Relazione terapeutica: cos'è e perché è fondamentale

Il successo di una terapia dipende in gran parte dalla qualità della relazione terapeutica instaurata tra terapeuta e paziente. Questo legame emotivo, basato su fiducia, empatia e comprensione reciproca, è essenziale per il raggiungimento degli obiettivi terapeutici.

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empatia nella relazione terapeutica

Nel contesto di un percorso di psicoterapia, la figura del terapeuta assume un ruolo di fondamentale importanza. Si tratta di una persona con cui il paziente deve sentirsi a proprio agio, in grado di creare un ambiente sicuro e di fiducia che favorisca l'apertura e l'esplorazione delle problematiche personali. In questo articolo, esploreremo l'importanza della relazione terapeutica e il suo ruolo essenziale di supporto nel processo di guarigione e crescita del paziente.

Cos’è la relazione terapeutica?

La relazione terapeutica rappresenta un fondamentale legame umano, permeato da fiducia, empatia e ascolto reciproco, che si instaura tra il terapeuta e il paziente con l'obiettivo comune di favorire la cura e il benessere del paziente stesso. Scegliere lo psicologo giusto è determinante per il percorso di crescita del paziente.

Edward Bordin, uno psicologo statunitense di rilievo nel campo della psicoterapia, ha sottolineato l'importanza cruciale di tre elementi fondamentali per una relazione terapeutica efficace:

  • la condivisione esplicita degli obiettivi terapeutici, base per orientare il percorso di guarigione;
  • il legame emotivo tra terapeuta e paziente, fondato sull'empatia, il rispetto reciproco e la fiducia;
  • la definizione chiara dei compiti da svolgere, che fornisce una struttura al processo terapeutico e ne favorisce la direzione.

Queste dimensioni interconnesse giocano un ruolo fondamentale nel plasmare gli obiettivi e le attività del trattamento. Mantenere un livello elevato di connessione e comprensione reciproca, che sia nella relazione terapeutica online o meno, è essenziale per ottenere risultati positivi e duraturi durante tutto il percorso terapeutico.

importanza della relazione terapeutica

Perché è importante il rapporto tra paziente e terapeuta?

Una delle domande più comuni tra coloro che considerano un percorso terapeutico è se questo sarà davvero efficace nel risolvere i loro problemi di salute mentale. La letteratura scientifica ha ampiamente esplorato i diversi fattori che influenzano il successo del trattamento, tra cui:

Non ha importanza il tipo di approccio della psicoterapia: è la qualità del rapporto tra psicologo e assistito a fare la differenza. A supporto di questa affermazione sono stati condotti nel corso degli anni studi che hanno analizzato diversi percorsi terapeutici (individuali, familiari o di coppia), pazienti diversi (adulti, bambini, pazienti ricoverati o ambulatoriali) e problematiche differenti (ansia, depressione, abuso di sostanze, problemi relazionali e così via). La capacità del terapeuta di instaurare un legame empatico, di ascoltare attivamente e di comprendere il paziente contribuisce in modo significativo al miglioramento del benessere psicologico del paziente. Questo punto è importante per capire se lo psicologo funziona per te. Questo legame non solo facilita la comunicazione aperta e sincera, ma anche la collaborazione efficace tra terapeuta e paziente nel raggiungere gli obiettivi terapeutici. Ovviamente la qualità della relazione terapeutica migliorerà con il corso delle sedute successive.

Quando è nato il concetto di relazione terapeutica?

Il concetto di alleanza terapeutica, introdotto da Freud nel 1913, sottolinea l'importanza di un legame collaborativo tra terapeuta e cliente per il successo della terapia. Questo va oltre le competenze professionali, richiedendo anche abilità interpersonali da parte dello specialista.

Qualche anno più tardi, Carl Rogers, seguace della psicologia umanistica, ha ulteriormente sviluppato questo concetto, riconoscendo che ogni individuo possiede le risorse per il proprio benessere ma può aver bisogno del sostegno del terapeuta per raggiungerlo. Rogers ha evidenziato l'importanza di lavorare insieme per perseguire un obiettivo comune, il benessere del paziente.

Inoltre, Bowlby, con la teoria dell'attaccamento, ha approfondito questo concetto, equiparando il ruolo del terapeuta a quello di una figura di attaccamento sicura che offre supporto al paziente nel suo percorso di esplorazione emotiva.

