Tutti noi abbiamo sentito dire svariate volte nel corso della nostra vita che in amore gli opposti si attraggono, ma forse non tutti siamo convinti che sia proprio così.
Di seguito vedremo che cosa dice la ricerca in psicologia riguardo a quali caratteristiche di una persona fungano da calamita per attirare la nostra attenzione e suscitare il nostro interesse.
Indice dall’articolo
Gli opposti si attraggono… oppure no?
Se andiamo ad attingere dalla ricerca scientifica, in realtà, le cose non stanno proprio come vuole il senso comune: non parliamo solo di coppie che stanno insieme da tanto tempo e quindi hanno imparato a incastrare le rispettive caratteristiche di ciascuno, ma anche del primo impatto conoscitivo tra due individui (ad esempio, i like sui social o la formazione istantanea di coppie all’interno di un gruppo di volontari): ciò che emerge in generale è che è vero che ci sono dei casi in cui gli opposti si attraggono, ma si tratta più che altro di eccezioni. La regola, invece, sembra essere quella secondo cui sono i simili ad attrarsi.
Per quanto concerne le caratteristiche caratteriali, invece, indipendentemente dal tipo di persona che si è, generalmente tutti cerchiamo grossomodo gli stessi tratti in un potenziale partner, quelli che esprimono positività. In seguito a una conoscenza più approfondita, invece, si tendono a selezionare le persone che pensiamo possano soddisfarci dal punto di vista dei progetti futuri, che ovviamente devono essere condivisi affinché ci sia la possibilità di stare insieme serenamente, ma che possano anche compensarci sotto l’aspetto del controllo. In pratica, una persona che tende a farsi guidare dagli altri, cercherà qualcuno di più assertivo che possa fare da traino e viceversa. Quindi in quest’ultimo caso possiamo dire che, su questo versante, gli opposti si attraggono.
I simili o gli opposti si attraggono? La dinamica della complementarietà
Per quanto riguarda l’aspetto fisico, la condizione economica e il grado di istruzione, è più facile intuire che siano i simili ad attrarsi. Questo perché siamo naturalmente predisposti ad avvicinarci a qualcosa che ci è famigliare. Ma le cosa vanno così anche per quanto riguarda aspetti più astratti e personali come il carattere? Le coppie tendono quindi a formarsi solo tra persone simili tra loro e quindi non è vero che gli opposti si attraggono?
Naturalmente non è possibile trovare una persona che ci rispecchi in tutto e per tutto e, infatti, i primi conflitti sorgono proprio per via delle divergenze che iniziano a emergere tra due persone. Inoltre, anche se molti tratti caratteriali sono simili, ci sarà sempre uno dei due che ha una caratteristica più spiccata rispetto all’altro, che di conseguenza si differenzierà ulteriormente. Ad esempio, se entrambi gli individui sono timidi, uno dei due sarà più timido dell’altro e quindi persisterà in questa caratteristica. L’altro, invece, per una sorta di legge del confronto, pur rimanendo timido apparirà come molto più disinvolto e automaticamente diventerà quello non timido della coppia, che si esporrà maggiormente nelle situazioni che lo richiedono.
In questo modo, si crea una differenziazione che porta le due persone dall’essere simili all’essere complementari, apparendo quindi più diverse tra loro di quanto non siano. Quindi, più che gli opposti si attraggono possiamo dire che due persone che formano una coppia, con il passare del tempo, diventano complementari.
Gli schemi dell’attrazione
Ci sono anche delle teorie (più che altro sono luoghi comuni) secondo cui le persone tendono a ricercare nel partner una sorta di compensazione per le qualità che non hanno (quindi, per rimanere sull’esempio di prima, una persona timida cerca una persona disinvolta sulla quale fare affidamento). Questo detto sarebbe alla base della credenza secondo la quale gli opposti si attraggono?
Questa ipotesi non è dimostrata, ma piuttosto possiamo affermare con certezza che, tendenzialmente, le persone cercano lo stesso tipo di partner seguendo una specie di schema. Questo perché ci sentiamo attratti dalle caratteristiche che ci risultano conosciute, perché ci danno sicurezza.
