Le dimissioni: un’analisi strategica e psicologica

Le dimissioni rappresentano un momento cruciale nella vita lavorativa delle persone. Una decisione di questo tipo va ponderata, non dovrebbe dunque essere presa in modo impulsivo, sull’onda di un momento particolarmente negativo e delicato, o nell’immediato quando si presenta uno scenario lavorativo complesso.

L’articolo si propone di esplorare nel dettaglio il concetto di dimissioni da una prospettiva sia strategica che psicologica.

L’obiettivo è di fornire una comprensione maggiormente approfondita di questo processo. Inizieremo analizzando il significato del termine dimissioni e con quali modalità possono essere presentate al datore di lavoro e all’azienda per la quale si opera.

Verranno in seguito indagati i motivi più comuni che spingono le persone a prendere questa decisione e quali sono alcune possibili strategie per affrontare un periodo così delicato e di grande cambiamento.

Nello specifico, se attualmente ti trovi a un bivio della tua carriera, non hai ancora capito quale lavoro si allinea alle tue ambizioni, oppure sei semplicemente curioso o curiosa di approfondire l’argomento delle dimissioni, continua a leggere, per ottenere ulteriori informazioni su questo tema.

Che cosa sono le dimissioni?


Con il termine dimissioni si fa riferimento a un atto formale attraverso il quale un dipendente riferisce di terminare il proprio rapporto di lavoro con uno specifico datore di lavoro e con l’azienda che esso rappresenta.

Un atto di questo tipo può scaturire da una varietà di motivazioni, che verranno in seguito approfondite all’interno dell’articolo.

Risulta comunque opportuno fare una premessa: molto spesso ci si ritrova in ambienti di lavoro che non rispecchiano le nostre aspettative future. Questa situazione può verificarsi ad esempio quando sosteniamo un colloquio di lavoro ma non otteniamo le giuste informazioni sulla posizione che andremo ad occupare, con il rischio di ritrovarci in un ambiente di lavoro poco stimolante o sostenibile.

Il processo delle dimissioni di un dipendente, sarà un atto importante innanzitutto per il lavoratore stesso, ma che implica probabilmente anche il modificarsi degli equilibri all’interno dell’azienda.

Come si danno le dimissioni?


Per riuscire a dare le dimissioni in modo efficace, è rilevante seguire un processo ben definito, per non farsi prendere dalla paura del cambiamento. Innanzitutto, il dipendente dovrebbe comunicare al datore di lavoro la propria intenzione sia verbalmente che tramite una lettera di dimissioni.

L’approccio verbale dovrebbe essere empatico, dando delle spiegazioni chiare delle motivazioni che hanno spinto il lavoratore a prendere quella specifica decisione.

La lettera di dimissioni dovrebbe risultare trasparente, concisa e naturalmente professionale. I motivi che hanno portato a questa decisione andrebbero espressi in modo rispettoso.

Va stabilita una data di effetto delle dimissioni, quindi un periodo che rispetta il preavviso contrattuale, in modo che l’azienda non si trovi in difficoltà, ma possa anzi avere un tempo adeguato e la possibilità di trovare una persona che sostituisca chi se ne va.

In modo tale che l’organizzazione pianifichi assieme al lavoratore una transizione con meno intoppi possibili.

Quanti giorni ci sono per dare le dimissioni?


Il periodo di preavviso richiesto varia in base a tutta una serie di fattori, come per esempio il tipo di contratto iniziale.

Inoltre, ci sono alcune posizioni lavorative che possono implicare una responsabilità particolarmente elevata o contratti specifici che richiedono un periodo di preavviso più lungo per poter dare le dimissioni.

Risulta a tal fine rilevante consultare sia il proprio contratto di lavoro che le leggi locali per determinare il periodo di preavviso specifico.

Come dare le dimissioni con effetto immediato


Ci sono alcune situazioni per le quali un dipendente potrebbe desiderare di dare le dimissioni con effetto immediato.

È bene ricordare che prendere una decisione di questo tipo può, in alcuni casi, portare a conseguenze di natura legale.

Nel caso in cui si prenda questa decisione, è bene tutelarsi e sapere a che cosa si potrebbe andare incontro, consultando un avvocato o un esperto delle leggi del lavoro, per comprendere in modo chiaro le eventuali conseguenze.

Principali motivi per cui le persone danno le dimissioni


Sono davvero varie le motivazioni che possono portare gli individui ad accarezzare l’idea di dare le dimissioni dal posto di lavoro in cui si trovano.

Alcune di queste motivazioni considerate tra le più comuni sono:

Miglioramento delle opportunità di carriera:


Uno dei motivi che porta gli individui a desiderare di cambiare lavoro è la mancanza di prospettive di carriera per il futuro.

Le persone spesso cercano infatti nuove opportunità professionali, che le spingano a migliorarsi e aprano le porte a nuove sfide, che possano offrire uno sviluppo professionale significativo.

Insoddisfazione sul posto di lavoro


Un ambiente considerato poco soddisfacente e gratificante è una delle cause che più comunemente portano gli individui a cercare un lavoro alternativo a quello attuale. Lo stress e l’ansia da rientro al lavoro o uno stipendio poco gratificante possono incidere in maniera significativa sulla scelta.

Conflitti con i colleghi o con il datore di lavoro


I conflitti interpersonali possono causare una serie di tensioni significative sul posto di lavoro.

Può accadere che questi conflitti diventino irrisolvibili, in questo caso le dimissioni potrebbero rappresentare la via migliore per potersi allontanare da una situazione che causa particolare stress.

