Impatti negativi del doomscrolling: cos’è e come smettere
Il "doomscrolling" nasce dalla nostra dipendenza dalla tecnologia e dalla ricerca costante di stimoli. Per combatterlo, è importante limitare il tempo online, stabilire limiti, praticare la consapevolezza e cercare fonti di informazioni positive.
Cos'è il doomscrolling?
Il doomscrolling è l’abitudine di scorrere compulsivamente notizie negative su smartphone o computer, spesso durante momenti di ansia o stress. Questo comportamento porta molte persone a trascorrere ore sui social o sui siti di notizie, accumulando informazioni pessimistiche, che possono peggiorare lo stato d’animo e influire negativamente sul benessere psicologico. Il doomscrolling è aumentato in periodi di crisi, come durante pandemie o guerre, e può contribuire allo sviluppo di sintomi d’ansia, insonnia e un senso generale di impotenza. È un fenomeno che rientra in quel mondo delle dipendenze, in particolare modo alla dipendenza comportamentale.
Perché si cercano notizie negative?
Il doomscrolling è attribuito a una combinazione di fattori sociali, culturali, tecnologici e psicologici. Alcune persone, particolarmente inclini all'ansia o alla necessità di sicurezza, sembrano più predisposte a sviluppare questa abitudine. In molti casi, chi soffre di FOMO (Fear of Missing Out) è spinto a rimanere costantemente aggiornato, temendo di perdersi qualcosa di importante.
Dal punto di vista tecnologico, la struttura stessa dei social media favorisce questo comportamento: la continua esposizione a notizie negative è alimentata dagli algoritmi, che ci mostrano ciò che ricerchiamo, rafforzando il nostro interesse per specifici argomenti e portando potenzialmente alla dipendenza da social. Questo flusso di informazioni angoscianti può dare una percezione distorta della realtà, generando la convinzione che il mondo sia pericoloso e rafforzando il bisogno di aggiornarsi compulsivamente.
Il doomscrolling, potrebbe essere uno dei tanti fattori che causa dipendenza da cellulare, dato che gli individui passano ore a scrollare notizie senza necessità reali.
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Impatti negativi sul benessere mentale
Gli impatti negativi del doomscrolling sul benessere mentale possono essere profondi e duraturi, contribuendo a diverse problematiche psicologiche e sociali, tra cui:
- Ansia e stress: leggere costantemente notizie allarmanti alimenta una sensazione di pericolo costante, aumentando i livelli di ansia.
- Depressione: un’esposizione prolungata a notizie negative può favorire sentimenti di impotenza e tristezza, peggiorando il tono dell’umore.
- Disturbi del sonno: il bombardamento di informazioni preoccupanti può interferire con il riposo, creando insonnia e difficoltà a rilassarsi.
- Visione distorta della realtà: concentrarsi su eventi negativi alimenta la percezione che il mondo sia pericoloso, generando pessimismo e sfiducia.
- Isolamento sociale: dedicare troppo tempo ai social e alle notizie online può ridurre le interazioni sociali dirette ed essere un fattore di rischio per la dipendenza da internet, portando a un senso di solitudine.
Essere consapevoli di questi effetti è importante per interrompere il ciclo del doomscrolling e promuovere un uso più equilibrato dei media.
Come evitare il doomscrolling?
Alcuni suggerimenti per limitare il doomscrolling sono:
- Imposta limiti di tempo: Usa timer o app che ti aiutano a ridurre il tempo speso sui social media e a concentrarti su attività più produttive.
- Cambia le fonti di informazione: Segui anche fonti che offrono notizie positive o equilibrate, per evitare di concentrarti solo sugli aspetti negativi del mondo.
- Prenditi delle pause digitali: Dedica momenti della giornata lontani dagli schermi per rilassarti e ricaricare la mente.
- Pratica la consapevolezza (mindfulness): Essere consapevoli dei propri pensieri e delle proprie emozioni può aiutare a fermare il ciclo del doomscrolling.
- Fai attività fisica: L'esercizio fisico aiuta a ridurre lo stress e a migliorare l'umore, interrompendo il flusso continuo di informazioni negative.
- Disattiva notifiche: Riduci le interruzioni e le tentazioni di guardare notizie o aggiornamenti in tempo reale disattivando le notifiche sui dispositivi.
Doomscrolling e psicoterapia
La psicoterapia può essere uno strumento efficace per affrontare il doomscrolling, aiutando a interrompere i comportamenti compulsivi legati alla ricerca di notizie negative.
Attraverso percorsi di terapia cognitivo-comportamentale, si possono identificare i meccanismi psicologici sottostanti, come l’ansia o il bisogno di controllo, che alimentano questa abitudine. La terapia aiuta a sviluppare strategie per regolare le emozioni e gestire il tempo trascorso sui dispositivi digitali, promuovendo abitudini più sane.
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Fonti
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- Erfani, S. S., & Abedin, B. (2018). Impacts of the use of social network sites on users’ psychological well-being: A systematic review. Journal of the Association for Information Science and Technology, 69(7), 900–912. https://doi.org/10.1002/asi.24015