Dick pic: il mondo dei dick-tator virtuali

L’articolo sui “dick pic” esamina questo fenomeno dei social media, discutendo le motivazioni, le implicazioni sociali e le reazioni a questa pratica controversa.

Chi l’avrebbe mai detto che l’era digitale ci avrebbe portato ad affrontare un argomento tanto inaspettato quanto controverso: le dick pics.

Si inizia così a svelare una realtà complessa e, a volte, oscura delle interazioni digitali. 

Queste immagini di peni inviate senza invito sono diventate una sorta di curiosità culturale, suscitando reazioni che variano dal disgusto alla meraviglia. 

Ma nonostante possano sembrare il risultato di un’estrazione a sorte nel grande bingo della vita online, c’è molto di più da esplorare su questo fenomeno.

Mentre potremmo essere tentati di trattare questo tema con una certa dose di umorismo (non possiamo ignorare il fatto che il nostro mondo digitale è un po’ come l’America selvaggia dei tempi moderni, dove le dick pics sono il nostro equivalente dei duelli al tramonto), riconosciamo anche che per molte persone queste immagini possono rappresentare un vero disagio.

In questo articolo esamineremo in profondità le questioni legate alle dick pics, gettando luce su questa pratica che oscilla tra l’ambito del ‘sexting’ consensuale e la vera e propria molestia sessuale.

Cos’è una dick pic 

Le tanto discusse dick pics sono diventate un vero e proprio fenomeno culturale nell’era digitale. 

Un’indagine recente condotta da YouGov ha rilevato che il 46% delle donne britanniche di età compresa tra 18 e 36 anni ha ricevuto una dick pic e il 41% ha ricevuto dick pics che non avevano richiesto, il che indica che ricevere foto dei genitali non richieste non è un’esperienza rara per le donne giovani e adulte.

Ma cosa sono esattamente? 

Le dick pics sono letteralmente foto di peni, inviate via e-mail, applicazioni di messaggistica o messaggi di testo, in genere da uomini eterosessuali alle donne tramite smartphone o internet

Sorprendentemente, la ricerca su questo argomento è stata piuttosto limitata, con la maggior parte delle discussioni che ruotano attorno alle pratiche di “sexting” giovanile e alle molestie online in generale. 

Dick pic: sexting o molestia sessuale?

La questione se le dick pics siano da considerare semplicemente come una forma di “sexting” o come molestia sessuale è complessa e sfaccettata. 

Sì, le dick pics possono essere parte di un ampio spettro di violenza sessuale online, ma non hanno ancora ricevuto l’attenzione che meritano

Per alcuni, inviare foto dei propri genitali potrebbe essere visto come una manifestazione della sessualità e dell’intimità in un contesto consensuale. Nel contesto delle relazioni romantiche o sessuali, alcune persone potrebbero trovare eccitante la condivisione di immagini intime come un modo per accrescere la complicità. 

Questo atteggiamento potrebbe essere visto come una parte del cambiamento culturale che coinvolge la tecnologia e la comunicazione moderna.

Tuttavia, dobbiamo anche considerare il lato oscuro di questa pratica. Molte donne ricevono dick pics in modo del tutto non richiesto e spesso si sentono violate da queste immagini.

In molti casi, queste foto non sono il frutto di una comunicazione consensuale, ma piuttosto un invadente atto unilaterale. Ricevere delle dick pics indesiderate può far sentire le donne vulnerabili e oggetto di molestia sessuale.

Inoltre, è importante notare che quello che per alcuni potrebbe sembrare un atto di seduzione potrebbe essere percepito da altri come una molestia. 

La definizione esatta di cosa costituisca “sexting” e cosa costituisca molestia sessuale potrebbe differire a seconda del contesto culturale, delle norme sociali e delle leggi locali.

Tuttavia, indipendentemente dal quadro in cui le si colloca, il mistero delle dick pic rimane irrisolto. Perché gli uomini le inviano? Perché le donne le ricevono? E qual è la risposta giusta?

Continua a leggere per avere le risposte che cerchi.  

Perché gli uomini mandano le dick pics?

La domanda sulle ragioni per cui gli uomini inviano foto dei genitali, comunemente conosciute come “dick pics,” ha suscitato un’ampia gamma di risposte e interpretazioni

  1. Per ignoranza 

Alcuni articoli e discussioni online suggeriscono che gli uomini potrebbero farlo per pura ignoranza, presupponendo che le donne condividano gli stessi desideri visivi, anche se questa supposizione è spesso respinta come fuorviante. 

  1. Tattica del sesso come icebreaker 

Alcuni suggeriscono che gli uomini inviano dick pics perché ritengono che il sesso sia il modo migliore per iniziare una conversazione, anche se questa tattica è spesso considerata poco efficace e talvolta fastidiosa. 

  1. Noia, alcool e aspettative di ricambi

Altri attribuiscono questa pratica alla noia, all’alcol o all’aspettativa che la destinataria risponda con immagini simili. 

