Masturbazione maschile e benessere sessuale

La masturbazione maschile è l’atto di stimolare i genitali maschili per produrre piacere sessuale e orgasmo. È una pratica comune e naturale, spesso utilizzata come forma di auto-esplorazione e di soddisfazione sessuale.
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La masturbazione è comune nella maggior parte dei giovani, ma anche donne e uomini adulti. Se in giovane età serve per dare sfogo al desiderio sessuale, durante la maturità la masturbazione femminile e maschile aiutano a ridurre i sentimenti di ansia, stanchezza, stress e tensione. Se ti interessa l’argomento, approfondiamolo insieme in questo articolo.

Masturbazione maschile: una definizione

Per masturbazione si intende l’atto di stimolarsi sessualmente con le mani o altri dispositivi per raggiungere l’orgasmo e il piacere. Questa pratica sessuale consente di alleviare la tensione, esplorare il proprio corpo ed è fondamentale per capire e interpretare i propri bisogni e desideri.

La masturbazione permette di vivere pienamente la propria libido purché si faccia attenzione a due possibili rischi: l’isolamento mentale e la dipendenza dal sesso.

Miti e realtà sulla masturbazione maschile

Da sempre oggetto di miti e tabù, la masturbazione, secondo il credo popolare, può causare:

  • cecità;
  • curvatura e restringimento del pene;
  • infertilità;
  • impotenza;
  • debolezza degli spermatozoi;
  • malattie mentali.

Anche se la maggior parte di questi retaggi popolari sono stati smentiti dalle evidenze scientifiche, il senso di vergogna e imbarazzo sono duri a morire, soprattutto per quello che concerne la masturbazione femminile considerata ancora un tabù.

La masturbazione sia maschile che femminile rappresenta il primo approccio con la propria sessualità ed è considerata un passaggio fondamentale nel processo di conoscenza di se stessi e del proprio corpo. Uno studio pubblicato su PubMed (Leitenberg e colleghi, 1993), ha dimostrato che l’esperienza precoce della masturbazione non influisce sull’adattamento sessuale in giovane età adulta.

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Stereotipi culturali e socio-culturali

La masturbazione è una parte sana e normale della vita sessuale di ognuno di noi e non c’è motivo di provare imbarazzo; eppure, nonostante le statistiche dimostrino che l’85% degli uomini pratichi l’autoerotismo con regolarità, il 60% ne parla con vergogna e o preferisce non toccare l’argomento.

Le cause di questo comportamento potrebbero derivare dall’influenza dei genitori, dalle aspettative religiose culturali e spirituali o dalla mancanza di educazione sessuale.

Per molti secoli, l’autoerotismo è stato condannato anche da medici e uomini di scienza perché considerato estremamente dannoso.

Benefici e rischi associati alla masturbazione maschile

I benefici della masturbazione sono numerosi:

1. promuove il rilascio di endorfine e regala una piacevole sensazione di benessere fisico e mentale;

2. apporta benefici al sistema immunitario;

3. aiuta ad alleviare stress e tensione;

4. combatte la depressione;

5. permette di scoprire i nostri desideri, i bisogni e i limiti.

La masturbazione è un passaggio fondamentale per tutti coloro che sono curiosi di scoprire il proprio corpo e conquistare la consapevolezza sessuale.

Secondo uno studio pubblicato su Basic and Clinical Andrology (E. Isenmann e colleghi, 2021), la masturbazione maschile potrebbe svolgere un ruolo chiave nell’aumento della concentrazione di testosterone libero e quindi nella crescita muscolare. Questo effetto diventa ancora più evidente, secondo una ricerca pubblicata su PubMed (Exton e colleghi, 2001) dopo un periodo di astinenza sessuale pari a 3 settimane.

La masturbazione, come abbiamo visto, ha molti effetti positivi e non deve essere considerata un tabù. Tuttavia, esistono due rischi da non sottovalutare.

Il primo riguarda l’isolamento mentale e la perdita di contatto con il “mondo reale” che può portarci a fuggire dalle relazioni a due e a preferire il sesso solitario. Questo comportamento può diventare pericoloso sia per la salute della coppia perché crea una perdita di connessione con il corpo dell’altro, sia per quella del singolo in quanto può portarlo a fuggire dai legami interpersonali e dal sesso condiviso.

