Ipnosi: che cos'è e a cosa serve

L'ipnosi è spesso avvolta da un alone di mistero e curiosità, ma cosa si cela realmente dietro questa pratica? L'ipnosi è un potente strumento per esplorare la mente e favorire il cambiamento. Scopri come funziona, le diverse tecniche e i benefici che può portare nella vita quotidiana.

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a cosa serve l'ipnosi

Cos'è l’ipnosi?

Con il termine ipnosi si intende uno stato di coscienza alterato caratterizzato da un profondo rilassamento e una grande concentrazione e suggestionabilità.

Durante lo stato di ipnosi, la mente diventa estremamente ricettiva ai suggerimenti e alle indicazioni esterne, il che consente di esplorare e intervenire sui pensieri, le emozioni e i comportamenti. Questo processo agisce direttamente sul livello subconscio, permettendo di apportare cambiamenti profondi e duraturi.

È importante sottolineare che l’ipnosi non è in alcun modo una forma di controllo mentale (come spesso rappresentato in film o serie tv), e il soggetto sotto ipnosi non farebbe nulla che vada contro i propri principi morali o desideri profondi.

 L'ipnosi infatti non è un fenomeno magico o misterioso, ma un processo naturale che può avvenire spontaneamente nella nostra vita quotidiana. Ad esempio, quando siamo profondamente assorti in un libro o in un film, possiamo entrare in una sorta di trance simile all'ipnosi.

L'ipnosi clinica invece, utilizzata a scopo terapeutico, mira a sfruttare questo stato di coscienza per aiutare le persone a superare problemi emotivi, comportamentali o psicologici. L'ipnoterapista guida la persona in uno stato di profondo rilassamento per accedere a risorse interiori che possono aiutare nella guarigione e nella crescita personale.

Ipnosi: che cosa può guarire?

L'ipnosi può essere utilizzata per trattare una vasta gamma di condizioni fisiche e psicologiche. Tra le principali applicazioni terapeutiche troviamo:

Ipnosi e gestione del dolore

L'ipnosi è particolarmente efficace nella gestione del dolore cronico, come quello associato all'artrite, alle emicranie o ai dolori post-operatori. L'ipnosi aiuta a ridurre la percezione del dolore e a migliorare la qualità della vita del paziente. Questa tecnica viene anche utilizzata per la gestione del dolore durante il parto.

Ipnosi per il trattamento delle fobie e ansie

L'ipnosi può essere utilizzata per trattare fobie specifiche (come la paura di volare o l'agorafobia) e disturbo d'ansia generalizzato. Attraverso il rilassamento profondo e la ristrutturazione cognitiva, le persone possono imparare a gestire meglio le loro paure e ansie.

Ipnosi, depressione e disturbi dell'umore

L'ipnoterapia può essere un importante alleato nel trattamento della depressione. Può aiutare a identificare e modificare pensieri e schemi di comportamento negativi che contribuiscono all'insorgenza e al mantenimento della depressione., oltre a migliorare l'autostima e la motivazione.

Ipnosi e dipendenze

L'ipnosi è utilizzata nel trattamento delle dipendenze, come il tabagismo, l'alcolismo e il gioco d'azzardo. Attraverso l'uso di suggestioni positive, l'ipnoterapia aiuta le persone a sviluppare un maggiore autocontrollo e a ridurre il desiderio di sostanze o comportamenti dannosi.

Ipnosi e problemi di sonno

L'insonnia e altri disturbi del sonno possono essere trattati con l'ipnosi. Il rilassamento profondo indotto dall'ipnosi favorisce un sonno più tranquillo e regolare, aiutando a eliminare i pensieri intrusivi che impediscono di addormentarsi.

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Come funziona l’ipnosi?

Durante una sessione, l'ipnotista guida la persona attraverso una serie di tecniche di rilassamento, utilizzando una voce calma e ripetitiva, che aiuta a raggiungere questo stato di trance.

Queste tecniche possono includere:

- la focalizzazione su una determinata idea o immagine;

- il rilassamento fisico;

- la concentrazione sulla respirazione.

Una volta in trance, la persona può esplorare pensieri ed emozioni con meno resistenza da parte della mente cosciente. Questo accade perché la mente della persona sottoposta a ipnosi subirà dei cambiamenti nell’attività delle onde cerebrali: si passerà da uno stato di coscienza considerato normale a uno invece altamente focalizzato. Il subconscio in questa situazione diventa maggiormente accessibile.

