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Questo articolo è pensato per rispondere a tutte le domande e curiosità sulla dipendenza comportamentale. Ti spiegherà cosa sono le dipendenze comportamentali, quali sono i sintomi e come si curano, e ti fornirà informazioni scientifiche spiegate in modo semplice. L’articolo è curato da Serenis Health, piattaforma di psicoterapia online.
Cosa sono le dipendenze comportamentali
Le dipendenze comportamentali sono un tipo di dipendenza patologica in cui non ci sono sostanze che rivestono un ruolo centrale. Infatti, la particolarità della dipendenza comportamentale è che la persona cerca compulsivamente di attuare un comportamento gratificante. In particolare, senza che questo preveda l’assunzione di una droga o una sostanza psicoattiva.
La definizione di dipendenza comportamentale deriva proprio dal perseguimento continuativo di un modello di comportamento, che poi diventa l’oggetto della dipendenza. Tutto ciò avviene per periodi prolungati e avviene nonostante la dipendenza di solito provochi conseguenze negative sul piano relazionale, sociale, affettivo e familiare. Spesso, inoltre, gli effetti della dipendenza si espandono al lavoro, ma anche all’ambito economico e alla salute stessa della persona.
Sono necessarie alcune componenti universali per definire la dipendenza comportamentale. Tra queste, figurano la sindrome da astinenza, i cambiamenti di umore, l’aumento della tolleranza, i conflitti con le altre persone, quelli intrapersonali e le frequenti ricadute. In sintesi, le dipendenze comportamentali sono comportamenti ripetuti ed eccessivi che sfuggono al controllo di un individuo e non da meno, comportano degli effetti negativi.
Le dipendenze comportamentali sono entrate di recente nei manuali diagnostici di psichiatria e psicologia. Nel DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) le dipendenze comportamentali hanno fatto la loro prima comparsa (parliamo del 2013). Dopo un lungo e acceso dibattito, si è visto come tutte le dipendenze hanno delle caratteristiche in comune, comprese quelle comportamentali. Pertanto, possono essere trattate in modo simile.
Le dipendenze comportamentali in psicologia
La definizione di dipendenza in psicologia è considerata una modificazione di un’abitudine o di un comportamento consueto e accettato. Tutto ciò è spinto da una ricerca patologica del piacere, che si ottiene attraverso la ripetizione di comportamenti che hanno conseguenze negative sulla propria salute e su altre sfere della propria vita. In particolar modo, alla base di questa trasformazione si ritiene vi sia una scarsa capacità di controllo degli impulsi, ma anche un’alterazione del meccanismo della ricompensa. Una forma di discontrollo degli impulsi porta la persona a non poter fare a meno di comportarsi in un determinato modo, ciò nonostante la sua pericolosità o nocività.
Kenneth Paul Rosenberg è un famoso psichiatra americano che ha studiato a lungo le dipendenze e ha scritto articoli scientifici e libri sull’argomento. Nello specifico, le dipendenze comportamentali per Rosenberg sono parte di una categoria ben definita. Un insieme di disturbi che ha delle differenze sostanziali con altre patologie e che meritano un’accurata attenzione sia nella ricerca che in terapia.
Degno di nota è anche l’ambito di ricerca sulle dipendenze comportamentali in età evolutiva. Infatti, l’adolescenza è fase evolutiva molto delicata per lo sviluppo di comportamenti di dipendenza patologica. Tra le dipendenze giovanili, fumo alcol e internet sono quelle più comuni e diffuse. La dipendenza da internet è per l’appunto una dipendenza comportamentale. Essa fa parte delle cosiddette nuove dipendenze o new addictions. Queste non sono ancora inserite nei manuali diagnostici principali come delle patologie a sé stanti, tuttavia sono descritte come disturbi da approfondire.
Dipendenza da sostanze vs dipendenze comportamentali: le differenze
Le recenti scoperte in ambito neuroscientifico hanno evidenziato come ci siano delle somiglianze di base tra le dipendenze da sostanze e quelle comportamentali. D’altra parte, la principale differenza è che l’oggetto della dipendenza riguarda comportamenti socialmente accettati invece che sostanze. Infatti, nella dipendenza da sostanze la persona sviluppa un comportamento compulsivo di assunzione di una sostanza psicoattiva. Tra queste ricordiamo gli oppiacei, gli psicofarmaci, la cocaina o altre droghe.