  1. Affermare il potere o intimidare

Le dick pics possono essere inviate con l’intenzione di affermare il potere maschile o di cercare una reazione emotiva da parte delle destinatarie. Questo può rappresentare una forma di intimidazione, un tentativo di esercitare controllo o addirittura di infliggere disagio o paura alle donne. In questo senso, le dick pics diventano uno strumento attraverso cui alcuni uomini cercano di mantenere un senso di superiorità o dominio nelle dinamiche di potere delle relazioni amorose.

  1. Reazione ai rifiuti online

Secondo quanto suggerito da Thompson, gli uomini potrebbero inviare dick pics non richieste come risposta alle reazioni negative che ricevono online. 

Poiché le donne hanno ora maggior controllo sulle interazioni in questi contesti online, gli uomini potrebbero sentirsi frustrati dall’aumento dei rifiuti che incontrano. 

In risposta a questa frustrazione, alcuni uomini potrebbero cercare di riaffermare il proprio senso di controllo ricorrendo a comportamenti di genere e sessualmente aggressivi.

L’esibizionismo dietro alle dick pics

Un’interessante prospettiva per comprendere la distribuzione di foto dei genitali non richieste è quella dellesibizionismo, un argomento di ricerca rilevante che offre una luce su questo comportamento. 

In termini psichiatrici, l’esibizionismo è considerato una parafilia, ovvero un desiderio sessuale anormale. Questo comportamento è spesso studiato insieme ad altre parafilie, come il frotteurismo e il voyeurismo.

In questo contesto, un contributo recente proviene da Balon, il quale ha suggerito che il termine “cyberflashing” potrebbe essere usato per riferirsi all’invio di foto dei genitali a persone ignare online. 

Nonostante questa visione possa apparire un po’ caricaturale quando applicata alle dinamiche dei corteggiamenti, la discussione popolare online sembra sostenere questa comprensione delle dick pics. Alcuni ipotizzano che gli uomini inviano queste immagini alle donne nella speranza di suscitare interesse sessuale o quantomeno ottenere una risposta simile. 

In alternativa, alcuni studi suggeriscono che l’esibizionismo potrebbe essere strettamente correlato al narcisismo, un disturbo della personalità caratterizzato da un costante schema di grandiosità, bisogno di ammirazione e mancanza di empatia. 

In quest’ottica, le dick pics potrebbero rappresentare un tentativo di affermare il proprio potere o di cercare una reazione emotiva da parte delle destinatarie, anche se questa interpretazione può variare da caso a caso.

L’interpretazione umoristica dietro alle dick pics

Un aspetto rilevante emerso dallo studio condotto da YouGov è l’interpretazione umoristica delle dick pics e il ruolo cruciale che essa gioca nella percezione di tali immagini. 

Questa comprensione collettiva riflette una visione scherzosa del comportamento sessuale maschile e della nudità associata. In particolare, lo studio condotto da Salter ha rivelato che la nudità maschile pubblica nel sexting non consensuale può essere più facilmente “scartata” rispetto alla nudità femminile. 

Questo fenomeno sembra essere attribuibile a condizionamenti culturali che rendono difficile separare la nudità pubblica femminile dalla sua associazione con la pornografia e la prostituzione, mentre al contrario, risulta quasi impossibile avviare un analogo “processo di significazione” nella valutazione della nudità maschile.

Lo studio ha dimostrato che questa interpretazione umoristica della nudità maschile contribuisce a rendere l’invio di dick pics non richieste una forma di sexting “a basso rischio” in cui i maschi possono sentirsi coinvolti con maggiore facilità. 

Inoltre, il fatto che molte partecipanti femminili abbiano ricevuto dick pics su Snapchat potrebbe accentuare questa cornice umoristica, poiché Snapchat è noto principalmente per la condivisione di contenuti divertenti e, pertanto, queste immagini possono essere percepite come frivole

Ancora una volta, ciò sottolinea come la pratica di inviare dick pics e l’esperienza di riceverle siano influenzate dalle tecnologie e dalle opinioni culturalmente condizionate sulla nudità maschile, contribuendo a una comprensione collettiva che favorisce la percezione di queste immagini come qualcosa di umoristico e non necessariamente minaccioso, quando in realtà per molte donne è vissuta come una vera e propria molestia sessuale

La risposta delle donne alle dick pics

Le risposte delle donne alle dick pics online sono state articolate nelle pubbliche comunità femministe come parte di un continuum di forme offline di molestie e abusi. 

Diverse pubblicazioni, discussioni online e campagne hanno riunito “contro-pubblici” online di donne che resistono alle dick pics considerandole come molestie sessuali che silenziano le donne negli spazi online. 

Le femministe hanno creato campagne e spazi di supporto che offrono solidarietà alle donne per discutere le loro esperienze di ricevere dick pics.