A questo punto il terapista può intervenire, usando suggerimenti mirati per influenzare positivamente comportamenti, abitudini o stati emotivi.

Principali tecniche di ipnosi

A seconda delle necessità del paziente, lo specialista può dunque optare per la terapia ipnotica, avvalendosi di una delle diverse tecniche di ipnosi esistenti.

Ipnosi tradizionale

Questa è la tecnica tradizionale in cui l'ipnotista usa comandi chiari e diretti per indurre lo stato ipnotico. Spesso, viene usata una voce monotona e rilassante accompagnata da istruzioni come "rilassati" o "concentrati sulla mia voce". La persona in trance tende a seguire le istruzioni dell'ipnotista con facilità.

Ipnosi indiretta

Questo approccio è meno diretto e utilizza suggerimenti impliciti, metafore e narrazioni per indurre lo stato ipnotico.

La tecnica indiretta più nota è l'ipnosi ericksoniana, ideata da Milton H. Erickson, una figura di spicco nell'ipnoterapia del XX secolo. 

La tecnica di Erikson non prevede i rituali standard dell'ipnosi, preferendo uno stile comunicativo flessibile e basato sulla relazione terapeutica. Il suo metodo si concentra sulla comunicazione profonda e il coinvolgimento emotivo tra paziente e terapeuta.

Grazie alla sua versatilità, l'ipnosi ericksoniana può essere personalizzata in base alle esigenze individuali. È frequentemente impiegata in psicoterapia per affrontare problematiche come ansia, depressione e dipendenze.

Autoipnosi

Qui, la persona impara ad ipnotizzarsi da sola, utilizzando tecniche di rilassamento e suggestioni autoindotte.  È una forma di auto-rilassamento che ha gli stessi obiettivi di una seduta di ipnosi tradizionale, ma prevede una maggior possibilità di controllo personale. 

La tecnica dell'autoipnosi si basa su un concetto fondamentale, cioè la concentrazione su una singola idea, parola o immagine. Un esercizio comune è quello di scegliere un oggetto, concentrarsi su di esso o sulla respirazione, rilassando gradualmente ogni parte del corpo. Con la pratica, l'autoipnosi può diventare uno strumento efficace per migliorare il benessere psicofisico.

Effetti collaterali dell'ipnosi

L'ipnosi è generalmente considerata sicura quando praticata da un professionista qualificato, ma può avere alcuni effetti collaterali, anche se rari. Alcune persone possono provare mal di testa, vertigini o confusione temporanea subito dopo una sessione. In alcuni casi, possono emergere ricordi o emozioni sepolte che potrebbero causare disagio emotivo.

Tuttavia, gli effetti collaterali dell'ipnosi sono generalmente lievi e temporanei. È importante rivolgersi sempre a un ipnoterapeuta certificato per evitare rischi e garantire un trattamento sicuro ed efficace.

 

Fonti

  • Vanhaudenhuyse, A., Laureys, S., & Faymonville, M. E. (2014). Neurophysiology of hypnosis. Neurophysiologie Clinique/Clinical Neurophysiology, 44(4), 343-353.
  • Yapko, M. D. (2012). Trancework: An introduction to the practice of clinical hypnosis. Routledge.
  • Gruzelier, J. H. (2000). Redefining hypnosis: theory, methods and integration. Contemporary Hypnosis, 17(2), 51-70.
  • Gorton, B. E. (1949). The physiology of hypnosis. I: A review of the literature. Psychiatric quarterly, 23, 317-343.
  • Zimbardo, P., Maslach, C., & Marshall, G. (2017). Hypnosis and the psychology of cognitive and behavioral control. In Hypnosis (pp. 539-572). Routledge.
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Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Agnese CannistraciPsicologa e Psicoterapeuta
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Dopo la laurea in Psicologia Clinica a Roma, mi sono specializzata in Gruppoanalisi e ho conseguito certificazioni in Psicodiagnostica Giudiziaria e Clinica, Tecniche Psicodrammatiche e Formazione alle Dinamiche Istituzionali. Credo che nel mio lavoro sia fondamentale generare uno spazio relazionale in cui la persona si senta vista e ascoltata, sia dal terapeuta che da se stessa, motivo per cui ho svolto un master in Sustainability Management, con l'intento di integrare gli aspetti clinici con un approccio volto alla promozione di benessere e sostenibilità individuali, organizzativi e sociali.
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