Nella dipendenza comportamentale il comportamento in oggetto è considerato normale. Tuttavia, assume una valenza patologica solo nel momento in cui inficia alcuni lati del funzionamento della persona. In poche parole, la dipendenza comportamentale, come ogni dipendenza, deve comprendere una compromissione della vita personale.
Si può dire quindi che i comportamenti patologici divengono tali perché ripetitivi ed eccessivi. Ad esempio, l’uso del cellulare è considerato un comportamento assolutamente non patologico. Tuttavia, lo può diventare quando si pensa solo al suo utilizzo e si trascurano le relazioni e le altre attività per passare svariate ore usando lo smartphone compulsivamente. Per questo, si può dire che le dipendenze senza sostanza interessano relazioni e comportamenti disfunzionali di vario tipo.
Inoltre, anche le dipendenze comportamentali presentano le caratteristiche distintive di tutte le dipendenze. Ad esempio, si può riconoscere un fenomeno di preminenza del comportamento che diventa patologico. Inoltre, ciò influenza l’umore in diversi modi, spesso negativamente. Poi, si sviluppa una tolleranza, ovvero, il comportamento deve intensificarsi ed essere ripetuto sempre più spesso per ottenere un effetto benefico.
Si sviluppa anche un fenomeno di astinenza quando il comportamento viene interrotto. In più, è presente una situazione di conflitto sia interpersonale, che con intrapersonale. Infine, sono presenti diversi tentativi di smettere, spesso fallimentari, con delle recidive.
Tutti i tipi di dipendenze comportamentali
Tutti i tipi di dipendenze comportamentali sono legati a un comportamento che diventa compulsivo e ha conseguenze negative nella vita privata dell’individuo. A differenza della dipendenza da sostanze, sono quindi tutti legati a comportamenti che sono socialmente accettati e consueti. Tuttavia, diventano patologici per la persona che ne trae un piacere compulsivo. Ecco una lista di tutti i tipi di dipendenze comportamentali.
- Gioco d’azzardo. Una delle dipendenze comportamentali più diffuse e radicate nel tempo. In questa categoria possono rientrare le dipendenze da scommesse online e da investimenti azionari, trading online e criptomonete.
- Rapporti sessuali. La dipendenza sessuale è anche definita ipersessualità. La persona non può fare a meno di pensare al sesso e avere rapporti sessuali continuamente.
- Pornografia. La dipendenza da pornografia è recentemente esplosa con la diffusione di internet.
- Uso di computer. Questa dipendenza è nata con la nascita del computer. Oggi può essere una diagnosi obsoleta, visto che l’uso del computer implica spesso la connessione a internet e quest’ultima è una dipendenza a sé stante.
- Videogiochi. Identificata già a fine anni ’70, oggi è più che altro una dipendenza da gioco online. La dipendenza da gioco ha sintomi fisici notevoli, come mal di schiena e aumento di peso.
- Internet. La dipendenza da internet è una delle new addictions più diffusa e più difficile da individuare, infatti, in molti abusano di internet ma alcuni passano inosservati.
- Esercizio fisico. Una dipendenze comportamentale che ha delle ripercussioni notevoli sulla salute.
- Shopping. La dipendenza da shopping oggi può trasformarsi in una dipendenza completamente online che riguarda gli acquisti compulsivi.
- Social Media. Colpisce di più i giovani, ma la dipendenza da social media, come quella da Facebook o la dipendenza da YouTube possono riguardare anche persone molto più mature.
- Smartphone. L’uso compulsivo del cellulare è una dipendenza sempre più evidente. Soprattutto tra i più giovani.
- Serie tv. Questa dipendenza di recente concezione può provocare alterazioni dell’umore e una compromissione del funzionamento normale della persona.
- Cyber-sesso. Chi sviluppa questa dipendenza passa molte ore a consumare porno online. Ma anche in chat, e spesso fa sesso online.
