o più sintomi fisici di natura cronica, accompagnati da grande sofferenza, preoccupazione e difficoltà a svolgere le attività quotidiane. Il soggetto è apprensivo e investe molto tempo ed energie sui sintomi che prova e sulle sue preoccupazioni di salute.

Il disturbo viene diagnosticato dai medici nel momento in cui il paziente continua a essere preoccupato e irrequieto a causa sintomi anche a seguito dell'esclusione di patologie fisiche.

Talvolta è difficile per i medici stabilire se una persona presenta o no una patologia fisica. Molte persone potrebbero presentare un disturbo fisico che contribuisce ai sintomi, ma reagire in modo eccessivo o inadeguato: questo potrebbe portare il medico a pensare che sia presente anche un disturbo di tipo psichico. In questi casi, il rischio che si corre è che il paziente non creda che il medico sia convinto che i sintomi provati siano reali.

Molti pazienti affetti da tale disturbo non si rendono conto di avere un disturbo psichico e sono convinti di sperimentare sintomi fisici che richiedono attenzione medica. Per tale motivo, possono continuare a fare pressione sui dottori per potersi sottoporre a esami aggiuntivi, a una loro ripetizione e a trattamenti anche a seguito di una precisa valutazione medica non ha rilevato problemi.

Sintomi: come riconoscere il disturbo

A livello generale, i sintomi per riconoscere se si soffre di un disturbo somatoforme sono:

  • preoccupazione sproporzionata dei sintomi fisici, in particolare della loro gravità;
  • la maggior parte delle volte i problemi di salute sono l’aspetto più importante della vita, l’unico argomento su cui incentrare la propria vita;
  • interpretare le normali sensazioni fisiche, come per esempio uno stomaco che brontola, come una patologia fisica;
  • pessimismo riguardo ai sintomi avvertiti che causa angoscia o che finisce per rovinare la vita quotidiana;
  • spesso il paziente crede che il medico non prenda sul serio i suoi sintomi;
  • insoddisfazione delle cure mediche ricevute che porta a spostarsi da uno specialista a un altro per cercare di essere curati a dovere.

I sintomi fisici, di solito, iniziano prima dei 30 anni, in alcuni casi anche durante l’infanzia. La stragrande maggioranza delle persone che ne soffrono presentano molti sintomi, mentre alcuni solo uno, che in genere è il dolore.

I sintomi possono essere specifici (come un dolore localizzato) o vaghi (come una stanchezza generale) e qualsiasi parte del corpo può suscitare preoccupazione.Alcuni sintomi e segni che possono caratterizzare un disturbo somatoforme sono:

  • nausea;
  • dolore addominale;
  • tensione muscolare;
  • cefalea (mal di testa);
  • dolori articolari;
  • bruciore di stomaco;
  • gastrite;
  • ansia;
  • difficoltà nella concentrazione e nella memoria;
  • disfagia (difficoltà nel deglutire);
  • difficoltà nel parlare;
  • perdita della voce;
  • dispareunia (dolore durante il rapporto sessuale);
  • ipertensione arteriosa;
  • dolore al torace;
  • prurito e molto altro ancora.

disturbo somatoforme cura

Trattamento: terapia psicologica e cure farmacologiche

Per curare un disturbo somatoforme, oltre a rivolgersi al proprio medico curante che saprà dare le giuste terapie ed effettuare i vari accertamenti, c’è spesso bisogno di un supporto psicologico e/o psichiatrico. In questi casi la psicoterapia, in particolar modo la terapia cognitivo-comportamentale, è un trattamento efficace.

Il primo passo della terapia è cercare di capire quali sono i fattori psicologici che hanno fatto insorgere il disturbo e analizzare il legame esistente tra l'andamento dei sintomi fisici e il livello di ansia e preoccupazione per la salute, attraverso un percorso focalizzato sull'analisi dei sintomi e sulle convinzioni che li alimentano. La terapia tendenzialmente non è né breve né semplice, perché la disponibilità a mettersi in discussione è piuttosto scarsa.

Sfortunatamente, al momento non esistono interventi farmacologici specifici risolutivi. Tuttavia, il medico potrebbe prescrivere degli antidepressivi al fine di gestire i sintomi depressivi e l'ansia,

Psicoterapeuta: come scegliere

Una volta presa la decisione di farti aiutare da uno o una psicoterapeuta per prenderti cura di te, è il momento di trovare la persona giusta. La decisione non è semplice: ci sono diverse scuole di psicoterapia con diverse tecniche. Ma è proprio questo uno dei momenti più delicati, perché scegliere quella sbagliata potrebbe far fallire la terapia. Ecco qualche consiglio per intraprendere il percorso che fa per te:

  • Scegli qualcuno che non sia legato a parenti o amici: durante la terapia devi sentirti tranquillo o tranquilla e poterti aprire completamente. Questo avviene meglio con professionisti che non sono connessi alla tua sfera di conoscenze;
  • Trova uno o una psicoterapeuta con esperienza: per quanto tutti i terapeuti abbiano avuto una formazione completa, migliaia di ore di esperienza sul campo e una specializzazione sono garanzia di un percorso di successo;
  •  Scegli qualcuno con cui entri in sintonia: questo lo puoi sapere veramente solo provando una seduta, ma in fase di prenotazione puoi porre delle domande che ti aiuteranno a capire meglio se lo o la psicoterapeuta che hai scelto fa al caso tuo. Come sarà strutturato il percorso? Su cosa ci si concentrerà? Sono previsti esercizi e compiti a casa?

Una soluzione è il servizio di psicoterapia online di Serenis, il centro medico che, tra le altre cose, cura anche questo blog. Serenis ha solo psicoterapeuti esperti. Te ne assegna uno adatto alla tua situazione, con cui farai una prova gratuita e inizierai un percorso (e se per qualche motivo non entri in sintonia, puoi richiedere un terapeuta diverso con un clic). Ci sono anche molti altri modi per trovare uno psicoterapeuta valido: per esempio puoi chiedere al medico di base o rivolgerti a un consultorio nella tua zona. L’importante è fare il primo passo.

come guarire disturbo somatoforme

Bibliografia

  • DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Raffaello Cortina Editore, Milano 2014;
  • Henningsen, P. (2022). Management of somatic symptom disorder. Dialogues in clinical neuroscience;
  • Allen, L. A., & Woolfolk, R. L. (2010). Cognitive behavioral therapy for somatoform disorders. Psychiatric Clinics, 33(3), 579-593.
Il nostro processo di revisione
Scopri di più
Approfondimento
Coinvolgiamo nella stesura dei contenuti clinici terapeuti con almeno 2.000 ore di esperienza.
Verifica
Studiamo le ricerche sul tema clinico e quando possibile le inseriamo in bibliografia.
Chiarezza
Perfezioniamo gli articoli dal punto di vista stilistico privilegiando la comprensione del testo.
Validano gli articoli
DDDDomenico De Donatis
Domenico De Donatis
Leggi la biografia

Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.

DsMDott.ssa Martina Migliore
Dott.ssa Martina Migliore
Leggi la biografia

Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

FRFederico Russo
Federico Russo
Leggi la biografia

Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048.

Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara.

Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.