Che cosa è la clinofobia? Indaghiamo la paura del sonno 

La clinofobia, o la paura di addormentarsi, sta diventando sempre più diffusa tra i giovani. Per trattare questa condizione, è importante rivolgersi a diverse terapie e approcci.
clinofobia

Il termine clinofobia deriva dal greco e indica la paura del sonno e, più in generale, la paura di addormentarsi. Questo tipo di fobia, che coinvolge ansia e panico legati al dormire, è spesso associata ad altre fobie più comuni correlate. Tra queste, troviamo:

  • somnifobia, la paura del sonno stesso, spesso confusa con la clinofobia;
  • oneirofobia, la paura dei sogni, che può portare all’evitamento del sonno per timore di esperienze oniriche spiacevoli;
  • nictofobia, la paura del buio, frequentemente associata alla clinofobia, poiché il buio è una condizione comune durante il sonno;
  • agorafobia, sebbene principalmente legata alla paura di spazi aperti o affollati, può influenzare il sonno per la paura di perdere il controllo o di non poter fuggire;
  • ceraunofobia, la paura dei tuoni e dei fulmini, che può causare ansia durante la notte, specialmente in presenza di temporali.

Le cause della clinofobia possono includere fattori genetici o ambientali, come anche l’associazione con altre fobie.

Ma come superare la paura di dormire? Le ipotesi di trattamento possono comprendere il percorso terapeutico, a volte accompagnato dall’utilizzo di farmaci, forme di meditazione e altre strategie.

Ne parleremo più a fondo durante tutto l’articolo.

Cos’è la clinofobia: la paura di addormentarsi

La paura del sonno, a prima vista incomprensibile, ha in realtà radici antiche e profonde almeno quanto la civiltà occidentale. Già in Grecia, il dio del sonno Morfeo aveva un rapporto privilegiato con il dio della morte, di cui era un lontano cugino.

Il sonno è inoltre un momento in cui le nostre difese inconsce si abbassano. Per molti soggetti, questo fattore potrebbe comportare un inconsapevole carico di stress che va poi a scaricarsi nella fobia.

Bisogna inoltre ricordare che i disturbi fobici (psicopatologie in cui il timore irrazionale e incontrollato di un oggetto/una situazione/uno scenario diviene motivo di ossessione e compulsione) rientrano a pieno diritto nei disturbi d’ansia: la paura di addormentarsi potrebbe allora essere legata a un più generale problema di ansia generalizzata

Cos'è la clinofobia: la paura di addormentarsi

Clinofobia e somnifobia

La clinofobia e la somnifobia sono due fobie distinte ma strettamente correlate, entrambe riguardanti il sonno e i suoi aspetti.

  • Clinofobia: è la paura specifica di andare a letto o di addormentarsi.
  • Somnifobia: anche conosciuta come ipnofobia, è la paura del sonno stesso.

A differenza della clinofobia, che si concentra sull’atto di andare a letto o di addormentarsi, la somnifobia è la paura del sonno indipendentemente dal luogo o dalle circostanze.

Questo tipo di fobia può essere legato a paure di:

  • perdere il controllo;
  • non svegliarsi.

O può essere innescato da sogni traumatici o da disturbi del sonno come il sonnambulismo.

Entrambe queste fobie hanno in comune l’ansia legata al sonno, ma differiscono nel loro focus specifico: mentre la clinofobia è più centrata sull’atto di addormentarsi, la somnifobia si focalizza sul timore del sonno in sé.

Entrambe possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita e richiedono un approccio terapeutico mirato per affrontare le paure e i sintomi associati.

Come si manifesta la clinofobia?

La fobia del sonno si presenta con sintomi che riguardano sia l’aspetto fisico che psicologico ed emotivo. Per esempio, poco prima di addormentarsi, il soggetto fobico potrebbe provare: 

Come si manifesta la clinofobia?

Se la fobia è invece meno invadente, il soggetto potrebbe testimoniare una sensazione di leggero e diffuso disagio che lo coglie poco prima (o al pensiero) di andare a dormire.

Sintomi a lungo termine della paura di addormentarsi

A lungo termine, la clinofobia potrebbe comportare: 

  • insonnia o difficoltà ad addormentarsi;
  • problematiche di natura sociale o personale;
  • spossatezza;
  • disagio psicofisico.

Se si soffre di clinofobia, è necessario consultare una o un professionista della salute mentale prima che i sintomi si radicalizzino andando a peggiorare il quadro clinico. 

Quanto dura la clinofobia?

I disturbi fobici, come la paura di addormentarsi, tendono a non svanire col tempo. Al contrario, possono aggravarsi se non trattati adeguatamente.

Il soggetto clinofobico, per esempio, potrebbe sperimentare un leggero disagio relativo all’idea di dormire. Nei mesi successivi, sviluppando insonnia o difficoltà a prendere sonno – magari accompagnate da ansia notturna, timori, etc., – potrebbe finire per percepire l’oggetto fobico come ancora più stressante.

Quanto dura la clinofobia?

Potrebbe allora mettere in atto la tentata soluzione dell’evitamento e rinunciare a svariate ore di sonno. Andrebbe così incontro alla deprivazione del sonno e ad altre problematiche di natura psicosociale.

Quali sono le cause di clinofobia?