- Cyer-relazioni. Una persona che sviluppa una dipendenza dalle relazioni online è profondamente coinvolta nel trovare e mantenere relazioni online e lo fa su chat, social e forum, dimenticando e trascurando la famiglia e gli amici della vita reale.
- Lavoro. La dipendenza da lavoro prevede che una persona trascuri la sua vita privata in favore di una compulsione a lavorare.
- Ricerca compulsiva di informazioni. Per alcuni, l’opportunità di trovare informazioni così facilmente si è trasformata in un bisogno incontrollabile. In alcuni casi, la ricerca di informazioni è una manifestazione di tendenze ossessive-compulsive preesistenti.
Quali sono i sintomi della dipendenza comportamentale
I sintomi della dipendenza comportamentale dipendono essenzialmente dal tipo di dipendenza in questione. Ogni dipendenza comportamentale ha infatti dei sintomi specifici. Oltre al comportamento oggetto della dipendenza, questi sintomi caratterizzano la patologia. Tuttavia, ci sono molti sintomi comuni delle dipendenze comportamentali. Questi possono essere sia fisici, che comportamentali, ma anche psicologici e cognitivi.
Ecco una lista completa dei sintomi di dipendenza comportamentale.
- Fissazione. Il comportamento in oggetto domina la vita della persona a esclusione di altre attività.
- Senso di colpa e vergogna. Il costante bisogno di ripetere un comportamento è tipicamente intervallato da sentimenti di rimpianto, ansia, depressione o vergogna.
- Comportamenti a rischio. La persona può compromettere la propria salute in vari modi, ma può anche mettere a rischio il lavoro, la famiglia, le relazioni.
- Ossessione. Sono presenti pensieri e fantasie cronici e ossessivi. Spesso ciò interferisce con la vita quotidiana, la produttività, le prestazioni lavorative e la vita privata.
- Disonestà. Come in tutte le dipendenze la persona è spesso portata a mascherare e nascondere i comportamenti che generano senso di colpa.
- Tentativi fallimentari di smettere. La persona prova una totale incapacità di fermare o controllare i comportamenti.
- Sentimenti negativi. Una persona dipendente si può sentire alienata, isolata, depressa, arrabbiata o umiliata.
- Solitudine. Ci si allontana dal partner, ma anche dalla famiglia e dagli amici.
- Depressione e sbalzi d’umore. Il tono dell’umore della persona è tendenzialmente depresso.
- Incapacità di dare priorità o di rispettare gli orari. Dal punto di vista sociale, le persone dipendenti diventano poco affidabili.
- Sentimenti di colpa. In seguito a una bugia detta, possono comparire sensi di colpa. Ma ci si sente in colpa soprattutto per le conseguenze negative della propria compulsione.
- Ansia. L’angoscia è alla base della dipendenza. Solo la ripetizione del comportamento riduce momentaneamente l’ansia.
- Sensazioni di euforia. In un primo momento, la dipendenza genera piacere e gioia, ma si esauriscono in fretta.
- Nessun senso del tempo. In tutte le dipendenze si perde il senso del tempo. Capita spesso nei sintomi della dipendenza da lavoro e nella dipendenza da videogiochi.
- Comportamenti difensivi. Non si accettano critiche, si inventano scuse, ci si difende in tutti i modi per difendere la dipendenza.
- Agitazione. Lo si vede bene nei sintomi della dipendenza da Facebook. In tal caso la persona si agita se non riceve notifiche, risposte ai messaggi, o se i commenti sono poco graditi.
- Sintomi fisici. Mal di testa, insonnia, mal di schiena, problemi di vista, aumento di peso. Sono moltissimi i problemi di salute causati dalle dipendenze comportamentali.
- Cattiva alimentazione. Non mangiare, mangiare alimenti poco sani o mangiare eccessivamente sono sintomi della dipendenza da internet molto comuni. Li si può ritrovare anche in molte altre dipendenze.
- Scarsa igiene personale. Ad esempio, non ci si lava per stare online, per giocare o per lavorare.