Inoltre, come abbiamo detto in precedenza, ci attirano di più le caratteristiche positive e in questo è fondamentale il ruolo della comunicazione: chi ha maggiore capacità di trasmettere le proprie qualità attraverso una comunicazione efficace è avvantaggiato e riesce ad attrarre più persone. Anche per questo motivo le persone estroverse, in generale, risultando più comunicative e assertive, sono più facilitate nel trovare un partner.
In generale, quindi, le persone che stanno insieme da molto tempo condividono parecchi aspetti, anche caratteriali, e riescono a dare vita a relazioni durature. Gli opposti si attraggono nell’infatuazione più che nell’innamoramento: la novità genera curiosità e desiderio di intraprendere un’esperienza diversa, ma generalmente non è il presupposto per costruire delle basi solide.
Inoltre, a determinare anche la tipologia di persone con le quali tendiamo a cercare una relazione, intervengono anche i pattern relazionali delle precedenti storie amorose. Ci sono persone predisposte a sviluppare una dipendenza affettiva, che investono tutto il loro essere e le loro risorse nella relazione in una sorta di attesa che il partner possa salvarle dalla solitudine. Questi individui vivono la relazione nella costante paura di perdere la persona che hanno accanto e spesso trovano delle controparti che, al posto di comprendere il loro disagio, possono facilmente approfittarsene, dando vita, di fatto, a delle relazioni tossiche.
Allo stesso modo, la persona dipendente si sente importante all’interno della coppia in quanto fonte di affetto e supporto per l’altro, e rimane agganciata al partner anche dal senso di colpa, senza la possibilità di uscire dalla situazione che si è creata. La persona dipendente affettiva persevera nella ricerca di questi pattern, perché le permettono di rimanere saldamente all’interno di una relazione, anche se questo costa fatica.
La diversità all’interno della coppia
Oltre al mito secondo il quale gli opposti si attraggono, c’è anche quello secondo il quale persone troppo diverse non possono stare insieme. Anche questo non è necessariamente vero, dal momento che il discorso cambia da coppia a coppia.
Una relazione è costituita anche da compromessi e negoziazioni quindi, di fronte a una forte differenza caratteriale, la questione fondamentale è valutare quanto effettivamente la diversità sia inconciliabile e in che modo influisca sulla relazione. Come abbiamo detto prima, nel caso di individui simili è la coppia stessa a mettere in atto un processo di complementarizzazione perché, a volte, sebbene non sia vero che gli opposti si attraggono, una differenziazione è funzionale a portare nella relazione il giusto equilibrio.
Quindi il passaggio fondamentale, nel momento in cui emergono le differenze, è comprendere il modo in cui queste intervengono nel rapporto, capendo se sono fonte di armonia o di intolleranza da parte di uno dei due partner. Talvolta la diversità può rappresentare un punto di forza, mentre altre volte dà luogo a divergenze che non possono essere colmate perché creano disagio all’altra persona.
Per giungere a una conclusione, quindi, occorre conoscere bene la persona che si ha di fronte e vivere la relazione che sta nascendo per capire come si sta insieme, come si vive la quotidianità e verificare che non manchi mai il rispetto reciproco.
Gli opposti si attraggono, i simili stanno insieme
In conclusione, possiamo dire che se, da una parte, è vero che gli opposti si attraggono quando si tratta di infatuazione, la curiosità per il non noto, a un certo punto, cede il passo alla necessità di avere più sicurezza per costruire una relazione stabile, e in questi casi si va alla ricerca di ciò che è simile e famigliare.
Ovviamente questo discorso generale non può calzare alla perfezione per tutte le coppie, ma tendenzialmente le differenze, se non sono troppo accentuate, possono essere oggetto di negoziazione ed essere gestite in modo efficace dalla coppia, se non compromettono la qualità del rapporto e non sono fonte di malessere per uno dei due.
Ma ciò che è veramente importante per una coppia e costituisce il presupposto indispensabile per la formazione di un legame duraturo è la similitudine sugli orizzonti che si prospettano per la vita insieme. In una coppia deve esserci accordo sul progetto da perseguire, che si tratti di avere una frequentazione disimpegnata ma sulla quale entrambi sono d’accordo o formare una famiglia e passare tutta la vita insieme. Al di là delle differenze, ciò che deve essere necessariamente condiviso è, quindi, il progetto di vita.
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