Le cause delle fobie sono spesso complesse da individuare e descrivere. Questo perché, nel processo di formazione di una psicopatologia, possono partecipare svariati elementi di diversa natura.

Nel caso della clinofobia, possiamo individuare: 

  • cause ambientali;
  • cause caratteriali.

Vediamole insieme nel dettaglio.

Cause ambientali della fobia di dormire

Possono definirsi “ambientali” tutte quelle cause che riguardano il rapporto tra il soggetto e l’ambiente di riferimento. Si tratta quindi di cause non genetico-fisiologiche ma contingenti.

Per esempio, se un soggetto ha avuto un’esperienza traumatica con un cane, potrebbe essere portato a sviluppare ansia nei suoi confronti e, a lungo termine, una fobia (causa ambientale). 

Allo stesso modo, se il soggetto ha subito un’educazione molto rigida, in cui il sonno appariva come una costrizione e addirittura una punizione, potrebbe finire per sperimentare clinofobia. La stessa cosa può valere per un’esperienza traumatica di altro tipo: se un soggetto ha avuto un’esperienza pericolosa o negativa durante il sonno, potrebbe sviluppare il disturbo fobico. 

Cause caratteriali della fobia di dormire

Le cause caratteriali riguardano invece la formazione caratteriale del soggetto X.

Mettiamo caso che un individuo abbia una compulsione verso il controllo: potrebbe a ragione sviluppare clinofobia come conseguenza naturale della sua compulsione. 

Come superare la paura di addormentarsi

La clinofobia ha un’eziologia complessa; cosicché altrettanto complesse saranno le ipotesi di cura. Molto in generale, per i disturbi fobici è consigliabile affidarsi a uno o una psicoterapeuta e psichiatra che sia in grado di individuare l’origine del problema e di sviluppare un metodo di trattamento specifico e adeguato. 

Inoltre, dato che i disturbi fobici rientrano nel quadro clinico dell’ansia, potrebbe essere necessario lavorare sulla risposta allo stimolo stressante e talvolta accompagnare il percorso terapeutico con l’utilizzo di farmaci. 

Consigliamo di evitare la strada dell’auto-prescrizione e di rivolgersi subito a uno specialista in caso di problematiche come quelle sopradescritte. 

Terapie per la paura di addormentarsi

Superare la clinofobia, ovvero la paura di andare a letto o di addormentarsi, richiede un approccio multidimensionale. Ecco alcune strategie e trattamenti che possono essere utili:

  1. Terapia cognitivo-comportamentale (CBT)

La terapia cognitivo-comportamentale aiuta a identificare pensieri irrazionali o negativi legati al sonno e a sostituirli con altri più realistici e positivi.

Una graduale esposizione allo stimolo stressante, come rimanere a letto, aiuta a ridurre la paura.

  1. Terapia psicodinamica

La terapia con approccio psicodinamico si focalizza su come:

  • esperienze passate;
  • conflitti inconsci;
  • dinamiche familiari.

Influenzino il comportamento attuale.

Aiuta i pazienti a guadagnare intuizioni sui loro modelli comportamentali e a lavorare sulla risoluzione di questi conflitti.

Come superare la paura di addormentarsi
  1. Tecniche di rilassamento
  • Mindfulness e meditazione. Pratiche come la meditazione possono aiutare a calmare la mente e ridurre l’ansia.
  • Respirazione profonda e rilassamento muscolare. Tecniche come la respirazione diaframmatica e il rilassamento progressivo dei muscoli possono aiutare a ridurre la tensione fisica e mentale.
  1. Igiene del Sonno
  • Routine regolari. Stabilire una routine pre-sonno può signalizzare al corpo che è ora di rilassarsi e dormire.
  • Ambiente confortevole. Assicurarsi che la camera da letto sia tranquilla, buia e a una temperatura confortevole.

La psicoterapia online di Serenis per la clinofobia

In questo blog troverai tantissimi altri articoli che parlano di salute mentale.

Se hai ritrovato un po’ di te in quello che hai letto, magari puoi pensare di aiutarti a superare la tua fobia del sonno facendo psicoterapia con noi: siamo un centro medico autorizzato.

Il servizio è completamente online, con centinaia di psicoterapeuti e psicoterapeute (cioè hanno la specializzazione) con in media circa 10 anni di esperienza.

Tutto inizia con il desiderio di vivere una vita migliore. Noi possiamo sostenerti; Serenis è a un solo link di distanza.

Il primo colloquio è gratuito, poi 55 € a seduta, o 202 € ogni 4 sessioni.

Redazione

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
In Italia, la recente attenzione mediatica al benessere mentale vede giornali, creator, e centri medici impegnati nella produzione di contenuti informativi. In questo contesto il processo di revisione è fondamentale e lo scopo è garantire informazioni accurate. Il nostro processo di revisione è affidato ai terapeuti e alle terapeute che lavorano in Serenis, con almeno 2.000 ore di esperienza.

Questa pagina è stata verificata

I nostri contenuti superano un processo di revisione in tre fasi.

Scrittura

Ogni articolo viene scritto o esaminato da uno psicoterapeuta prima di essere pubblicato.

Controllo

Ogni articolo contiene una bibliografia con le fonti citate, per permettere di verificare il contenuto.

Chiarezza

Ogni articolo è rivisto dal punto di vista stilistico, per agevolare la lettura e la comprensione.

Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.