Il secondo rischio, come vedremo più avanti, è legato alla dipendenza dal sesso.

Processo e fisiologia della masturbazione maschile

Negli uomini, la masturbazione è quasi esclusivamente manuale. Il piacere deriva quindi dal toccare le proprie zone erogene con le mani o con oggetti per amplificare gli stimoli e raggiungere l’orgasmo. La stimolazione riguarda ovviamente i genitali ma può essere estesa a tutte quelle zone che scopriamo essere fonte di benessere e piacere.

La totale autonomia nel determinare modalità e tempistiche nel raggiungimento del climax sono una componente fondamentale dell’autoerotismo che può essere reso ancora più eccitante dalla presenza di fantasie sessuali o dalla visione di video e immagini erotiche.

Effetti ormonali e neurologici

La masturbazione innesca il rilascio di ormoni e sostanze chimiche coinvolte nel sistema di ricompensa del piacere del cervello. Nello specifico, gli effetti endocrini della masturbazione negli uomini porterebbe a un aumento di:

  • dopamina;
  • ossitocina;
  • serotonina;
  • endorfine;
  • prolattina;
  • endocannabinoidi;
  • adrenalina e noradrenalina.

Ruolo dell’intimità e della fantasia

Le fantasie sessuali sono idee e immagini prodotte dalla nostra mente che possono dar luogo a sensazioni piacevoli e persino a uno stato di eccitazione sessuale.

Le fantasie erotiche ci permettono di migliorare la nostra sessualità, sia condivisa che individuale, di sperimentare con la nostra immaginazione e di sentirci liberi di ricreare qualsiasi elemento che possa condurci al piacere.

Influenza della cultura e dell’educazione sessuale

La masturbazione, come abbiamo visto, è rimasta intrappolata a lungo in un’intricata rete di miti, leggende e false credenze. La moralità religiosa o la mancanza di educazione sessuale hanno fatto sì che l’argomento venisse affrontato con un atteggiamento di vergogna, rendendolo un vero e proprio tabù.

Una piccola curiosità. Uno dei primi tentativi di spiegare perché la maggior parte delle persone ha paura o è riluttante a parlare di masturbazione è stato il documentario “Sticky: A (Self) Love Story”, uscito nel 2016 e diretto da Nicholas Tana.

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Problemi e disfunzioni legati alla masturbazione maschile

La masturbazione può creare problemi?

Le ricerche scientifiche non ci dicono nulla di definitivo in merito all’impatto sulla salute fisica ma puntano il focus sulla salute mentale. Quando la vita della persona è focalizzata solo sul desiderio o sull’azione della masturbazione e ci si trova nell’incapacità di controllare o interrompere questo comportamento, la pratica dell’autoerotismo può diventare una fonte significativa di disagio emotivo e psicologico.

Dipendenza dalla masturbazione

Esiste la possibilità di sviluppare una dipendenza dalla masturbazione, nota anche come dipendenza dal sesso.

Gli studi definiscono il comportamento sessuale compulsivo come un fenomeno caratterizzato da una persistente incapacità di controllare gli impulsi sessuali intensi e ripetitivi. Questa mancanza di controllo si traduce in un comportamento sessuale ripetitivo che causa marcato disagio o compromissione del funzionamento personale, familiare, sociale, educativo o lavorativo.

Ma come ci si fa a capire se siamo dipendenti dalla masturbazione?

Proviamo a guardare con attenzione i nostri comportamenti, chiediamoci se non troviamo più il tempo per svolgere altre attività oltre all’autoerotismo, se saltiamo la scuola o il lavoro, se annulliamo gli appuntamenti con amici e famigliari e non abbiamo voglia di socializzare e uscire di casa perché il desiderio di provare piacere da soli è più forte di qualsiasi altro stimolo.

Se la masturbazione danneggia le nostre relazioni e la vita quotidiana, vuol dire che stiamo sviluppando una dipendenza da sesso che può influire anche sulla nostra salute mentale.

