Amare se stessi per amare gli altri: come fare?

Prima di poter amare qualcun altro, è essenziale imparare ad amare se stessi. Un’autostima fragile può predisporci alla dipendenza emotiva anziché a relazioni equilibrate e soddisfacenti.
amare se stessi

A tutti può capitare, in un certo momento della vita, di sentirsi fragili, angosciati, perennemente immersi in uno stato d’animo negativo fatto di senso di colpa e sensazione di essere indegni di amore. In queste circostanze l’autostima subisce un duro colpo, ma è importante imparare (o reimparare) ad amare sé stessi, e di seguito vedremo come.

Amare sé stessi: un’arte e un’arma

Amare se stessi è l’inizio di una lunga relazione d’amore. Quella di riuscire ad amare sé stessi è la strategia sana e funzionale da utilizzare nei momenti di crisi, in cui tutte e certezze crollano e abbiamo bisogno di aggrapparci a qualcosa mentre sentiamo la terra mancare sotto i piedi.

È questo il processo che ha luogo, ad esempio, quando usciamo da una relazione tossica in cui eravamo completamente dipendenti dal partner a livello emotivo. Ed è proprio qui che interviene quel senso di colpa, che ci aggancia nuovamente all’altro.

La sensazione di non essere degni di amore ci fa rimpiangere quello che abbiamo perso perché, anche se con mille difetti, quella relazione esisteva ed era tutto ciò che potevamo avere, perché non meritiamo altro.

Combattere i ragionamenti disfunzionali

I pensieri di non essere degni di amore sono comuni dopo una relazione di dipendenza affettiva, ma sono disfunzionali. Il primo passo per riprendere il controllo della propria vita è imparare ad amare se stessi. Questo implica prendersi cura del proprio benessere e allontanare ciò che ci fa soffrire.

Amare se stessi in psicologia

In psicologia, amare se stessi rappresenta un concetto centrale per il benessere emotivo. Significa accettarsi completamente, compresi i difetti, e prendersi cura del proprio benessere. Questo approccio è fondamentale quando si affrontano sfide emotive come superare una rottura.

Amare se stessi in psicologia

Cosa succede a non amare sé stessi?

La mancanza di amore per sé stessi può avere conseguenze significative sulla vita emotiva e relazionale di una persona. Un segno evidente di questa mancanza è un’autostima bassa, che porta a vedere i propri difetti come mancanze che generano sensazioni di inadeguatezza, insicurezza e solitudine affettiva. Questo porta a una visione offuscata dei propri talenti e delle qualità positive, impedendo alla persona di apprezzarsi pienamente.

Le conseguenze di questa percezione difettuale si riflettono nella costante paura di non essere all’altezza, limitando le possibilità di azione e conducendo a una vita vissuta a metà. Le persone che non amano se stesse spesso si privano di esperienze, amicizie, relazioni e opportunità, credendo di non meritarle.

Cosa serve per amare sé stessi e gli altri

Amare se stessi non è sempre istintivo; per alcuni, è necessario impararlo attraverso esercizi e pratiche. Come in una relazione con un’altra persona, le capacità relazionali sono fondamentale per permettere agli altri di conoscerti davvero.

L’amore implica anche rispetto reciproco e accettazione di sé e degli altri senza cercare di cambiarli. È importante sentirsi indipendenti in una relazione e avere il diritto di scegliere di rimanere o andarsene.

L’amore richiede cura e attenzione verso gli altri e se stessi. Se ti interessa sapere come crescere personalmente e professionalmente, ti invitiamo a dare un’occhiata al nostro webinar sulla crescita personale.

Amare sé stessi per amare gli altri

Amare sé stessi non significa essere egoisti, ma piuttosto prioritizzare il proprio benessere come un obiettivo da perseguire per condurre una vita serena e appagante. Inoltre, si dice spesso che non possiamo amare gli altri se non sappiamo amare noi stessi.