Un esempio è l’account Instagram “bye felipe”, che raccoglie contributi da donne che hanno ricevuto risposte abusive dopo aver rifiutato o ignorato le dick pics degli uomini. 

Questo tipo di iniziative offre alle donne un luogo in cui condividere le loro esperienze e ottenere supporto reciproco.

Nel tentativo di chiamare gli uomini a rispondere delle loro azioni, molte donne hanno utilizzato tattiche di denuncia e di “shaming“.

Alcune hanno risposto inviando foto dei genitali che hanno ricevuto alle fidanzate dei mittenti, anche se questa tattica è stata criticata e ha evidenziato il doppio standard sessista nel “sexting”. 

Altre donne hanno inviato risposte satiriche agli uomini, cercando di metterli in ridicolo e scoraggiarli dall’invio di ulteriori immagini. Queste risposte cercano di ribaltare le dinamiche di genere legate alla pornografia di vendetta e alle conseguenze sociali di immagini esplicite che vengono rese pubbliche.

Oltre a ciò, alcune donne cercano di sottolineare la posizione delle dick pics come molestie sessuali e intrusioni indesiderate nello spazio personale offline del destinatario. In alcuni casi, vengono realizzati progetti artistici o mostre per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa problematica. Un esempio è la mostra “I didn’t ask for this: A lifetime of dick pics” dell’artista Whitney Bell, in cui sono state esposte le dick pics ricevute da lei e da altre donne. 

Conseguenze psicologiche delle dick pics e terapia

Le esperienze di ricevere immagini sessuali non richieste possono causare una serie di reazioni emotive tra le vittime, tra cui:

  • ansia;
  • vergogna;
  • rabbia;
  • paura. 

Questi sentimenti possono essere amplificati dalla sensazione di violazione della privacy e di vulnerabilità

Per molte donne ricevere una dick pic rappresenta una vera e propria esperienza traumatica

Per questo motivo è fondamentale riconoscere l’importanza di cercare supporto psicologico quando ci si trova di fronte a queste situazioni.

La terapia psicologica può fornire uno spazio sicuro in cui le donne possono esplorare e affrontare queste emozioni, aiutandole a superare il trauma e a riacquistare un senso di controllo sulla propria vita.

Tuttavia, per alcune persone, la prospettiva di cercare terapia può essere spaventosa: la vergogna e la paura di essere giudicate possono ostacolare l’accesso al supporto professionale. 

In questi casi, la terapia online può rappresentare una soluzione preziosa. Permette alle persone di ricevere assistenza da terapeuti esperti nel comfort e nella privacy del proprio ambiente. Questo può essere particolarmente utile quando si tratta di argomenti sensibili come le esperienze di abuso sessuale online. Scopri come funziona la psicoterapia online.

La psicoterapia online di Serenis

In questo blog troverai tantissimi altri articoli che parlano di salute mentale.

Se hai ritrovato un po’ di te in quello che hai letto, magari puoi pensare di aiutarti facendo psicoterapia con noi: siamo un centro medico autorizzato.

Oppure puoi pensare di iniziare un percorso di psichiatria, cliccando questo link.

Il servizio è completamente online, con centinaia di psicoterapeuti e psicoterapeute (cioè hanno la specializzazione), oltre che pisichiatri, con in media circa 10 anni di esperienza.

Tutto inizia con il desiderio di vivere una vita migliore. Noi possiamo sostenerti; Serenis è a un solo link di distanza.

Il primo colloquio è gratuito, poi 55 € a seduta, o 202 € ogni 4 sessioni..

Fonti

  • Waling, A., & Pym, T. (2019). ‘C’mon, no one wants a dick pic’: Exploring the cultural framings of the ‘dick pic’in contemporary online publics. Journal of Gender Studies, 28(1), 70-85.
  • Hayes, R. M., & Dragiewicz, M. (2018, November). Unsolicited dick pics: Erotica, exhibitionism or entitlement?. In Women’s Studies International Forum (Vol. 71, pp. 114-120). Pergamon.
  • Mandau, M. B. H. (2020). ‘Directly in your face’: A qualitative study on the sending and receiving of unsolicited ‘dick pics’ among young adults. Sexuality & Culture, 24(1), 72-93.
Ludovica Feliziani

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Anima solare e (quasi) psicologa clinica, sono la blog manager di Serenis. Qui unisco il mondo della psicologia a quello del copywriting. Credo nell'importanza di imparare dagli errori, nella comunicazione aperta e nella condivisione, cuore di tutto ciò che faccio.

Questa pagina è stata verificata

I nostri contenuti superano un processo di revisione in tre fasi.

Scrittura

Ogni articolo viene scritto o esaminato da uno psicoterapeuta prima di essere pubblicato.

Controllo

Ogni articolo contiene una bibliografia con le fonti citate, per permettere di verificare il contenuto.

Chiarezza

Ogni articolo è rivisto dal punto di vista stilistico, per agevolare la lettura e la comprensione.

Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

reviewer

Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.