Workhaolism: cos'è la dipendenza da lavoro

Il workaholism, o dipendenza dal lavoro, è caratterizzato da un eccessivo coinvolgimento nel lavoro, spesso a discapito della vita personale e del benessere individuale. Questo comportamento può portare a gravi conseguenze sulla salute mentale e fisica.

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Workaholism

Punti chiave

  • Cos’è il workaholism: il workaholism è una dipendenza comportamentale che spinge a lavorare in modo ossessivo, trascurando salute e vita personale. Non si tratta solo di lavorare tanto, ma di un bisogno compulsivo e continuo.
  • Sintomi: chi soffre di workaholism pensa costantemente al lavoro, fatica a fermarsi e prova emozioni intense legate al lavoro. Il tempo dedicato al lavoro aumenta progressivamente, mentre le relazioni personali soffrono.
  • Trattamento: la psicoterapia permette di riconoscere e modificare i pensieri e i comportamenti che mantengono la dipendenza, supportando la gestione di ansia e stress senza affidarsi al lavoro e insegnando a stabilire limiti chiari tra lavoro e vita privata.

Cos'è il workhaolism?

La dipendenza dal lavoro, chiamata anche workaholism, è un disturbo comportamentale caratterizzato da un bisogno continuo e ossessivo di lavorare. Chi ne soffre dedica al lavoro più tempo ed energia rispetto a quanto servirebbe, trascurando salute e vita personale. Questa condizione si differenzia dal  lavorare tanto o con impegno.

Il termine “workaholism” trae la sua origine  dal raffronto  con l’alcolismo, per indicare una dipendenza simile ma legata al lavoro.

Si tratta di un o comportamento compulsivo che ha attirato l’attenzione di medici e psicologi fin dagli anni ’70. Nonostante questo, ancora oggi non esistono abbastanza studi scientifici per definire con certezza questo disturbo. Per questo motivo, la dipendenza dal lavoro non è ancora inserita 

Cos'è il workhaolism

Caratteristiche della persona dipendente dal lavoro

Alcuni studi mostrano che le donne sono più colpite da questa condizione, per motivi psicologici e culturali (Workaholism: A Fatal Attraction | UniTrento Press Room, n.d.).

Dal punto di vista psicologico, le donne tendono maggiormente al perfezionismo e all'autosabotaggio, che favoriscono comportamenti disfunzionali.

Dal  punto di vista culturale, le aspettative sociali giocano un ruolo importante. Le donne sentono di dover lavorare di più e con più impegno rispetto agli uomini per dimostrare il loro valore. Spesso non ricevono il giusto riconoscimento, affrontano differenze salariali e devono affrontare  i pregiudizi. Inoltre, vivono  la pressione di riuscire a gestire bene sia il lavoro sia la famiglia.

Sintomi della dipendenza da lavoro

Secondo uno studio condotto da Sussman e Sussman, essere dipendenti dal lavoro comporta comportamenti simili a quelli di altre dipendenze comportamentali, come:

  • Impegno eccessivo 
  • Pensare costantemente al lavoro e sentirsi ansiosi se non si sta lavorando
  • Soddisfazione dopo essersi dedicati al comportamento, seguiti da una rapida ricaduta nell'ansia o nella necessità di lavorare di nuovo
  • Incapacità di controllare il proprio comportamento lavorativo, anche quando si desidera fermarsi
  • problemi derivanti dall'eccessivo coinvolgimento nel lavoro, come sentirsi emotivamente depresso o avere meno tempo per le relazioni sociali

Infatti, le persone che soffrono di workaholism passano molte ore in ufficio, anche quando non è necessario, giustificando il loro comportamento "utile" per raggiungere il successo. Spesso la cultura dominante occidentale può incentivare questo tipo di atteggiamento. Le persone con dipendenza da lavoro si mimetizzano in mezzo a tanti lavoratori che cercano l'eccellenza. Tuttavia, l'ambizione e la dipendenza sono due cose che hanno obiettivi differenti e si implementano in comportamenti  specifici, legati a un diverso modo di intendere il lavoro .

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Criteri diagnostici della dipendenza da lavoro

In assenza di criteri diagnostici ufficiali, si riconoscono  comportamenti a rischio basati su sei segnali indicati da Griffiths (2005; 2011). Segnali che aiutano sia chi soffre di dipendenza da lavoro sia i professionisti che li assistono.

  1. Salienza: il lavoro occupa un ruolo centrale nella vita, influenzando pensieri e azioni anche fuori dall’orario lavorativo.
  2. Umore variabile: il lavoro provoca emozioni diverse, dalla gioia all’ansia o tristezza.
  3. Tolleranza: la persona aumenta progressivamente il tempo dedicato al lavoro, sentendo il bisogno di impegnarsi sempre di più.
  4. Astinenza: se non lavora, la persona prova disagio fisico e psicologico, come irritabilità o cambiamenti d’umore.
  5. Conflitti: le relazioni con colleghi e familiari si deteriorano a causa della difficoltà a separarsi dal lavoro e delle critiche ricevute.
  6. Ricaduta: anche dopo un periodo di miglioramento, può tornare a comportamenti di dipendenza.

Questi segnali mostrano come la dipendenza dal lavoro possa influire negativamente su più aspetti della vita personale e professionale.

Cause del workaholism

Non esiste una causa unica per il workaholism, ma più fattori che insieme possono favorire lo sviluppo di questa condizione.

