Dipendenza da sport: cos’è e conseguenze

La dipendenza da sport può manifestarsi attraverso un eccessivo coinvolgimento nelle attività fisiche, talvolta a discapito del benessere mentale e sociale. È importante comprendere le radici di questo comportamento per sviluppare strategie di gestione efficaci.
come superare la dipendenza da sport

Lo sport è uno dei modi migliori per mantenersi in forma e sentirsi bene, e ci sono un numerosi studi che confermano i suoi vantaggi per una vita sana (Craig, 2016). Tuttavia, come in molti altri aspetti della vita, l’eccesso può comportare conseguenze negative e la dipendenza da sport non fa eccezione. Scopriamo insieme in questo articolo quali sono i possibili impatti dannosi sulla vita di coloro che ne sono afflitti.

Come si chiama la dipendenza dallo sport?

L’Exercise addiction (EA) è definita come una dipendenza psicologica e/o fisiologica dall’esercizio fisico, con segni di astinenza riconducibili ad altri tipi di dipendenza dopo 24/36 ore senza praticare sport. Questo fenomeno ha importanti conseguenze sulla salute, sia fisica che mentale (Sachs, 1981).

La dipendenza comportamentale, in questo contesto, è definita come un processo che fornisce piacere o sollievo da un disagio interiore attraverso l’attuazione di un comportamento specifico, caratterizzato da fallimenti ripetuti nel controllo di tale comportamento e dal mantenimento di esso nonostante le possibili conseguenze negative (Berczik et al., 2012; Goodman, 1990).

come si chiama la dipendenza da sport

Uno dei contributi più rilevanti in questo campo è rappresentato dal lavoro di Sachs, il quale mette in luce che, mentre la maggior parte delle persone concepisce l’attività sportiva come un aspetto importante ma non centrale della propria esistenza, per coloro che sviluppano una dipendenza dall’esercizio, essa diventa il fulcro della loro vita. In assenza di opportunità di praticare sport, questi individui possono manifestare sintomi d’astinenza significativi.

Hausenblas e Symons Downs hanno caratterizzato i dipendenti dall’esercizio come individui con un desiderio insaziabile di attività fisica, che spesso mettono a repentaglio la propria salute mentale e fisica. Questa compulsione può portare a comportamenti autodistruttivi e a una crescente tolleranza, dove sempre più esercizio diventa necessario per soddisfare il bisogno interiore.

Quando lo sport si trasforma in dipendenza?

L’esperienza di astinenza si presenta come un segno distintivo, accompagnata da ansia, irritabilità e depressione che emergono quando gli individui sono privati della loro pratica abituale di allenamento. Questa dipendenza da sport può anche influenzare negativamente le relazioni sociali, lavorative e familiari, come dimostrato dagli studi condotti da Griffiths e Waldstreicher.

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Sintomi della dipendenza da sport

Hausenblas e Downs (2002) identificarono i criteri per la dipendenza da esercizio fisico, tra cui:

  • l’aumento della tolleranza,
  • la mancanza di controllo sull’esercizio fisico,
  • l’impegno eccessivo nelle attività correlate all’esercizio.
  • bisogno compulsivo di fare sport e sintomi di astinenza;
  • sentimenti di vergogna, senso di colpa, ansia e molto altro ancora se non si fa sport;
  • irritabilità o, al contrario, apatia;
  • disturbi del sonno, stress e disturbi dell’umore;
  • organizzazione della propria vita attorno allo sport (come svegliarsi alle quattro del mattino per poter fare gli esercizi prima di andare a lavoro);
  • battito cardiaco accelerato anche a riposo;
  • iporessia e amenorrea nelle donne;
  • indolenzimento cronico della massa muscolare;
  • sistema immunitario meno efficiente;
  • continuare ad allenarsi nonostante lesioni fisiche e malattie, mostrando una mancanza di controllo sul comportamento di allenamento.

Inoltre, è importante distinguere tra dipendenza primaria e secondaria dall’esercizio fisico. Nella dipendenza primaria, l’esercizio fisico è orientato all’evitamento di emozioni negative, mentre nella dipendenza secondaria è subordinato a un disturbo dell’alimentazione, come l’anoressia nervosa o la bulimia nervosa. In questo caso, parliamo di vigoressia o bigoressia. La diagnosi differenziale tra queste condizioni è importante per comprendere la natura e le implicazioni della dipendenza da sport.

Sintomi della dipendenza da sport

Cause e fattori di rischio

Ci sono diverse teorie che cercano di spiegare perché alcune persone sviluppano la dipendenza da sport. Murphy nel 1994 riconosce le quattro teorie in merito all’exercise addiction:

Spiegazione psicofisiologicaDescrizioneFonti
Ipotesi termogenicaL’esercizio aumenta la temperatura corporea durante l’attività fisica, portando a uno stato di rilassamento e riduzione dell’ansia somatica.Morgan & O’Connor (1988)
Ipotesi delle catecolamineDurante l’esercizio fisico, il corpo rilascia catecolamine (come dopamina e serotonina, adrenalina, noradrenalina) che influenzano l’umore, l’attenzione, il movimento e le risposte cardiovascolari e allo stress.Kety (1966)
Modello dell’eccitazione simpaticaL’adattamento del corpo all’esercizio fisico regolare porta a una diminuzione dell’attività simpatica, causando una riduzione dell’eccitazione. L’individuo cerca di aumentare l’eccitazione tramite l’esercizio.Thompson & Blanton (1987)
Ipotesi delle endorfineDurante l’attività fisica, il cervello produce endorfine che possono indurre una sensazione di benessere, contribuendo a sviluppare una dipendenza dall’esercizio.Farrell et al. (1982)