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Elementi di un'adeguata comunicazione terapeuta-paziente

La relazione terapeutica è innanzitutto una relazione interpersonale e proprio per questo motivo utilizza la comunicazione, verbale e non verbale, come strumento primario. Per favorire la nascita di un dialogo costruttivo non devono mancare questi elementi essenziali:

  • empatia: è la capacità di mettersi nei panni di qualcun altro, di comprendere le sue esperienze e di manifestare questa comprensione. L’empatia implica anche la prossimità emotiva che deve essere adattata alle peculiarità del paziente e al suo caso specifico;
  • ascolto attivo: la comunicazione tra terapeuta e paziente, per poter essere efficace, deve essere bidirezionale. Il professionista deve essere attento ai comportamenti verbali e non verbali, deve consentire la libera espressione del suo paziente, se possibile senza interruzioni e nel rispetto delle diversità culturali, sociali e personali.
  • rispetto: nella relazione terapeutica, il rispetto permette di accettare incondizionatamente l’altro senza esprimere giudizi di valore, incoraggiandolo a utilizzare le proprie risorse.

Non possiamo trascurare anche l'impatto delle variabili individuali che influenzano entrambe le parti coinvolte nella relazione terapeutica. Il paziente, infatti, porta con sé la sua storia di vita, la sua personalità e le esperienze passate. Un atteggiamento positivo e una buona motivazione da parte del paziente sono essenziali per sviluppare e mantenere una solida relazione terapeutica.

relazione terapeutica e sedute

Quali sono le fasi della relazione terapeutica?

Le fasi della relazione terapeutica possono variare leggermente a seconda dell'approccio terapeutico e delle preferenze del terapeuta, ma in generale comprendono le seguenti fasi:

Impegno

Nella fase iniziale, paziente e terapeuta concordano il punto di partenza e di arrivo: entrambi dedicheranno tempo ed energie per raggiungere gli obiettivi concordati. In questa fase, la percezione del terapeuta, l'intensità della motivazione del cliente e la compatibilità tra personalità ed esperienze sono fattori importanti.

Processo

Il terapeuta ricerca schemi, raccoglie informazioni, le consolida e non solo. Grazie alla sue competenze e capacità personali, cerca i trigger point del paziente, i cicli e le interazioni ripetitive. Lo scopo è di raccogliere quante più informazioni possibili per favorire il benessere del suo assistito. Questa è la fase più complessa e il momento in cui la qualità del legame fa davvero la differenza.

Cambiamento

Questa fase rappresenta la conclusione e il successo del piano di trattamento. Il paziente può accettare il nuovo stato mentale o emotivo e adottare abitudini per migliorare il proprio benessere.

Risoluzione

Durante questa fase, viene riconosciuta dalle parti l'evoluzione e la preparazione del paziente a sviluppare la propria vita in modo indipendente.

Cosa succede se la relazione terapeutica non funziona?

Quando la relazione terapeutica non raggiunge il suo pieno potenziale, le conseguenze possono essere significative per entrambe le parti coinvolte. La mancanza di un forte legame emotivo tra terapeuta e paziente infatti costituisce un ostacolo critico per il successo del trattamento.

Se la relazione terapeutica è compromessa, il paziente potrebbe non fare progressi significativi nel trattamento dei suoi problemi emotivi o psicologici. Potrebbe provare delusione o frustrazione, rischiando di interrompere prematuramente il trattamento.

Inoltre, una relazione terapeutica disfunzionale può causare confusione o insoddisfazione emotiva nel paziente. Senza una relazione terapeutica solida e collaborativa, il paziente potrebbe avere difficoltà a esplorare e affrontare i problemi sottostanti. Ciò può limitare il suo progresso e ostacolare il processo di guarigione e di crescita personale.

Il terapeuta deve essere in grado di gestire queste sfide in modo proattivo, lavorando per risolvere gli ostacoli che si presentano. Una relazione terapeutica efficace richiede un costante impegno da entrambe le parti. Serenis è un centro medico autorizzato: noi possiamo aiutarti a trovare lo psicoterapeuta online più adatto alle tue esigenze. Ricordati che prenderti cura della tua salute mentale è una priorità, non procrastinare la scelta di stare bene.

Fonti

  • Gilbert, Paul, and Robert L. Leahy, eds. La relazione terapeutica in terapia cognitivo comportamentale. Eclipsi, 2009.
  • Loriedo, Camillo. "La relazione terapeutica: terreno comune dei diversi orientamenti psicoterapeutici." PSICOTERAPIA, PSICOTERAPIE 2000/0 (2000).
  • Gabbard, Glen O. "Introduzione alla psicoterapia psicoanalitica." Ed. Cortina, Milano (2005).
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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