Le principali cause delle dipendenze comportamentali
Le cause delle dipendenze comportamentali possono dipendere da fattori genetici e sociali, ma anche da processi di apprendimento nell’arco della propria vita. Per la precisione, la genetica può riguardare un’alterazione della produzione di neurotrasmettitori implicati nella gestione delle emozioni e degli impulsi. Inoltre, tra le cause possono essere individuati fattori sociali, come la situazione socio-economica, l’esposizione a traumi, fonti di stress e la familiarità con altre dipendenze.
Ma una dipendenza può anche essere appresa. Come sottolineano gli studi sulle dipendenze comportamentali in età evolutiva, in adolescenza i processi di apprendimento possono avvicinare l’individuo a una sostanza o un comportamento. Saranno poi la pressione sociale, fattori emozionali e predisposizioni interiori a mettere a rischio l’adolescente o meno.
Altri studi indicano come vi sia una maggior predisposizione a sviluppare una dipendenza comportamentale in persone che hanno alti livelli di ansia e di impulsività. Come spesso viene sostenuto, tra le cause delle dipendenze comportamentali c’è un’alterazione della gestione degli impulsi e della regolazione delle emozioni.
Perché si sviluppa una dipendenza comportamentale
Molti studi e molte teorie hanno cercato di spiegare le cause delle dipendenze. Tuttavia, questo non è un compito facile. Le dipendenze, infatti, possono dipendere da molti fattori. Ad esempio, la compresenza di disturbi mentali come depressione, ansia e disturbo ossessivo compulsivo oppure avere alle spalle una storia familiare di dipendenze.
Inoltre, sembra che l’età possa incidere notevolmente. Infatti, gli adolescenti che cominciano presto con un comportamento a rischio possono trasformarlo più facilmente in una dipendenza. Ad esempio, un adolescente che fa uso di pornografia potenzialmente potrebbe diventare dipendente dal porno da adulto. Anche la pressione sociale da parte dei coetanei ha un peso in tutto questo. Un adolescente potrebbe essere indotto a usare di più il telefono per conformarsi ai suoi pari e l’ansia da prestazione potrebbe innescare la dipendenza comportamentale.
In più, la mancanza di sostegno familiare può rappresentare una mancata protezione nei riguardi della dipendenza. In ogni caso, ciascun comportamento è diverso e ha un valore differente per ognuno, quindi la causa della dipendenza deve essere cercata nel sistema di valori della persona specifica. Per esempio, una persona dipendente dal lavoro potrebbe non sviluppare mai una dipendenza sessuale o viceversa.
Come guarire da una dipendenza
Guarire da una dipendenza comportamentale è solitamente un percorso articolato che passa per un consulto psicologico. Una persona potrebbe provare a uscire dalla dipendenza in autonomia e senza alcun aiuto. Ad esempio, esistono dei programmi o app per non usare il telefono. In realtà, ne esistono molte, che hanno principi di funzionamento diversi, come ad esempio, vedere quanto tempo si passa su internet oppure app che misurano il tempo di utilizzo dello smartphone.
Se il disturbo non è molto grave, si può pensare di utilizzare vie alternative per guarire dalla dipendenza comportamentale. Per esempio, negli Stati Uniti sono nati alcuni centri e associazioni che si occupano di aiutare le persone a vincere la dipendenza. Ci sono anche libri, forum e blog di auto-aiuto.
Inoltre, si può ricorrere all’aiuto di famigliari e amici. Con il loro supporto, si può affrontare una dipendenza comportamentale prima che diventi patologica. Tra gli altri, uno dei metodi spesso utilizzati per guarire da una dipendenza da soli, c’è la meditazione o in generale le tecniche di rilassamento e il training autogeno, possono essere di grande aiuto.
Ma quando la dipendenza diventa un vero e proprio disturbo, ciò può risultare molto difficile. Capire come uscire da una dipendenza non è certo semplice. Soprattutto una volta che si è coinvolti in prima persona. Per uscire da una dipendenza comportamentale, infatti, bisogna disporre di risorse mentali, ma anche di tempo e di forza di volontà. Ma anche di adeguate conoscenze terapeutiche. In particolare, questo punto può fare la differenza tra un percorso vincente e un ennesimo tentativo fallimentare. Il nostro consiglio rimane sempre quello di farsi aiutare da un terapeuta che sa come si cura la dipendenza.