L’autoerotismo, nella sua forma eccessiva e preminente solitamente associata alla dipendenza dalla pornografia, può giocare anche un ruolo importante nell’eziologia di alcuni tipi di disfunzione erettile o anaeiaculazione coitale.

Ansia da prestazione

Per molti uomini, il principale ostacolo al godimento di un’esperienza sessuale soddisfacente deriva dall’ansia da prestazione.

La paura di non riuscire a soddisfare il proprio partner è spesso così forte da dominare e complicare l’intera esperienza sessuale. Questa tipologia di ansia può essere accompagnata anche da una serie di sintomi fisici come le disfunzioni erettili o l’eiaculazione precoce.

La masturbazione, sotto questa ottica, sembra quasi un “antidoto”: secondo una ricerca pubblicata su PubMed (Hevesi e colleghi, 2023), uno dei motivo per cui gli uomini si masturbano è proprio per ridurre gli episodi di ansia e distress.

L’ansia da prestazione sessuale è principalmente psicologica: come dice il nome stesso dipende dalla nostra incapacità di gestire gli stati ansiosi. È necessario partire proprio da questa consapevolezza per recuperare una sana e funzionale autostima, sia per quanto riguarda la nostra immagine corporea sia la capacità di soddisfare il partner.

Approcci terapeutici e strategie di gestione

L’ansia da prestazione è un velo che spesso ci impedisce di scorgere la vera natura del problema, in molti casi siamo convinti di soffrire di un disturbo fisico che ci impedisce di vivere pienamente la nostra vita sessuale ma la maggior parte delle volte non è così. La sensazione di non “essere bravi” in camera da letto, come abbiamo avuto modo di sottolineare, spesso deriva dall’incapacità di gestire lo stress e le tensioni quotidiane.

Per recuperare il proprio benessere quindi è fondamentale comprendere perché reagiamo in maniera eccessiva e disfunzionale agli stimoli ansiosi e imparare a modulare la nostra risposta.

La terapia cognitivo comportamentale ci aiuta a identificare le cause dell’ansia e a elaborare strategie di gestione sane e funzionali.

E se la masturbazione occupa un posto eccessivo nella nostra vita?

Psicologi, sessuologi e psicoterapeuti possono aiutarci a individuare i fattori scatenanti che spingono alla masturbazione compulsiva. Serenis può aiutarti attraverso la psicoterapia online e il sostegno di un esperto al tuo fianco. L’obiettivo da raggiungere non è smettere di masturbarsi ma semplicemente riprendere il controllo di questa attività sessuale.

Fonti:

  • Kelly, R. W., & Critchley, H. (1997). Immunomodulation by human seminal plasma: a benefit for spermatozoon and pathogen? Human Reproduction, 12(10), 2200–2207. https://doi.org/10.1093/oxfordjournals.humrep.a019559
  • Sex FAQs and statistics. (n.d.). https://kinseyinstitute.org/research/faq.php
Dott.ssa Martina Migliore

Approccio:
Titolo di studio
Descrizione
Romana trapiantata in Umbria. Laureata in psicologia e specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Ex-ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia. Visione pratica e creativa del mondo, amo le sfide e trovare soluzioni innovative. Appassionata di giochi di ruolo e cultura pop, li integro attivamente nelle mie terapie. Confermo da anni che parlare attraverso ciò che amiamo rende più semplice affrontare le sfide della vita.

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Revisori

reviewer

Dott. Domenico De Donatis

Medico Psichiatra

Ordine dei Medici e Chirurghi della provincia di Pescara n. 4336

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Parma. Specializzazione in Psichiatria presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

reviewer

Dott. Federico Russo

Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e Neuropsicologo, Direttore Clinico di Serenis

Ordine degli Psicologi della Puglia n. 5048

Laurea in Psicologia Clinica e della Salute presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti. Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale a indirizzo neuropsicologico presso l’Istituto S. Chiara di Lecce.

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Dott.ssa Martina Migliore

Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Ordine degli Psicologi dell'Umbria n.892

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, docente e formatrice. Esperta in ACT e Superhero Therapy. Membro dell'Associazione CBT Italia, ACT Italia e SITCC. Esperta nell'applicazione di meccaniche derivanti dal gioco alle strategie terapeutiche evidence based e alla formazione aziendale.