Dipendenze comportamentali
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Le dipendenze comportamentali in psicologia
La dipendenza in psicologia è considerata una modificazione di un'abitudine o di un comportamento consueto e accettato. Il comportamento è motivato da una ricerca patologica del piacere, che si ottiene attraverso la ripetizione di atteggiamenti che hanno conseguenze negative sulla propria salute e su altre sfere della propria vita. In particolar modo, alla base di questa trasformazione si ritiene vi sia una scarsa capacità di controllo degli impulsi.
Dipendenza da sostanze vs dipendenze comportamentali: le differenze
Le recenti scoperte in ambito neuroscientifico hanno evidenziato somiglianze di base tra la dipendenze da sostanze e le dipendenze comportamentali. La principale differenza tra le due è che l'oggetto della dipendenza riguarda comportamenti socialmente accettati piuttosto che sostanze.
Nella dipendenza comportamentale il comportamento in oggetto, altrimenti considerato normale, assume una valenza patologica solo nel momento in cui diviene ripetitivo ed eccessivo, portando a trascurare le relazioni ed altre attività che non siano l'oggetto della dipendenza.
Dipendenze comportamentali: quali sono?
Ecco una lista dei principali tipi di dipendenze comportamentali:
- Gioco d'azzardo
- Dipendenza dal sesso
- Dipendenza da pornografia
- Dipendenza da videogiochi
- Dipendenza da internet
- Dipendenza da sport
- Dipendenza da shopping
- Dipendenza da social media
- Dipendenza da cellulare
- Dipendenza da serie tv
- Dipendenza da lavoro
- Dipendenza da cibo
Quali sono i sintomi della dipendenza comportamentale
- Fissazione e ossessione. Il comportamento in oggetto domina la vita della persona a esclusione di altre attività.
- Senso di colpa e vergogna. Il costante bisogno di ripetere un comportamento è tipicamente intervallato da sentimenti di rimpianto, ansia o vergogna.
- Comportamenti a rischio. La persona può compromettere la propria salute in vari modi, ma può anche mettere a rischio il lavoro, la famiglia, le relazioni.
- Disonestà. La persona è spesso portata a mascherare e nascondere i comportamenti che generano senso di colpa.
- Tentativi fallimentari di smettere. La persona prova una totale incapacità di fermare o controllare i comportamenti.
- Solitudine. Ci si allontana dal partner, ma anche dalla famiglia e dagli amici.
- Depressione e sbalzi d'umore. Il tono dell’umore della persona è tendenzialmente depresso.
- Ansia. Solo la ripetizione del comportamento riduce momentaneamente l’ansia.
- Nessun senso del tempo. Capita spesso nei sintomi della dipendenza da lavoro e nella dipendenza da videogiochi.
- Comportamenti difensivi. Non si accettano critiche, si inventano scuse, ci si difende in tutti i modi per difendere la dipendenza.
- Agitazione. La persona si agita quando viene meno l'oggetto della sua dipendenza.
- Sintomi fisici. Mal di testa, insonnia, mal di schiena, problemi di vista e molti altri.
Meccanismi neurobiologici delle dipendenze
Le dipendenze, sia da sostanze che comportamentali, coinvolgono il circuito di ricompensa del cervello. Questo sistema aiuta a motivarci verso comportamenti necessari per la sopravvivenza, come mangiare e trovare riparo.
Tuttavia, comportamenti o sostanze che stimolano eccessivamente il sistema di ricompensa possono portare allo sviluppo di vere e proprie dipendenze. Questo processo è sostenuto da cambiamenti cerebrali che rinforzano ulteriormente la dipendenza.
Una ricerca di Karim e Chaudhri (2012), pubblicata nel Journal of Psychoactive Drugs, fornisce una panoramica su come le dipendenze comportamentali condividano percorsi simili a quelle da sostanze, sottolineando l'importanza della neuro-adattazione e dell'apprendimento nella perpetuazione delle dipendenze.
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Perché si sviluppa una dipendenza comportamentale?
Le dipendenze possono quindi dipendere da molti fattori. Ad esempio, derivare dalla compresenza di disturbi mentali come depressione, ansia e disturbo ossessivo compulsivo oppure avere alle spalle una storia familiare di dipendenze.
Inoltre, sembra che l'età possa incidere notevolmente. Infatti, gli adolescenti che cominciano presto con un comportamento a rischio possono trasformarlo più facilmente in una dipendenza. Questo anche perché la pressione sociale da parte dei coetanei ha un peso rilevante nello sviluppo di tali disturbi.
Infine, la mancanza di sostegno familiare può rappresentare una mancata protezione nei riguardi della dipendenza.
Come guarire da una dipendenza comportamentale
Per alcune dipendenze comportamentali, come nel caso di curare la dipendenza da internet o disintossicarsi dai social, il percorso può essere più semplice. Tuttavia, in alcuni casi è richiesto l'avvio di un percorso articolato che passa per un consulto psicologico.
Le dipendenze comportamentali e i disturbi da uso di sostanze rispondono spesso positivamente agli stessi trattamenti, sia psicosociali che farmacologici.
Gli interventi psicosociali per entrambi i tipi di dipendenza si basano spesso su un modello di prevenzione della ricaduta che incoraggia l'astinenza, identificando i modelli di abuso, evitando o affrontando situazioni ad alto rischio e apportando cambiamenti nello stile di vita che rafforzano comportamenti più sani.
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Interventi farmacologici
Attualmente, non esistono farmaci approvati specificamente per le dipendenze comportamentali, ma alcuni farmaci, come il Naltrexone e il Topiramate, che hanno mostrato promesse nel trattamento dei disturbi da uso di sostanze si sono rivelati efficaci anche per alcune dipendenze comportamentali.
Psicoterapia
Nello specifico, tra le tecniche di psicoterapia più utilizzate per il trattamento delle dipendenze comportamentali figura la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT). Quest'utlima risulta essere la terapia più efficace secondo le ricerche scientifiche. In particolare, si basa sulla ricalibrazione di percezioni e valutazioni che guidano il pensiero in modo controproducente.
Infine, la Terapia Dialettico – Comportamentale (DBT) si è dimostrata molto efficace nella prevenzione delle ricadute.
Fonti
- Grant, J. E., Potenza, M. N., Weinstein, A., & Gorelick, D. A. (2010). Introduction to behavioral addictions. The American journal of drug and alcohol abuse, 36(5), 233-241.
- Robbins, T. W., & Clark, L. (2015). Behavioral addictions. Current opinion in neurobiology, 30, 66-72.
- Kenneth Paul Rosenberg, Laura Curtiss Feder (2015). Dipendenze comportamentali: Criteri, evidenze, trattamento.
- Karim, R., & Chaudhri, P. (2012). Behavioral addictions: An overview. Journal of Psychoactive Drugs, 44(1), 5-17.
- Lang, B., & Rosenberg, H. (2018). Nonprofessionals’ perceptions of the causes of behavioral and substance addictions. Journal of Addictive Diseases, 37(1-2), 102-108.
- Grant, J. E., Potenza, M. N., Weinstein, A., & Gorelick, D. A. (2010). Introduction to behavioral addictions. The American journal of drug and alcohol abuse, 36(5), 233-241.