Metadone: cos'è, a cosa serve e controindicazioni
Il metadone è uno psicofarmaco particolarmente utile per coloro che richiedono un trattamento costante per il dolore o per chi cerca di liberarsi dalla dipendenza da oppiacei, poiché riduce i sintomi di astinenza e il craving.
Quando usiamo il termine metadone, ci riferiamo innanzitutto a un farmaco, che ha suscitato grande interesse sia nell’ambito della salute mentale che della medicina. Esso viene utilizzato ampiamente nel trattamento della dipendenza da sostanze oppiacee, soprattutto l’eroina. L’articolo si propone di approfondire in dettaglio che cos’è il metadone, chi lo usa e per quale motivo, quali sono i suoi benefici e le sue controindicazioni. Inoltre, verranno poi indagate le caratteristiche della dipendenza da metadone, le terapie alternative, la ricerca attuale e infine le prospettive future.
Utilizzo del metadone per il dolore e la disintossicazione
Il metadone, originariamente sviluppato in Germania nel 1937 e utilizzato durante la seconda guerra mondiale, rappresenta uno psicofarmaco versatile nel campo della gestione del dolore. Questo psicofarmaco è impiegato per contrastare il dolore severo in individui che richiedono un trattamento continuo con analgesici e che non possono tollerare altri farmaci. Attraverso la sua azione sul cervello e sul sistema nervoso, modula la risposta al dolore.
Agendo come agonista ad alta affinità dei recettori μ e δ, il metadone, un oppiaceo sintetico a lunga durata d'azione, viene somministrato per via orale e svolge un ruolo cruciale nel mitigare i sintomi dell'astinenza nelle persone in cerca di recupero dalla dipendenza da droghe oppiacee. In Italia, il trattamento con metadone è ampiamente riconosciuto come affidabile, efficace e accessibile. È fornito gratuitamente attraverso i Servizi per le Dipendenze (Sert), disponibili nelle principali aree urbane e diffuse in tutto il Paese.
Forme e dosaggi
Il metadone offre una vasta gamma di formulazioni e dosaggi per adattarsi alle esigenze terapeutiche specifiche di ciascun individuo. Disponibile in varie forme, tra cui compresse e sciroppo concentrato, può essere somministrato attraverso diverse vie:
- orale;
- intramuscolare;
- endovenosa;
- sottocutanea;
- epidurale;
- intratecale.
La scelta della formulazione e del dosaggio dipende dall'obiettivo del trattamento e dalle necessità del paziente. Per coloro che non hanno mai assunto oppioidi, si raccomanda una dose iniziale di 2,5 mg ogni 8 ore, con eventuali incrementi settimanali. Per i pazienti già tolleranti agli oppioidi, si consiglia di seguire tabelle di dosaggio specifiche per stabilire dosi equivalenti.
Le linee guida dell'American Society of Addiction Medicine (ASAM) enfatizzano l'importanza della sorveglianza attenta durante tutte le fasi del trattamento con Metadone. Durante l'induzione, la dose iniziale viene personalizzata in base alle specifiche necessità del paziente, mentre durante la titolazione, l'incremento della dose avviene gradualmente per garantire la stabilizzazione del paziente nel tempo.
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Benefici del trattamento
Uno dei vantaggi principali nell'utilizzo del metadone è la sua capacità di sostituire le modalità di assunzione più pericolose di oppioidi, fornendo un controllo efficace dei sintomi di astinenza e del desiderio di consumo. Questo non solo riduce i rischi associati all'abuso di sostanze, ma contribuisce anche a stabilizzare l'umore e la funzionalità quotidiana dei pazienti.
Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato l'efficacia del trattamento di mantenimento con metadone nel ridurre l'uso di droghe e i tassi di mortalità legati all'abuso di oppiacei. Tuttavia, l'efficacia del trattamento dipende anche da vari fattori, come la qualità del programma terapeutico, la compliance del paziente e il sostegno sociale disponibile.
