Indifferenza: cause e implicazioni

L'indifferenza è una mancanza di interesse o preoccupazione verso gli eventi o le persone, che può compromettere la coesione nelle relazioni.

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guida all'indifferenza

Tra tutte le emozioni l'indifferenza è forse la condizione più complessa da comprendere in termini psicologici. Se pensiamo ad emozioni come la felicità, la gratitudine, la noia o il senso di colpa abbiamo ben chiaro il modo in cui si manifestano. Diverso è il caso della persona che mostra indifferenza la quale sembra priva di emozioni e di coinvolgimento rispetto a ciò che le succede intorno.

Cosa significa provare indifferenza?

Essere indifferenti significa trovarsi in uno stato mentale caratterizzato da mancanza di interesse o preoccupazione verso persone o situazioni. L’indifferenza in psicologia è considerata una forma di difesa che porta una persona a distanziarsi dagli altri e dalle proprie emozioni per proteggersi da qualcosa di doloroso. Come ha affermato il famoso scrittore americano Elie Wiesel (1999) in un discorso tenuto alla Casa Bianca di Washington la parola indifferenza richiama uno stato innaturale per l’essere umano dove tutte le differenze si appiattiscono.

Cosa significa provare indifferenza

Ma quali sono le conseguenze? A volte l’indifferenza può essere una virtù che serve a mantenere la sanità mentale di fronte a situazioni dolorose. È molto più facile distogliere lo sguardo se si vuole continuare a mantenere il proprio equilibrio emotivo e la salute mentale. Per la persona indifferente quello che succede agli altri non ha alcuna importanza e gli indifferenti non vengono colpiti né trascinati dall’angoscia che colpisce le altre persone (Weisel, 1999).

Cause e motivazioni

L'indifferenza verso una persona può avere diverse origini come l'aver vissuto esperienze di dolore o delusione che possono aver portato una persona a chiudersi emotivamente per evitare ulteriori sofferenze. In certe situazioni può anche essere una risposta ad una mancata capacità di regolazione delle emozioni. Altre cause possono includere problemi di autostima e insicurezza. Altre volte l’indifferenza verso una persona può essere una forma di difesa contro relazioni percepite come minacciose o troppo coinvolgenti.

Secondo uno studio scientifico gli individui che hanno subito traumi infantili hanno maggiori probabilità di mostrare indifferenza e freddezza emotiva durante l'età adulta (Wang et al., 2022). Come afferma un articolo dal titolo Ignoranza e Indifferenza l’assenza di interesse nel conoscere i punti di vista degli altri è un atteggiamento di ignoranza intesa come mancanza di consapevolezza della condizione altrui. L’indifferenza diventa dunque un forte limite alla conoscenza dell’altra persona (Norton, 2008).

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Essere indifferenti nelle relazioni

L'indifferenza in amore in psicologia viene interpretata come una risposta reattiva a situazioni dolorose che possono mettere in pericolo il proprio equilibrio mentale. Quando si deve affrontare una separazione ad esempio è necessaria una dose di resilienza emotiva che può comportare la necessità di mettere in atto forme di distacco e disinteresse nei confronti del partner.

Freddezza e indifferenza possono anche comparire nelle relazioni tra genitori e figli. Una ricerca pubblicata di recente sottolinea come l'indifferenza dei genitori deriva dal fatto che il genitore sperimenta una condizione di stress nella relazione con il proprio figlio a causa di una rappresentazione mentale negativa del bambino nella sua mente. In queste situazioni l'indifferenza dei genitori ha come conseguenza nel figlio lo sviluppo di minori competenze emotive e sociali e una riduzione del rendimento scolastico (Szymańska & Aranowska, 2021).

L'alessitimia è un disturbo caratterizzato dalla difficoltà nel riconoscere ed esprimere le proprie emozioni, complicando le relazioni interpersonali. Questa difficoltà può erroneamente portarle a pensare di essere indifferenti a quel contesto.

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Situazioni ambigue

Cosa fare quando una persona fa l'indifferente ma mi guarda allo stesso tempo? Quando qualcuno mostra segnali di interesse e contemporaneamente appare come distaccato e freddo si può creare una grande confusione. Interpretare questi comportamenti ambigui non è semplice perché bisogna stare molto attenti a tutti quei segnali non verbali e piccoli gesti che potrebbero comunicare i veri sentimenti. L'indifferenza nel suo significato psicologico rappresenta una vera e propria maschera che nasconde desideri, bisogni, paure.