Amare sé stessi per amare gli altri

Questo concetto è particolarmente evidente nelle relazioni amorose, dove ciascun partner dona una parte di sé all’altro. Tuttavia, una persona con bassa autostima può trovare difficile dare amore in modo genuino, poiché ha costantemente bisogno di ricevere affetto senza riuscire a restituirlo appieno.

Questa fragilità può portare a sviluppare anuptofobia.

Come amare se stessi?

Ma come si fa ad amare se stessi? Come abbiamo visto, amare sé stessi e gli altri sono due capacità fortemente intrecciate e, in un certo senso, una è il presupposto dell’altra. Per poter vivere una relazione appagante è necessario rafforzare la capacità di amare sé stessi, iniziando a praticare alcuni semplici esercizi.

Esercizi per amare se stessi

  • Consapevolezza di sé

Dedica attenzione al tuo corpo e alla tua mente, diventando pienamente consapevole di ciò che provi e che ti dà emozioni. Conosci te stesso per capire esattamente quali sono i tuoi bisogni.

  • Accettazione e perdono

Esci dal circolo dell’autocolpevolizzazione e rivolgiti parole gentili e non giudicanti. Pensare a come puoi migliorare e perdonarti per le tue mancanze è fondamentale.

  • Prenditi cura di te

Metti davanti la tua salute e il tuo benessere alle necessità degli altri. Stabilisci limiti chiari e impara a dire di no quando è necessario. È tuo diritto prenderti lo spazio che ti appartiene.

  • Allontanati da relazioni tossiche

Se stai vivendo una relazione che non ti dona amore e ti prosciuga di energie, prendi la decisione di allontanarti, anche se può causare sofferenza iniziale, liberati dalle persone tossiche. La tua libertà viene prima di tutto.

  • Ricerca dell’autenticità

Scopri veramente chi sei e fai fiorire tutte le tue potenzialità. Integra il corpo, la mente e le emozioni nella consapevolezza che definiscono chi sei.

  • Pratica della gratitudine

Ogni giorno, rifletti su ciò che hai e ciò che ti rende la persona che sei. Concentrati sulle cose belle che ti fanno provare gratitudine, anche se sembrano passare inosservate da troppo tempo.

Inizialmente potrebbe essere difficile applicare questi suggerimenti, ma puoi iniziare in modo graduale, concentrandoti su un punto per volta.

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Il ruolo della psicoterapia per amare se stessi

La psicoterapia online così come quella in presenza offre uno spazio sicuro per esplorare le radici emotive della bassa autostima e dei sentimenti di auto-disprezzo. Attraverso il supporto del terapeuta, si possono affrontare e comprendere esperienze passate che hanno influenzato la percezione di sé.

Attraverso tecniche come la terapia cognitivo-comportamentale o la terapia dell’accettazione e del impegno (ACT), si impara a sostituire i pensieri negativi con quelli più positivi e a coltivare un atteggiamento di compassione verso se stessi.

Se hai ritrovato un po’ di te in quello che hai letto, magari puoi pensare di aiutarti facendo psicoterapia con noi: siamo un centro medico autorizzato. Il servizio è completamente online, con solo psicoterapeuti e psicoterapeute (cioè hanno la specializzazione).

Tutto inizia con il desiderio di vivere una vita migliore. Noi possiamo sostenerti; Serenis è a un solo link di distanza.

Libri per amare se stessi

Ti potrebbero tornare utili inoltre alcuni libri che insegnano come amare se stessi. Te ne lasciamo qui 3:

  1. “Amare se stessi” di Louise L. Hay

Questo libro offre un approccio pratico e positivo per sviluppare l’amore verso se stessi, attraverso esercizi e riflessioni guidate.

  1. “Il potere di amare se stessi” di Tiziano Palù

In questo libro, l’autore esplora il concetto di autostima e fornisce strumenti pratici per migliorare la relazione con se stessi, promuovendo il benessere emotivo e psicologico.

  1. “La forza del perdono: Trova la serenità amando te stesso” di Gerald Jampolsky

Questo libro affronta il tema del perdono, sia verso gli altri che verso se stessi, come fondamento per raggiungere la pace interiore e l’amore verso se stessi.

Libri per amare se stessi
Redazione

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.