Il metadone è particolarmente adatto per individui in specifiche situazioni:
- pazienti con una storia di dipendenza da oppiacei a lungo termine, specialmente quando altri trattamenti non hanno avuto successo nel gestire la dipendenza;
- per coloro che necessitano di una terapia di mantenimento per gestire sia i sintomi di astinenza che il desiderio incontrollabile di assumere oppiacei, offrendo una stabilizzazione vitale per il recupero;
- per chi desidera intraprendere un percorso di recupero a lungo termine, fornendo un supporto terapeutico essenziale per superare la dipendenza e migliorare la qualità della vita complessiva.
Effetti collaterali del metadone
L'utilizzo del metadone in psichiatria, così come del litio, può comportare una serie di effetti collaterali, che possono variare da persona a persona. È importante essere consapevoli di questi effetti per gestire eventuali conseguenze in modo appropriato. Tra i più frequenti gli esperti riportano:
- costipazione: effetto che può essere gestito con idratazione, dieta adeguata e l'uso di lassativi;
- sonnolenza: può influire temporaneamente sulle capacità cognitive, come la guida;
- nausea: può verificarsi e può essere gestita con farmaci antiemetici.
- nervosismo: il metadone può influenzare l'umore, causando cambiamenti improvvisi e irritabilità;
- bocca secca: è un sintomo frequente associato all'assunzione di metadone;
- difficoltà respiratorie: sebbene raro, è un sintomo che richiede attenzione immediata.
Oltre agli effetti collaterali sopra menzionati, il metadone può causare altri disturbi come:
- debolezza;
- mal di testa;
- perdita di appetito;
- sudorazione;
- problemi sessuali.
Sintomi gravi come convulsioni, prurito, rash cutaneo o difficoltà respiratorie devono essere trattati immediatamente con l'assistenza medica. Inoltre, il metadone potrebbe non essere adatto a pazienti con allergie ai suoi componenti, gravi problemi di salute o interazioni farmacologiche. Specificare quali altri farmaci si sta assumendo, come ketamina o ozempic, è doveroso. Durante la gravidanza e l'allattamento, il suo utilizzo richiede una particolare attenzione, poiché potrebbe comportare rischi per il neonato o il feto. Pertanto, è essenziale che il medico valuti attentamente ogni situazione e fornisca indicazioni personalizzate per garantire la sicurezza del paziente e del bambino.
Sfide e prospettive future
Nonostante i benefici del Metadone, è importante riconoscere le sfide e le limitazioni associate al suo utilizzo, come il rischio di dipendenza fisica e psicologica e la necessità di dosi sempre più elevate nel tempo. Inoltre, alternative terapeutiche come la buprenorfina e la naloxone sono disponibili per coloro che non rispondono positivamente al Metadone o che desiderano opzioni diverse. Tuttavia, la ricerca continua nel settore offre prospettive promettenti, con lo sviluppo di nuove terapie e approcci che potrebbero migliorare ulteriormente il trattamento delle dipendenze da oppiacei.
Inoltre, nel trattamento delle dipendenze, inclusa quella dagli oppioidi come l'eroina, la psicoterapia riveste un ruolo fondamentale. Essa aiuta a esplorare le radici profonde della dipendenza, fornisce sostegno emotivo e offre strumenti pratici per gestire il desiderio compulsivo di consumo e prevenire le ricadute. Per un supporto psichiatrico mirato, i professionisti di Serenis sono a disposizione. Attraverso la consulenza con uno psichiatra online, potrai ricevere un supporto personalizzato nel tuo percorso di recupero. Non rimandare il prenderti cura di te.
Fonti
- Durrani M, Bansal K. Methadone. 2024 Jan 11.
- Cibin, Mauro, and G. P. Guelfi, eds. Il trattamento con metadone. Vol. 17. FrancoAngeli, 2004.
- Strepparola, Giovanni, ed. Curare gli eroinomani: l'uso del metadone nel panorama italiano ed europeo. Vol. 20. FrancoAngeli, 2005.
- Ferrucci, Roberta, et al. "Procedura per il trattamento con metadone per tipologia di pazienti con indicatori di risultato." Mission 25 (2008): 53-57.