Anoressia atipica: cos’è, sintomi e test

L’anoressia atipica è un disturbo alimentare con comportamenti di restrizione alimentare, preoccupazione eccessiva per il peso e la forma corporea, ma che non soddisfa tutti i criteri diagnostici per l’anoressia nervosa tipica.
consigli per anoressia atipica

L’anoressia nervosa è un disturbo alimentare conosciuto per le tragiche conseguenze che ha sulla salute fisica delle sue vittime. Ma nell’anoressia atipica il soggetto mantiene un peso corporeo nel range di normalità o addirittura al di sopra, anche se la perdita ponderale è stata consistente e rapida.

Cos’è l’anoressia atipica?

L’anoressia atipica è un disturbo del comportamento alimentare che si discosta dalla sua controparte “tradizionale” perché, pur manifestandone le caratteristiche psicologiche, chi ne soffre non presenta i segni fisici comunemente associati all’anoressia. Questo disturbo può emergere sia nell’adolescenza che in età adulta, ma non solo. Oltretutto, questa condizione può insorgere da un insieme di concause ambientali o familiari e portare verso gravi conseguenze.

Esattamente come nell’anoressia comune, il controllo assoluto del cibo è spesso connesso a una profonda ricerca di controllo delle emozioni.

La differenza fondamentale tra le due forme di anoressia è quindi legata strettamente al peso che, nel caso di quella atipica, si presenta nella norma, ma proprio per questo c’è il rischio di sottovalutare la pericolosità del disturbo (Moskowitz, Weiselberg, 2017).

anoressia atipica come affrontarla

Quali tipi di anoressia ci sono?

Che sia tipica o atipica, possiamo individuare due tipologie principali di anoressia, in base al comportamento della persona. La prima è la forma restrittiva: la perdita di peso è causata da digiuno, ferree restrizioni alimentari e troppa attività fisica. L’altra è caratterizzata da comportamenti atti a compensare l’assunzione di cibo, come l’induzione del vomito o l’assunzione impropria di farmaci dal potere diuretico o lassativo. Alcuni comportamenti sono gli stessi del disturbo di bulimia.

La prima forma è accompagnata da molte rigidità, ma anche da forte ostinazione e tendenza al perfezionismo, fino a veri e propri comportamenti ossessivo-compulsivi. La tipololgia compensativa, invece, si accompagna a un intenso disagio psicologico, a forme depressive o a comportamenti impulsivi.

Anoressia tipica e atipica

Nonostante condivida gli stessi criteri diagnostici dell’anoressia nervosa tipica, quella atipica evita il sottopeso. Per questo motivo, chi ne soffre presenterà un indice di massa corporea non inferiore a 18. Questa è la differenza più evidente che differenzia anoressia tipica e atipica.

Vuoi iniziare un percorso di psicoterapia?

Compila il questionario e scopri quale terapeuta può fare al caso tuo.

Primo colloquio gratuito

Sedute online

97% recensioni positive

Inizia

Anoressia atipica sintomi

Anoressia e bulimia sono disturbi del comportamento alimentare che possono avere sintomi soggettivi da persona a persona, infatti non sempre vi è un calo drastico di peso. I comportamenti adottati dalle persone affette da anoressia nervosa atipica sono molto simili a quelli di chi soffre della forma tipica:

  • Un’eccessiva preoccupazione per il proprio corpo e la forma fisica.
  • Il timore legato a un possibile aumento del peso.
  • Un apporto nutrizionale ristretto e insufficiente.
  • L’evitamento di tutti gli eventi che vedono il cibo come protagonista principale, come pranzi, cene o aperitivi.
  • Il seguire un programma alimentare rigidissimo.
  • L’eliminazione selettiva di intere categorie di alimenti dalla dieta.
  • La presenza di una vera e propria mispercezione nei confronti del proprio corpo.