Un fattore rilevante è la diffusione della tecnologia digitale, che permette di lavorare ovunque e in qualsiasi momento. Questo facilita il rischio di lavorare troppo senza limiti definiti .

Altri fattori sono legati ad  aspetti:

  • Psicologici: alcune persone hanno tratti di personalità come il perfezionismo, il bisogno di controllo o tendenze compulsive. Per loro, il lavoro può diventare un modo per gestire ansia, insicurezza o bassa autostima. Inoltre, alcune persone usano il lavoro per evadere problemi personali o difficoltà emotive.
  • Culturali e sociali: la cultura aziendale, le pressioni economiche e sociali contribuiscono al fenomeno.
  • Biologici e neurologici: alla base di questa dipendenza si riconosce l’attivazione di  meccanismi cerebrali simili a quelli delle altre dipendenze compulsive.
  • Familiari ed educativi: l’ambiente familiare e l’educazione ricevuta, soprattutto se basati sull’importanza del lavoro duro, influenzano la propensione a diventare workaholic.
Cause del workaholism

Come comportarsi con un workaholic?

Quando interagiamo con un workaholic, è essenziale adottare un approccio empatico e collaborativo. Iniziare una conversazione gentile sulle nostre preoccupazioni può incoraggiarlo a trovare un equilibrio più sano tra lavoro e vita personale, promuovendo il benessere di entrambi. Se noti che si distrae costantemente con email o telefonate di lavoro durante il tempo trascorso insieme, è importante comunicare con assertività le tue esigenze. Inoltre, invitarlo apertamente a dedicarsi a hobby o momenti di relax può aiutarlo a comprendere l'importanza di staccare la spina e di non pensare solo al lavoro.

In ogni caso, è importante evitare di cadere nella trappola della codipendenza affettiva, mantenendo un sano equilibrio nella relazione.

Come si cura la dipendenza da lavoro?

La dipendenza da lavoro, o workaholism, può essere trattata efficacemente con la psicoterapia. Gli interventi si concentrano sul significato che il lavoro ha per l'individuo sulla storia familiare in riferimento al concetto di “lavoro” e sulle preoccupazioni che ne derivano.

Attraverso la psicoterapia il paziente impara a riconoscere e modificare i pensieri e i comportamenti che alimentano la dipendenza. Il terapeuta aiuta a individuare le cause profonde, come ansia o bisogno di controllo, e a sviluppare strategie per far confluire tutte le aspettative sul lavoro. 

La psicoterapia favorisce anche il miglioramento dell’equilibrio tra vita professionale e personale, insegnando a stabilire limiti chiari e a valorizzare il tempo libero. Questo percorso supporta la persona nel recuperare il benessere psicologico e nella prevenzione delle ricadute.

Se hai bisogno di un supporto psicologico per la tua dipendenza da lavoro, puoi rivolgerti al nostro centro medico. In Serenis offriamo percorsi di psicoterapia con terapeuti che hanno in media 13 anni di esperienza. Il primo colloquio è gratuito, successivamente le sedute costano 49 € l'una.

Fonti:

  • Atroszko, P. A. (2019). Work addiction as a behavioural addiction: Towards a valid identification of problematic behaviour. Australian & New Zealand Journal of Psychiatry, 53(4), 284-285.
  • Orosz, G., Dombi, E., Andreassen, C. S., Griffiths, M. D., & Demetrovics, Z. (2016). Analyzing models of work addiction: Single factor and bi-factor models of the Bergen Work Addiction Scale. International Journal of Mental Health and Addiction, 14(5), 662-671.
  • Griffiths, M. D. (2011). Workaholism: A 21st century addiction. The Psychologist: Bulletin of the British Psychological Society, 24, 740-744.
  • Molino, M., Cortese, C. G., & Ghislieri, C. (2019). Unsustainable Working Conditions: The Association of Destructive Leadership, Use of Technology, and Workload with Workaholism and Exhaustion. Sustainability, 11(2), 446. https://doi.org/10.3390/su11020446
  • Akutsu, S., Katsumura, F., & Yamamoto, S. (2022). The Antecedents and Consequences of Workaholism: Findings from the modern Japanese labor Market. Frontiers in Psychology, 13. https://doi.org/10.3389/fpsyg.2022.812821
  • Workaholism: a fatal attraction | UniTrento Press Room. (n.d.). https://pressroom.unitn.it/comunicato-stampa/workaholism-fatal-attraction
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Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.
Federico RussoPsicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
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Psicologo e psicoterapeuta con 8 anni di Esperienza. Iscrizione all’Ordine degli Psicologi - Regione Puglia, n° 5048. Laurea in Psicologia clinica e della salute, Università degli Studi di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia presso l'Istituto S. Chiara. Crede che la parte migliore del suo lavoro sia il risultato: l’attenuazione dei sintomi, la risoluzione di una difficoltà, il miglioramento della vita delle persone.
Susanna FerreliPsicologa e Psicoterapeuta
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Sono la Dott.ssa Susanna Ferreli, sono laureata in Psicologia clinica e sono specializzata in psicoterapia rogersiana, orientamento fenomenologico esistenziale. Nella pratica professionale, mi ritengo un compagno di viaggio che guida la persona verso l'autorealizzazione, in termini di trovare o ritrovare la propria salute psichica, favorire il cambiamento, raggiungere gli obiettivi, conoscersi e/o approfondire la conoscenza di sé, affrontare e superare i momenti critici del ciclo di vita.
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