Le terapie per guarire dalle dipendenze comportamentali
Nello specifico, le psicoterapie più utilizzate per il trattamento delle dipendenze comportamentali figura la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT). Questa infatti risulta essere la terapia più efficace secondo le ricerche scientifiche. In particolare, si basa sulla ricalibrazione di percezioni e valutazioni che guidano il pensiero in modo controproducente.
Inoltre, la Terapia Dialettico – Comportamentale (DBT) si è dimostrata molto efficace nella prevenzione delle ricadute. La terapia farmacologica viene di solito utilizzata nei casi più severi. E serve per gestire i sintomi dell’astinenza e prevenire le ricadute.
Psicoterapeuta: come scegliere
Una volta presa la decisione di farti aiutare da uno o una psicoterapeuta per prenderti cura di te, è il momento di trovare la persona giusta. La decisione non è semplice: ci sono diverse scuole di psicoterapia con diverse tecniche. Ma è proprio questo uno dei momenti più delicati, perché scegliere quella sbagliata potrebbe far fallire la terapia. Ecco qualche consiglio per intraprendere il percorso che fa per te:
- Scegli qualcuno che non sia legato a parenti o amici: durante la terapia devi sentirti tranquillo o tranquilla e poterti aprire completamente. Questo avviene meglio con professionisti che non sono connessi alla tua sfera di conoscenze;
- Trova uno o una psicoterapeuta con esperienza: per quanto tutti i terapeuti abbiano avuto una formazione completa, migliaia di ore di esperienza sul campo e una specializzazione sono garanzia di un percorso di successo;
- Scegli qualcuno con cui entri in sintonia: questo lo puoi sapere veramente solo provando una seduta, ma in fase di prenotazione puoi porre delle domande che ti aiuteranno a capire meglio se lo o la psicoterapeuta che hai scelto fa al caso tuo. Come sarà strutturato il percorso? Su cosa ci si concentrerà? Sono previsti esercizi e compiti a casa?
Una soluzione è il servizio di psicoterapia online di Serenis, il centro medico che, tra le altre cose, cura anche questo blog. Serenis ha solo psicoterapeuti esperti. Te ne assegna uno adatto alla tua situazione, con cui farai una prova gratuita e inizierai un percorso (e se per qualche motivo non entri in sintonia, puoi richiedere un terapeuta diverso con un clic). Ci sono anche molti altri modi per trovare uno psicoterapeuta valido: per esempio puoi chiedere al medico di base o rivolgerti a un consultorio nella tua zona. L’importante è fare il primo passo.
Testimonianze
Trovare una testimonianza sulla dipendenza comportamentale è sempre più comune. Ci sono molti attori e personaggi famosi che hanno parlato della loro dipendenza dal sesso e molti vip che hanno parlato della loro dipendenza da smartphone o della dipendenza da internet. Ci sono tantissimi youtuber o influencers che parlano della loro dipendenza da videogame.
Sebbene ci sia ancora dell’imbarazzo a parlare di questi temi, internet ha dato a molti la possibilità di lasciare la propria testimonianza sulla dipendenza e la ricerca psicologica prosegue. Infatti, puoi trovare online moltissimi libri sull’argomento. Alcuni di questi sono scritti da eminenti professori. Altri, invece, sono testimonianze dirette di persone che hanno vinto la dipendenza.
In generale, tutti sottolineano quanto sia fondamentale effettuare un percorso psicologico. In tal modo, infatti, si può andare alla radice del problema per affrontare ogni eventuale disturbo collegato per vincere la dipendenza comportamentale.
Bibliografia e approfondimenti
- Grant, J. E., Potenza, M. N., Weinstein, A., & Gorelick, D. A. (2010). Introduction to behavioral addictions. The American journal of drug and alcohol abuse, 36(5), 233-241.
- Robbins, T. W., & Clark, L. (2015). Behavioral addictions. Current opinion in neurobiology, 30, 66-72.
- Kenneth Paul Rosenberg, Laura Curtiss Feder (2015). Dipendenze comportamentali: Criteri, evidenze, trattamento.
- Karim, R., & Chaudhri, P. (2012). Behavioral addictions: An overview. Journal of Psychoactive Drugs, 44(1), 5-17.