Freddezza nell'affrontare una separazione

La freddezza e l'indifferenza emotiva possono essere un meccanismo di difesa che serve ad affrontare l'esperienza dolorosa di una separazione. Questo atteggiamento è spesso una risposta automatica che protegge dal carico di sofferenza e vulnerabilità associati alla fine di una relazione.

L’indifferenza emotiva negli uomini e le sue conseguenze

Durante lo sviluppo di una relazione d’amore le coppie tendono ad ignorare numerosi fattori che possono influenzare lo sviluppo della loro relazione tra cui il grado di impegno reciproco. Un articolo pubblicato sulla rivista Journal of Sex & Marital Therapy mette in evidenza che quando nelle coppie subentra l'indifferenza emotiva questa è percepita come il principale segnale della fine di un amore.

La disaffezione infatti è sinonimo di indifferenza emotiva e nelle terapie di coppia solitamente è l'uomo ad essere accusato di essere freddo e distaccato (Abbasi & Alghamdi, 2015). Tra i motivi per cui l'indifferenza emotiva è prevalente negli uomini ci possono essere questioni culturali legate agli stereotipi di genere che spingono i bambini a reprimere le loro emozioni. L'indifferenza fa male agli uomini perché li priva della possibilità di condividere i propri sentimenti ostacolando la costruzione di legami profondi e significativi.

indifferenza emotiva negli uomini

Come riconoscere se non sei indifferente a qualcuno

Ci sono molti segnali non verbali che possono aiutare a riconoscere se non sei indifferente a qualcuno come ad esempio lo sguardo, la postura o la prossimità corporea. Osserva le volte in cui parla di te in tua assenza, i suoi comportamenti di avvicinamento, il suo desiderio di conoscere meglio la tua storia passata o le tue idee sul futuro.

Come capire se non sei indifferente a un uomo?

Quando un uomo ti dice che non gli sei indifferente è importante prestare attenzione non solo alle parole. La comunicazione non verbale infatti, può rivelare il suo autentico interesse. Tra questi segnali ci sono comportamenti di attenzione e sincera preoccupazione.

Strategie per sviluppare una maggiore indifferenza emotiva

In un articolo pubblicato sul Journal of Human Rights si afferma che l’indifferenza è una dimensione integrale della condizione umana e per questo è inevitabile in molte situazioni. Anche se sembra paradossale talvolta è necessario imparare delle strategie per sviluppare una maggiore capacità di indifferenza emotiva (Tester, 2002).

Affrontare l'indifferenza verso chi ci ha ferito o lasciato

L’indifferenza verso chi ci ha ferito e verso chi ti ha lasciato possono essere strumenti di difesa potenti per riuscire a proteggersi da ulteriori sofferenze. Allo stesso tempo si può scegliere di farlo soffrire con l'indifferenza anche se questo atteggiamento implica un distanziamento emotivo non sempre facile da gestire. Sappiamo quanto faccia male e per questo non sempre possiamo coltivare questo stato d'animo in modo consapevole e volontario.

Indifferenza emotiva e salute mentale: implicazioni e interventi

L'indifferenza emotiva fa male agli ex ma può anche avere profonde implicazioni sulla salute mentale di chi la manifesta. Tra le implicazioni più importanti possono esserci il ritiro sociale, l'anedonia e l'apatia. E' importante riconoscere quando l'indifferenza diventa un problema e cercare l'aiuto di un professionista per affrontare le cause sottostanti. Serenis può aiutarti attraverso la psicoterapia online.

Fonti:

  • Wiesel, E. (1999). The Perils of Indifference Delivered. American Rhetoric: The Power of Oratory in the United States;
  • Norton, J. D. (2008). Ignorance and indifference. Philosophy of Science, 75(1), 45–68;
  • Tester, K. (2002). A theory of indifference. Journal of Human Rights, 1(2), 173–186.
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Domenico De DonatisPsichiatra e Direttore Sanitario
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Domenico De Donatis è un medico psichiatra con esperienza nella cura dei disturbi psichiatrici. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Parma, ha poi ottenuto la specializzazione in Psichiatria all'Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Registrato presso l'Ordine dei Medici e Chirurghi di Pescara con il n° 4336, si impegna a fornire trattamenti mirati per migliorare la salute mentale dei suoi pazienti.
Dott.ssa Martina MiglioreDirettore della Formazione e dello Sviluppo
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
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