Alcuni studi hanno evidenziato correlazioni tra dipendenza da sport e disturbo ossessivo-compulsivo (Spano, 2001; Gulker et al., 2001), suggerendo che la dipendenza dall’esercizio potrebbe essere una condizione di comorbidità del DOC o addirittura un fattore di rischio per lo sviluppo di quest’ultimo.

Inoltre, ulteriori ricerche hanno individuato tra le principali cause della dipendenza da sport anche condizioni come bassa autostima, eccessivo perfezionismo, pressioni interne o esterne.

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Conseguenze della dipendenza da sport

La dipendenza da sport, sebbene non sia formalmente diagnosticata come un disturbo psicologico nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5, American Psychiatric Association [APA], 2013), comporta effetti negativi sulla salute mentale, fisica e sociale simili ad altre forme di dipendenza elencate nel DSM-5, come il disturbo da dipendenza da sostanze (Hausenblas et al., 2017).

È fondamentale tener presente che, se non si è atleti professionisti, il superare i sei allenamenti settimanali o accumulare più di sette ore e mezza di attività fisica in una settimana può esporre al rischio di sovrallenamento, noto anche come sindrome da overtraining. Tale condizione può avere conseguenze nocive sulla salute mentale, disturbando il normale ritmo sonno/veglia, aumentando il senso di fame e danneggiando le relazioni interpersonali.

Inoltre, quando ci si allena in modo eccessivo, il battito cardiaco a riposo può accelerare e si può sperimentare fatica anche a intensità relativamente basse, oltre a incontrare difficoltà nel far salire la frequenza cardiaca durante l’allenamento e nel farla scendere ai valori normali durante il recupero. Questo può portare a sintomi come apatia, insonnia, irritabilità e persino depressione.

Conseguenze della dipendenza da sport

Disturbo di dismorfismo muscolare

Il disturbo di dismorfismo muscolare, un sottotipo del disturbo di dismorfismo corporeo, è caratterizzato da una percezione distorta del proprio corpo e da una preoccupazione eccessiva per le dimensioni muscolari, spesso percepite come insufficienti. Questo porta a un impegno eccessivo in attività di sviluppo muscolare, come il sollevamento pesi e l’uso di steroidi anabolizzanti (Pope et al., 2005). L’elemento comune tra questo disturbo e la dipendenza da sport è l’aspetto ossessivo della patologia, con una concentrazione eccessiva sugli obiettivi di fitness e una spinta a fare sempre più esercizio fisico (Mangweth et al., 2001; Olivardia et al., 1995).

Altre dipendenze

Anche se ulteriori studi sono necessari, sembra che circa un terzo delle persone con dipendenza da sport mostri anche un’altra dipendenza comportamentale concomitante (Liechtenstein, 2020). Può trattarsi di:

Consigli per superare la dipendenza da sport

Per superare la dipendenza da sport è importante innanzitutto comprendere i motivi dietro questo comportamento. Un esperto della salute mentale potrebbe aiutarci: Serenis può essere di supporto attraverso la psicoterapia online. Come accennato, la dipendenza da sport può derivare da molteplici fattori, tra cui dispercezione corporea, disturbi alimentari e altro ancora. Identificare la causa sottostante è il primo passo per sviluppare strategie adeguate di gestione e superamento della dipendenza. Inoltre, esistono pratiche e abitudini che possono aiutare, come scoprire nuovi interessi che ci appagano e integrare tecniche di rilassamento per l’ansia, come lo yoga e la meditazione. Ricordiamoci che è importante avere fiducia nel percorso e non avere fretta, prendersi cura di sé è un atto di amore verso noi stessi che richiede pratica costante ma e che può darci numerosi benefici.

Fonti:

  • Flett, G. L., Hewitt, P. L., Oliver, J. M., & McDonald, S. (2002). Perfectionism in children and their parents: a developmental analysis. In G. L. Flett, & P. L. Hewitt
  • Freimuth, M., Moniz, S., & Kim, S. R. (2011). Clarifying exercise addiction: differential diagnosis, co-occurring disorders, and phases of addiction. International journal of environmental research and public health, 8(10), 4069-4081.
  • Gascon, M., Zijlema, W., Vert, C., White, M. P., & Nieuwenhuijsen, M. J. (2017). Outdoor blue spaces, human health and well-being: A systematic review of quantitative studies. International journal of hygiene and environmental health, 220(8), 1207-1221. https://doi.org/10.1016/j.ijheh.2017.08.004
  • Gattario, K. H., & Frisén, A. (2019). From negative to positive body image: Men’s and women’s journeys from early adolescence to emerging adulthood. Body image, 28, 53-65.
Dott.ssa Martina Migliore

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

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Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.