Tutti questi comportamenti sono finalizzati alla perdita di peso ma, a differenza dell’anoressia nervosa classica, la perdita di peso non raggiunge i risultati desiderati, e questo non fa che aumentare la frustrazione nelle persone colpite, anche se il dimagrimento è evidente e rapido.

Inoltre, l’ambiente familiare ha un impatto sia nell’insorgere del disturbo che nella guarigione. Soprattutto, è il ruolo della madre nell’anoressia che spesso viene osservato come uno dei fattori predisponenti.

quali sono cause di anoressia atipica

Anoressia atipica: quali test?

Il Test delle Abitudini Alimentari (EAT-26) rappresenta uno strumento di rilevanza globale per valutare i sintomi e le preoccupazioni caratteristiche dei disturbi alimentari. Questo test è ampiamente utilizzato nella ricerca come mezzo di screening per individuare precocemente i disturbi alimentari, favorendo un inizio tempestivo delle cure e migliorandone la prognosi.

Indagini condotte su adolescenti e giovani donne, nonostante esista, in misura minore, anche l’anoressia maschile, utilizzando l’EAT-26 indicano che eiste una significativa proporzione di persone affette da disturbi alimentari o da “sindromi parziali”.

È importante sottolineare che un punteggio relativamente basso non esclude la possibilità di un disturbo alimentare e non dovrebbe scoraggiare dal cercare l’aiuto di un professionista della salute mentale come uno psicologo o uno psicoterapeuta.

Scopri se soffri di Disturbi del Comportamento Alimentare

Fa il test in 5 minuti e scopri se sei a rischio di soffrire di Disturbi del Comportamento Alimentare

Test sui DCA

Anoressia nervosa atipica: la guarigione è possibile

La lotta contro l’anoressia nervosa atipica è spesso ostacolata dai pregiudizi sul peso e dagli standard irrealistici di bellezza.

Proprio per questo motivo è davvero fondamentale comprendere che diagnosi come quella dell’anoressia atipica sono strumenti di classificazione per sintomi, non per etichettare le persone.

Psicologo per disturbi alimentari

Il percorso verso la guarigione dall’anoressia richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga diversi specialisti.

La terapia dovrebbe comprendere sessioni di psicoterapia individuali o familiari, interventi nutrizionali con esperti del settore, e valutazioni da parte di medici psichiatri o internisti. Se vuoi, puoi rivolgerti a noi di Serenis: attraverso la psicoterapia online puoi avere il supporto di uno psicologo specializzato nei DCA. Questa è la nostra filosofia: è cruciale evitare approcci mirati all’aumento di peso non concordati direttamente con il paziente, ma concentrarsi sugli aspetti emotivi e cognitivi, ascoltando le testimonianze dei disturbi alimentari.

La comprensione che l’anoressia possa manifestarsi anche in individui normopeso è un’ulteriore difficoltà nel riconoscimento e nel trattamento della patologia. Pertanto, è essenziale non limitare l’analisi alla dimensione fisica, ma approfondire anche gli aspetti emotivi. Infatti, il nostro corpo agisce come un veicolo comunicativo, rivelando il panorama di sofferenza alla base del disturbo psicologico.

Fonti:

  • DSM-5, 2013, American Psychiatric Association
  • Moskowitz L., Weiselberg E. (2017), Anorexia Nervosa/Atypical Anorexia Nervosa, Current Problems in Pediatric and Adolescent Health Care, Vol. 47, Issue 4
Dott.ssa Martina Migliore

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

Questa pagina è stata verificata

I nostri contenuti superano un processo di revisione in tre fasi.

Scrittura

Ogni articolo viene scritto o esaminato da uno psicoterapeuta prima di essere pubblicato.

Controllo

Ogni articolo contiene una bibliografia con le fonti citate, per permettere di verificare il contenuto.

Chiarezza

Ogni articolo è rivisto dal punto di vista stilistico, per agevolare la lettura e la comprensione.

Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.