I dipendenti potrebbero allontanarsi pian piano dalla loro azienda.

Problemi di salute


La salute, sia fisica che mentale è fondamentale per il benessere sia dell’individuo che della sua famiglia.

In alcuni casi, le persone potrebbero richiedere le dimissioni per preservare la propria salute.

Alcuni lavori possono infatti risultare distruttivi da un punto di vista fisico soprattutto se faticosi o a contatto con odori e materiali che possono avere conseguenze sul corpo.

Altri lavori potrebbero invece rappresentare un problema per la salute psicologica ed emotiva.

Nuove opportunità personali o famigliari


Alcuni cambiamenti nella vita delle persone, che possono per esempio essere la necessità di prendersi cura di un famigliare o il desiderio di una maggiore flessibilità lavorativa, potrebbero influenzare la decisione di dare le dimissioni.

Possibili conseguenze del dare le dimissioni


Le dimissioni, come accennato in precedenza, possono avere un impatto significativo sulla vita di una persona, non ultimi gli aspetti legati alla carriera e alle finanze.

Dare le dimissioni è un atto che potrebbe addirittura influenzare la percezione del lavoratore in merito alla propria identità professionale e la propria autostima.

La transizione verso un nuovo lavoro e magari anche un nuovo settore può essere un cambiamento positivo ma allo stesso tempo complesso, che potrebbe dunque preoccupare e agitare chi deve compierlo.

Conseguenze psicologiche delle dimissioni


Le decisioni legate alle dimissioni possono innescare tutta una serie di reazioni psicologiche. Spesso, le persone si sentono in ansia, incerte e impaurite rispetto al futuro.

Adattarsi a una nuova situazione può infatti richiedere tempo e uno sforzo importante, può inoltre portare riflettere in modo maggiormente profondo in relazione sia alla propria carriera che ai propri obiettivi di vita.

Alcune delle preoccupazioni considerate comuni per chi ha deciso di dare le dimissioni sono:

Paura del fallimento oppure del successo


Le dimissioni sono indubbiamente una decisione importante e significativa, l’incertezza sul periodo successivo potrebbe quindi essere fonte di tensione.

Alcuni temono di fallire nella nuova posizione, altri invece hanno timore del successo, poiché questo porta ad alzare le aspettative.

Paura dell’incertezza finanziaria


Un aspetto cruciale nella vita di ognuno di noi è la sicurezza economica. La transizione tra lavori o anche la creazione di un’impresa possono portare a una situazione di incertezza dal punto di vista finanziario, soprattutto in un primo momento.

Paura del cambiamento dell’ignoto


Decidere di uscire dalla propria comfort zone può risultare un’esperienza spaventante. Le persone possono temere l’ignoto da un lato e dall’altro i cambiamenti che le dimissioni comportano.

Paura di essere giudicati oppure emarginati dai colleghi


Un’ultima paura che risulta comune è quella del giudizio dell’altro, in particolare dei colleghi. Si tratta di un timore comune in quanto questi ultimi potrebbero sentirsi in qualche modo traditi oppure abbandonati.

Per superare queste paure, potresti leggere una serie di testimonianze da parte di chi, con grande coraggio, ha preso la decisione di abbandonare un ambiente di lavoro tossico e altamente disfunzionale.

Le dimissiono si possono ritirare?


In alcuni casi è possibile ritirare le dimissioni, naturalmente questo dev’essere fatto prima che le stesse diventino effettive.

Ritirare le dimissioni è un’operazione possibile, è comunque importante attenersi alle regole dell’azienda in merito e alle leggi locali.

La trasparenza in questo caso, così come in qualunque altro passaggio diventa fondamentale assieme a una buona comunicazione.

Come affrontare le dimissioni con successo


Alcuni passaggi potrebbero essere utili per poter affrontare con successo le dimissioni sono:

  • Valutare bene le proprie motivazioni: si tratta di una scelta che non va fatta in modo impulsivo, dev’essere anzi ponderata e basata su una serie di riflessioni che hanno permesso di rivedere le proprie priorità;
  • Comunicare in modo professionale: quando si comunicano le proprie dimissioni è importante farlo con un linguaggio professionale sia con i datori di lavoro che con i colleghi, essere chiari e rispettosi può contribuire a preservare le relazioni;
  • Pianificare la transizione: assicurarsi di rispettare il preavviso richiesto dall’azienda e lavorare assieme al datore di lavoro per pianificare la transizione in modo tale che non rappresenti degli intoppi per l’organizzazione;
  • Mantenere un approccio positivo: anche quando sono state presentate le dimissioni è importante mantenere un atteggiamento positivo e professionale;
  • Prepararsi per il futuro: vanno considerate le mosse professionali future, la ricerca di un nuovo lavoro, la formazione e altri fattori che non facciano sentire il lavoratore scoperto nel periodo successivo alle dimissioni;


Concludendo, le dimissioni rappresentano un passo importante nella vista lavorativa di un individuo. Si tratta di un processo non sempre lineare, fonte di possibile ansia e stress sia per il lavoratore stesso che per l’azienda.

È importante rimanere professionali e comunicare in modo chiaro e rispettoso le proprie intenzioni, adottando alcune strategie e modalità, in collaborazione con il datore di lavoro, per far sì che questo periodo non risulti dannoso o comunque eccessivamente difficile da gestire da una o da più parti coinvolte.

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Redazione

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.